Dopo una breve corsa in taxi che ci costa la ragguardevole cifra di 80 centesimi di Euro (8 Yuan) arriviamo all’ingresso della Pagoda dopo aver attraversato un pittoresco (ed anche un po’ fetido) quartiere popolare che affascina tutti noi per le scene di vita reale di cui è ricco (ne parlo dopo)
Ecco la Pagoda, con i suoi 9 piani di scale progettate per persone alte poco più di un metro e mezzo…
Tutto intorno ci sono luoghi di preghiera buddisti, che mi lasciano piacevolmente sorpreso dal momento che pensavo che in Cina l’ateismo di stato fosse ancora ben radicato negli usi e costumi locali; mi sbaglio, tant’è che nel corso della nostra visita alla Pagoda ed al tempio vedo molte persone in preghiera presso le statue del Buddha.
Qui si accendono gli incensi che dopo la preghiera vengono infilzati nella sabbia e lasciati bruciare lentamente
Questa dea apprezza le offerte in cibo e bevande, notare i lasciti in Pepsi, Ferrero Rocher, Coca Cola, succhi di frutta & affini.
Questo doveva essere qualcuno di importante
Panoramica delle costruzioni intorno alla Pagoda
Fontana all’esterno
Dopo un po’ ci facciamo coraggio e, nonostante per noi sia notte fonda (con sveglia alle 04:30), saliamo sulla Pagoda per vedere la città dall’alto.
La salita è abbastanza disagevole, l’ingresso ad ogni piano è così basso che per entrare devo appoggiare le mani alle scale… più si sale più si vede quanto ci circonda… era meglio stare al piano terra… (notare la spazzatura buttata giù dalla finestra)
Una volta arrivati in cima mi prende male: siamo a oltre 70 metri di altezza e la balaustra non mi arriva nemmeno alla cintura… senza staccare le mani dalla parete dietro di me, do una rapida occhiata intorno e me ne scendo a razzo…
Una volta a terra faccio l’errore di sedermi davanti alla fontana... e subisco il primo dei tanti attacchi di “narcolessia” che mi assaliranno nel pomeriggio non appena smetto di camminare… sono sveglio da oltre 24 ore…
In pratica mi siedo, appoggio la testa sulle mani e chiudo gli occhi addormentandomi all’istante e senza accorgermene.. quando uno dei miei colleghi mi tocca il braccio per parlarmi faccio un salto e mi rendo conto che stavo dormendo…
Con notevole sforzo, e dietro promessa che saremmo andati a cercare qualcosa da mangiare, mi rimetto in piedi e usciamo tutti quanti dalla Pagoda addentrandoci nel pittoresco-fetido quartiere che è pieno di negozi che vendono oggettistica buddista
Incensi
Buddha con svastica!!!
No comment
No comment 2
No comment 3
Di lì a poco spariscono i negozietti buddisti e subentra la vita vera, il mondo reale con i suoi colori, le sue puzze, i suoi ritmi
In Cina è raro che qualcuno torni a casa a pranzo, si mangia per strada
Ogni tanto agli incroci e proprio sopra la tua testa vedi questi cosi, inquietanti e, si spera, non traballanti
L’Occidente è arrivato anche qui, non sempre con i suoi prodotti e modelli di vita migliori
Nonostante la fame e il sonno mi lascio guidare verso questo ulteriore tempio buddista, in effetti parecchio suggestivo
Piccola pagoda per uccelli
Usciamo finalmente alla ricerca di un ristorante e ci imbattiamo nella “Via del Corso” di Guangzhou
Nonostante sia un giorno feriale, qui è strapieno di gente che passeggia, come il sabato da noi
Ai lati negozi di vestiti sportivi o da ragazzi attraggono i clienti con commesse che battono le mani e cantano quando gli passi davanti… scene surreali che addebito al mancato sonno ma che poi si rivelano reali…
Camminiamo in lungo ed in largo alla ricerca di un ristorante, ma niente, solo tavole calde e negozi, negozi, negozi…
Casa pittoresca
Alla fine, più per disperazione che per altro, ci fermiamo in una tavola calda frequentata solo da gente del posto, con menu rigorosamente in cinese e capacità di comprensione dell’inglese pari a zero
Questi non sono male
Ho ancora fame ed ordino questo coso… lo assaggio e mi pento subito, riuscirò a mangiarne solo il ripieno di carne
Poco dopo usciamo, dopo aver saldato un conto di 1 euro e mezzo a testa per il lauto pranzo… e ci addentriamo nella zona del mercato, in assoluto la più autentica della città, quella dove vedi davvero come vive la gente del posto
Pulizie al tempio
Una delle 10.000 bancarelle di Giada (tutte assolutamente prive di clienti, con commessi a braccia incrociate o, come questi qui, a giocare a carte)
Si stende dove si può
Partitella tra amici
Bancarella di zucche vuote
In attesa di una chiamata
Intorno è pieno di gente che vende la frutta così
Arrivati nella piazza centrale di questa zona ecco la sorpresa: un concerto Rock!
