E con questo post chiudo il TR - un po' mi spiace interferire con i rapporti degli altri forumisti pubblicati negli ultimi giorni, che sono davvero piacevoli e interessanti - e mi ritirerò nei meandri del Web fino a che qualcun altro non mi spingerà a prendere un aereo. Sperando la prossima tratta sia poco battuta - per apportare ulteriori miglioramenti alla qualità del forum - ma non sperando troppo di salire su qualche compagnia black-listata - per evitare di entrare in qualche titolone di
Studio Aperto.
Non posterò nulla della
product demo che hanno fatto dal mio cliente detroitino, perchè volevo fare un
test-drive sulla
tamarrocar Dodge Charger [liberam. cit. sì certo lo so che l'originale era una Mustang Convertible] e sgasare col V8
Hemi da millemila piedi cubici, invece hanno portato solo le Fiat 500. Quindi non ho nemmeno fatto foto.
Non posterò nulla della visita guidata al
Museum of Arts di Toledo, Ohio - consigliatomi da un amico grande fan di Franco Boni [
E non mi venite a dire / e che non ve lo avevo detto... e pensare che anni fa l'ho pure incontrato a LIN!] - perchè 1) i
Capponi di Renzo Tramaglino meritavano un post tutto suo, 2) i toledini, quando si sposano, fanno le foto del matrimonio in posti molto particolari - però
che cariiini! (cit.) Come sono romantici! Ma sarebbe stata una derapata di stile troppo evidente.
Quindi, ripartiamo verso casa perchè 1) il mio colesterolo è andato alle stelle, 2) ho bisogno impellente di un piatto di PASTA.
Il mio collega del posto - che l'ultima volta che lo avevo visto quindici anni prima era il mio
junior! - mi consiglia di partire presto perchè anche se l'altro giorno ci hai messo mezz'ora, qualche imprevisto ti potrebbe rendere la vita difficile.
Quindi, trenta minuti dopo la sua ora consigliata

mi infilo nei bagni dell'ufficio, mi cambio d'abito alla maniera di un noto supereroe della
DC Comics e alla faccia stralunata del quasi-pensionato della
reception che la mattina aveva visto un'altra persona con lo stesso
badge rispondo "
È che adesso devo partire e tornare a casa".
Have a safe trip sir. "Toccatina" strategica con stile, alla maniera di Valentino Rossi, per non farsi troppo capire.
Mezz'ora dopo la partenza - solo qualche rallentamento sulla
I-94 - riconsegno con sollievo la Nissan Altima al noleggiatore giallo con le scritte nere e mi infilo nello
shuttle per il
terminal sud di DTW.
L'entrata del
terminal pare davvero la zona arrivi di LIN all'ora di punta.
[Be', perchè negli aeroporti degli States hanno il
posteggio dei cellulari (
Cell Phone Lots), a debita distanza dai
terminals, dove tu aspetti che il passeggero in arrivo ti chiami (nel senso che ti chiama quando è
effettivamente landside e NON quando è ancora sulla pista di atterraggio!) e poi tu lo vai a recuperare sul marciapiede. Un pensierino su certi aeroporti delle nostre parti si potrebbe fare.]
Poca gente ai banchetti
drop-off dei voli internazionali.
Lascio il valigione a una
sciura di origine asiatica che quando legge la mia destinazione finale mi dice compiaciuta "
Milaaano! Linaaate! Cariiino!".
Voilà, la
sciura è pronta per un posto di rilievo nel CdA SEA.
Prima di avvicinarci ai controlli di sicurezza però, osserviamo un attimo qualche piccolino DL.
Niente coda alle macchinette. Gli agenti mi intimano di togliere le scarpe - evidentemente amano i formaggi francesi - e mi fanno infilare nel
body scanner. Non faccio in tempo a posizionarmi che mi dicono di uscire, finalmente lo hanno capito che, considerato quanto mi vedono bello dal di fuori, non c'è bisogno di sbirciarmi sotto i vestiti. Cavoli ho pure messo su pancia, in tre settimane, e faccio fatica a piegarmi.
