[TR] PSA-DUB-PSA - Viaggio alle origini dell'aviazione civile transoceanica


Seaking

Moderatore
Utente Registrato
1 Febbraio 2012
12,877
3,205
161
Roma
E’ la mia seconda volta in Irlanda, dopo il bellissimo viaggio che feci 3 anni fa, con annesso TR (http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?t=74811&highlight=dingle)

Il richiamo per questa terra è forte, quasi irresistibile: amo la loro cultura ed il loro calore, la loro architettura, gli struggenti paesaggi e sono molto colpito dalla loro storia, spesso caratterizzata da oppressione, povertà estrema (le carestie del 1845, 1846 e 1848, causate dalla peronospora della patata, che provocarono 1 milione di morti) e massicci esodi migratori (principalmente verso Inghilterra e USA).

Rispetto al viaggio precedente, questa volta io e la mogliera staremo via 6 giorni, con ottimi operativi da parte di FR (da PSA è l’unico vettore che vola a DUB): partenza all’alba e ritorno verso mezzanotte, così da massimizzare il soggiorno sull’isola.
Il tour prevede di bypassare completamente Dublino (la città non è particolarmente bella IMHO, eccetto la zona di Temple bar) per concentrarsi sulla costa occidentale, in particolare passando per Clifden, Galway, Doolin, Foynes e Adare.

Ciò che ha reso unico questo viaggio, oltre alle straordinarie bellezze naturali e storiche viste, è stata anche la mia volontà di approfittare di questa vacanza per visitare due località che, da appassionato di aviazione, mi hanno sempre molto affascinato:

- - il luogo dove Alcock e Brown atterrarono nel 1919 dopo aver compiuto la prima attraversata atlantica non stop della storia dell’aviazione, da St. John a Clifden
- - Foynes (con annesso museo), ovvero il primo idroscalo europeo ad ospitare un servizio aereo transatlantico di linea, a cavallo tra la fine degli anni ’30 e i primi anni del ‘40

In queste due località sono state scritte pagine preziose e gloriose della storia dell’aviazione, ne parlerò più diffusamente in seguito, augurandomi di trasmettervi le forti emozioni che ho provato visitandole.

NOTA: tutte le foto di questo TR le ho fatte con la mia nuova Sony DSC-HX5V, di cui sono sempre più soddisfatto.
A tal proposito chiedo a voi spotter ed appassionati di foto un parere spassionato: secondo voi le foto che vedrete in questo TR, hanno davvero qualcosa di meno rispetto a quelle fatte 3 anni fa con la Nikon D70 ed il 18-200, nell’analogo TR irlandese (vedi link ad inizio post)??? Io credo di no, ma vorrei essere confortato anche dal vostro parere.


Dunque, il giorno della partenza, levataccia terrificante alle 03:30 per raggiungere Pisa (l’apt più vicino, trovandomi nella mia amata Liguria in quei giorni).
Il biglietto FR mi è costato caro: circa 360 Euro in due, con solo bagaglio a mano, assicurazione e imbarco prioritario, ma la felice combinazione degli operativi di a/r mi fa quasi dimenticare il salasso.

Arrivati in zona aeroportuale verso le 04:45, provo a vedere dove si trova il P4 (Lunga sosta) ma dopo aver percorso la stradina stretta, ben poco illuminata e popolata a quell’ora da licantropi e vampiri, decido che il P2 val bene qualche decina di Euro in più e torno quindi indietro a parcheggiare davanti all’aerostazione.

Questo lo scenario dentro l’aeroporto, semideserto, alle 04:55
e8226d41.jpg


29552c77.jpg


L’ingloriosa fine dei baracchini promozionali Amex dopo la revoca dell’autorizzazione ad emettere nuove carte :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
b279ef35.jpg


Approfittiamo subito della situazione per niente trafficata dell’aeroporto per passare i controlli di sicurezza e per fiondarci a fare colazione al bar airside.

Dopo un po’ aprono l’area non Schengen e quindi ci dirigiamo ai gate del piano di sopra.
I “bambini” si stanno svegliando
abba3eae.jpg


Piano piano anche l’area del gate si popola
9b7878fa.jpg


Il gate viene aperto con buona puntualità, il volo è bello pieno e noto che il 95% dei pax non ha comprato l’imbarco prioritario: in pratica nella fila dei priority boarding saremo non più di una decina.
Meglio così, infatti all’apertura del gate sarò agevolmente il primo a salire a bordo (imbarco a piedi) per sedermi sull’irrinunciabile fila 16 (uscita di emergenza alare), quella dotata, insieme alla 17, di un pitch molto generoso.

