Salve a tutti,
è la prima volta che scrivo in questo forum (ma è già da tempo che leggo).
Ho deciso di descrivere qui i voli che ho fatto durante queste vacanze di natale, spero che vi possa interessare, e di non scrivere troppe scemenze (il principale motivo per cui non ho mai scritto è che nonostante mi interessi il mondo dell'aviazione civile non lo conosco a sufficienza).
Le tratte in questione sono:
Malpensa - San Pietroburgo
San Pietroburgo - Murmansk
Honningsvag - Tromso
Tromso - Oslo
Oslo - Malpensa
Purtroppo alcune molte fotografie risultano mosse, un po' in quanto non sono un grande fotografo, un po' perché il sole non spuntava mai all'orizzonte, e c'erano pochi momenti di chiaro, con una luce particolare.
Tratta 1:
MXP - LED
Volo: FV274
Data: 28/12/2010
Partenza prevista: 13:30
Partenza reale: 15:00 circa
Velivolo: Airbus A319 - VQ-BAV
Arrivo in aeroporto con un discreto anticipo con il treno e mentre faccio un giro attendendo i miei due compagni di viaggio che mi avrebbero raggiunto in auto, mi si para davanti agli occhi uno scenario agghiacciante: I tapis-roulant che collegano la stazione al terminal 1 sono fermi, impolverati, ed alcuni vetri della copertura sono rotti. L'aeroporto si presenta come se fosse in condizioni di completo abbandono.
Intanto arrivano i miei amici e ci rechiamo verso un'area check-in in cui non ero mai stato: la numero 15.
Credo che si tratti di una zona per le destinazioni "sensibili", vedo infatti cartelli di alcune compagnie che accettano lì i propri passeggeri, e sono quasi tutte israeliane e statunitensi.
Per accedere a quell'area occorre passare tra poco rassicuranti militari muniti di mitra.
Al banco dell'accettazione vengo accolto da una ragazza che si trovava per le prime volte a contatto con il pubblico: ha infatti alle spalle una signora che corregge quasi tutte le cose che dice (ad esempio la ragazza mi ha detto che avrei ritirato i bagagli a Murmansk, ed è stata subito corretta dalla signora).
Ad un certo punto la signora dietro chiede all'addetta di controllare il mio visto e l'addetta, dopo aver aperto il passaporto in una pagina a caso, mormora timida "è tutto scritto strano" mentre osservava un vecchio visto siriano.
Dopo qualche altro piccolo inghippo (poverina, la ragazza era proprio andata in tilt) ottengo la carta d'imbarco, cosi' decidiamo di avviarci verso il satellite B.
Stendo un velo pietoso sui controlli di immigrazione (poliziotto che urla di sbrigarsi, e che guarda a stento la fotografia sul passaporto); cortesia 0 e sicurezza dei controlli 0.
Intanto sui monitor compare il segnale di ritardo, orario previsto: 14:30.
Dopo qualche tempo arriva al finger VQ-BAV.
Gli interni sono appena un po' logori, non dà l'idea di essere un aereo nuovissimo, ma neanche vecchissimo.
La distanza fra i sedili non è il massimo, ma nemmeno scomodissima.
L'aereo non è pienissimo, non so la business, ma l'economica era occupata per circa il 60%.
Prima del decollo passa un'assistente di volo a donarci delle caramelle.
Subito dopo il decollo passiamo su un lago, che penso sia il Ceresio.
Dopo qualche minuto invece siamo sul Lario (nella foto mi sembra che si tratta di Lierna-Mandello del Lario).
Intanto le assistenti di volo fanno un giro con bevande. Prendo un succo di pomodoro (non so perché, ma ogni volta che volo con compagnie di nazioni ex-sovietiche la gente ingurgita ettolitri di succo di pomodoro, decido quindi di provarlo).
Terminato il giro di bevande si passa al pranzo vero e proprio, la scelta è fra manzo e salsiccia. Devo dire che è tutto molto buono, spazzolo via tutto il mio pranzo e gli avanzi dei miei amici.
Arriviamo al Pulkovo che è tutto immerso nella neve, temperatura -9°C. L'aereo ci lascia di fronte a due autobus che ci conducono agli arrivi internazionali del Terminal 2.Sbrighiamo molto velocemente le pratiche di immigrazione e appena usciti troviamo già ad aspettarci i bagagli. Passiamo la dogana e ci accoglie il microscopico Terminal 2.
