Il mio viaggio verso PVG prosegue ...
Qui trovate la prima parte del viaggio: http://www.aviazionecivile.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=30694
... e questo era il mio volo da Hong Kong a Shanghai, ma le cose non sono andate affatto come previsto ...
Flight: KA (Dragonair) 894 (CX 6866) HKG-PVG
Eqp: Airbus A330 300
Class: J
Scheduled: 19.00-21.30
Rientro in aeroporto dal centro di Hong Kong, la mia valigia era già in transito e l’aeroporto di HKG mi si presenta così:
Sopra c’è l’area check-in, sotto gli arrivi; l’impressione è molto bella, l’interno è molto luminoso anche al piano degli arrivi. Inutile dire che i binari dell’airport express sono perfettamente integrati nell’aeroporto, non c’è una vera e propria “stazione ferroviaria” come negli aeroporti europei o statunitensi.
La carta d’imbarco l’avevo già in mano e quindi mi dirigo verso l’immigration ed i controlli di sicurezza; purtroppo non c’è nessuna priority lane per la Business, solo essere residenti a Hong Kong o avere una tessera dell’aeroporto aiuta. Devo dire che la coda non era affatto lunga. Airside, mentre mi dirigo verso la saletta, noto i 3 744 BA che passano la giornata a HKG, in attesa di partire quasi in formazione verso mezzanotte:
Non erano ancora le 18.00 ma anche il volo prima del mio (previsto proprio alle 18.00) non era ancora partito; entrambi erano segnalati con oltre due ore di ritardo. La prima cosa che faccio nella saletta Dragonair è chiedere ad una delle hostess della reception di spostarmi sul volo delle 18.00 che era previsto in partenza 25’ prima del mio, intorno alle 21.00
Passa un po’ di tempo e quando ritorno alla reception della saletta per sapere dell’esito della mia richiesta non trovo più la hostess di prima e le sue colleghe non sanno nulla della mia richiesta; mi accorgo che la comunicazione tra occidentali e cinesi (sia pure di Hong Kong e che parlano un buon inglese) non è affatto facile.
Ci vuole parecchio per capire che il problema è il meteo a Shanghai, pare che un forte temporale stia stazionando sopra l’aeroporto di PVG e che questo sia chiuso o fortemente limitato nell’operatività. Per ora tutti confidiamo nel fatto che il problema sia transitorio e sia pure con molto ritardo si riesca a partire in serata.
Il tempo passa ed in saletta prima bevo un po’ per riprendermi dal clima caldo della città e poi mi servo qualche piattino, se non mi ricordo che c’erano alcuni formaggi e poi, a rotazione, una selezione calda formata da Dim Sum (noi li chiamiamo ravioli al vapore, ma in Cina assumono una gran varietà di forme e sapori) o noodle. Nel complesso il semplice buffet mi è piaciuto e non ho affatto sentito l’esigenza di una vera cena; apprezzo pure la posizione della saletta che è su una specie di terrazza sopraelevata sul resto dell’aeroporto, in una zona tranquilla, non di passaggio. In tutto l’aeroporto c’è un accesso WiFi gratuito e mi metto a seguire la situazione anche via internet.
Il tempo passa e la situazione non si sblocca, le tizie della saletta sembrano “navigare a vista” con poche info; esco dalla saletta per vedere se ai banchi CX ne sanno un po’ di più (la saletta è Dragonair), ma anche qui le notizie scarseggiano. I voli Dragonair che hanno ritardi sono 3: quello delle 18.00, il mio delle 19.00 e l’ultimo della serata previsto, se non erro, alle 20.30 ma operato con un 321 invece che con un 330.
La saletta è piena di pax di questi voli e tra gli occidentali con cui parlo molti avevano l’esigenza (come me) di essere al lavoro a Shanghai (in ufficio o a congressi) la mattina dopo di buon ora.
Dopo tra le 22.30 e le 23.00 finalmente scopriamo che il volo delle 18.00 partirà, quello delle 20.30 sarà cancellato ed il mio delle 19.00 è “ritardato” all’indomani mattina alle 8.00.
Inizia una nuova fase: lasciamo la saletta e presso uno dei gate ci rifanno le carte d’imbarco, lasciandoci (come nel mio caso) sul volo ritardato o spostando alcuni su altri voli del mattino; vedo sempre più rosso: le tizie Dragonair pure essendo rapide e a loro modo efficienti sono davvero scarse nella comunicazione e oltremodo poco pratiche nel gestire situazioni del genere, infatti stanno radunando TUTTI i pax dei due voli per farli uscire insieme dall’aeroporto e accompagnare in hotel chi non è di Hong Kong.
Così poco prima della mezzanotte siamo in coda all’immigration e ovviamente siamo sufficientemente numerosi da dover attendere parecchio, anche perché dobbiamo aspettare di esserci tutti per proseguire.
Devo dire che avevo a più riprese meditato di lasciare l’aeroporto anche prima del differimento del mio volo e avevo anche cercato un hotel nei pressi di HKG ma i voli del mattino erano completi e riavere la valigia avrebbe richiesto parecchio tempo. La valigia non l’ho comunque riavuta nemmeno in questo caso ma almeno non ho pagato due volte l’hotel (uno era quello di Shanghai ovviamente).
Con il volo alle 8.00 e sia pure in hotel dentro l’aeroporto le ore di sonno sono state proprio poche, ma sufficienti a rimettermi in forma. Tra l’altro al mattino mi accorgo che la mia stanza era vicinissima in linea d’aria alla saletta KA dove avevo passato la serata, questi canguri sono proprio parcheggiati lì davanti:
Qui trovate la prima parte del viaggio: http://www.aviazionecivile.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=30694
... e questo era il mio volo da Hong Kong a Shanghai, ma le cose non sono andate affatto come previsto ...
