Egregio Dott. Messineo,
come il resto della cittadinanza ho avuto modo di annotare le motivazioni della sua temporanea perplessità a far aderire il comune di Trapani all'operazione di Co-marketing, coordinata dalla Camera di Commercio e con il supporto di gran parte dei comuni viciniori.
Se da una parte comprendo le sue perplessità, non riesco a condividere il risultato finale della Sua equazione in quanto mancante di alcune riflessioni che mi permetto di andare ad illustrarLe in questa mia missiva.
Recepisco, anche se in maniera piuttosto asettica, la Sua motivazione di base: il vettore soggetto dell'accordo di co-marketing non fornisce garanzie circa l'ottemperamento della sua parte dell'accordo.
Ovvero, a fronte di un impegno economico reale e tangibile, il vettore (o i vettori) vincitore del bando non fornisce adeguate garanzie.
Questo mi pare di aver capito essere la motivazione cardine del Suo ragionamento.
Dei timori, ripeto, più che legittimi e che possono essere superati integrando l'accordo di co-marketing prossimo venturo con un'apposita clausola di garanzia. Ad esempio indicando in maniera chiara il numero di passeggeri che il vettore vincitore del bando si impegnerà a trasportare da e per l'aeroporto di Trapani.
Mi permetta però un paio di precisazioni che sono invece il VERO fulcro della questione.
1) Innanzitutto, come Lei ben saprà, ma lo scrivo a beneficio di chi legge e magari non è molto addentro alle vicende aeroportuali, la normativa europea prevede che l'assegnazione dei successivi accordi di co-marketing debbano avvenire per bando pubblico. Al momento sembrerebbe abbiano già presentato proposta 3 o 4 vettori. Nonostante ciò, se non altro per motivi prettamente storici, mi limiterò a parlare di Ryanair che, visto il suo peso industriale, il know how e le tariffe estremamente competitive, dovrebbe comunque essere l'aggiudicataria di buona parte del bando sul co-marketing;
2) E dunque iniziamo analizzando i partner commerciali che il comune di Trapani si ritroverebbe al fianco in questo investimento.
Tra i sottoscrittori nonché promotori dello stesso ritroviamo soggetti che hanno piena contezza sia delle leggi che delle regolamentazioni nazionali e sovranazionali, oltre che del corretto rapporto costi/ricavi di un'operazione di tale natura. La CCIAA e i comuni aderenti sarebbero al fianco del comune di Trapani, così come, mi preme sottolineare, da ben 8 anni a questa parte.
Soggetti giuridici ad altissima dignità istituzionale che però, a differenza del Comune di Trapani, non ritengono i presupposti critici da Lei sollevati ostativi a un accordo di co-marketing.
Ma perché, verrebbe da chiedersi?
3) E' proprio nell'entità storica che va ricercata questa certezza della CCIAA e dei comuni aderenti. Come specificato sopra, l'accordo di Co-Marketing è posto in essere da ben 8 anni e, a parte l'inusualità di un commissario pro-tempore che spezza la catena pluriennale di un investimento così fondamentale per il territorio, quasi una decade di accordo con la compagnia irlandese ci fornisce dati ed esperienze per poter valutare la solidità di un accordo con Ryanair.
Non può essere taciuta infatti la leggerezza con cui i comuni hanno tenuto fede alla loro parte dell'accordo. Non può essere dimenticato che la compagnia irlandese ancora aspetta il pagamento di diverse tranche EPPURE, nonostante il credito vantato, ha continuato a trasportare passeggeri da e per l'aeroporto di Trapani ottemperando alla sua parte dell'accordo. Perfino quando l'accordo era scaduto.
Se c'è una cosa che il passato ci ha insegnato è dunque che le garanzie fornite dalla compagnia irlandese sono infinitamente maggiori di quelle fornite e messe per iscritto da parte dei comuni della provincia;
4) Sulla problematica dei fondi da reperire per finanziare l'accordo, è una tematica è accoglibile ma anch'essa oggetto di doverosa specifica. Non è infatti un mistero che nei precedenti accordi di co-marketing fu individuata proprio la tassa di soggiorno quale fonte primaria di finanziamento dell'accordo stesso. Da ciò ne deriva che più flussi turistici imbevono la città di Trapani, più è facile reperire (parte) dei fondi per il co-marketing. Viceversa, tagliando i flussi turistici, una interessante fetta di entrate fiscali del comune scomparirebbe. Come un cane che si morde la coda, dunque, più si finanzia l'accordo di co-marketing, più è facile reperire i soldi per onorarlo;
5) L'operatività dell'aeroporto di Trapani è una materia talmente importante per l'economia, la mobilità e gli scambi interculturali del territorio trapanese che uno studio della KPMG, commissionato da Airgest e che sono certo lei abbia consultato o abbia in procinto di consultare, la identificava inequivocabilmente come un asset determinate per l'economia del territorio, moltiplicando addirittura per 10 i vantaggi di ogni euro pubblico investito sull'aeroporto stesso.