Sul tarmac, in attesa del via libera all’arrembaggio…
3f6a70d4.jpg


Foto con gambe accavallate (e io sono alto 1,93m) :cool: :cool: :cool:
d1e0fe0f.jpg


L’equipaggio è composto da un capo cabina uomo (perfettamente bilingue e anche parecchio simpatico) e da 3 aa/vv donne (2 italiane e una straniera), tutti piuttosto giovani.
In cockpit equipaggio misto: cpt straniero e F/O italiano, entrambe molto, molto giovani (devo ancora fare un po’ l’abitudine a questa cosa, anche se da AP abbiamo ereditato anche cpt di 32 anni).

A bordo viene chiesto ai pax di alloggiare le valigie sotto il sedile di fronte invece che nelle cappelliere (tranne che per le file 1, 16 e 17, per ovvi motivi). Non tutti seguono questa prescrizione e l’impressione è quella che questa cosa abbia creato più confusione che vantaggi in termini di tempi.

Termine imbarco e messa in moto in perfetto orario, nel frattempo fuori albeggia e noi ci dirigiamo sulla 22L. Durante il taxi la mogliera ingurgita le sue classiche 15 gocce di Lexotan…
647b9a9f.jpg


Si parte!
0d6ad2bc.jpg


L’alba sui monti dietro Pisa
a6215eac.jpg


Giochi di luce tra gli strati nuvolosi
db95e386.jpg


La visione della cabina davanti a me
09c925c7.jpg


Poco dopo il decollo inizia il carosello delle vendite… mi lascio tentare dal pacchetto di gratta e vinci (crepi l’avarizia). Ovviamente non vinco una cippa… :mad: :mad: :mad:
c96270c3.jpg


La rivista di bordo, con questa pubblicità che mi ha fatto ridere per 5 minuti buoni (la frase “no crash later” con la croce affianco è fantastica…!!!) :D :D :D
bbee286e.jpg


Il volo procede tranquillo, così come le vendite a bordo. Stranamente non vengono proposti gli utili biglietti per le navette che vanno in città: evidentemente a Dublino FR non ha un partner commerciale tipo Terra Vision, anche se mi sembra strano, visto che è la loro base forse più importante.

Le bianche scogliere di Dover
a6a65889.jpg


Inizia la discesa e l’avvicinamento… in breve ci siamo
7a551dfc.jpg


Si sente un bel vento al traverso, la mogliera ha la stessa espressione serena di quando è entrata in sala parto per la prima volta… :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: Atterriamo infatti con una bella crocca, prima sul carrello destro e poi su quello sinistro ed una frenata decisa per liberare la pista.

Benvenuti a Dublino, o meglio a Baile Átha Cliath
5964616b.jpg


-- Segue--
 
Una volta a terra, sbrighiamo velocemente le formalità di controllo documenti e ci dirigiamo verso il chiosco Murray’s per prendere la macchina a noleggio con cambio automatico acquistata dal sito FR.
La volta scorsa mi andò male, con una orripilante Nissan TIIDA che avevo soprannominato “Bronco” per le sue velleità corsaiole.

Questa volta mi va anche peggio, uno schifo… sto preparando un reclamo alla Sixt per il rottame di 90.000 Km che hanno osato rifilarmi, una Hundai Accent vecchia e completamente coperta di graffi, botte e con un cerchione danneggiato, danni peraltro non censiti nella scheda di noleggio se non dopo mie rimostranze al personale addetto.
Perché l’ho ritirata lo stesso? Perché stava per iniziare la mia vacanza e non volevo perdere tempo, ma non gliela farò passare liscia e farò un reclamo con minaccia di far pubblicare le foto (che posterò in seguito) su tutte le principali riviste di settore.

In breve avvio l’aborto meccanico e mi dirigo verso Galway per raggiungere, come tappa intermedia, l’incantevole Kylmore Abbey e per proseguire poi verso Clifden, dove dormiremo.

Finita l’autostrada, è tempo di percorrere le bellissime e strettissime statali, ricche di scenari suggestivi
46a2f639.jpg


2698b58b.jpg


Eccoci arrivati a Kylemore Abbey, una splendida abbazia utilizzata oggi anche collegio

36d3aaf8.jpg


Tutto intorno la natura lascia senza fiato

7dc96eb3.jpg


7d65c4cc.jpg


1ac5c8d8.jpg


I bellissimi giardini annessi all’abbazia

e9885723.jpg


Un modo molto particolare di concepire i vasi pensili
516c36b4.jpg


Le tipiche case irlandesi, qui visitabili con tanto di camino acceso con la torba
b77259fc.jpg


E’ ora di lasciare questo bellissimo posto e di arrivare a Clifden per riposarsi un po’ dopo una giornata iniziata decisamente presto

Il bel panorama della nostra stanza


62cbbddf.jpg


Qui la mattina si fa colazione (superba!)
6de7cd00.jpg


Usciamo per una breve passeggiata
Le Fucsie, di cui è piena l’Irlanda
8e34d022.jpg


Una casa disabitata
9407750e.jpg


Questa invece è abitata e tenuta come un gioiello
18170bf5.jpg


Cena con Carlsberg e mega hamburger
aad79245.jpg


Altra passeggiata, fino alla punta, rendetevi conto del limite di velocità…
a5d1ef00.jpg


e1bac11a.jpg


b50c3bd1.jpg


La bassa marea gioca con i fondali
1814cba9.jpg


E con le barche
2bd50ed2.jpg


Nonostante ci sia ancora un po’ di sole all’orizzonte, la stanchezza della giornata si fa sentire e ce ne andiamo a dormire per essere pronti ad un’altra bellissima tappa il giorno dopo: il Landing site memorial e il viaggio verso la bella Galway, nostra seconda tappa.


-- segue—(domani)
 
Molto belle! Hai ritoccato qualche settaggio o sono naturali?



Dimenticavo... hai fatto anche tu lo sdoganamento?
 
Splendido inizio!! La natura Irlandese è qualcosa di inebriante! Rimasi molto colpito anch'io del limite a 80 km orari di quelle stradine di campagna, sembra quasi una presa in giro!
Le foto sono veramente belle, terrò in considerazione la macchina quando mi deciderò a rottamare quel catorcio di Nikon Coolpix che sciaguratamente ho scelto.
Complimenti e grazie!!
 
Dopo un bel sonno ristoratore, scendiamo per la sontuosa colazione che caratterizza questa lussuosa Guest House (per chi fosse interessato, questo è il loro sito web www.thequayhouse.com/)

La mia prima colazione irlandese vede nel suo piatto principale il salmone con uova strapazzate, eccellente, più una nutritissima serie di altri alimenti tra i quali sottolineo (perché non la avevo mai assaggiata prima), una sorta di zuppa fredda di rabarbaro, buonissima (nella foto è la ciotola sopra il piatto).

f44aa36e.jpg


A fatica riusciamo ad alzarci da tavola e a riprendere l’osceno mezzo meccanico, che fotografo pensando già al reclamo che farò

cc6f1022.jpg


L’agghiacciante particolare del cerchione anteriore sinistro: si può dare a noleggio un’auto in queste condizioni?

ee76831e.jpg


Prima tappa della giornata: il parco nazionale del Connemara

269ec452.jpg


56c42251.jpg


0bd5f918.jpg


58ba2a37.jpg


Bello, ma molto brullo.

Seconda tappa della giornata, finalmente: il luogo dove Alcock e Brown atterrarono (atterrarono è una parola grossa, diciamo che quasi si schiantarono) nel Giugno del 1919 dopo aver attraversato senza scalo l’Oceano Atlantico con un biplano da guerra modificato (il Vickers Vimy).

Per chi fosse interessato, qui c’è la storia del volo, eroico.
Durante la traversata, partita da St. John’s, incontrarono cattivo tempo e Brown, il navigatore, più volte camminò tra le due semiali del biplano per raggiungere il motore e togliere con un coltellino il ghiaccio formatosi.
Atterrarono, duramente provati dalle condizioni meteo e dalla fatica, dopo 16 ore di volo, entrando nella storia.
Purtroppo Alcock morirà 6 mesi dopo questa eroica impresa, durante un volo verso Parigi.

http://en.wikipedia.org/wiki/Alcock_and_Brown

Il Landing Site è a pochi Km da Clifden, in mezzo al nulla. Prendiamo una stradina che presto diventa sterrata, poi si presenta davanti a noi un cancello per il bestiame… la mogliera scende e apre… poco dopo la strada si fa così stretta che decido di lasciare la macchina in uno slargo e di proseguire a piedi.

Dopo venti minuti in mezzo alle torbiere, finalmente intravvedo l’ogiva di cemento posta a memoria dell’evento

7261fc59.jpg


30576469.jpg


A pochi metri dal memorial si trovano anche i resti della stazione telegrafica creata agli inizi del ‘900 da Guglielmo Marconi per le telecomunicazioni con l’America (ne restano solo le rovine perché fu tutto distrutto durante la guerra civile irlandese).
Questa targa ricorda che la figlia, Elettra, venne qui a commemorare l’evento

458299cb.jpg


Altri scorci della defunta stazione telegrafica
e4a6ca0e.jpg


8fcd3dc5.jpg


0fc7edeb.jpg


Questa foto fa capire il perché si siano schiantati in atterraggio Alcock e Brown

e11fbd5e.jpg


Qui è tutto un susseguirsi di terra e superfici acquose, è davvero difficile camminare senza finire in una profonda pozzanghera: non appena il loro aereo toccò terra, andò a finire in uno degli infiniti avvallamenti acquosi del terreno e si conficcò di punta nel terreno… ma loro erano comunque già entrati nella storia!

Il silenzio che avvolge questo luogo è disturbato solo dal vento, la natura ci regala piccoli e grandi scorci

62846201.jpg


Il fatto che non ci sia molto da vedere nulla toglie al valore storico che questo luogo porta con sé.
Tornando sulla strada principale facciamo anche una breve tappa al monumento ufficialmente eretto per ricordare il volo

f35a7ae1.jpg


1d7f3699.jpg


Per la cronaca, nel 2005 quel matto di Steve Fosset ha fatto lo stesso volo con una replica fedele dell’aeroplano

http://www.stevefossett.com/html/press_archives/vickers_vimy.html

Riprendiamo la macchina per dedicare il resto della giornata ad una lenta discesa verso Galway, dove dormiremo per i successivi 2 giorni.
Le spiagge di questa zona dell’Irlanda sono molto suggestive

Qui siamo dalle parti di Ballyconneely, dove trovo casualmente questa targa che ricorda il naufragio di un Liberator americano

ee225b13.jpg


Coral Beach

c2739a77.jpg


fbc19232.jpg


c99eba2d.jpg


4da548ff.jpg


Le onnipresenti alghe, che contribuiscono a rendere scurissime le acque irlandesi

7e1374cb.jpg


Muri a secco, più a secco di così non si può!

ceaf9e33.jpg


Si arriva a Galway, ecco la classica stanza da B&B
1be34e69.jpg


Galway, città universitaria, è molto carina e piena di vita

08cbd1fb.jpg


4c746bb8.jpg


91fa9ad6.jpg


The Quays, il pub più figo della città

0b4185d4.jpg


343a6aee.jpg


4154418d.jpg


Non ci facciamo mancare nulla…

df97ea2a.jpg


Terminata la cena, tutti a nanna, anche oggi la giornata è stata impegnativa e piena di cose belle da vedere.

-- segue --
 
metto questo TR tra i preferiti, ci sono spunti di viaggio molto importanti ed è stupendo!!

PS: è strano vedere l'apt di PSA immortalato nelle foto :)
 
Meravigliosa anche questa seconda parte!
Che paesaggi!!
Quel piatto di ostriche e quella Guinness a quest'ora sono un attentato!
Che peccato vedere la stazione radiotelegrafica di Marconi ridotta in quel modo...anche qui a Sestri Levante c'è una torretta dove Marconi intraprese esperimenti negli anni 30 e che purtroppo non è assolutamente valorizzata come dovrebbe nè aperta regolarmente al pubblico. Che peccato!
Grazie per il TR!
 
Il mattino dopo visitiamo la città di Galway, semideserta visto che è domenica

Il più famoso ristorante di pesce della città
7478a7c7.jpg


Scorci
829a9b8f.jpg



d52bdd4d.jpg


Il famoso anello di Claddagh, forgiato presso l’omonimo borgo di pescatori (oggi inglobato nella città) e rappresentante Amore (il cuore), Amicizia (le mani) e Fedeltà (la corona)

35213aa4.jpg


Ops, piccolo incidente!
ac668f53.jpg


Altri scorci della città e della sua vita quotidiana
574a9870.jpg


a9e9453d.jpg


58a635c6.jpg


27f825be.jpg


10ea7cda.jpg


aff43d29.jpg


2cee3761.jpg


28739ac8.jpg


3c0bb784.jpg


Il gaelico si studia sin da piccoli!
ae90d195.jpg


Si fa sera, andiamo a cena da King’s Head
de42a047.jpg


b209c004.jpg


L’eccellente carne irlandese
76cd33ef.jpg


Murales alle porte della città
db7a4936.jpg


Il borgo di Claddagh all’imbrunire
a567599b.jpg


Ciao Galway, ci sei piaciuta tanto!
Il mattino dopo, ci mettiamo in moto alla volta del Burren e del paesino di Doolin, tappa obbligata per tutti i turisti attratti dalla immortale bellezza delle Cliffs of Moher

Strada facendo, Dunguaire Castle, uno dei più belli d’Irlanda.
716d164e.jpg


b688db39.jpg


9a552f66.jpg


Ciao!
848622c3.jpg


Le tipiche formazioni rocciose del Burren
01567de2.jpg


Spettacolari, anche se le caviglie non sarebbero d’accordo…
815b39b6.jpg


Proseguiamo verso Doolin, a volte in mezzo al nulla appare qualche antico cimitero
f3527b50.jpg


Arriviamo a Doolin, paese microscopico con un solo ristorante e non più di 6 cottage fronte strada
0005c72f.jpg


Doolin è frequentata per le escursioni in barca alle Cliffs e per i traghetti verso le Isole Aran
0d24e7bc.jpg


Il panorama che si vede da Doolin è bellissimo
a33d82df.jpg


Il vento è molto forte e faccio fatica a fare le foto dritte
40dde3c2.jpg


Decidiamo di fare un salto dalle parti delle Cliffs. Nel tragitto scopriamo che, al di là del percorso ufficiale, c’è una sorta di percorso abusivo che, passando per terreni privati, porta a ridosso delle scogliere.

La scelta è azzeccatissima, le foto che seguono sono a mio avviso le più belle fatte in questa vacanza.

84017ad6.jpg


ec5e4b7f.jpg


Si passa accanto ai cavalli… speriamo bene…
e81ad0df.jpg


aadb042c.jpg


Il panorama delle Cliffs “classiche”, dove andremo il giorno dopo
29850bff.jpg


Faraglione
d3e4843a.jpg


Queste due foto le adoro (notate il verde abbacinante d’Irlanda)
5337c1a5.jpg


Controluce con mare sullo sfondo
0bbe4394.jpg


Al rientro a Doolin, un arcobaleno esplode in mille colori
9ce2d12e.jpg


Cena gaudente
f098f78c.jpg


14b14959.jpg


L’unico ristorante di Doolin è anche famoso in tutta Europa per la musica tradizionale dal vivo
53779151.jpg


S’è fatta ora di andare a nanna, domani faremo tappa alle Cliffs of Moher e a Foynes, dove visiteremo il museo dedicato allo Yankee Clipper ed ai suoi primi voli di linea transatlantici.

--segue--
 
Foto spettacolari... Io odio FR proprio perché, dormendo sempre in aereo, con loro è impossibile, anche con I-pod diventa un'impresa.
 
Belle foto. Complimenti. Ho fatto la costa dal Donegal al Kerry due volte a distanza di piu' di vent'anni e quelle zone sono sempre magnifiche anche se adesso, con i turisti e i fondi europei, ha perso un po' del suo aspetto selvaggio e i locali sono piu' blasé che all'inizio degli anni ottanta.

Per quelli che ci andranno (e faranno bene), attenzione a quei sentieri non ufficiali. Sono molto pericolosi perché si arriva facilmente sul bordo della scogliera dove il terreno puo' cedere all'improvviso. I cambi di meteo sono rapidissimi e in un quarto d'ora si puo' passare dal sole a una nebbia da tagliare col coltello e dove si perde tutto il senso dell'orientamento. Amici di li' mi hanno sempre sconsigliato dall'andare e parlato di diverse vittime l'anno tra turisti imprudenti.

E se vi piacciono le scogliere, salite fino al Donegal e fatevi quelle della Slieve League, meno turistiche ma mozzafiato almeno come le Cliffs of Mohair.