Il pubblico, immobile, segue le schitarrate ed i vocalizzi della band
Si sono fatte le 16:00 ((le 10:00 del mattino in Italia) e siamo un po’ stanchi… programmiamo il ritorno in hotel per un’altra doccia (fa caldo, c’è il sole a tratti ed è anche abbastanza umido) e per l’ultima botta di vita serale… andremo sul lungofiume in un ristorante chiamato Garden Rose precedentemente segnalatoci come carino e ben collocato
Salgo in taxi e semplicemente mi sveglio quando arriviamo in albergo, la narcolessia colpisce sempre di più (sveglio da 30 ore…)
Dopo una doccia in hotel ed un bagno nella piscina all’aperto di cui è dotato ci prepariamo per uscire.
La zona del ristorante è carina, stile coloniale, piena di ristorantini e negozi di souvenir
Questo mi stupisce in modo particolare… le ragazze passano la serata (e forse buona parte della loro vita) a battere con un punteruolo questa lastra di roccia dura e lucente fino a farne per differenza un ritratto (!!!)
Questo è il ristorante all’aperto dove andiamo a cenare
Fuori è davvero molto carino
Skyline cantonese
Barcone da turisti
Dopo cena (per fortuna!!!!) rimaniamo incuriositi dalle vasche che questo ristorante/pescheria espone al suo ingresso…
Accanto a splendide aragoste e astici di dimensioni notevoli, ecco che cosa troviamo nel “menù à la carte”
Vermi di sabbia
Scarafoni di mare
Serpenti
Anguille (o presunte tali)
Tartarughe
Non contento provvedo pure a filmare l’accoppiata verme/scarafone… a futura memoria (cardiopatici e stomaci deboli astenersi, please)
http://www.youtube.com/watch?v=9PTSY44ZCMI
esco abbastanza sconvolto da quanto visto… lo stomaco gira su se stesso, non si dà pace… anche gli altri hanno facce tutte da vedere…
poco più avanti un’altra pescheria… qui non entro neanche, mi basta ciò che vedo all’ingresso
Come si dice a Roma s’è fatta ‘na certa… sono quasi le 22:00 e, dopo 36 ore in piedi ce ne torniamo in hotel per quello che poi si rivelerà il sonno più profondo e privo di sogni della mia vita…
Il giorno dopo arriva presto, alle 06:00 siamo tutti più già svegli e belli pimpanti
Facciamo una mega colazione e, dopo aver detto addio a questa meraviglia di hotel, iniziamo la nostra giornata lavorativa
Ecco l’hotel da fuori
Ed un po’ di palazzoni durante il tragitto con il taxi
La giornata passa rapidamente ed in men che non si dica si fanno le 18:00 e siamo già liberi (almeno per cena. Visto che il nostro volo partirà alle 00:50).
Torniamo al ristorante della sera prima (non quello degli scarafoni!!!) e dopo una cena tranquilla e rilassata, ci dirigiamo verso l’aeroporto per la mazzata del ritorno a Roma.
L’aeroporto è troppo bello, impossibile non fotografarlo
Ci becchiamo anche questo cambio della guardia degli addetti alla sicurezza, con tanto di marcia in plotone… da sopra incombe la bandierona cinese
Il check-in è abbastanza rapido, meno la trafila di passaporti/sicurezza/dogana e controcaxxi vari che ci fanno mettere quasi un’ora ad arrivare al gate…
Compro le ultime cose ai negozi in aeroporto anche perché non ho voglia di portarmi a casa i pochi Yuan che mi restano in tasca
Area gate
L’imbarco avviene in orario e anche il decollo non sgarra di un secondo… stavolta la cena è da disgusto, tranne la buonissima frutta multicolore (a proposito Daniele, come si chiama quel frutto fucsia fuori e bianco con i semini neri dentro? È buonissimo, si trova anche da noi???) mai vista tanta differenza tra il catering dell’andata e quello del ritorno.
Sono stanchino e, complice il buio fuori, farò solo poche foto durante questo viaggio di ritorno verso CDG.
Non so perché, ma ci facciamo un bel pezzo a FL315
Poco dopo crollo, con tanto di mascherina per gli occhi e tappi per le orecchie
Mi risveglio qui!
Sopra Varsavia (credo)
Siamo oramai in discesa verso CDG quando vedo un altro 777 vicino a noi
Lì per lì non riesco ad identificarlo, a casa scoprirò che era un 777 della UA
Guardate cosa fa (scusate la qualità oscena del filmato)
http://www.youtube.com/watch?v=9QILqem95uQ
Molto impressionante a vederlo dal vivo, credetemi!
Finalmente si atterra a CDG e noi dobbiamo letteralmente scappare per imbarcarci sul AF 1404 per FCO
Reverse
Fauna
Il fatto di sbarcare ancora una volta dai remoti con il cobus e un improvviso controllo di polizia prima di scendere la cobus stesso rallentano ancor di più la nostra corsa…
Alla fine, bene o male, ci imbarchiamo sul 321 AF, questa la colazione in Y
Il volo va via rapido, non vedo l’ora di arrivare a casa, sono davvero stanco anche se molto contento del viaggio appena fatto
In avvicinamento a FCO noto un 767 AC in parallel landing… figo ma non ho la forza di fotografarlo…
La forza mi viene poco dopo… infatti prorprio mentre siamo in corto finale… sento una cosa che non mi era mai capitata prima su un volo commerciale…. Si, si sta proprio riattaccando… è Go Around!!!!!
Giusto il tempo di rendermene conto e faccio un filmato con la compattina… notare che qui il cpt ha già diminuito motore, poco dopo (non so perché) riporterà le manette su TOGA (enjoy the noise, feel the power!!!)
http://www.youtube.com/watch?v=U5HtrCdysXg
dopo un po’ breve spiegazione del cpt: “il controllo traffico ci ha autorizzato a scendere troppo tardi a causa del traffico a FCO, ci siamo trovati troppo alti rispetto al sentiero di discesa e quindi ho rinunciato, ora facciamo il giro e ci ripresentiamo”
fatte dunque le dovute precisazioni (della serie: non è colpa mia, che si sappia…!!!) atterriamo in orario a FCO, qui raccolgo le ultime forze e spotto a raffica
Chicca?
Il viaggio è finito, è stato estenuante e bellissimo (come il fare questo TR), ma ne valeva la pena!
Se siete arrivati fin quaggiù, complimenti per la costanza e l’impegno nella lettura, spero vi sia piaciuto e, soprattutto, spero di avervi fatto venire voglia di vedere la Cina, un paese che, pur con le sue contraddizioni, ha fascino da vendere!
[:306]