[TR] «To Fly To Serve» - LIN-LHR-IAD+DCA-JFK x2


Cekky

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18 Luglio 2014
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Volevo inaugurare la mia permanenza su questo forum aprendo una discussione per chiedere per quale motivo sugli aerei si salisse sempre dal lato sinistro.
In realtà poi Google mi ha fornito una risposta, e allora proverò a iniziare con un TR.


Il destino ha voluto che debba fare il pendolare (o commuter, che dirsi voglia) avanti e indietro dall'Italia all'America.
Non che la cosa mi dispiaccia, anzi, viaggiare è una cosa alla quale difficilmente rinuncerei nella vita di tutti i giorni, ma sta di fatto che dai tre mesi prima della partenza comincia un frenetico gioco di incastro tra giorni di ferie, voli, orari, soldi, coincidenze, aeroporti, e chi più ne ha più ne metta, fino ad arrivare al fatidico momento della prenotazione.

E non fai in tempo a goderti il fatto di avere un nuovo biglietto in tasca, che già devi partire col biglietto che hai prenotato il mese prima ;)

Premessa: Qui ci sarà solo la prima parte, dopo cinque giorni a Washington sarà la volta di andare a New York per il week end, preferendo al solido mezzo ferrato l'aereo (per una mera questione di prezzo), per poi tornare a Washington e riprendere l'aereo alla volta di casa.



Parte 1




Mi ero ripromesso, con il 2015, di passare a volare esclusivamente SkyTeam per tutta una serie di motivi.
Vuoi per meri motivi di italianità, o per il semplice fatto che un giorno in stazione Centrale stavo cercando di andare a bere un caffè e mi sono ritrovato con dei moduli per una AMEX Alitalia in mano, alla fine SkyTeam ho deciso che sarebbe stata la mia prima scelta.

E infatti, la prima cosa che ho trovato quando ho iniziato a cercare i voli per questo viaggio è stato un qualcosa del genere:

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Inevitabile a questo punto optare - ancora una volta - per i miei cari amici londinesi :D
Per quanto stia diventando allergico all'immenso bordello che è Heathrow con i suoi controlli di sicurezza, mi faccio forza e si parte.



Arriva il giorno della partenza, con tutta la gioia possibile e immaginabile cerco di fare il check-in per non ritrovarmi in un posto orribile sul 380, e... Invece no! :morto:
Continui problemi al check-in, provo a contattare BA via Twitter, e molto gentilmente in meno di un'ora mi rispondono dicendo che hanno parecchi problemi lato server e di pazientare, ma in ogni caso «Your booking is fine». Very well, come direbbero da quelle parti.


Dopo una notte praticamente passata in bianco, all'alba delle 5:15, in preda ai deliri del sonno provo a trascinarmi a Linate, il famoso e fantastico citieirport al servizio della città meneghina.


Mollo la valigia a un addetto molto più sonnolento di me (Ok, sono le 5:30 del mattino, avrei sonno anche io), e dopo essere riuscito nel cuore della notte ad effettuare il tanto agognato check-in, vinco i soliti posti che cerco di prendere quando viaggio: 21A sul volo corto, e uno in fondo lato finestrino su quello lungo.

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Dopo aver assistito alle solite scene da fila-dei-controlli-di-sicurezza, che comprendono isterismi per chi è in ritardo e deve prendere il volo, gente che a prescindere cerca di scavalcarti perché si sa, arrivare prima garantisce posti migliori (parole loro, ndr :clown:), il sonno si fa pesante, e allora ci vuole un caffè. Imbevibile.

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Galvanizzato dal caffè, dal fatto di aver segnalato ai miei genitori che sono ancora vivo e non sono stato rapito durante la notte bianca a Milano, dal fatto che finalmente si parte, cerco disperatamente un posto dove potermi stendere in attesa dell'imbarco.

Mmm.. qui non va bene.

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Mmm.. qui neanche :sconfortato:
(Mi hanno fatto notare la presenza del cartello Toilette, forse non è stato casuale :diavoletto:)

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Poco male dai, passerò i controlli del passaporto e andrò a sedermi bello tranquill.... ahm, no :(

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Poco male, vado in fissa come un ebete davanti ai monitor delle partenze, pensando «È palesemente un hubbe di Alitalia, guarda quanti voli!»

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Per fortuna, lo stato di trance dura poco, un trolley che mi attraversa entrambi i piedi mi riporta alla realtà e mi fa realizzare che il controllo passaporti ha finalmente aperto. Dopo una faccia poco raccomandabile da parte del gentile poliziotto che mi chiede se fossi sicuro che quella sul passaporto la mia foto (:o) arrivo alla tanto sospirata poltrona.

C'è chi tuttavia non è affatto stanco e preferisce mettersi subitamente in fila, per cosa non lo capirò mai, visto che tanto l'imbarco è ancora chiuso, Priority non lo sei, e i posti sono assegnati. Che stai in piedi a fare? :diavoletto:


Sta di fatto che dopo qualche minuto di attesa l'imbarco inizia, in maniera anche relativamente ordinata rispetto alle altre volte.
Da annotare la signora molto gentile che urlando è arrivata dicendo che avrebbe perso il volo ed è stata spedita al gate accanto perché era imbarcata sul volo per LCY di AZ.. :D


Si sale su un performante Cobus, per essere sbarcati davanti al nostro possente aviotaxi :cool:

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Le prime luci dell'alba iniziano finalmente a rischiare questa gelida mattinata:

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Mentre basta girarsi dall'altra parte per osservare come sia ancora buio, nonostante l'ora relativamente tarda:

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All'interno, come tutte le volte, gli italiani si fanno sempre riconoscere, cercando di infilare intere case nelle cappelliere, non riuscendo logicamente a chiuderle, a centrarle esattamente con la testa, a sbatterle continuamente cercando di chiuderle e a rimanere offesi quando la gentilissima hostess con un tocco solo le chiude perfettamente, sorridendogli.

Poco male, preso posto all'interno dell'aviogetto.. (:cool:)

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E aver fatto finta di leggere le istruzioni di sicurezza (:clown:)

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È il momento di sghiacciare questo aereo che ha pernottato nel fantastico citieirport milanese

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Nel dettaglio:

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BA 561

LIN - LHR
A321 G-EUXL
Seat: 21A
Class: Y

Schedulato: 07:35-08:40
Block to block: 07:43-08:57
In volo: 08:09-08:50



Grazie (o per colpa del) de-icing si stacca con una buona mezz'ora di ritardo, sufficiente a mandare in paranoia il mio dirimpettaio che aveva una coincidenza di 1h10 per proseguire verso Dio-solo-sa-dove-io-di-certo-no.

Si sale, ed ecco una Milano infreddolita e albeggiante:

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Dopodichè la parte più interessante saranno... nuvole :pernacchia:

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Gentilmente interrotte dalla colazione (la terza della mattina :D) gentilmente offerta da British Airways

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La fame la fa da padrone, e nonostante l'aspetto decisamente poco invitante e la temperatura sottozero (potevano sghiacciare anche lui, già che eravamo in zona :cool:), sarà il caso di intrattenersi per queste due orette scarse di volo.
La parola d'ordine è non addormentarsi, per poter poi dormire meglio sul volo lungo.

Infatti, dopo due pagine di questo (vedi sotto) crollo esattamente come non avrei dovuto fare :reading:

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Per risvegliarmi circa qui:

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Visto di sfuggita, la foto fa schifo, però dal vivo non è affatto male :D

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Si arriva, finalmente :cool:

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E come al solito, le porte sono chiuse, l'aereo è fermo.. e la gente è in piedi :flower:

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Si sbarca e si cammina, e seguendo le indicazioni per i transiti internazionali, ci si imbatte in questo

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Veramente, si può andare ovunque :ahhh:

Premessa: per passare i controlli di sicurezza a Heathrow T5 prima si passa dal piano di sotto dove delle gentili hostess ti controllano il biglietto e il passaporto e ti indicano il gate, dopodiché si sale di un piano per rifare ancora metal detector e amenità varie.
Mi metto come al solito in coda per i controlli, oggi particolarmente lenti, tanto che la fila al piano di sotto è bloccata e non si può salire al piano di sopra :sconfortato:

Botta di posteriore, decidono di mandare un po' di gente attraverso la fast track per snellire la coda, caso vuole abbiano iniziato con quello davanti a me :cool:

Passati i controlli, vedo dove posso andare..
Uhm, ne destra ne sinistra mi sa :clown:

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Ci toccherà trovarci un posticino qui sotto

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Anzi, portiamoci al gate, si sa mai che si possa fare anche qualche foto carina :)

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Si scende al satellite B, che ci saluta con una foto panoramica :cool:

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E con un cicciobus che pascola e se ne va

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Mentre il mio cicciobus è già pronto in posizione :D

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Tuttavia all'imbarco c'è tempo, quindi c'è tempo per una sosta caffè (dovrei berne di meno :mad:)

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E per qualche foto ai decolli comodamente seduto sulla poltroncina ;)


In ordine sparso, e in base a deduzioni fatte sfruttando l'ottimo Wi-Fi dell'aeroporto (tra l'altro, elevato a 4 ore invece di 45 minuti, molto bene :D)

321 per MAD

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Olimpionico per SVG

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333 per EWR

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320 per NCL

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763 per ORD

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772 destinazioni Emirati (AUH)

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Altro ORD, stavolta griffato American :cool:

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Seguito da un 744 per JFK

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Dopo cinque minuti di fermo totale, ecco in successione un 764 DL per DTW

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Jet Airways per BOM

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E un ultimo AA per RDU

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Dopodichè.. è ora di imbarcarsi :rollsmile:
Ovviamente, poco in fondo

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Una cosa fantastica dell'A380 di BA sono i cassetti al posto finestrino, utilissimi per infilarci dentro il giubbotto, la sciarpa e avere più cose a portata di mano

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Un altro sguardo alle dotazioni di sicurezza

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E un'altra visione dell'angosciante video per la demo di sicurezza :o

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Oppure la prospettiva di quante ore di volo ci siano davanti, non so ancora quale delle due sia peggiore

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Anyway:

BA.png
BA 217

LHR - IAD
A388 G-XLEB
Seat: 83K
Class: Y

Schedulato: 11:15-14:25
Block to block: 11:33-14:49
In volo: 12:07-14:44


Ci pushano relativamente in ritardo, ma dopo 40' minuti di taxi a destra e a sinistra, finalmente riusciamo a schiodarci da terra.

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Ogni volta la sensazione al decollo è incredibile. Abituato ad aerei molto più piccoli, vedere questo coso gigante che si sposta e si stacca anche da terra fa un certo effetto.
Unito al fatto che è molto silenzioso e vibra relativamente poco, la cosa appare ancora più incredibile :rollsmile:

Il Load factor non è granchè, non a caso negli ultimi 32 posti di Economy siamo in 17, e col vicino di posto concordiamo di spartirci degnamente gli ultimi sei sedili: lui prende i quattro della fila 83 (D-E-F-G), e lascia a me i due laterali (J-K). Analogamente si sistemano anche gli altri viaggiatori, e per dieci minuti buoni si assiste a un valzer di persone che si spostano come se fosse l'ultima migrazione :dance:


Il volo sarà tutto fuorché interessante, il paesaggio esterno sarà molto simile a questo per tutto il tempo

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Finalmente è ora del rancio

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Per quanto l'aspetto sia stato giudicato da chi ha visto le foto successivamente allo scatto poco invitante, la fame vince su tutto e tutto viene adeguatamente ripulito e mangiato alla perfezione, compresa l'insalata molto cipollosa sulla sinistra (:jolly:) e alla mousse di cioccolato confezionata come dolce

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Tra ore di sonno e puntate di The Big Bang Theory via IFE, si torna ad avvistare terra:

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Siamo esattamente all'altezza di New York, che ecco che il comandate annuncia la discesa :o
Dai 40000ft di quota, per arrivare a Washington bisogna iniziare a scendere parecchio prima a quanto pare :cool:

Arriva giusto al fotofinish la meredina :D

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Prima di iniziare a scendere..

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Scendere (2)

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Scendere (3)

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E ancora scendere (4)

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Oggi si atterra da Sud (confesso di non aver ancora capito quale sia il verso normale di atterraggio al Dulles, al momento siamo a 2-1 per il Sud vs Nord), ed ecco allora l'aeroporto che ci saluta da lontano

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Dolce virata per potersi allineare

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E dopo una discesa parecchio movimentata grazie al vento (e per fortuna, nessuno stavolta si è vomitato addosso :morto:), si tocca.

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Poi si pascola (poco)

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E poi - finalmente - si scende

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Il transfer per andare ai controlli dell'immigrazione avviene tramite dei pulmini (se ne vede uno sotto la torre di controllo nella foto precedente) che non capisco perché abbiano quelle due corna sul tetto, neanche fossero mattoncini del lego :diavoletto:
Coda quasi assente ai controlli (strano!), la fila degli aliens con gioia mi aspetta, e un solerte poliziotto mi pone le solite domande di rito, compreso un «Are you tired?» appena vista la mia faccia post-viaggio :clown:

Riesco a recuperare la mia valigia, e a fare un'altra - lunghissima - coda, dove consegnare il talloncino che ti consegnano in aereo, e che ovviamente ho sbagliato a compilare dovendo chiederne un altro, tutto perché altrimenti sarei arrivato in America il 1° giorno del 19esimo mese.. :D


Anyway, Welcome to USA :cool:

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.. Continua, prima o poi ;)
 
Bravo, ben fatto. Un altro sostenitore delle 3 colazioni mattutine in caso di volo all'alba. :D
 
Veramente bello! Mi pare quasi di averti già letto, ma visto che è il tuo primo TR è impossibile :D Alcune foto le hai fatte proprio bene :)
 
Complimenti, bel tour..

Quei "pulmini" volendo possono sollevarsi ed attraccare direttamente all'aereo ( si vocifera di una relazione clandestina tra un Cobus e un camion del catering :eek: )... le corna son le carenature del meccanismo di sollevamento..
 