Ne riporto uno stralcio, affinché sia cristallina l'importanza strategica di questo bene pubblico.
"Attraverso un’accurata interpolazione dei dati certificati, forniti dalla Provincia di Trapani, dalla Camera di Commercio di Trapani, dall’ Agenzia del Territorio e dall’ ISNART su dati ISTAT, sono stati messi in correlazione le presenza all’interno del territorio ed i benefici connessi al flusso turistico in tutta la Provincia. In particolare sono stati comprovati effetti positivi riscontrabili nell’ambito delle strutture ricettive, alberghi e complementari, che hanno mostrato un incremento del 3% (2007-2011) dei posti letto offerti: nell’ ambito dell’ imprenditoria, sviluppatasi prevalentemente nel settore terziario ed in particolare nel turismo, incidendo in modo importante sul PIL provinciale che risulta essere cresciuto ad un tasso doppio rispetto alla media nazionale (2,2% vs 1,1%); nell’ambito del mercato immobiliare, che ha evidenziato tra il 2009 e il 2011 un andamento positivo dei volumi di compravendita. L’incremento dell’incoming ha inoltre portato all’istituzione di nuove imprese (+16%) ed al conseguente incremento dell’impatto occupazionale provinciale (+8%). Per fornire un’idea dell’impatto derivante dall’incoming aeroportuale tra il 2008 e il 2011 nella Provincia, viene sottolineato come la sola spesa turistica diretta ed il successivo PIL attivato sul territorio ha veicolato nell’area oltre 900 milioni di euro."
6) Relativamente alle presunte violazioni delle normative Europee sugli aiuti di Stato, mi preme informare Lei e chi legge, che l'Unione Europea in risposta alla notifica del Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, protocollata SA.40744 (2015/N), ha decretato la compatibilità degli aiuti forniti all'aeroporto di Trapani in quanti finalizzati a
(a) migliorare la mobilità dei cittadini dell'Unione e la connettività delle regioni aprendo nuove rotte;
(b) facilitare lo sviluppo regionale di regioni remote.
Riporto testualmente uno stralcio della risposta che comunque allego alla presente lettera:
"L'aiuto è concesso per incentivare le compagnie aeree a permettere agli abitanti del territorio di Trapani di raggiungere un maggior numero di aeroporti in Italia e nell'Unione. Come indicato al punto 5, la misura è volta a migliorare la connettività a livello nazionale ed europeo delle compagnie che operano sul territorio di Trapani, promuovendo lo sviluppo regionale. L'aiuto consentirà ai turisti in arrivo di raggiungere la zona di Trapani grazie a collegamenti diretti ed efficaci. L'aiuto contribuisce pertanto all'obiettivo di promuovere lo sviluppo delle regioni remote come la Sicilia occidentale che non possiede collegamenti terrestri diretti.
(43) Non sono disponibili servizi di treni ad alta velocità in Sicilia.
(44) Inoltre, le autorità italiane si sono impegnate a escludere dalla procedura di selezione le rotte già servite da/verso l'aeroporto di Palermo, che dista 58 minuti e 90 km in auto ed è dunque situato nello stesso bacino di utenza.
(45) Per i motivi suesposti la misura di aiuto proposta può essere considerata tale da contribuire al raggiungimento di un obiettivo ben definito di interesse comune."
Per i motivi sopra esposti, dunque, ritengo abbastanza temeraria e tutto sommato dalle fragili motivazioni, la Sua decisione di interrompere dopo 8 anni un percorso di sviluppo territoriale perfettamente aderente ai canoni legislativi e che tanto beneficio ha portato e porterà nel futuro al territorio, da Lei egregiamente amministrato da una manciata di mesi a questa parte.
Con la presente quindi la prego di prendersi qualche altro giorno per ripensare alla Sua decisione anche alla luce delle informazioni da me forniteLe. Possibilmente ascoltando la voce dei tanti cittadini che in questo momento le chiedono un attimo di riflessione in più.
In fede
Luca Sciacchitano