Il mattino seguente avremmo dovuto prendere un volo al Terminal 1, perciò decidiamo di prendere un tassì per il Terminal 1. Arrivati il tassista ci chiede circa 20€ per la tratta e noi, avendo ipotizzato un nostro errore nella conversione paghiamo. Dopodiché controlliamo: ci ha proprio fregati!
Alla fine lasciamo i bagagli in un deposito bagagli che ci consegna uno splendido gettone metallico per il ritiro, ed andiamo a fare (col pullman + metro) un giro in centro.
Tratta 2:
LED - MMK
Volo: FV341
Data: 29/12/2010
Partenza prevista: 6:35
Velivolo: Antonov AN-148-100 - RA-61701
Dopo una notte bivaccando per il Pulkovo-1 ci svegliamo ed andiamo subito a fare il check in per il secondo volo.
L'addetta sembra stupita del fatto che ci rechiamo a Murmansk, evidentemente credeva che volessimo andare a Kaliningrad, visto che da quel banco veniva accettato anche il volo Rossiya per Kaliningrad.
Subito otteniamo la carta d'imbarco, e superiamo i controlli, per trovarci di fronte ai gate, locale in cui oltre alle sedie si trova solo un giornalaio chiuso.
Al piano di sopra per fortuna c'è un bar in cui poter bere dell'acqua (pare sia meglio non bere quella del rubinetto lì) e prendere qualcosina per colazione.
Intanto che noi ci svegliamo un po' si sveglia anche l'antonov che ci porterà a murmansk.
Da quando ho stampato i biglietti ed ho visto che era previsto un AN-148 ero emozionatissimo: non avevo mai provato un aereo di fabbricazione "sovietica" (non occidentale, insomma), e volevo provare questo nuovo aereo.
I sedili sono molto sottili, ma nel contempo abbastanza comodi.
Anche lo spazio per le gambe è migliore dell'A319.
Il volo pian piano si riempie, load factor in economica quasi 100%, ho visto giusto 2 o 3 posti vuoti.
Anche qui caramelle prima del decollo.
Siamo pronti a lasciare l'aeroporto. Curiosa la dicitura "Leningrad" rimasta sull'aeroporto. Ma forse si riferisce all'Oblast, che viene ancora definito "di Leningrado".
Dopo qualche istante passa il giro dei soft drink.
Segue domanda "tè o caffè?" e viene servito il caffè insieme a tutto questo ben di Dio. Devo dire che anche qui si tratta di pietanze ottime, anche in questo caso non avanza nulla.
Murmansk! Temperatura: -13°C.
E' curioso come per ritirare i bagagli all'arrivo si debba entrare in una sala che viene aperta solo appena i rulli iniziano a girare e all'uscita occorra consegnare la ricevuta del ritiro del bagaglio ad un'addetta, che verifica che il nome sia uguale a quello sull'etichetta vera e propria.
Lo stesso mi era successo anche ad Ulan-Ude.
Devo dire che l'Antonov 148 è un gran bel mezzo, al di là del fattore estetico (mi piace moltissimo) mi è parso anche molto silenzioso e, nonostante i sedili cosi' sottili mi avessero dato l'idea di poca robustezza e comodità, mi sono dovuto ricredere subito.
(nella foto sono io con l'Antonov di sfondo)
Da qui inizia il nostro giro, visitiamo la città di Murmansk (ultimo punto in cui vedremo qualcosa che somigli vagamente al sole), prendiamo un minibus che ci porta a Storskog, località norvegese di confine in cui abbiamo preso un bungalow per trascorrere la fine d'anno in modo particolare. In seguito siamo scesi a Kirkenes, da lì abbiamo preso un battello per Honningsvag, abbiamo visitato il posto prima di partecipare ad un'escursione a Capo Nord, per poi prendere un aereo per Tromso, ultima tappa della nostra vacanza.
Tratta 3:
HVG - TOS
Volo: WF937
Data: 02/01/2011
Partenza prevista: 18:28
Partenza reale: 19:20 circa
Velivolo: Dash 8 Q103 - LN-WIT
Il tassista che ci porta all'aeroporto ci chiede di controllare che l'aeroporto sia effettivamente aperto, dato che il nostro è il primo volo previsto per la giornata.
L'immenso terminal si presenta come una graziosa villetta monofamiliare in legno. Proviamo ad entrare, e congediamo quindi il tassista che ci aspettava, per eventualmente portarci da qualche parte nell'attesa dell'apertura.
Dentro non c'è nessuno. Né una guardia, né un agente di biglietteria, niente: siamo solo noi.
Addirittura è chiuso il passaggio verso l'area sterile, rimane aperta solo l'area pubblica, con tavoli e sedie di legno che rendono l'aeroporto molto simile ad un grazioso ristorante.
Dopo qualche tempo arriva un omino che apre la biglietteria Wideroe e l'unico banco check-in del terminal.
Passa un altro quarto d'ora ed arriva anche l'omino della security, che ci fa passare i controlli. Al di là si può vedere l'unico gate.
Con un po' di ritardo giunge il nostro Dash8.
Quando arriva ci sono già alcune persone a bordo (è una sorta di autobus volante, fa parecchie "fermate", tra noi e Tromso ce ne sarebbe dovuta essere una, che non ha fatto, forse nessuno ha suonato
).
Spazio per le gambe più che dignitoso
Durante il volo mi aspettavo un servizio stile "Dorce o salado", invece passa la hostess con un carrello pieno, ma di articoli a pagamento.
La cosa mi ha stupito, cosnsiderando il prezzo di oltre 200€ per la tratta, non propriamente definibile low cost.
Quando stiamo però per atterrare passa la ci viene offerto un cioccolatino. Meglio di niente!
Si possono vedere le varie "fermate" che ha effettuato il nostro aereo.
Nella mia vita non avevo mai preso un turboelica diverso dall'ATR72. Questo mi ha dato un po' più l'idea dell'instabilità.
E' infatti decollato in pochissimi metri, in fase di atterraggio ha ballato parecchio (magari il clima fuori era pessimo, pero' era già molto basso quando ha iniziato a ballare, di molto sotto le nuvole). Resta comunque una mia impressione, basata su un'unica esperienza, quindi priva di alcun valore.
Tratta 4
TOS - OSL
Volo: DY241
Data: 04/01/2011
Partenza prevista: 6:45
Partenza reale: 7:00 circa
Velivolo: Boeing 737-8JP
Dopo una notte in albergo, dovendo prendere il primo volo all'alba, decidiamo di trascorrere una notte in aeroporto.
Con delle macchinette facciamo il check in e stampiamo l'etichetta per il bagaglio, in modo che il giorno dopo basti consegnarlo al banco "drop-off".
Il terminal intanto si svuota, nella panca accanto a noi due signore dormono, e nella zona arrivi ci sono due persone, che troveremo sul nostro volo al mattino dopo.
A sei ore dalla partenza vengono aggiunti sul tabellone i voli
Dopo un concerto di musiche di chiusura di XP vengono riavviati da remoto tutte le macchinette per self check in.
Uno dopo il riavvio ha un problema di eccezioni nel software e ha un guaio terribile: Ci sono icone inutilizzate sul Desktop!
Più o meno puntuale, arriva il nostro aereo.
Mi sono stupito: aereo che profuma di nuovo, sedili ipersottili, con moltissimo spazio per le gambe.
L'aereo si avvia verso il deicing, per decollare con non più di una decina di minuti di ritardo.
Mentre l'aereo sale sento un rumore che generalmente sento sugli airbus a320, una sorta di ronzio.
Volo pieno direi al 100%
Arrivati a Oslo ci annunciano che lo sbarco sarebbe avvenuto via bus, in quanto non c'erano disponibili finger nell'aerea dei voli nazionali (siamo rimasti un buon quarto d'ora a volare sopra Oslo, mentre incominciava a nevicare).
Qui il mio stupore: anziché la classica scaletta avevamo un finger, da cui però si diramava una scaletta verso il piazzale, dove ci attendeva il bus. Mah.
Transitiamo nell'aeroporto, diviso in voli nazionali, internazionali Schengen ed internazionali Extraschengen. In effetti i norvegesi sono extracomunitari, e come tali hanno diritto al duty free anche negli internazionali Schengen.
Tratta 5:
OSL - MXP
Volo: DY1876
Data: 04/01/2011
Partenza prevista: 10:30
Partenza reale: 12:45 circa
Velivolo: Airbus A319 - VQ-BAV
Incomincia a nevicare pesantemente, tanto che le resistenze al suolo non bastano più, e periodicamente passa una trattore, con all'estremità montato uno spazzolone di quelli simili agli autolavaggi, che ripulisce i vari stand.
Ci cambiano il gate, e posticipano l'orario di partenza varie volte.
Intanto i nostri bagagli aspettano al freddo, con una copertina di neve.
Arriva finalmente il nostro aereo.
Nonostante il finger noi avevamo i posti nella penultima fila, perciò ci fanno scendere da una scaletta nel finger e risalire da una scaletta montata sulla porta posteriore.
Non sarebbe stato un problema se non fosse per la neve.
Infatti non sembra voler smettere di nevicare, tanto che si accumula copiosa sul finestrino.
Anche questo volo parte più o meno con il 100% di posti occupati.
L'apparecchio lascia trasparire la sua non più giovane età, controllando vedo che è stato addrittura della Euroberlin, compagnia francese che collegava Berlino Ovest con il resto della Germania Ovest, visto che a Berlino Ovest potevano atterrare solo aerei di nazioni vincitrici della II Guerra Mondiale (o almeno, così ho letto su Wikipedia).
Ci avviamo verso il deicing
arriva lui e in un attimo
sembra che ci abbiano tirato un milk-shake addosso.
Nuvole per gran parte del viaggio, si schiarisce solo verso le Alpi, penso fosse ancora Germania
Le Alpi ci fanno intuire che stiamo per arrivare
e finalmente si riconoscono i tipici paesaggi lombardi.
Nota di colore: La hostess di quest'ultimo volo ha fatto cadere due volte il mio zaino sulla testa del mio amico che viaggiava lato corridoio e per farsi perdonare gli ha donato una bottiglietta di acqua minerale (oltre a continue scuse, anche all'atto dello sbarco).
I bagagli arrivano subito, mi sono stupito, non c'era nemmeno la classica valigia rossa ad inaugurare il nastro.
Inutile dire che le condizioni del passaggio terminal - stazione nord erano come qualche giorno prima, ma almeno c'erano degli operai che ci lavoravano sopra.
In conclusione valuto positivamente la Norwegian che, per essere una low cost, offre servizi quasi da compagnia normale, come i finger e le coincidenze.
Valuto molto positivamente la Rossya, soprattutto in termini di cibo servito in economica.
Nulla da dire per quanto riguarda la Wideroe, nè particolarmente eccellente, nè particolarmente pessima, mi spiace solo non abbiano dato nulla da bere o da sgranocchiare.
Spero che questo report anche se molto artigianale vi sia piaciuto, attendo eventuali commenti e suggerimenti, anche per poter migliorare eventuali futuri trip report.
Saluti a tutti,
Enryb
è la prima volta che scrivo in questo forum (ma è già da tempo che leggo).
Ho deciso di descrivere qui i voli che ho fatto durante queste vacanze di natale, spero che vi possa interessare, e di non scrivere troppe scemenze (il principale motivo per cui non ho mai scritto è che nonostante mi interessi il mondo dell'aviazione civile non lo conosco a sufficienza).
Le tratte in questione sono:
Malpensa - San Pietroburgo
San Pietroburgo - Murmansk
Honningsvag - Tromso
Tromso - Oslo
Oslo - Malpensa
Purtroppo alcune molte fotografie risultano mosse, un po' in quanto non sono un grande fotografo, un po' perché il sole non spuntava mai all'orizzonte, e c'erano pochi momenti di chiaro, con una luce particolare.
Tratta 1:
MXP - LED
Volo: FV274
Data: 28/12/2010
Partenza prevista: 13:30
Partenza reale: 15:00 circa
Velivolo: Airbus A319 - VQ-BAV
Arrivo in aeroporto con un discreto anticipo con il treno e mentre faccio un giro attendendo i miei due compagni di viaggio che mi avrebbero raggiunto in auto, mi si para davanti agli occhi uno scenario agghiacciante: I tapis-roulant che collegano la stazione al terminal 1 sono fermi, impolverati, ed alcuni vetri della copertura sono rotti. L'aeroporto si presenta come se fosse in condizioni di completo abbandono.

Intanto arrivano i miei amici e ci rechiamo verso un'area check-in in cui non ero mai stato: la numero 15.
Credo che si tratti di una zona per le destinazioni "sensibili", vedo infatti cartelli di alcune compagnie che accettano lì i propri passeggeri, e sono quasi tutte israeliane e statunitensi.
Per accedere a quell'area occorre passare tra poco rassicuranti militari muniti di mitra.
Al banco dell'accettazione vengo accolto da una ragazza che si trovava per le prime volte a contatto con il pubblico: ha infatti alle spalle una signora che corregge quasi tutte le cose che dice (ad esempio la ragazza mi ha detto che avrei ritirato i bagagli a Murmansk, ed è stata subito corretta dalla signora).
Ad un certo punto la signora dietro chiede all'addetta di controllare il mio visto e l'addetta, dopo aver aperto il passaporto in una pagina a caso, mormora timida "è tutto scritto strano" mentre osservava un vecchio visto siriano.

Dopo qualche altro piccolo inghippo (poverina, la ragazza era proprio andata in tilt) ottengo la carta d'imbarco, cosi' decidiamo di avviarci verso il satellite B.
Stendo un velo pietoso sui controlli di immigrazione (poliziotto che urla di sbrigarsi, e che guarda a stento la fotografia sul passaporto); cortesia 0 e sicurezza dei controlli 0.
Intanto sui monitor compare il segnale di ritardo, orario previsto: 14:30.