Grazie a tutti per i complimenti :D
Stiamo lavorando per voi per stendere la seconda parte, dovrei trovare un po' di tempo nel pomeriggio di oggi :)


Solo a me fa impressione leggere "83" come fila??? :astonished:
No, a me ogni volta come cosa stupisce sempre, soprattutto quando sali sull'aereo e ti trovi in un ambiente molto largo, e ti rendi conto di quanto sia grande il 380 quando realizzi che sotto c'è un altro ambiente identico a quello dove ti trovi :cool:


Quei "pulmini" volendo possono sollevarsi ed attraccare direttamente all'aereo ( si vocifera di una relazione clandestina tra un Cobus e un camion del catering :eek: )... le corna son le carenature del meccanismo di sollevamento..
Cobus golosi.. :flower:
 
OT 1 - Washington DC

Lo confesso, mai avrei pensato di passare per Washington.
Di solito quando si va in giro a dire «Ragazzi, vado in America!» tutti iniziano a pensare a New York, a Los Angeles, a Miami, a San Francisco. A Washington no.
Di solito, quando si va a raccontare «Sono andato in America!» tutti iniziano a immaginarsi città con palazzi altissime, taxi ovunque, skyline mozzafiato. A Washington, no.

E quindi, eccomi di nuovo catapultato a Washington, DC.


Premessa: alcune foto risalgono a viaggi di qualche mese fa, dopo un po' a fotografare le stesse cose uno si stanca. Le foto saranno poche perché secondo me certe cose è meglio vederle dal vivo che non in foto, ma sopratutto, non ho assolutamente intenzione di annoiarvi :cool:



Narra la leggenda che l'altezza degli edifici non possa superare, a seconda della versione, quella del Campidoglio o quella del Monumento di Washington. In realtà pare che non sia vero, ma in ogni caso, qualora vi dovesse capitare di provarci, sappiate che una maledizione di Washington (George, questa volta) potrebbe colpirvi.


Ciò che colpisce appena arrivate in città è la metropolitana: abituato alla metropolitana milanese, con le gallerie a misura di treno e le stazioni costruite col righello, trovarsi in un ambiente così grande è molto piacevole.

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George Washington University, chiunque mi chiede come sia mi chiede se sia veramente come nei film.
Bene, è esattamente come nei film, e sembra di viverci dentro.

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Colpisce anche - quantomeno a me personalmente - la presenza di bandiere americane praticamente ovunque. Sui palazzi, in giro per il campus, sui portoni degli alberghi, praticamente ovunque. Facendo paragoni con l'Italia, non riesco a pensare a un posto dove possa averne viste almeno 15 nel mio campo visivo, di bandiere italiane..

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Spostandoci su qualcosa di più storico, si arriva alla zona dei monumenti.
Nella foto sotto, il Memoriale della Seconda Guerra Mondiale (Second World War Memorial, se non ricordo male). Due cose stupiscono: la prima è indubbiamente quella di vedere la storia «dall'altro punto di vista», che è quello degli americani, e la seconda è ovviamente vedere una costruzione con fontane, tutti i nomi degli stati intorno alle fontane, scritte per terra «Victory in the Air, in the Sea, in the Earth», come a dire che gli americani siano poco sboroni :D
Ovviamente, cinquanta metri più avanti si trova il Memoria della guerra in Vietnam, composto da due muri (DUE, non è una battuta) posti a 90 gradi l'uno con l'altro, lucidi, con i nomi delle vittime scritte sopra. Decisamente più sobrio e più toccante.

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Basta girarsi di spalle per trovarsi davanti al Monumento a Washington.
L'evidente differenza di colore deriva dal fatto che I americani hanno iniziato la costruzione del monumento, salvo poi trovarsi in piena guerra civile. Il risultato è stato che quando hanno ricominciato a costruirlo, una volta terminata la guerra e ritrovati i soldi per andare avanti, utilizzando un altro tipo di marmo.

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Proseguendo verso il Lincoln Center, si arriva al Monumento ai Caduti della guerra in Vietnam, i famosi due muri di cui parlavo prima.

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Si arriva infine al Lincoln Center, diametralmente opposto al Campidoglio.
Davanti si trova la «Reflecting Pool», la piscina dove il Monumento a Washington si rispecchia completamente creando un effetto suggestivo.

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E poi basta girarsi per trovarsi davanti al Lincoln Center (si, la scia che si vede dietro è un aereo in arrivo a DCA :D ) + altre due foto al Lincoln :cool:

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A Washington ci sono anche un sacco di musei, la maggior parte dei quali sono gratuiti tranne un paio, che valgono sicuramente la pena, a pagamento.
Aggiungo giusto un paio di foto dell'Air Space Museum, che tra l'altro è diviso in due parti: una parte si trova in Centro a Washington, la seconda parte si trova da qualche parte vicina all'aeroporto Dulles, non so dove, ma penso che prima o poi ci andrò :cool:

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.. Continua :cool: