Alitalia, trattative per il conferimento di Air One
Berlusconi: «Tra non molto faremo altro miracolo»
Uil Trasporti: «Gli esuberi sono meno di 5.000»
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ROMA (5 agosto) - L'informativa del ministro dell'Economia Giulio Tremonti davanti alle commissioni Bilancio e Trasporti della Camera si terrà mercoledì 10 settembre. Il Governo, ha riferito il ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha dato la disponibilità per quella data. Ora la decisione dovrà essere ratifica dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, e dalla Conferenza dei capigruppo.
Trattative per conferimento di Air One. Secondo quanto risulta a Radiocor, le trattative tra Intesa SanPaolo e AirOne prevedono il conferimento dell'intera Air One alla nuova Alitalia in cambio di denaro e azioni della newco e di un rappresentante del gruppo alla vicepresidenza. Sarebbe questo, quindi, lo schema che dovrebbe portare alla nascita della nuova compagnia di bandiera con un peso molto forte sul mercato nazionale del trasporto aereo, da aggregare poi con un partner straniero. Il nodo è rappresentato dalla valutazione di Air One. La richiesta iniziale di Toto era di almeno 400 milioni. Attualmente però si sta trattando su valori intorno a 250-300 milioni. Una parte della somma, non meno di 100 milioni, secondo lo schema dell'accordo, verrà reinvestita in una partecipazione di Toto alla newco. A un esponente del gruppo toccherà la vicepresidenza. In capo ad Alitalia finirebbe anche il debito di Air One, che ammonta a circa 110 milioni. Il gruppo Air One, inoltre, ha acceso dei finanziamenti per l'acquisizione di 90 aerei da medio raggio A320, di cui 16 sono già in flotta mentre gli altri saranno consegnati entro il 2013.
Berlusconi: faremo un nuovo miracolo. Intanto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha affermato che la soluzione è vicina: «Stiamo lavorando - ha detto - Faremo un altro miracolo e regaleremo all'Italia una "sua", profittevole, compagnia di bandiera».
Bersani: azionista non riferisce, irresponsabile. «Irresponsabilità del governo» e suo «disprezzo per il Parlamento nella gestione della questione di Alitalia». Così il ministro ombra del Partito democratico per l'Economia, Pier Luigi Bersani, attacca il governo. Il Partito Democratico avrebbe voluto ascoltare «o il ministro azionista (quello dell'Economia, ndr) o il ministro dello Sviluppo economico». Il minsitro ombra sottolinea che il suo partito sarà «presente all'audizione di Vito, ma dopo le elezioni, non abbiamo ancora sentito una volta l'azionista di Alitalia, che venga a dirci cosa intende fare».
«Il governo non sa che pesci prendere» dichiara Bersani. «Mentre Air France si sarebbe caricata di tutti i debiti - spiega - le soluzioni che si affacciano ora pretendono che si debbano scorporare le passività, per poter attrarre azionisti». Lo scorporo delle passività è un punto focale, secondo il ministro ombra, perché apre «problemi procedurali dal lato della tutela dei creditori, dei lavoratori e dei concorrenti, che sicuramente si farebbero sentire». Quanto al piano industriale, Bersani considera «la prospettiva offerta dal governo molto debole, perché non assicura una partnership internazionale adeguata. La soluzione - sostiene - deve esprimere una prospettiva certa e immediata con un vettore internazionale. Con meno di questo avremo un problema subito e un problemone tra un paio d'anni». Tutto ciò considerato, il ministro ombra esprime la preoccupazione del Partito democratico: «A questo punto siamo interessati a che non ci siano disastri - dice - e cercheremo di capire come limitare i danni».
Uil trasporti: esuberi sono meno. Il segretario Trasporto aereo della Uil Trasporti, Marco Veneziani ha dichiarato che «i 5000 esuberi sono indiscrezioni giornalistiche. A noi arrivano notizie per cui questi esuberi potrebbero essere di meno e il piano potrebbe essere meglio del previsto».Veneziani afferma di non avere «cifre precise sul numero degli esuberi - però sembrerebbe che gli aerei che volano siano di più. Questo non è stato confermato da Alitalia, infatti l'azienda conta poco in questo momento. Il pallino è in mano a Banca Intesa».
Differita al 29 agosto riunione cda. «È differita la 20 agosto 2008 la riunione del cda, già programmata per l'8 agosto 2008, con all'ordine del giorno l'approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2008». Ad annunciarlo una nota del cda.