La relazione fra carte di credito e aviazione civile è sempre più stretta: United è uscita da una bancarotta grazie a capitali di JP Morgan Chase, Delta grazie al credito di American Express, e American Airlines - finora mai andata in bancarotta - ha riscosso l'anno scorso il pagamento anticipato da parte di Citibank di alcuni anni di miglia premio da distribuire ai titolari delle carte di credito Citibank AAdvantage. Le banche hanno tutto l'interesse a proteggere i vettori perché ne gestiscono praticamente tutte le entrate per la vendita dei biglietti (cioè le transazioni con carta di credito) e perché emettono carte cobrandizzate coi vettori: le linee aeree sono ormai piazze affari che influenzano e muovono i consumi dei propri clienti aficionados e volumi enormi di denaro.
Un consumatore attento (non occorre nemmeno essere molto svegli) può approfittare di questo sistema: così, l'anno scorso, ho accettato di aprire una carta di credito AAdvantage con Citibank ricevendo 75000 miglia premio in omaggio. La carta l'ho già restituita, ma le miglia sono servite per un biglietto A/R LAN, in business class, JFK-LIM-CUZ/JUL-LIM-JFK (60000 miglia): col resto e le altre miglia che avevo (molte dai tempi di TWA) ho comprato il secondo biglietto a beneficio della fidanzata che, per convenzione, chiamerò principessina Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare - mi tocca sempre condividere le miglia premio con lei e, essendo ormai pure sposati, potrò ritenermi fortunato se in futuro potrò usare almeno metà delle miglia per me medesimo.
I dieci giorni in Perù nella seconda metà di ottobre rappresentano per noi la prima vacanza dell'anno: visiteremo Cusco, Machu Picchu, Arequipa, il Colca Canyon, il lago Titicaca. Oltre all'itinerario LAN sopra descritto, voleremo con TACA Perù e Starperu per i collegamenti interni.
20.10.2011 - LAN 535, JFK-LIM B767-300WL, CC-CRV
Il volo LAN 535 (JFK-LIM che prosegue per SCL) parte dopo la mezzanotte. Lascio l'ufficio alle 19 per iniziare la vacanza e mi presento quindi in aeroporto con ampio anticipo: la principessina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare (d'ora innanzi SMVM) mi raggiunge più tardi. LAN opera dal terminal 4 che è ancora, sotto molti aspetti, l'International Terminal, nome col quale era conosciuto nel secolo scorso: Etihad, Emirates, Swiss, Virgin Atlantic, KLM, Aer Lingus, El Al, PIA, Singapore Airlines, Air India, Kuwait Airways, Aerosvit (e molte altre) dominano il terminal - spettacolo bello da vedersi ma un po' meno da vivere, soprattutto per chi fosse sprovvisto di passaporto americano e arrivasse nelle ore di punta pomeridiane quando l'attesa per il controllo passaporti degli stranieri raggiunge spesso le due ore.
LAN opera in orari simili il volo per Lima e uno per Guayaquil: il check-in si presenta così. Dalla foto non si nota molto ma la connotazione etnica del volo è certificata dalla quantità di bagagli che la maggior parte dei passeggeri ha con sé - mi piacerebbe vedere il computo totale dei ricavi del volo per gli eccessi rispetto alla franchigia bagaglio.
Per fortuna viaggiamo in business (lusso che ci possiamo concedere solo per i voli premio) e sbrighiamo le procedure di accettazione in circa 10 minuti. Al T4 il bagaglio non viene ritirato al banco dell'accettazione: viene solo etichettato e restituito ai passeggeri che devono consegnarlo direttamente dove avviene lo screening per mano della TSA: Swiss e altri vettori che operano dal T4 hanno personale dedicato che svolge questo compito per conto dei passeggeri premium, mentre LAN non cura questo aspetto (poco male, ma un briciolo di attenzione in più non dispiacerebbe).
LAN invita i propri passeggeri premium alla Oasis Lounge: ampia e ben fornita di bibite e bevande alcoliche.
Anche un po' deserta a questa ora della notte:
L'aereo viene trainato al gate in orario (mi pare di capire che trascorra tutto il giorno in sosta al JFK): ci avviamo verso i controlli di sicurezza che - cosa tutt'altro che scontata in questo terminal - si svolgono molto celermente. L'imbarco, però, sarà in ritardo per motivi non precisati.
Al gate adiacente è pronto l'equipaggio dell'altro volo LAN (per Guayaquil): allineamento e attesa di due generazioni...
Va dato atto a LAN di prendere le procedure d'imbarco molto seriamente: durante il ritardo, un addetto della linea aerea avvicina uno per uno tutti i passeggeri sincerandosi che abbiano compreso l'ordine di imbarco (gestito per gruppi). La procedura inizia in ritardo di circa trenta minuti.
La business class conta cinque file con sei posti trasversali: gli ultimi due sulla destra sono bloccati per crew rest - il volo proseguirà infatti per Santiago con personale di cabina diverso ma gli stessi piloti, e LAN rinforza l'equipaggio con un secondo comandante. La cabina è piacevole e di aspetto molto elegante. I posti sono questi (in una foto scattata all'arrivo).
Il volo è pieno in ambedue le classi di servizio, con molti operational upgrade in funzione dell'overbooking della turistica.
