Un viaggiatore polacco in preda al panico era stato colpito con un «Taser»
Muore colpito da una pistola elettrica
La tragedia ripresa da un cellulare
Il video, filmato da un ragazzo di 15 anni, consegnato alla polizia. Servirà a fare luce sul caso
VANCOUVER (Canada) - Un video ripreso con il cellulare ha registrato gli ultimi istanti di vita di un polacco morto all’aeroporto di Vancouver, in Canada, dopo essere stato colpito dalla polizia con un Taser, una pistola elettrica. L’incidente risale al 14 ottobre ed era stato filmato da un ragazzo di 15 anni. Il video, consegnato alla polizia, servirà a fare luce sul caso.
IL VIDEO - Nel video si vede Robert Dziekanski, 40 anni, muratore originario di Pieszyce, in Polonia, in stato di evidente agitazione. Si trova in una sala d’aspetto con pareti in vetro che lasciano vedere tutto ciò che succede. Dziekanski, atterrato da 10 ore, è sudato, respira in modo pesante. Brandisce un tavolino in legno e poi una sedia. La scena viene seguita da uomini della sicurezza dell’aeroporto e da passeggeri. Improvvisamente prende un computer portatile e lo scaraventa a terra, poi lancia il tavolino contro la parete di vetro. A questo punto intervengono quattro poliziotti. Dziekanski viene colpito con un Taser e cade a terra in preda alle convulsioni. Viene colpito una seconda volta e questa volta i poliziotti lo bloccano a terra. Dziekanski smette di gridare e rimane fermo, è morto.
LE INDAGINI - Dziekanski, che non parlava inglese, era appena arrivato in Canada per trasferirsi a vivere con la madre Zofia, che vive nella provincia di Columbia Britannica. La donna ha acconsentito a trasmettere al pubblico il video con la morte del figlio. L’avvocato di famiglia ha detto che Dziekanski era agitato perché impaurito «cercava aiuto e non riusciva ad averlo, non era un violento». Era partito il giorno prima dalla Germania, era il suo primo volo. Si era dato appuntamento con la madre al ritiro dei bagagli ma i due non erano riusciti a trovarsi. Da lì lo stato di agitazione dell’uomo nell’aeroporto da diverse ore. Dall’autopsia è risultato che l’uomo non aveva assunto alcol né droghe, ma non venivano specificate le cause del decesso. Forse questo video farà luce sul caso. La morte di Dziekanski ha scatenato un ampio dibattito in Canada sull’uso sconsiderato dei Taser. Secondo la Cbc, la tv nazionale canadese, nel paese sono morte 18 persone dal 2003 a oggi per lo stesso motivo.
Corriere della Sera
15 novembre 2007
Muore colpito da una pistola elettrica
La tragedia ripresa da un cellulare
Il video, filmato da un ragazzo di 15 anni, consegnato alla polizia. Servirà a fare luce sul caso
VANCOUVER (Canada) - Un video ripreso con il cellulare ha registrato gli ultimi istanti di vita di un polacco morto all’aeroporto di Vancouver, in Canada, dopo essere stato colpito dalla polizia con un Taser, una pistola elettrica. L’incidente risale al 14 ottobre ed era stato filmato da un ragazzo di 15 anni. Il video, consegnato alla polizia, servirà a fare luce sul caso.
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IL VIDEO - Nel video si vede Robert Dziekanski, 40 anni, muratore originario di Pieszyce, in Polonia, in stato di evidente agitazione. Si trova in una sala d’aspetto con pareti in vetro che lasciano vedere tutto ciò che succede. Dziekanski, atterrato da 10 ore, è sudato, respira in modo pesante. Brandisce un tavolino in legno e poi una sedia. La scena viene seguita da uomini della sicurezza dell’aeroporto e da passeggeri. Improvvisamente prende un computer portatile e lo scaraventa a terra, poi lancia il tavolino contro la parete di vetro. A questo punto intervengono quattro poliziotti. Dziekanski viene colpito con un Taser e cade a terra in preda alle convulsioni. Viene colpito una seconda volta e questa volta i poliziotti lo bloccano a terra. Dziekanski smette di gridare e rimane fermo, è morto.
LE INDAGINI - Dziekanski, che non parlava inglese, era appena arrivato in Canada per trasferirsi a vivere con la madre Zofia, che vive nella provincia di Columbia Britannica. La donna ha acconsentito a trasmettere al pubblico il video con la morte del figlio. L’avvocato di famiglia ha detto che Dziekanski era agitato perché impaurito «cercava aiuto e non riusciva ad averlo, non era un violento». Era partito il giorno prima dalla Germania, era il suo primo volo. Si era dato appuntamento con la madre al ritiro dei bagagli ma i due non erano riusciti a trovarsi. Da lì lo stato di agitazione dell’uomo nell’aeroporto da diverse ore. Dall’autopsia è risultato che l’uomo non aveva assunto alcol né droghe, ma non venivano specificate le cause del decesso. Forse questo video farà luce sul caso. La morte di Dziekanski ha scatenato un ampio dibattito in Canada sull’uso sconsiderato dei Taser. Secondo la Cbc, la tv nazionale canadese, nel paese sono morte 18 persone dal 2003 a oggi per lo stesso motivo.
Corriere della Sera
15 novembre 2007