Sì, capita. Ovviamente non sono tutti gli arrivi a comportarsi così, ma c'è una proporzione di primi arrivi che lo fa, e contribuiscono ad innescare lo sviluppo turistico in comunità come quelle della costa occidentale della Sicilia. E tra chi vola low cost, questa proporzione non é insignificante.
In un aeroporto arrivano x passeggeri, di questi y < x esprimeranno un numero p di presenze. Il tasso di conversione dagli arrivi alle presenze é t = p/x, che é tanto maggiore quanto maggiori sono le presenze espresse dallo stesso numero di arrivi. Nel caso della provincia di Trapani, indicizziamo ad 1 il 1998 sia per gli arrivi che per le presenze, dal 1998 al 2013 le presenze sono cresciute da 1 a 3, gli arrivi da 1 a 2,5, ragion per cui se nel 1998 t era 1, nel 2013 t é diventato 1,2 > 1, l'aeroporto incrementa quindi sia gli arrivi che le presenze che il tasso di conversione dagli arrivi alle presenze. Ho indicizzato per semplificare, se vuoi usare i numeri assoluti liberissimo.
Come raccontavo prima, conosco uno che per andare a Trapani e Favignana atterrò a Lamezia Terme, ma spero siano in pochi ad imitarlo.
In generale, non vedo come possa essere controverso affermare che il tasso di conversione da arrivi a presenze venga influenzato dalla distanza tra i punti di arrivo dei turisti e le strutture dove esprimeranno le proprie presenze. Mi pare lapalissiano che gli arrivi a Birgi si trasformino in presenze a Marsala con maggior frequenza degli arrivi a Reggio Calabria.