Ci accomodiamo e veniamo accolti da una AV molto cortese e sorridente che si presenta (Sally) e ci offre da bere: scelgo un vino bianco (chardonnay) fra i tre a disposizione. L'imbarco dalla porta 1L non facilita il servizio del welcome drink ma le assistenti di volo padroneggiano molto bene il compito e aggirano in scioltezza i passeggeri di economy che affollano i corridoi:
Una volta ultimate le procedure di imbarco vengono distribuiti gli amenity kit: roba d'altri tempi, davvero i migliori che abbia visto in circolazione negli ultimi venti anni. Il kit, a marchio Bulgari, contiene pettine, specchietto, spazzolino, dentifricio, crema mani, crema viso, stick protettivo per labbra, mascherina, calze, tappi per orecchie, sacca per panni sporchi. Tutto di ottima qualità.
Il pushback inizia solo leggermente in ritardo: una volta lasciata la rampa, tuttavia, l'aereo si ferma per un quarto d'ora prima di iniziare un rollaggio di un'ora: vedo partire diversi voli (Etihad, Alitalia, ecc.) in netto ritardo. Durante il rollaggio ci viene domandato se volessimo la colazione piena (ampio menù a disposizione) oppure la versione rapida (un paio di panini) - scelgo la seconda opzione per avere più tempo per il sonno. Decolliamo finalmente alle 1.45.
Appena alzati in volo reclino la poltrona e mi metto a dormire. La poltrona è davvero comoda in tutte le posizioni, sicuramente più delle altre J che ho provato in tempi recenti (DLH, LX, LOT, Privatair): lo spessore è serio, non come le slim di Lufthansa o le poltrone ad aria di Swiss - davvero molto comodo; full flat (non come LH) anche se a me piace tenere lo schienale leggermente rialzato. L'unico disturbo avviene dopo una quindicina di minuti: nonostante fossi in posizione orizzontale e chiaramente intenzionato a dormire (mascherina, tappi, coperta, cuscino, ecc.) l'assistente di volo ritiene opportuno smuovermi per domandare se volessi la cena. Non ceno quasi mai in aereo, preferendo invece dormire, e alle 2 del mattino l'appetito è nullo: il menù sembra gustoso ma, un po' sorpreso dalla mancanza di tatto e opportunità dell'assistente di volo, rifiuto il pasto.
Dormo piuttosto bene e mi sveglio quando siamo al confine fra Ecuador e Perù. Faccio appena in tempo ad azionare i comandi della poltrona per tornare in posizione seduta che un'assistente di volo mi si presenta davanti con un asciugamano caldo; faccio appena in tempo a pulire la faccia che la stessa AV è pronta davanti a me col vassoio della mia colazione: molto efficiente - non c'è che dire - ma francamente un po' troppo vistosamente affrettato il servizio: è comprensibile che l'equipaggio abbia fretta, ma mancano ancora tre quarti d'ora all'atterraggio e non guasterebbe avere un minuto per riprendere i sensi prima di essere "attaccati" dall'equipaggio. La colazione è questa:
Ambedue i panini sono piuttosto mediocri ma calmano la fame. Il personale non si cura più di me finché non vede che ho finito: un rinforzino di succo d'arancia l'avrei gradito, ma c'è voglia di far veloce (del resto ho scelto io la colazione rapida e la cabina è piena).
Atterriamo a Lima in ritardo ma abbiamo una coincidenza ampia: occorre ritirare i bagagli e superare i controlli doganali per poi procedere ai banchi del check-in e ripetere l'accettazione per il volo nazionale. L'area accettazione si presenta così (altre foto di LIM più in là nel viaggio):
20.10.2011 - LAN 2021, LIM-CUZ, A320, CC-CPQ
I voli nazionali di LAN sono monoclasse. La principessa SMVM si accomoda al corridoio e io accanto nel posto centrale: per un volo di un'ora va bene anche così.
Il problema è un altro: avevo letto che CUZ era un aeroporto costretto dal quale è possibile operare solo di giorno e in ottime condizioni di visibilità ma non avevo avuto il tempo di approfondire. L'avessi fatto, avrei capito che la vista dalla parte sinistra dell'aereo sarebbe stata da non perdere assolutamente. Vi sono, infatti, solo due procedure pubblicate per atterrare a CUZ: un circling e un altro circling - non stretti ma suggestivi perché effettuati fra montagne con cime fino a 4500 metri. Seduto nel mio posto centrale sul lato destro dell'aereo non vedo praticamente niente.
Si avvicina il carrello delle bibite e noto una sostanza color giallo cedro. Si chiama Inca Kola. Con quel colore - penso - non può essere che cedrata (o spuma al cedro, come la chiamiamo in quel di Firenze), così decidendo di ordinarla per ricordare i sapori della mia infanzia.
Lo snack si presenta così - in pratica cracker e una ciambella:
Contrariamente alle aspettative, l'Inca Kola non è imparentata con la spuma al cedro. Al naso si presenta dolce, con un odore che ricorda molto le gomme da masticare americane Bazooka: bevendola sembra proprio un bicchiere di Big Babol (gusto originale) liquefatte. Fa veramente cagare.
Il volo (strapieno) dura un'ora: non potendo documentare l'atterraggio con le foto, provo a farlo con Jeppesen e Google Earth. Da notare il rateo di discesa in finale - non proprio come LCY, ma comunque impegnativo e suggestivo vista la morfologia del territorio attorno all'aeroporto e la sua collocazione praticamente in mezzo alle case.
Chi volesse approfondire può vedere questi video:
http://www.youtube.com/watch?v=4VQ57w91x-Y
http://www.youtube.com/watch?v=1L-I8G7rH4g
http://www.youtube.com/watch?v=CfHOFStV0PA
Lo sbarco avviene tramite finger: essendo seduti piuttosto avanti siamo fra i primi a scendere e troviamo polizia, militari, e un personaggio che sembrerebbe (dalla fascia) il sindaco appena fuori dall'air bridge. La cosa sembra ancora più strana quando, arrivati all'area di ritiro bagagli, troviamo una troupe televisiva. L'unico nastro di ritiro dei bagagli si trova in un'area liberamente accessibile che per l'occasione è piena di curiosi. Dopo pochi secondi la massa circonda una giovane signora che, a giudicare dall'abbigliamento, sembra un'atleta. Le scatto una foto al volo:
Ritirati i bagagli e raggiunto il nostro autista che ci attende scopro da lui che la signora in questione è la primera dama del Perù: da queste parti, evidentemente, nonostante l'immaturità della democrazia, la casta cerca di non esagerare e la moglie del presidente viaggiava tranquilla sul nostro volo monoclasse (da notare che la concorrenza, TACA, ha la business class anche sui voli nazionali).
Cusco fu la capitale dell'impero Inca ed è la città (provvista di aeroporto) più vicina a Machu Picchu. E' una città molto bella inserita dall'UNESCO nella lista dei siti patrimonio dell'Umanità. OT per staccare un attimo: di Machu Picchu trovate su internet tutte le foto che volete, ne metto qualcuna solo per completezza (tra l'altro - un po' per la luce e un po' perché ho sbagliato a regolare l'esposizione sulla macchina fotografica nuova - le foto sono piuttosto mediocri):
Lucy:
Vista dalla porta del sole, a meno di un'ora di distanza a piedi:
Quando, un secolo fa, Hiram Bingham si trovò davanti Machu Picchu, più che un santuario Inca scoprì una miniera d'oro: l'oro, naturalmente, è quello che porta in tasca il milione di turisti che visita il santuario ogni anno. In una corsa all'oro più frenetica di quella del Klondike, migliaia di indigeni setacciano i turisti alla ricerca delle preziose pagliuzze. Ecco la lista di escamotaggi adottati dai locali per conquistare qualche moneta: fatti la foto con la bambina vestita in abbigliamento tradizionale, foto col lama, foto col cucciolo di lama, foto col cucciolo di lama e la bambina vestita in abbigliamento tradizionale, sciuscià, compra i cappelli, compra le magliettine, compra i capi di lana, vieni a mangiare nel mio ristorante, tour guidato, visita guidata, massage? massage? (in centro c'è una spa ogni venti metri), ecc. In certe zone turistiche dell'India è molto peggio, ma anche qua non scherzano in quanto a ostinazione e insistenza.
Una foto della cattedrale di Cusco:
A parte i centri turistici, il Perù è (prevedibilmente) un paese sgarrupato.
Casa sgarrupata:
Quartiere sgarrupato:
Città sgarrupata:
Negozio sgarrupato:
Esercente sgarrupato:
Incrocio sgarrupato:
Bambina sgarrupata:
Alpaca sgarrupato:
Barche sgarrupate:
Pullman sgarrupati:
Camion sgarrupato:
Auto sgarrupata (con busto di operaio sgarrupato):
Aereo sgarrupato:
In una bella domenica di inizio primavera, a Cusco si tiene una manifestazione pubblica per celebrare non so quale festa locale. Sfilano militari, poliziotti, paramilitari, allievi militari; marciano gli studenti delle scuole, studenti universitari, sindacati, commercianti, operai, muratori, agricoltori, pastori, associazioni genitori - insomma, sfila praticamente mezza città e tutte le categorie con l'eccezione degli operatori ecologici e delle donne che esercitano in posizione orizzontale. Il tutto accompagnato dalla voce enfatica di un'instancabile annunciatrice che sottolinea il patriottismo, il senso del dovere e l'attaccamento alla nazione dei marcianti.
Soldati patriottici
Poliziotti patriottici
Allievi ufficiali patriottici
Pechegni patriottici
Bambina preoccupata di dover presto adeguarsi agli standard del patriottismo: il babbo la consola.
Majorette (?) patriottiche:
Alzabandiera patriottico con piccione (che per convenzione chiameremo condor):
Sindacati patriottici:
Operai patriottici:
Banda musicale di guerra del sindacato (patriottica) con piccione (che, sempre per convenzione, chiameremo condor):
24.10.2011 - TA010, CUZ-LIM, A320, N491TA
Lasciamo Cusco alla volta di Arequipa. Voleremo con TACA facendo scalo a LIM - l'unico volo diretto (ma con scalo intermedio a Juliaca) operato da LAN costa il doppio: sia LAN che TACA praticano prezzi più alti per gli stranieri.
L'aeroporto si presenta così:
All'interno l'aeroporto è abbastanza nuovo e molto pulito. L'area check-in:
Le operazioni di accettazione sono rallentate un po' dal fatto che ogni bagaglio viene ispezionato manualmente: per i turisti l'ispezione è più superficiale che per i locali.
L'area check-in vista dall'alto:
I continui fallimenti di linee aeree fanno sì che le autorità aeropotuali si fidino poco e preferiscano ricevere direttamente dai passeggeri (non dai vettori) la tassa d'imbarco. Nel nostro caso le tasse aeroportuali sono già incluse nel prezzo del biglietto: sulla carta d'imbarco viene apposto un timbro visionato il quale, ad un apposito sportello, personale dell'aeroporto appone sui boarding pass le "marche da bollo".
Al piano superiore ci avviamo verso l'area imbarchi:
I controlli di sicurezza si svolgono molto celermente: niente restrizioni sui liquidi e verifiche abbastanza sommarie.
La filodiffusione in Perù non è ancora diffusa e ciascun gate è provvisto di un altoparlante.
Il nostro è più piccolo e non si sente una mazza:
Il volo è in ritardo ma non ci sono né comunicazioni, né monitor con aggiornamenti dell'orario di partenza. Finalmente, dieci minuti dopo l'orario di partenza originale, arriva al gate un'agente del vettore - il volo è in ritardo per ritardato arrivo dell'aeromobile da LIM (problemi di traffico).
Fauna locale (il centesimo anno dalla scoperta di Machu Picchu è celebrato su quasi tutti gli aerei LAN):
Tocca a noi, con un ritardo complessivo di circa 45 minuti.
Business class:
Cattle Class:
Un vecchietto di Peruvian Airlines, vettore a rischio sospensione per problemi di sicurezza:
L'aeroporto è molto City Airport:
L'aereo è molto ben tenuto e confortevole. Il servizio di bordo (gratuito):
Sembra un bombolone alla crema e invece è un bombolone salato con ripieno di tacchino (commestibile):
Poche foto perché avevo di nuovo un posto centrale (ma sull'uscita di emergenza, molto comodo). Arriviamo a Lima in leggero ritardo ma con tempo a sufficienza per la coincidenza.
24.10.2011 - TA096, CUZ-LIM, E190, N984TA
A Lima, nonostante la coincidenza da/a voli nazionali, è chiuso il varco per raggiungere direttamente le uscite senza passare dal via: dobbiamo uscire e (senza, tuttavia, ritirare i bagagli) ed effettuare di nuovo i controlli di sicurezza. Niente di grave - riusciamo a fare tutto rapidamente e a raggiungere il nostro volo che imbarca in orario.
Business class in configurazione 2-1:
Abbiamo di nuovo un posto sulla file dell'uscita di emergenza.
Anche questo aereo è molto bello e con un ottimo sistema IFE.
Sporchissimo il finestrino. Rifornimento di carburante in corso durante l'imbarco dei passeggeri:
Non ci sono vigili del fuoco ma un hombre con estintore sì:
Interessante fauna locale:
Peruvian Airlines, evidentemente, continua ad accumulare 737-200:
Durante il volo scatto poco (tanto col finestrino zozzo si vede poco e male) - scatti solo durante le fasi finali del volo:
Arequipa è in un altopiano desertico, circondata da vulcani alti più di 5000 metri. La morfologia del territorio ricorda un po' Las Vegas (la città è ben altra cosa):
Continua...
Un consumatore attento (non occorre nemmeno essere molto svegli) può approfittare di questo sistema: così, l'anno scorso, ho accettato di aprire una carta di credito AAdvantage con Citibank ricevendo 75000 miglia premio in omaggio. La carta l'ho già restituita, ma le miglia sono servite per un biglietto A/R LAN, in business class, JFK-LIM-CUZ/JUL-LIM-JFK (60000 miglia): col resto e le altre miglia che avevo (molte dai tempi di TWA) ho comprato il secondo biglietto a beneficio della fidanzata che, per convenzione, chiamerò principessina Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare - mi tocca sempre condividere le miglia premio con lei e, essendo ormai pure sposati, potrò ritenermi fortunato se in futuro potrò usare almeno metà delle miglia per me medesimo.
I dieci giorni in Perù nella seconda metà di ottobre rappresentano per noi la prima vacanza dell'anno: visiteremo Cusco, Machu Picchu, Arequipa, il Colca Canyon, il lago Titicaca. Oltre all'itinerario LAN sopra descritto, voleremo con TACA Perù e Starperu per i collegamenti interni.
20.10.2011 - LAN 535, JFK-LIM B767-300WL, CC-CRV
Il volo LAN 535 (JFK-LIM che prosegue per SCL) parte dopo la mezzanotte. Lascio l'ufficio alle 19 per iniziare la vacanza e mi presento quindi in aeroporto con ampio anticipo: la principessina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare (d'ora innanzi SMVM) mi raggiunge più tardi. LAN opera dal terminal 4 che è ancora, sotto molti aspetti, l'International Terminal, nome col quale era conosciuto nel secolo scorso: Etihad, Emirates, Swiss, Virgin Atlantic, KLM, Aer Lingus, El Al, PIA, Singapore Airlines, Air India, Kuwait Airways, Aerosvit (e molte altre) dominano il terminal - spettacolo bello da vedersi ma un po' meno da vivere, soprattutto per chi fosse sprovvisto di passaporto americano e arrivasse nelle ore di punta pomeridiane quando l'attesa per il controllo passaporti degli stranieri raggiunge spesso le due ore.
LAN opera in orari simili il volo per Lima e uno per Guayaquil: il check-in si presenta così. Dalla foto non si nota molto ma la connotazione etnica del volo è certificata dalla quantità di bagagli che la maggior parte dei passeggeri ha con sé - mi piacerebbe vedere il computo totale dei ricavi del volo per gli eccessi rispetto alla franchigia bagaglio.

Per fortuna viaggiamo in business (lusso che ci possiamo concedere solo per i voli premio) e sbrighiamo le procedure di accettazione in circa 10 minuti. Al T4 il bagaglio non viene ritirato al banco dell'accettazione: viene solo etichettato e restituito ai passeggeri che devono consegnarlo direttamente dove avviene lo screening per mano della TSA: Swiss e altri vettori che operano dal T4 hanno personale dedicato che svolge questo compito per conto dei passeggeri premium, mentre LAN non cura questo aspetto (poco male, ma un briciolo di attenzione in più non dispiacerebbe).
LAN invita i propri passeggeri premium alla Oasis Lounge: ampia e ben fornita di bibite e bevande alcoliche.


Anche un po' deserta a questa ora della notte:

L'aereo viene trainato al gate in orario (mi pare di capire che trascorra tutto il giorno in sosta al JFK): ci avviamo verso i controlli di sicurezza che - cosa tutt'altro che scontata in questo terminal - si svolgono molto celermente. L'imbarco, però, sarà in ritardo per motivi non precisati.
Al gate adiacente è pronto l'equipaggio dell'altro volo LAN (per Guayaquil): allineamento e attesa di due generazioni...

Va dato atto a LAN di prendere le procedure d'imbarco molto seriamente: durante il ritardo, un addetto della linea aerea avvicina uno per uno tutti i passeggeri sincerandosi che abbiano compreso l'ordine di imbarco (gestito per gruppi). La procedura inizia in ritardo di circa trenta minuti.
La business class conta cinque file con sei posti trasversali: gli ultimi due sulla destra sono bloccati per crew rest - il volo proseguirà infatti per Santiago con personale di cabina diverso ma gli stessi piloti, e LAN rinforza l'equipaggio con un secondo comandante. La cabina è piacevole e di aspetto molto elegante. I posti sono questi (in una foto scattata all'arrivo).
Il volo è pieno in ambedue le classi di servizio, con molti operational upgrade in funzione dell'overbooking della turistica.
Ci accomodiamo e veniamo accolti da una AV molto cortese e sorridente che si presenta (Sally) e ci offre da bere: scelgo un vino bianco (chardonnay) fra i tre a disposizione. L'imbarco dalla porta 1L non facilita il servizio del welcome drink ma le assistenti di volo padroneggiano molto bene il compito e aggirano in scioltezza i passeggeri di economy che affollano i corridoi:




Una volta ultimate le procedure di imbarco vengono distribuiti gli amenity kit: roba d'altri tempi, davvero i migliori che abbia visto in circolazione negli ultimi venti anni. Il kit, a marchio Bulgari, contiene pettine, specchietto, spazzolino, dentifricio, crema mani, crema viso, stick protettivo per labbra, mascherina, calze, tappi per orecchie, sacca per panni sporchi. Tutto di ottima qualità.

Il pushback inizia solo leggermente in ritardo: una volta lasciata la rampa, tuttavia, l'aereo si ferma per un quarto d'ora prima di iniziare un rollaggio di un'ora: vedo partire diversi voli (Etihad, Alitalia, ecc.) in netto ritardo. Durante il rollaggio ci viene domandato se volessimo la colazione piena (ampio menù a disposizione) oppure la versione rapida (un paio di panini) - scelgo la seconda opzione per avere più tempo per il sonno. Decolliamo finalmente alle 1.45.
Appena alzati in volo reclino la poltrona e mi metto a dormire. La poltrona è davvero comoda in tutte le posizioni, sicuramente più delle altre J che ho provato in tempi recenti (DLH, LX, LOT, Privatair): lo spessore è serio, non come le slim di Lufthansa o le poltrone ad aria di Swiss - davvero molto comodo; full flat (non come LH) anche se a me piace tenere lo schienale leggermente rialzato. L'unico disturbo avviene dopo una quindicina di minuti: nonostante fossi in posizione orizzontale e chiaramente intenzionato a dormire (mascherina, tappi, coperta, cuscino, ecc.) l'assistente di volo ritiene opportuno smuovermi per domandare se volessi la cena. Non ceno quasi mai in aereo, preferendo invece dormire, e alle 2 del mattino l'appetito è nullo: il menù sembra gustoso ma, un po' sorpreso dalla mancanza di tatto e opportunità dell'assistente di volo, rifiuto il pasto.
Dormo piuttosto bene e mi sveglio quando siamo al confine fra Ecuador e Perù. Faccio appena in tempo ad azionare i comandi della poltrona per tornare in posizione seduta che un'assistente di volo mi si presenta davanti con un asciugamano caldo; faccio appena in tempo a pulire la faccia che la stessa AV è pronta davanti a me col vassoio della mia colazione: molto efficiente - non c'è che dire - ma francamente un po' troppo vistosamente affrettato il servizio: è comprensibile che l'equipaggio abbia fretta, ma mancano ancora tre quarti d'ora all'atterraggio e non guasterebbe avere un minuto per riprendere i sensi prima di essere "attaccati" dall'equipaggio. La colazione è questa:

Ambedue i panini sono piuttosto mediocri ma calmano la fame. Il personale non si cura più di me finché non vede che ho finito: un rinforzino di succo d'arancia l'avrei gradito, ma c'è voglia di far veloce (del resto ho scelto io la colazione rapida e la cabina è piena).
Atterriamo a Lima in ritardo ma abbiamo una coincidenza ampia: occorre ritirare i bagagli e superare i controlli doganali per poi procedere ai banchi del check-in e ripetere l'accettazione per il volo nazionale. L'area accettazione si presenta così (altre foto di LIM più in là nel viaggio):

20.10.2011 - LAN 2021, LIM-CUZ, A320, CC-CPQ
I voli nazionali di LAN sono monoclasse. La principessa SMVM si accomoda al corridoio e io accanto nel posto centrale: per un volo di un'ora va bene anche così.

Il problema è un altro: avevo letto che CUZ era un aeroporto costretto dal quale è possibile operare solo di giorno e in ottime condizioni di visibilità ma non avevo avuto il tempo di approfondire. L'avessi fatto, avrei capito che la vista dalla parte sinistra dell'aereo sarebbe stata da non perdere assolutamente. Vi sono, infatti, solo due procedure pubblicate per atterrare a CUZ: un circling e un altro circling - non stretti ma suggestivi perché effettuati fra montagne con cime fino a 4500 metri. Seduto nel mio posto centrale sul lato destro dell'aereo non vedo praticamente niente.
Si avvicina il carrello delle bibite e noto una sostanza color giallo cedro. Si chiama Inca Kola. Con quel colore - penso - non può essere che cedrata (o spuma al cedro, come la chiamiamo in quel di Firenze), così decidendo di ordinarla per ricordare i sapori della mia infanzia.

Lo snack si presenta così - in pratica cracker e una ciambella:


Contrariamente alle aspettative, l'Inca Kola non è imparentata con la spuma al cedro. Al naso si presenta dolce, con un odore che ricorda molto le gomme da masticare americane Bazooka: bevendola sembra proprio un bicchiere di Big Babol (gusto originale) liquefatte. Fa veramente cagare.
Il volo (strapieno) dura un'ora: non potendo documentare l'atterraggio con le foto, provo a farlo con Jeppesen e Google Earth. Da notare il rateo di discesa in finale - non proprio come LCY, ma comunque impegnativo e suggestivo vista la morfologia del territorio attorno all'aeroporto e la sua collocazione praticamente in mezzo alle case.


Chi volesse approfondire può vedere questi video:
http://www.youtube.com/watch?v=4VQ57w91x-Y
http://www.youtube.com/watch?v=1L-I8G7rH4g
http://www.youtube.com/watch?v=CfHOFStV0PA
Lo sbarco avviene tramite finger: essendo seduti piuttosto avanti siamo fra i primi a scendere e troviamo polizia, militari, e un personaggio che sembrerebbe (dalla fascia) il sindaco appena fuori dall'air bridge. La cosa sembra ancora più strana quando, arrivati all'area di ritiro bagagli, troviamo una troupe televisiva. L'unico nastro di ritiro dei bagagli si trova in un'area liberamente accessibile che per l'occasione è piena di curiosi. Dopo pochi secondi la massa circonda una giovane signora che, a giudicare dall'abbigliamento, sembra un'atleta. Le scatto una foto al volo:

Ritirati i bagagli e raggiunto il nostro autista che ci attende scopro da lui che la signora in questione è la primera dama del Perù: da queste parti, evidentemente, nonostante l'immaturità della democrazia, la casta cerca di non esagerare e la moglie del presidente viaggiava tranquilla sul nostro volo monoclasse (da notare che la concorrenza, TACA, ha la business class anche sui voli nazionali).
Cusco fu la capitale dell'impero Inca ed è la città (provvista di aeroporto) più vicina a Machu Picchu. E' una città molto bella inserita dall'UNESCO nella lista dei siti patrimonio dell'Umanità. OT per staccare un attimo: di Machu Picchu trovate su internet tutte le foto che volete, ne metto qualcuna solo per completezza (tra l'altro - un po' per la luce e un po' perché ho sbagliato a regolare l'esposizione sulla macchina fotografica nuova - le foto sono piuttosto mediocri):



Lucy:



Vista dalla porta del sole, a meno di un'ora di distanza a piedi:

Quando, un secolo fa, Hiram Bingham si trovò davanti Machu Picchu, più che un santuario Inca scoprì una miniera d'oro: l'oro, naturalmente, è quello che porta in tasca il milione di turisti che visita il santuario ogni anno. In una corsa all'oro più frenetica di quella del Klondike, migliaia di indigeni setacciano i turisti alla ricerca delle preziose pagliuzze. Ecco la lista di escamotaggi adottati dai locali per conquistare qualche moneta: fatti la foto con la bambina vestita in abbigliamento tradizionale, foto col lama, foto col cucciolo di lama, foto col cucciolo di lama e la bambina vestita in abbigliamento tradizionale, sciuscià, compra i cappelli, compra le magliettine, compra i capi di lana, vieni a mangiare nel mio ristorante, tour guidato, visita guidata, massage? massage? (in centro c'è una spa ogni venti metri), ecc. In certe zone turistiche dell'India è molto peggio, ma anche qua non scherzano in quanto a ostinazione e insistenza.
Una foto della cattedrale di Cusco:

A parte i centri turistici, il Perù è (prevedibilmente) un paese sgarrupato.
Casa sgarrupata:

Quartiere sgarrupato:

Città sgarrupata:

Negozio sgarrupato:

Esercente sgarrupato:

Incrocio sgarrupato:

Bambina sgarrupata:

Alpaca sgarrupato:

Barche sgarrupate:

Pullman sgarrupati:

Camion sgarrupato:

Auto sgarrupata (con busto di operaio sgarrupato):

Aereo sgarrupato:

In una bella domenica di inizio primavera, a Cusco si tiene una manifestazione pubblica per celebrare non so quale festa locale. Sfilano militari, poliziotti, paramilitari, allievi militari; marciano gli studenti delle scuole, studenti universitari, sindacati, commercianti, operai, muratori, agricoltori, pastori, associazioni genitori - insomma, sfila praticamente mezza città e tutte le categorie con l'eccezione degli operatori ecologici e delle donne che esercitano in posizione orizzontale. Il tutto accompagnato dalla voce enfatica di un'instancabile annunciatrice che sottolinea il patriottismo, il senso del dovere e l'attaccamento alla nazione dei marcianti.
Soldati patriottici


Poliziotti patriottici

Allievi ufficiali patriottici

Pechegni patriottici





Bambina preoccupata di dover presto adeguarsi agli standard del patriottismo: il babbo la consola.

Majorette (?) patriottiche:

Alzabandiera patriottico con piccione (che per convenzione chiameremo condor):

Sindacati patriottici:

Operai patriottici:

Banda musicale di guerra del sindacato (patriottica) con piccione (che, sempre per convenzione, chiameremo condor):

24.10.2011 - TA010, CUZ-LIM, A320, N491TA
Lasciamo Cusco alla volta di Arequipa. Voleremo con TACA facendo scalo a LIM - l'unico volo diretto (ma con scalo intermedio a Juliaca) operato da LAN costa il doppio: sia LAN che TACA praticano prezzi più alti per gli stranieri.
L'aeroporto si presenta così:

All'interno l'aeroporto è abbastanza nuovo e molto pulito. L'area check-in:

Le operazioni di accettazione sono rallentate un po' dal fatto che ogni bagaglio viene ispezionato manualmente: per i turisti l'ispezione è più superficiale che per i locali.

L'area check-in vista dall'alto:

I continui fallimenti di linee aeree fanno sì che le autorità aeropotuali si fidino poco e preferiscano ricevere direttamente dai passeggeri (non dai vettori) la tassa d'imbarco. Nel nostro caso le tasse aeroportuali sono già incluse nel prezzo del biglietto: sulla carta d'imbarco viene apposto un timbro visionato il quale, ad un apposito sportello, personale dell'aeroporto appone sui boarding pass le "marche da bollo".


Al piano superiore ci avviamo verso l'area imbarchi:

I controlli di sicurezza si svolgono molto celermente: niente restrizioni sui liquidi e verifiche abbastanza sommarie.
La filodiffusione in Perù non è ancora diffusa e ciascun gate è provvisto di un altoparlante.


Il nostro è più piccolo e non si sente una mazza:

Il volo è in ritardo ma non ci sono né comunicazioni, né monitor con aggiornamenti dell'orario di partenza. Finalmente, dieci minuti dopo l'orario di partenza originale, arriva al gate un'agente del vettore - il volo è in ritardo per ritardato arrivo dell'aeromobile da LIM (problemi di traffico).
Fauna locale (il centesimo anno dalla scoperta di Machu Picchu è celebrato su quasi tutti gli aerei LAN):

Tocca a noi, con un ritardo complessivo di circa 45 minuti.

Business class:

Cattle Class:


Un vecchietto di Peruvian Airlines, vettore a rischio sospensione per problemi di sicurezza:

L'aeroporto è molto City Airport:

L'aereo è molto ben tenuto e confortevole. Il servizio di bordo (gratuito):


Sembra un bombolone alla crema e invece è un bombolone salato con ripieno di tacchino (commestibile):

Poche foto perché avevo di nuovo un posto centrale (ma sull'uscita di emergenza, molto comodo). Arriviamo a Lima in leggero ritardo ma con tempo a sufficienza per la coincidenza.
24.10.2011 - TA096, CUZ-LIM, E190, N984TA
A Lima, nonostante la coincidenza da/a voli nazionali, è chiuso il varco per raggiungere direttamente le uscite senza passare dal via: dobbiamo uscire e (senza, tuttavia, ritirare i bagagli) ed effettuare di nuovo i controlli di sicurezza. Niente di grave - riusciamo a fare tutto rapidamente e a raggiungere il nostro volo che imbarca in orario.
Business class in configurazione 2-1:


Abbiamo di nuovo un posto sulla file dell'uscita di emergenza.

Anche questo aereo è molto bello e con un ottimo sistema IFE.

Sporchissimo il finestrino. Rifornimento di carburante in corso durante l'imbarco dei passeggeri:

Non ci sono vigili del fuoco ma un hombre con estintore sì:

Interessante fauna locale:







Peruvian Airlines, evidentemente, continua ad accumulare 737-200:










Durante il volo scatto poco (tanto col finestrino zozzo si vede poco e male) - scatti solo durante le fasi finali del volo:






Arequipa è in un altopiano desertico, circondata da vulcani alti più di 5000 metri. La morfologia del territorio ricorda un po' Las Vegas (la città è ben altra cosa):


Continua...
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