Dopo qualche tempo arriva al finger VQ-BAV.
Gli interni sono appena un po' logori, non dà l'idea di essere un aereo nuovissimo, ma neanche vecchissimo.

La distanza fra i sedili non è il massimo, ma nemmeno scomodissima.
L'aereo non è pienissimo, non so la business, ma l'economica era occupata per circa il 60%.
Prima del decollo passa un'assistente di volo a donarci delle caramelle.


Subito dopo il decollo passiamo su un lago, che penso sia il Ceresio.
Dopo qualche minuto invece siamo sul Lario (nella foto mi sembra che si tratta di Lierna-Mandello del Lario).

Intanto le assistenti di volo fanno un giro con bevande. Prendo un succo di pomodoro (non so perché, ma ogni volta che volo con compagnie di nazioni ex-sovietiche la gente ingurgita ettolitri di succo di pomodoro, decido quindi di provarlo).
Terminato il giro di bevande si passa al pranzo vero e proprio, la scelta è fra manzo e salsiccia. Devo dire che è tutto molto buono, spazzolo via tutto il mio pranzo e gli avanzi dei miei amici.

Arriviamo al Pulkovo che è tutto immerso nella neve, temperatura -9°C. L'aereo ci lascia di fronte a due autobus che ci conducono agli arrivi internazionali del Terminal 2.Sbrighiamo molto velocemente le pratiche di immigrazione e appena usciti troviamo già ad aspettarci i bagagli. Passiamo la dogana e ci accoglie il microscopico Terminal 2.
Il mattino seguente avremmo dovuto prendere un volo al Terminal 1, perciò decidiamo di prendere un tassì per il Terminal 1. Arrivati il tassista ci chiede circa 20€ per la tratta e noi, avendo ipotizzato un nostro errore nella conversione paghiamo. Dopodiché controlliamo: ci ha proprio fregati!

Alla fine lasciamo i bagagli in un deposito bagagli che ci consegna uno splendido gettone metallico per il ritiro, ed andiamo a fare (col pullman + metro) un giro in centro.
Tratta 2:
LED - MMK
Volo: FV341
Data: 29/12/2010
Partenza prevista: 6:35
Velivolo: Antonov AN-148-100 - RA-61701

Dopo una notte bivaccando per il Pulkovo-1 ci svegliamo ed andiamo subito a fare il check in per il secondo volo.
L'addetta sembra stupita del fatto che ci rechiamo a Murmansk, evidentemente credeva che volessimo andare a Kaliningrad, visto che da quel banco veniva accettato anche il volo Rossiya per Kaliningrad.

Subito otteniamo la carta d'imbarco, e superiamo i controlli, per trovarci di fronte ai gate, locale in cui oltre alle sedie si trova solo un giornalaio chiuso.
Al piano di sopra per fortuna c'è un bar in cui poter bere dell'acqua (pare sia meglio non bere quella del rubinetto lì) e prendere qualcosina per colazione.

Intanto che noi ci svegliamo un po' si sveglia anche l'antonov che ci porterà a murmansk.
Da quando ho stampato i biglietti ed ho visto che era previsto un AN-148 ero emozionatissimo: non avevo mai provato un aereo di fabbricazione "sovietica" (non occidentale, insomma), e volevo provare questo nuovo aereo.

I sedili sono molto sottili, ma nel contempo abbastanza comodi.

Anche lo spazio per le gambe è migliore dell'A319.
Il volo pian piano si riempie, load factor in economica quasi 100%, ho visto giusto 2 o 3 posti vuoti.
Anche qui caramelle prima del decollo.



Siamo pronti a lasciare l'aeroporto. Curiosa la dicitura "Leningrad" rimasta sull'aeroporto. Ma forse si riferisce all'Oblast, che viene ancora definito "di Leningrado".


Dopo qualche istante passa il giro dei soft drink.
Segue domanda "tè o caffè?" e viene servito il caffè insieme a tutto questo ben di Dio. Devo dire che anche qui si tratta di pietanze ottime, anche in questo caso non avanza nulla.

Murmansk! Temperatura: -13°C.
E' curioso come per ritirare i bagagli all'arrivo si debba entrare in una sala che viene aperta solo appena i rulli iniziano a girare e all'uscita occorra consegnare la ricevuta del ritiro del bagaglio ad un'addetta, che verifica che il nome sia uguale a quello sull'etichetta vera e propria.
Lo stesso mi era successo anche ad Ulan-Ude.
Devo dire che l'Antonov 148 è un gran bel mezzo, al di là del fattore estetico (mi piace moltissimo) mi è parso anche molto silenzioso e, nonostante i sedili cosi' sottili mi avessero dato l'idea di poca robustezza e comodità, mi sono dovuto ricredere subito.

(nella foto sono io con l'Antonov di sfondo)
Da qui inizia il nostro giro, visitiamo la città di Murmansk (ultimo punto in cui vedremo qualcosa che somigli vagamente al sole), prendiamo un minibus che ci porta a Storskog, località norvegese di confine in cui abbiamo preso un bungalow per trascorrere la fine d'anno in modo particolare. In seguito siamo scesi a Kirkenes, da lì abbiamo preso un battello per Honningsvag, abbiamo visitato il posto prima di partecipare ad un'escursione a Capo Nord, per poi prendere un aereo per Tromso, ultima tappa della nostra vacanza.
Tratta 3:
HVG - TOS
Volo: WF937
Data: 02/01/2011
Partenza prevista: 18:28
Partenza reale: 19:20 circa
Velivolo: Dash 8 Q103 - LN-WIT
Il tassista che ci porta all'aeroporto ci chiede di controllare che l'aeroporto sia effettivamente aperto, dato che il nostro è il primo volo previsto per la giornata.

L'immenso terminal si presenta come una graziosa villetta monofamiliare in legno. Proviamo ad entrare, e congediamo quindi il tassista che ci aspettava, per eventualmente portarci da qualche parte nell'attesa dell'apertura.
Dentro non c'è nessuno. Né una guardia, né un agente di biglietteria, niente: siamo solo noi.

Addirittura è chiuso il passaggio verso l'area sterile, rimane aperta solo l'area pubblica, con tavoli e sedie di legno che rendono l'aeroporto molto simile ad un grazioso ristorante.

Dopo qualche tempo arriva un omino che apre la biglietteria Wideroe e l'unico banco check-in del terminal.


Passa un altro quarto d'ora ed arriva anche l'omino della security, che ci fa passare i controlli. Al di là si può vedere l'unico gate.


Con un po' di ritardo giunge il nostro Dash8.
Quando arriva ci sono già alcune persone a bordo (è una sorta di autobus volante, fa parecchie "fermate", tra noi e Tromso ce ne sarebbe dovuta essere una, che non ha fatto, forse nessuno ha suonato



Spazio per le gambe più che dignitoso
Durante il volo mi aspettavo un servizio stile "Dorce o salado", invece passa la hostess con un carrello pieno, ma di articoli a pagamento.
La cosa mi ha stupito, cosnsiderando il prezzo di oltre 200€ per la tratta, non propriamente definibile low cost.

Quando stiamo però per atterrare passa la ci viene offerto un cioccolatino. Meglio di niente!

Si possono vedere le varie "fermate" che ha effettuato il nostro aereo.
Nella mia vita non avevo mai preso un turboelica diverso dall'ATR72. Questo mi ha dato un po' più l'idea dell'instabilità.
E' infatti decollato in pochissimi metri, in fase di atterraggio ha ballato parecchio (magari il clima fuori era pessimo, pero' era già molto basso quando ha iniziato a ballare, di molto sotto le nuvole). Resta comunque una mia impressione, basata su un'unica esperienza, quindi priva di alcun valore.
Tratta 4
TOS - OSL
Volo: DY241
Data: 04/01/2011
Partenza prevista: 6:45
Partenza reale: 7:00 circa
Velivolo: Boeing 737-8JP
Dopo una notte in albergo, dovendo prendere il primo volo all'alba, decidiamo di trascorrere una notte in aeroporto.


Con delle macchinette facciamo il check in e stampiamo l'etichetta per il bagaglio, in modo che il giorno dopo basti consegnarlo al banco "drop-off".

Il terminal intanto si svuota, nella panca accanto a noi due signore dormono, e nella zona arrivi ci sono due persone, che troveremo sul nostro volo al mattino dopo.

A sei ore dalla partenza vengono aggiunti sul tabellone i voli

Dopo un concerto di musiche di chiusura di XP vengono riavviati da remoto tutte le macchinette per self check in.
Uno dopo il riavvio ha un problema di eccezioni nel software e ha un guaio terribile: Ci sono icone inutilizzate sul Desktop!

Più o meno puntuale, arriva il nostro aereo.