Flight: KA (Dragonair) 894 (CX 6866) HKG-PVG
Eqp: Airbus A330 300
Class: J
Scheduled: 19.00-21.30
Rientro in aeroporto dal centro di Hong Kong, la mia valigia era già in transito e l’aeroporto di HKG mi si presenta così:
Sopra c’è l’area check-in, sotto gli arrivi; l’impressione è molto bella, l’interno è molto luminoso anche al piano degli arrivi. Inutile dire che i binari dell’airport express sono perfettamente integrati nell’aeroporto, non c’è una vera e propria “stazione ferroviaria” come negli aeroporti europei o statunitensi.
La carta d’imbarco l’avevo già in mano e quindi mi dirigo verso l’immigration ed i controlli di sicurezza; purtroppo non c’è nessuna priority lane per la Business, solo essere residenti a Hong Kong o avere una tessera dell’aeroporto aiuta. Devo dire che la coda non era affatto lunga. Airside, mentre mi dirigo verso la saletta, noto i 3 744 BA che passano la giornata a HKG, in attesa di partire quasi in formazione verso mezzanotte:
Non erano ancora le 18.00 ma anche il volo prima del mio (previsto proprio alle 18.00) non era ancora partito; entrambi erano segnalati con oltre due ore di ritardo. La prima cosa che faccio nella saletta Dragonair è chiedere ad una delle hostess della reception di spostarmi sul volo delle 18.00 che era previsto in partenza 25’ prima del mio, intorno alle 21.00
Passa un po’ di tempo e quando ritorno alla reception della saletta per sapere dell’esito della mia richiesta non trovo più la hostess di prima e le sue colleghe non sanno nulla della mia richiesta; mi accorgo che la comunicazione tra occidentali e cinesi (sia pure di Hong Kong e che parlano un buon inglese) non è affatto facile.
Ci vuole parecchio per capire che il problema è il meteo a Shanghai, pare che un forte temporale stia stazionando sopra l’aeroporto di PVG e che questo sia chiuso o fortemente limitato nell’operatività. Per ora tutti confidiamo nel fatto che il problema sia transitorio e sia pure con molto ritardo si riesca a partire in serata.
Il tempo passa ed in saletta prima bevo un po’ per riprendermi dal clima caldo della città e poi mi servo qualche piattino, se non mi ricordo che c’erano alcuni formaggi e poi, a rotazione, una selezione calda formata da Dim Sum (noi li chiamiamo ravioli al vapore, ma in Cina assumono una gran varietà di forme e sapori) o noodle. Nel complesso il semplice buffet mi è piaciuto e non ho affatto sentito l’esigenza di una vera cena; apprezzo pure la posizione della saletta che è su una specie di terrazza sopraelevata sul resto dell’aeroporto, in una zona tranquilla, non di passaggio. In tutto l’aeroporto c’è un accesso WiFi gratuito e mi metto a seguire la situazione anche via internet.
Il tempo passa e la situazione non si sblocca, le tizie della saletta sembrano “navigare a vista” con poche info; esco dalla saletta per vedere se ai banchi CX ne sanno un po’ di più (la saletta è Dragonair), ma anche qui le notizie scarseggiano. I voli Dragonair che hanno ritardi sono 3: quello delle 18.00, il mio delle 19.00 e l’ultimo della serata previsto, se non erro, alle 20.30 ma operato con un 321 invece che con un 330.
La saletta è piena di pax di questi voli e tra gli occidentali con cui parlo molti avevano l’esigenza (come me) di essere al lavoro a Shanghai (in ufficio o a congressi) la mattina dopo di buon ora.
Dopo tra le 22.30 e le 23.00 finalmente scopriamo che il volo delle 18.00 partirà, quello delle 20.30 sarà cancellato ed il mio delle 19.00 è “ritardato” all’indomani mattina alle 8.00.
Inizia una nuova fase: lasciamo la saletta e presso uno dei gate ci rifanno le carte d’imbarco, lasciandoci (come nel mio caso) sul volo ritardato o spostando alcuni su altri voli del mattino; vedo sempre più rosso: le tizie Dragonair pure essendo rapide e a loro modo efficienti sono davvero scarse nella comunicazione e oltremodo poco pratiche nel gestire situazioni del genere, infatti stanno radunando TUTTI i pax dei due voli per farli uscire insieme dall’aeroporto e accompagnare in hotel chi non è di Hong Kong.
Così poco prima della mezzanotte siamo in coda all’immigration e ovviamente siamo sufficientemente numerosi da dover attendere parecchio, anche perché dobbiamo aspettare di esserci tutti per proseguire.
Devo dire che avevo a più riprese meditato di lasciare l’aeroporto anche prima del differimento del mio volo e avevo anche cercato un hotel nei pressi di HKG ma i voli del mattino erano completi e riavere la valigia avrebbe richiesto parecchio tempo. La valigia non l’ho comunque riavuta nemmeno in questo caso ma almeno non ho pagato due volte l’hotel (uno era quello di Shanghai ovviamente).
Con il volo alle 8.00 e sia pure in hotel dentro l’aeroporto le ore di sonno sono state proprio poche, ma sufficienti a rimettermi in forma. Tra l’altro al mattino mi accorgo che la mia stanza era vicinissima in linea d’aria alla saletta KA dove avevo passato la serata, questi canguri sono proprio parcheggiati lì davanti: