Parte 4 - Casa dolce casa?
Fin da quando ero piccolo, ho sempre iniziato a rendermi conto che le cose belle prima o poi finiscono.
E come tutti i viaggi che ho fatto, quantomeno finora, ad un'andata è seguito sempre un ritorno.
Tuttavia non si può non essere contenti, o meglio, io non posso non essere contento.
Ho sempre pensato che il mondo fosse diviso in due tipi di persone per categoria (un po' come la frase «
There are only 10 types of people in the world: those who understand binary, and those who don't»), tra chi ama viaggiare e chi invece di un viaggio ne può tranquillamente fare a meno.
Fortunatamente mi sono ritrovato a far parte del primo gruppo di persone, e quindi anche se il ritorno a casa implica inevitabilmente il ritorno al lavoro (per la gioia del mio capo, che ogni volta che chiedo giorni di ferie mi chiede cosa mai andrò a fare dall'altra parte dell'oceano

), è comunque un qualcosa che non mi pesa.
E quindi si chiude la valigia, sicuramente si sa di aver dimenticato qualcosa, e ci si organizza per partire.
Il viaggio di ritorno è speculare al viaggio di andata, IAD-LHR-LIN, con connessione di 3 ore perché «L'ultima volta hai perso la connessione, adesso viaggia con la connessione lunga!». Si, ed è stato inutile far notare che la volta prima nonostante i 70 minuti di cambio, la connessione non l'ho persa.
Ma vabbè, sono donne, ormai ci ho rinunciato :bye:
Ultima cosa: ho 23 anni, di cui 23 vissuti a Milano, ho sempre fatto almeno una mezza dozzina di voli all'anno (dai 16, lo ammetto) per quanto le mie casse da studente universitario potessero permettermi e non sono MAI atterrato a Linate. Decollato si, atterrato no.
Ma non per odio atavico, semplicemente per caso.
Coincidenza? Io non credo
C'è un però.
Sapevo che stesse per arrivare la «più grande tempesta di neve della storia», che potevano esserci disagi per i voli (soprattutto sulla East Coast), e ne trovo conferma in questa immagine tratta dal sito mobile di BA
«Ma no dai»*penso come uno sciocco «non potrà mica essere così grave la situazione!»
E per curiosità decido di buttare un occhio alle partenze del JFK.
Molto bene
Tuttavia il volo sembra confermato e in orario, e all'apertura del check-in riesco anche stavolta ad ottenere il mio posto preferito: 83K fino a LHR, 21A fino a LIN.
Dopo aver preso un taxi (sic!) per il Dulles («Nonono, se poi nel tragitto succede qualcosa?» - «Ma perché? Cosa dovrebbe succ..» - «Ho detto prendi il taxi!») e dopo essermi fatto scaricare alle partenze, vediamo di disfarci in tempo celere del bagaglio che portarselo appresso dopo un po' diventa noioso
Immagine dei banchi Check-in in zona British Airways
E un panorama dell'aeroporto prima di addentrarsi verso i controlli di sicurezza
Ormai questa foto è diventata un rito, squadra vincente non si cambia
Dopo i controlli di sicurezza, per raggiungere i gates si prende il trenino (e ancora non ho capito perché all'arrivo si prende il pullman)
Ok, va bene che dobbiamo affrontare un volo notturno, ma addirittura il cuscino mi sembra un pelino esagerato
E quindi, eccoci qui
Tra una pausa merenda a un negozio e una pausa caffè al successivo, trovo anche il tempo di trovarmi muso a muso con un ciccione
Finchè mi trovo faccia a faccia con la propaganda made in England
Mentre si aspetta l'imbarco, mosso da curiosità chiedo a una delle gentili signorine che erano li al banco a dare assistenza quanto costa fare un upgrade «
to the next cabin». Il prezzo riferito (qualcosa che finiva in ..hundred, quindi comunque troppo

) e la mia faccia successiva muovono a compassione la gentile signorina che mi spiega come e quando fanno gli upgrade. Insomma, parliamo un po' (tipo di quanta gente lo chiede all'ultimo, di quanti posti ci sono) e mi fa vedere la piantina dell'aereo :astonished:
L'aereo è praticamente vuoto :astonished:
Per dare un'idea, negli ultimi 32 posti di Economy, siamo in 7 (Sette!) :astonished:
E giustamente, mi rassicura dicendomi che tanto starò comodo perché accanto a me non ci sarà nessuno (e neanche nei 6 sedili della stessa fila).
Anyway, ci si imbarca

Ed ecco una foto della business class (vuota)
Premium economy (vuota)
Economy (vuota)
Rende l'idea?
Fuori intanto si fa buio, e nel mentre parte il video con la dimostrazione di sicurezza, che continuo e continuerò a considerare parecchio inquietante
Le sedute - contrariamente a molte Economy class - sono decisamente comode e lo spazio per le ginocchia non è male, nonostante mi ritrovi con due pertiche al posto di gambe e sia alto 1,86
Ci pushano più o meno in orario, e inizia un lungo pascolo per le taxiway del Dulles
E gentilmente ci vengono offerte cuffie, un cuscino, una coperta e uno spazzolino più dentifricio (tattico

)
Ci si allinea alla pista, un ultimo sguardo all'aeroporto, ancora il pensiero di dover dire «Bye Bye America», e si va.
Again, again and again.
BA 216
IAD - LHR
A388 G-XLEG
Seat: 83K
Class: Y
Schedulato:18:30-06:25
Block to block: 18:42-06:19
In volo: 19:05-06:11
Nonostante la merenda prima di uscire di casa, quella in aeroporto prima di lasciare la valigia, e quella durante l'attesa del volo, ho comunque fame.
Meno male che la cena viene servita parecchio presto

Pasta (o sua imitazione), insalata e Cinnamon Cake (promossa a pieni voti!)
La cabina diventa una cabina notturna
Faccio appena in tempo a sdraiarmi comodamente sui due sedili laterali e a trovare una posizione che possa essere definita comoda (meglio di un sedile in business, direbbero alcuni), che il segnale di allacciare le cinture si accende sopra la mia testa
E mentre sfrecciamo a 1200km/h, l'oceano corre tranquillo e beato sotto di noi
Si balla parecchio e per parecchio tempo, ma il sonno vince su tutto, e quando mi risveglio trovo il tavolino accanto a me così

Una gentilezza da parte del simpaticissimo assistente di volo che ormai aveva imparato quanto caffè ingurgitassi all'ora
A questo punto, avrei una foto fatta in bagno, ma l'aspetto non è dei migliori e potrebbe spaventare i bambini. Nel dubbio, non la pubblico :beer:
Il viaggio è quasi alla fine, o quantomeno questa prima parte
Si vira su una Londra ancora buia, umida e nebbiosa
E si tocca terra anche in lieve anticipo. Ovviamente stavolta che il volo è in anticipo, ho tre ore di connessioni, quindi tanto vale.. :war:
Come al solito, si cammina. O meglio, nel mio caso, deambulo.
Una Heathrow silenziosa e semi deserta mi accoglie mentre vago alla ricerca di un caffè per poter cercare di riprendermi dallo shock dei controlli di sicurezza (nuovamente)
Crollo sulla prima poltrona che trovo, in stato di catalessi totale.
Meno male che prima di addormentarmi ho avuto la buona idea di mettere una sveglia, altrimenti sarei ancora lì ad aspettare un volo in connessione che non arriverà mai.
E ovviamente, il volo che dovrebbe riportarmi a casa.. è in ritardo

Il motivo del ritardo è il volo precedente che oltre a essere partito in ritardo è stato ovviamente a pascolare sopra Heathrow per un po', e quindi si parte in ritardo anche noi di una buona ventina di minuti.
Mi sposto in ogni caso al gate, psicologicamente aiuta, o così pare
E ci imbarchiamo

Avevo il posto 21A, che ho trovato occupato. Faccio presente alla signorina che quello sarebbe il mio posto, e lei mi fa «Beh, io ho il posto 24A, ti scoccia se rimango qui?» :doubt:
Ogni tanto ancora mi chiedo che senso avesse una cosa del genere, ma non mi faccio domande.
Pascoliamo per Heathrow, e trovo anche il tempo di fare qualche foto:
Code di British
Il capo supremo
Qualche aereo che rulla si trova sempre
E poi giusto un paio di inquadrature particolari
E infine, ultimo decollo di giornata, ultima tratta.
BA 576
LHR - LIN
A320 G-EUUR
Seat: 21A
Class: Y
Schedulato: 09:20-12:20
Block to block: 09:53-12:44
In volo: 10:13-12:42
La differenza col 380 è notevolissima, la spinta è molto più potente (o meglio, sembra molto più potente), e appena si stacca si va su con leggerezza.
Finalmente mi sento tornato a casa, sulla vita da viaggiatore che facevo fino a un anno fa, fatta di Low Cost e di aerei piccini (Si, passare sui WB è stato un trauma :clown
A questo punto..
Mi sveglio che siamo circa qui:
Per poi iniziare ad avvicinarci a Milano
Si tocca terra e dopo due minuti siamo già fermi

C'è tempo per salutare un po' di fauna locale
E osservare la (non)magnificenza del citieirport milanese
Si sbarca da entrambe le porte, e si sale sul Cobus, per scendere agli arrivi internazionali.
La valigia per fortuna è la prima ad arrivare
Esco dall'aeroporto e mi ritrovo immerso nel traffico meneghino.
Ho sempre amato Milano, e probabilmente mi toccherà amarla per sempre e non saprò mai se questa possa essere una cosa buona o cattiva.
Ho tanti sogni, desideri, pensieri per la testa, che spesso mi portano lontano da qui, da dove sono nato e da dove sono cresciuto.
Forse un giorno potrò avere l'occasione di non chiamare più questa città Casa, ma ogni volta che ci dovessi mai tornare, ogni volta che dovessi uscire da uno dei due aeroporti e trovarmi a smadonnare contro i parcheggi selvaggi, lo smog, la nebbia, l'umidità, l'afa, le zanzare, la fretta, il meteo, e tutto il resto, penso che sarà sempre come ritrovare un pezzo di me.
Qui finisce il mio primo TR, da quanto ho capito dev'essere piaciuto quel tanto che basta per non vederlo finire nel cestino.
E adesso, mentre scrivo, conto i giorni che mancano alla prossima partenza.
E già che ci sono, osservo che domani faccio mattina.
E forse è il caso di andare a letto
Ringrazio tutti per avermi letto, sopportato, commentato, insultato e quant'altro.
See you soon :bye: