Parte 1
Si parte da Roma Ciampino, destinazione Abu Dhabi Al Bateen con il B-767-231 N606TW dell'AMI. L'aereo è completamente bianco, eccezion fatta per il logo del 31° stormo a prua, a sinistra del portellone anteriore.
A bordo militari italiani ed Albanesi, diretti in diverse località di più teatri operativi.
Ad Al Bateen si fa uno stop abbastanza lungo. Il caldo è davvero insopportabile con un'umidità prossima al 100%, e come sempre in Medio Oriente, devi decidere se stare in locali climatizzati a -20° o stare all'aperto. Decido di dormire un po' su una branda all'aperto, e sudo come una fontana. Poco dopo l'alba ci imbarchiamo su un C-130J, destinazione Herat. Nell'Afghanistan nord occidentale. L'aereo è bello carico, e ci vogliono circa cinque ore per arrivare a destinazione.
L'aereo è bello carico, e ci vogliono circa cinque ore per arrivare a destinazione.
Devo dire che il C-130J è davvero molto più silenzioso del suo prededecessore H. E si lascia sempre ammirare con grande soddisfazione.
Herat è un aeroporto particolarmente elevato in termini di quota, anche se non ha ostacoli particolari nelle sue vicinanze.
La fauna aeronautica locale, in più giornate ovviamente, mi porterà a vedere...
Un Antonov 24 dell'Afghan Air Force.
Un B-737-200 della Pamir Airways.
Un Antonov 24 sempre della Pamir Airways.
Un MD-80 noleggiato dalla Kam Air.
E anche un B-727-200 della Ariana, che l'ultimo giorno, durante il mio imbarco per il ritorno in Patria, darà tutta potenza ai reattori sull'apron catapultando una scaletta d'imbarco sull'ala e sul motore del 737-200 della Pamir che era parcheggiato dietro. Dalle foto non si vede molto bene, ma il danno agli slat del 737 sembra sia stato notevole.
B-727-200 Ariana
B-737-200 Pamir con scaletta incorporata nell'ala.
Il clima non sarebbe nemmeno male, a 39° ma con umidità prossima allo zero. A valle verso Farah o altre nostre basi le condizioni climatiche sono ben peggiori.
Si parte da Roma Ciampino, destinazione Abu Dhabi Al Bateen con il B-767-231 N606TW dell'AMI. L'aereo è completamente bianco, eccezion fatta per il logo del 31° stormo a prua, a sinistra del portellone anteriore.
A bordo militari italiani ed Albanesi, diretti in diverse località di più teatri operativi.

Ad Al Bateen si fa uno stop abbastanza lungo. Il caldo è davvero insopportabile con un'umidità prossima al 100%, e come sempre in Medio Oriente, devi decidere se stare in locali climatizzati a -20° o stare all'aperto. Decido di dormire un po' su una branda all'aperto, e sudo come una fontana. Poco dopo l'alba ci imbarchiamo su un C-130J, destinazione Herat. Nell'Afghanistan nord occidentale. L'aereo è bello carico, e ci vogliono circa cinque ore per arrivare a destinazione.

L'aereo è bello carico, e ci vogliono circa cinque ore per arrivare a destinazione.

Devo dire che il C-130J è davvero molto più silenzioso del suo prededecessore H. E si lascia sempre ammirare con grande soddisfazione.

Herat è un aeroporto particolarmente elevato in termini di quota, anche se non ha ostacoli particolari nelle sue vicinanze.

La fauna aeronautica locale, in più giornate ovviamente, mi porterà a vedere...
Un Antonov 24 dell'Afghan Air Force.

Un B-737-200 della Pamir Airways.

Un Antonov 24 sempre della Pamir Airways.

Un MD-80 noleggiato dalla Kam Air.

E anche un B-727-200 della Ariana, che l'ultimo giorno, durante il mio imbarco per il ritorno in Patria, darà tutta potenza ai reattori sull'apron catapultando una scaletta d'imbarco sull'ala e sul motore del 737-200 della Pamir che era parcheggiato dietro. Dalle foto non si vede molto bene, ma il danno agli slat del 737 sembra sia stato notevole.
B-727-200 Ariana

B-737-200 Pamir con scaletta incorporata nell'ala.

Il clima non sarebbe nemmeno male, a 39° ma con umidità prossima allo zero. A valle verso Farah o altre nostre basi le condizioni climatiche sono ben peggiori.