Mi sono stupito: aereo che profuma di nuovo, sedili ipersottili, con moltissimo spazio per le gambe.
L'aereo si avvia verso il deicing, per decollare con non più di una decina di minuti di ritardo.
Mentre l'aereo sale sento un rumore che generalmente sento sugli airbus a320, una sorta di ronzio.
Volo pieno direi al 100%

Arrivati a Oslo ci annunciano che lo sbarco sarebbe avvenuto via bus, in quanto non c'erano disponibili finger nell'aerea dei voli nazionali (siamo rimasti un buon quarto d'ora a volare sopra Oslo, mentre incominciava a nevicare).
Qui il mio stupore: anziché la classica scaletta avevamo un finger, da cui però si diramava una scaletta verso il piazzale, dove ci attendeva il bus. Mah.
Transitiamo nell'aeroporto, diviso in voli nazionali, internazionali Schengen ed internazionali Extraschengen. In effetti i norvegesi sono extracomunitari, e come tali hanno diritto al duty free anche negli internazionali Schengen.
Tratta 5:
OSL - MXP
Volo: DY1876
Data: 04/01/2011
Partenza prevista: 10:30
Partenza reale: 12:45 circa
Velivolo: Airbus A319 - VQ-BAV

Incomincia a nevicare pesantemente, tanto che le resistenze al suolo non bastano più, e periodicamente passa una trattore, con all'estremità montato uno spazzolone di quelli simili agli autolavaggi, che ripulisce i vari stand.
Ci cambiano il gate, e posticipano l'orario di partenza varie volte.

Intanto i nostri bagagli aspettano al freddo, con una copertina di neve.

Arriva finalmente il nostro aereo.
Nonostante il finger noi avevamo i posti nella penultima fila, perciò ci fanno scendere da una scaletta nel finger e risalire da una scaletta montata sulla porta posteriore.
Non sarebbe stato un problema se non fosse per la neve.

Infatti non sembra voler smettere di nevicare, tanto che si accumula copiosa sul finestrino.

Anche questo volo parte più o meno con il 100% di posti occupati.



L'apparecchio lascia trasparire la sua non più giovane età, controllando vedo che è stato addrittura della Euroberlin, compagnia francese che collegava Berlino Ovest con il resto della Germania Ovest, visto che a Berlino Ovest potevano atterrare solo aerei di nazioni vincitrici della II Guerra Mondiale (o almeno, così ho letto su Wikipedia).

Ci avviamo verso il deicing

arriva lui e in un attimo

sembra che ci abbiano tirato un milk-shake addosso.

Nuvole per gran parte del viaggio, si schiarisce solo verso le Alpi, penso fosse ancora Germania

Le Alpi ci fanno intuire che stiamo per arrivare

e finalmente si riconoscono i tipici paesaggi lombardi.
Nota di colore: La hostess di quest'ultimo volo ha fatto cadere due volte il mio zaino sulla testa del mio amico che viaggiava lato corridoio e per farsi perdonare gli ha donato una bottiglietta di acqua minerale (oltre a continue scuse, anche all'atto dello sbarco).
I bagagli arrivano subito, mi sono stupito, non c'era nemmeno la classica valigia rossa ad inaugurare il nastro.
Inutile dire che le condizioni del passaggio terminal - stazione nord erano come qualche giorno prima, ma almeno c'erano degli operai che ci lavoravano sopra.
In conclusione valuto positivamente la Norwegian che, per essere una low cost, offre servizi quasi da compagnia normale, come i finger e le coincidenze.
Valuto molto positivamente la Rossya, soprattutto in termini di cibo servito in economica.
Nulla da dire per quanto riguarda la Wideroe, nè particolarmente eccellente, nè particolarmente pessima, mi spiace solo non abbiano dato nulla da bere o da sgranocchiare.
Spero che questo report anche se molto artigianale vi sia piaciuto, attendo eventuali commenti e suggerimenti, anche per poter migliorare eventuali futuri trip report.
Saluti a tutti,
Enryb