Trasporto aereo: direttore Qantas, 100mila tagli in settore


Rennet

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19 Gennaio 2007
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Alghero, Sardegna.
SYDNEY - L'industria mondiale dell'aviazione, colpita dal massiccio rincaro del carburante, sara' costretta a tagliare circa 100 mila posti di lavoro nei prossimi sei mesi. Le fosche previsioni vengono dal direttore esecutivo dell'aerolinea australiana di bandiera Qantas, Geoff Dixon, secondo cui le continue tensioni sul prezzo del petrolio spingeranno le compagnie aeree di tutto il mondo a profonde ristrutturazioni, ed a consolidazioni di massa in pochi e molto grandi vettori.

Parlando ad un convegno di imprenditori a Sydney, Dixon ha previsto che molte linee aeree saranno costrette a chiudere i battenti, mentre nasceranno nuove compagnie dalla fusione o acquisizione di vecchie. Si e' detto tuttavia fiducioso che la Qantas riuscira' a sopravvivere come linea aerea indipendente.

''Ci si puo' attendere che 100 mila posti di lavoro saranno perduti prima della fine di quest'anno. Solo negli ultimi sei mesi, ben 24 vettori hanno chiuso del tutto'', ha osservato Dixon.

La stessa Qantas ha annunciato la settimana scorsa l'imminente riduzione di personale di 1500 unita' e la rinuncia ai piani di 1200 nuove assunzioni. Circa 1300 dei posti di lavoro tagliati saranno in Australia e gli altri 300 in operazioni dell'aerolinea attorno al mondo. Il primo passo per conseguire le riduzioni di personale sara' con esuberi volontari. Dixon aveva tuttavia assicurato che non vi sono al momento piani di riduzione delle rotte, anche se la compagnia potra' ridurre la sua presenza in alcuni mercati.(ANSA).
 
SYDNEY - L'industria mondiale dell'aviazione, colpita dal massiccio rincaro del carburante, sara' costretta a tagliare circa 100 mila posti di lavoro nei prossimi sei mesi. Le fosche previsioni vengono dal direttore esecutivo dell'aerolinea australiana di bandiera Qantas, Geoff Dixon, secondo cui le continue tensioni sul prezzo del petrolio spingeranno le compagnie aeree di tutto il mondo a profonde ristrutturazioni, ed a consolidazioni di massa in pochi e molto grandi vettori.

Parlando ad un convegno di imprenditori a Sydney, Dixon ha previsto che molte linee aeree saranno costrette a chiudere i battenti, mentre nasceranno nuove compagnie dalla fusione o acquisizione di vecchie. Si e' detto tuttavia fiducioso che la Qantas riuscira' a sopravvivere come linea aerea indipendente.

''Ci si puo' attendere che 100 mila posti di lavoro saranno perduti prima della fine di quest'anno. Solo negli ultimi sei mesi, ben 24 vettori hanno chiuso del tutto'', ha osservato Dixon.

La stessa Qantas ha annunciato la settimana scorsa l'imminente riduzione di personale di 1500 unita' e la rinuncia ai piani di 1200 nuove assunzioni. Circa 1300 dei posti di lavoro tagliati saranno in Australia e gli altri 300 in operazioni dell'aerolinea attorno al mondo. Il primo passo per conseguire le riduzioni di personale sara' con esuberi volontari. Dixon aveva tuttavia assicurato che non vi sono al momento piani di riduzione delle rotte, anche se la compagnia potra' ridurre la sua presenza in alcuni mercati.(ANSA).

Come fa a non avere piani di riduzione delle rotte e al contempo non escludere di ridurre la sua presenza in alcuni mercati?
Il "mercato" è dato dalle rotte stesse.
Anzi... al massimo resto nel mercato dove ho 3 daily, ad es., che riduco a 1 daily, quindi mantengo il mercato geografico, ma riduco le rotte...

Queste varie riduzioni non potranno che tradursi in peggioramenti dei servizi in genere ed in un appesantimento di certi carichi di lavoro.
Soprattutto se non prevedeono riduzioni di rotte.
Per anni ci hanno tutti raccotnato la storiella che stiamo andando verso una società di servizi, ma questi - al di là dei paroloni - stanno scemando in qualità. Qualità di cui molti si fanno vanto.
Basta vedere come sono cambiati i rapporti dei consumatori con le aziende.
Affidati ad anonimi ed imperscrutabili call centers, totalmente impersonali, spesso per niente legati all'azienda di riferimento e pure a pagamento.
 
Come fa a non avere piani di riduzione delle rotte e al contempo non escludere di ridurre la sua presenza in alcuni mercati?
Il "mercato" è dato dalle rotte stesse.
Anzi... al massimo resto nel mercato dove ho 3 daily, ad es., che riduco a 1 daily, quindi mantengo il mercato geografico, ma riduco le rotte...

Queste varie riduzioni non potranno che tradursi in peggioramenti dei servizi in genere ed in un appesantimento di certi carichi di lavoro.
Soprattutto se non prevedeono riduzioni di rotte.
Per anni ci hanno tutti raccotnato la storiella che stiamo andando verso una società di servizi, ma questi - al di là dei paroloni - stanno scemando in qualità. Qualità di cui molti si fanno vanto.
Basta vedere come sono cambiati i rapporti dei consumatori con le aziende.
Affidati ad anonimi ed imperscrutabili call centers, totalmente impersonali, spesso per niente legati all'azienda di riferimento e pure a pagamento.

Beh, anche i servizi a bordo sono cambiati tantissimo ed in peggio.
Oramai anche le major si allineano alle LC, intendo per i voli nazionali e europei. Ricordo ancora quando sugli europei c'era un "buon" pranzo, con bottiglia di vino di discreta qualità, cognac, amaro etc., tutto ciò anche in economica, oltre addirittura alle cuffie per ascoltare la musica e vedere i film.:(
Daltra parte è però anche vero che il prezzo medio del biglietto era almeno doppio di quello attuale.