Ricomponiamo a fatica i nostri pezzi e siamo
airside.
Contrariamente al sentir comune, questa è la dimostrazione che DTW NON è un
hub. Io di
mutanda shop ho trovato solo questo.
Il
people mover che tutti voi già conoscete. Più che
Motor City, Detroit mi pare la città dei movimentatori di popoli.
Il mio
gate è subito qua, non c'è bisogno né di camminare né di salire sul trenino, nè di consultare il menu degli orari. Ecco perchè ho dimenticato di fotografare il FIDS.
Una prospettiva del
concorso A.
La fontanella fa tanti bei giochi d'acqua.
Al di là delle vetrate
à pois, nel
concorso C, ci sono altri piccolini DL. La varietà cromatica, purtroppo per voi, non è di casa al
terminal McNamara.
Questa scena mi ricorda tanto la locandina di un film che ogni bravo
frequent flier dovrebbe aver visto almeno una volta nella vita. Purtroppo non c'era nessun 747 ai tentacoli, e poi col sole che sbatteva è già tanto che la foto mi sia venuta così.
Io che non sono più un bravo
frequent flier, ho letto pure il libro.
Il mio 330 DL è qui da tempo, ora gli stanno caricando la pappa e il mio valigione.
Alla sua destra, al
gate di fianco, c'è un suo fratellino.
Intanto perdiamo più tempo del necessario a fare
shopping e a riempire il
keepall di tante cianfrusaglie da portare in regalo. Salutiamo - tra le altre - la signorina del negozietto dei
gadget della città coi genitori siciliani e cerchiamo una seggiola che mi dia visuale verso il
gate.
Una piccola provocazione, con rapida postproduzione. :clown:
L'imbarco pare subisca qualche intoppo, per ragioni che nemmeno le signorine spiegano. Non si vedono cose strane sotto l'aereo, né si capisce se il problema stia piuttosto nell'imbarco di qualche
special pax.
Intanto capitano e FO spuntano la
checklist.
L'imbarco in seguito procede spedito e aspetto come al solito che termini la coda prima di avvicinarmi.
Thu., Oct. 10th, 2013
DTW-AMS
Flight: DL0234
Class: Y
Seat: 37A
Eqp: A330-323X
Reg: N813NW
Scheduled: 1945-0930+1
Block to Block: 1955-0955+1
In Air: 2015-0945+1 (Dur: 7hrs 30min)
Mostrato il BP all'energumeno del
gate, prima di infilarmi nel tentacolo apprendo da questa curiosa macchinetta l'orario effettivo del decollo.
Qualcuno dica al comandante che c'è da ritirare lo scontrino del pedaggio!
L'aereo è pieno pressappoco come all'andata, i posti vuoti sono pochi. Età media della fauna leggermente inferiore a tre settimane fa, dietro di me al 38A c'è una signorina sola con destinazione finale Oslo, che si è già fatta abbindolare da un immigrato neerlandese. Invece vicino a me, al 37C trovo la padrona del canarino Titti

Ma tanto il mio proposito sarebbe stato comunque di cercare di dormire, perchè io ogni volta che ho preso un aereo mi sono sempre trovato a fianco o trasfertoni come me o coppiette che volevano dimostrare al mondo tutto il loro amore, quindi...
Quanto alla
cabin crew, stavolta è leggermente meno da riforma Fornero, ma semplicemente perchè ce n'è una che abbassa la media. Carattere amichevole, ma non ai livelli dell'andata. Dopo tutto si vola di notte.
Alla nostra sinistra troviamo un altro fratellino.
Questi li conoscete già. La copertina rossa, stavolta, la utilizzerò. Anche le cuffiette le conoscete già, quindi non è necessario postarle di nuovo.
Pitch Test. Il mezzo è pressoché uguale a quello dell'andata.
[Questi jeans non ce li ha nessuno eh...

]
Della scheda elettorale metto solo la copertina per testimonianza. Il contenuto lo abbiamo già analizzato l'altra volta.
Scorcio della cabina. Notare le cappelliere mezze vuote nonostante l'aereo pieno (e sono salito per ultimo!). Delle cappelliere ne riparleremo in seguito.
Facciamo
pushback e poi seguiamo diligentemente i pannelli luminosi rossi per la pista 22L.
Percorrendo la
taxiway in senso contrario alla pista incrociamo almeno quattro mezzi in fase di decollo. C'è traffico quindi, ma non stiamo ad aspettare in coda.
Goodbye Detroit - o arrivederci? io l'ultima volta che ho detto addio a una città ci sono rimasto quasi cinque anni.
Il servizio a mio parere si fa attendere. Speravo che su un volo notturno come questo facessero tutto subito, non appena raggiunta la quota di crociera, e poi ci avessero permesso di dormire, ma tant'è.
Dopo le salviettine calde, quando ormai siamo sopra Monreale comincia a uscire qualcosa dal carrellino della pappa.
Succo d'arancia (senza ghiaccio, non ho trascurato di dirglielo) e doppi salatini.
Ci vuole quasi un'altra ora prima che venga servito il pasto principale.
La salsina e il purè hanno reso il pollo veramente
ungood (cit.). Peccato. Onestamente, i broccoletti erano la parte migliore.
Non oso pensare a cosa sarebbe stato l'alternato - la famigerata US-pasta.
Finiamo il contenuto del vassoietto quando siamo ormai sopra il
grande mare. [Uh, allora siamo quasi arrivati... Nooo! È l'
Oceano Atlantico! ndr] Andiamo a fare un
pit-stop (la foto ve l'ho già data all'andata!) e ci apprestiamo a dormire. O perlomeno, a provarci.
C'è la
sciura del 36D che ha avuto il c**o di trovarsi a fianco gli unici due posti liberi dell'aereo e vi si è sdraiata... ma si dimena come solo la buonanima di Sandra Mondaini sapeva fare. Certo che stimola il sonno assai.
Anche la signorina del 38A è un po' irrequieta, da come si sente spingere contro il mio schienale. No, l'immigrato neerlandese non c'entra.
Invece la signorina del 36A, presunta socia della padrona di Titti, pensa che la sua seggiola sia un
lie-flat e continua a spingere indietro.
Nonostante tutto, i pax intorno non mi disturbano più di tanto, la mia seggiola da sola è più che sufficiente a farmi dormire in un modo che augurerei a pochi.
Zzz...
Saranno passate sì e no tre ore mentre siamo arrivati qua.
Albeggia. Là sotto, anche se non si vede, il cielo è a pecorelle.
Poco dopo la luce si fa più intensa e scorgiamo le coste del Donegal.
Dal Donegal alle isole Aran / E da Dublino fino al Connemara / Dovunque tu stia viaggiando con zingari o re / Il cielo d'Irlanda si muove con te / Il cielo d'Irlanda è dentro di te... (cit.)
Quella là invece è Doire. Per gli unionisti Londonderry, i repubblicani invece tollerano Derry.
A questo punto si accendono le luci e il convento passa la colazione. Quel pacchettino caldo là in mezzo NON è un bombolone. Credevo ci fosse dentro la crema, invece il giallo del ripieno mi è parso uovo strapazzato. Mi dispiace DL, anche questo è
ungood.
Onestamente: Quelle vestaglie fucsia delle AAVV non si possono vedere. Ecco, quella era la signorina che abbassava la media della
cabin crew.
Sulla Gran Bretagna, come tradizione, il cielo è nuvoloso. E sarà così fino a AMS.
Siamo sul Mare del Nord quando il capitano annuncia l'inizio della discesa.
Cominciamo a immergerci nelle nuvole.
Laviamo un po' la biancheria...
E ne usciamo nei pressi di una spiaggia dell'Olanda Meridionale.
Facciamo una lunga svolta verso nord-ovest, là sotto sembra Katwijk.
Traffico regolare in autostrada.
Touchdown sulla pista 06. Stendiamo di nuovo la biancheria, ma capiremo tra poco di aver fatto un mezzo disastro.
Bentornati a AMS, l'aeroporto di Pufflandia.
Ahi ahi ahi, piove a dirotto e la biancheria non si è asciugata, anzi. [Però a non stenderla, ci saremmo fermati in Danimarca!]
Stavolta si vedono più aerei del colore del
Viagra®.
Questo 753 israeliano non si fa vedere in giro spesso.
Intravediamo la regina dei Puffi.
Andiamo a raggiungere i nostri fratellini...
E ci attacchiamo a questo tentacolo, proprio in fondo alla
hall E.
Considerazioni simili al volo di andata per questo DTW-AMS. Le aggiunte, che ho dettagliato prima - effettivamente, dei segni meno - sono 1) la qualità non eccelsa dei pasti, 2) il fatto che il servizio sia stato effettuato a mio parere tardi, nella speranza che riponevo di poter provare a dormire più a lungo. In ogni caso, nulla che mi possa far dire cose tipo
Non volerò mai più con DL. Il semplice fatto di fare un intercontinentale in seggiola, e neanche tanto lungo - almeno in
barbon, a prescindere dalla compagnia - già ti distrugge e tutto il resto passa in secondo piano.
Cambiamento di programma.
Il 330 DL ha attraccato all'ora alla quale mi sarei dovuto presentare al
gate del 737 KL per LIN. Aggiungiamo 1) il fatto che prima di poter scaricare i pax della fila 37 passano altri dieci minuti, 2) la distanza tra la
hall E e la
hall C, 3) la scomparsa del mio volo dal FIDS... be' fermiamo la signorina appena fuori dal tentacolo. Cavoli ormai è tardi, non ti puoi più imbarcare, va' al banchetto dei transiti per farti mettere sul volo dopo.
Allora risalgo i
gates della
hall E e quando trovo il banchetto fermo un'altra signorina che con fare molto teutonico ma efficace mi schiaffa sul LIN delle 12:20.
Osservo il BP che mi ha stampato e... cavoli volevo salire sull'aereo dei Puffi, invece mi ha dato quello della Magliana.
In cuor mio, ero convinto che con un po' d'organizzazione sarebbero riusciti a farmi montare sul mio 10:25, dopo tutto sulla lista pax c'è su vita morte e miracoli di ciascuno di noi, tanti anni fa con una coincidenza stretta mi erano venuti a prendere sottobordo... ma era tanti anni fa. Nessuna polemica comunque, tanto con un biglietto unico sono tenuti a riproteggermi.
Dalla
hall E alla C ci si mette davvero un fracco di tempo. Ma ho perso più tempo al passaggio nell'area Schengen, dove la signorina dei diffusori radioattivi mi ha fatto svuotare il
keepall con le mie pericolosissime cianfrusaglie e pure il portamonete. "
Ma che, sei un collezionista?".
Mademoiselle, sono i resti dei 10 e 20 dollari mischiati a degli euri, per cui se ravanavo con le monetine per pagare le cartoline da mandare alle mie fidan
sate, a quest'ora ero ancora a Detroit.
Passato pure questo scoglio, siamo nella zona dei
gates C.
Un 737 dei Puffi con un 767 UA in partenza sullo sfondo.
Questo invece va a VCE. Dietro di lui, un 320 VY che se ne va.
Seguito a ruota da un altro 320 LH.
Là in fondo, il Fokker 100 KL posato sul tetto dell'aerostazione.
Questo 321 AZ va a FCO.
Ci avviciniamo al nostro
gate e cerchiamo una presa per resuscitare il telefono.
[
Lo stiamo perdendo, lo stiamo perdendo! (cit.)]
Approfittiamo della mezz'ora di connessione a scrocco al
wi-fi di AMS per sentire via
Scaip le fidan
sate di cui sopra e consultare qualche sito black-listato.
[A proposito di
black lists... quando a Detroit ho provato ad attaccarmi al sito della TV ticinese mi è andato in
crash il PC, manco fosse aprire
Amnesty International in Cina! credo fosse per via della guerra dell'IRS contro UBS e gli altri banchieri di Zurigo.]
Intanto il mio EI-IXV si sta appropinquando.
Fri., Oct. 11th, 2013
AMS-LIN
Flight: AZ0121
Class: Y
Seat: 15F
Eqp: A321-112
Reg: EI-IXV
Scheduled: 1220-1400
Block to Block: 1225-1410
In Air: 1240-1405
L'aereo è PIENO. La fila di trasfertoni italiani di ritorno a casa, peraltro ordinata, si estende per tutta la larghezza della
hall. Escludo ci siano transitanti della mia specie, sono tutti belli riposati - o magari hanno consumato qualche prodotto tipico della capitale del regno degli arancioni.
Intanto un sondaggista di KL mi chiede se sono tra i pax del FCO. No no
mister, io aspetto solo che la coda per il LIN si smaltisca poi vado.
Dopo un po' guadagno il tentacolo e quindi la mia seggiola. Dalla finestra si vede ancora il FCO di cui sopra.
La cabina, come anticipato, è piena.
A nouveau, notiamo il
fake IFE.
[Non si vedono, ma al mio fianco (15D e 15E) mi sono ritrovato le due sorelle zitelle di Marge Simpson, che non facevano altro che ciacolare in neerlandese. Vabbe'.]
La
safety card l'abbiamo già vista nel volo di andata. Il modello è lo stesso.
Pitch Test. Se non fosse che mi sono dovuto tenere il
keepall sotto le gambe perchè tutti gli altri si sono portati dietro la propria casa col condominio e pure il quartiere coi suoi abitanti, sarebbe stato pure decente.
Confrontando con il DTW-AMS precedente, c'è una cosa che non mi quaglia: Possibile che più un volo è lungo e meno roba in cabina ci si porta?
[Be', in cuor mio sono convinto che compagnie come Wizzair che fanno pagare il bagaglio a mano quando è più grosso di una borsa per PC, fanno bene. Certo che in cambio di questo non dovrebbero far pagare il carrellino in stiva... Secondo me a ribaltare il concetto di bagaglio pagante (gratis in stiva,
pay in cabina) ci guadagnerebbero in termini di puntualità oltreché monetari. Ma la mia è solo una
boutade indotta dalla stanchezza.]
Tutto questo avrà qualche conseguenza sui tempi, nonché sullo
stress degli AAVV - e quindi sul livello del servizio.
Facciamo
pushback e sorpassiamo nell'
apron questo 737 HV.
Aggiriamo il
terminal e andiamo verso la pista 09. Là in fondo, il manichino per le esercitazioni dei pompieri.
Il puffo parte appena prima di noi.
Invece il romeno sta dietro.
Allineamento...
Arrivederci a AMS, l'aeroporto di Pufflandia.
Ci si mette molto tempo prima di uscire dalle nuvole.
Poi, fin dopo le Alpi, sotto di noi sarà così.
Anche su questa tratta il servizio si fa attendere. C'è un solo AV col carrellino della pappa a rifornire le file anteriori. Quando arriva il mio turno il comandante annuncia l'inizio della discesa...
Come si può osservare, ottengo il corpo di un noto forumista (B. & S.) oltre alla tradizionale arancia rossa. Il tovagliolino invece me lo sono dovuto portare da Detroit.
Francamente, il servizio non è stato da coatti come molti di voi talvolta riscontrano, ma l'impressione è stata di approssimazione. Ma credo l'evento di
stress sulla
cabin crew sia stato l'orda di chiocciole - o di paguri Bernardi - che si volevano portare in cabina la loro conchiglia e pure quella del parentume a terra. Dai resistiamo ancora un poco che siamo quasi arrivati.
A nouveau, il Lago Maggiore all'altezza delle Isole Borromee.
Nel circoletto rosso, l'aeroporto che nessuno
hub vorrebbe avere come
feeder.
Traffico regolare sulla A4 Milano-Torino.
Dopo aver attraversato il grande mare, voilà il
grande fiume.
Un altro grande fiume?!? Ah OK, abbiamo fatto inversione a U per allinearci alla 36 di LIN.
Che tempo faaa a Melegnaaanooo? (cit.)
Atterraggio e biancheria stesa - stavolta niente disastri, le lenzuola si asciugano in un attimo.
Bentornati a LIN, l'aeroporto che ogni
hub vorrebbe avere come
feeder.
Lü l'è semper lé (cit.). Come i gatti, è attivo solo di notte...
Lui tra non molto ripartirà... la destinazione è
self-evident.
Posteggiamo ancora lontani dai tentacoli, a fianco di questo fratellino.
Ringraziamo e salutiamo EI-IXV e montiamo sul pullmino. Ci faranno aspettare prima di partire perchè da sotto dovranno riconsegnare ai rispettivi paguri Bernardi alcuni carrellini che non stavano nelle cappelliere.
Passerà "solo" mezz'ora tra l'atterraggio e la riconsegna del valigione (più o meno i tempi di quando ero un bravo
frequent flier), ma dopo ormai dodici ore in giro, mi pare un'eternità.
Quest'ultima tratta è la dimostrazione di quanto lo stato mentale di un pax possa influire sul giudizio nei confronti di una compagnia aerea. Quando sei stanco tendi ad essere intollerante verso tante cose, le attese anche brevi si fanno snervanti, le voci degli altri ti fanno una testa così, le piccolezze ti sembrano problemi fondamentali. In condizioni di maggior lucidità non avrei badato a queste cose. Ma le mie considerazioni sulle chiocciole e sulla lentezza della distribuzione della pappa, quelle, rimangono.
Recuperiamo finalmente il valigione e passiamo
landside tra lo sguardo distratto dei GdF ed evitando i vari
Taaaxxxiii fuorimilaaanooo. [Ai quali dedichiamo il già citato pezzo di Stefano Belisari.]
No, non è che voglio ripartire per nuove mirabolanti imprese. Ho solo impostato la
Google Car analogica (cfr. prima parte del TR) per venirmi a recuperare all'area partenze, dove c'è molto più spazio.
Una mezz'oretta più tardi, alle 15:30 di venerdì 11.10 dopo un traffico in tangenziale più infognato del previsto, sono a casa.
Ora posso finalmente colmare il mio deficit di carboidrati.
Giudizio finale (vedere più sopra per le singole tratte): Onestamente, un'esperienza che non vorrei ripetere troppo spesso, perchè la configurazione seggiola - pressoché la stessa per tutte le compagnie - su un intercontinentale è un vero attentato all'ortopedia. Un cliente disposto a rimborsarti cene da sproposito ma che non ti permette di viaggiare in J sul LR non ha il dono della coerenza. Ma tant'è. L'equipaggio di tutte e quattro le tratte ha sempre fatto il suo dovere, e di questo sono contento. E per farmi riproteggere a AMS sono stato assistito dalle signorine in maniera efficace. Sufficienza piena quindi, perchè se mi fa male il c**o la colpa è solo mia che non faccio palestra da anni, mica del vettore che non me la paga.
Grazie a tutti della pazienza che avete avuto e arrisentirci con un TR spero meno ordinario di questo.
Ciao