[TR] De otium, o dell’arte di non lavorare.


Grazie davvero, per il racconto, le immagini, i messaggi. Non vedo l’ora di rileggerti (magari un TR sulla Piccadilly…)
 
Ho aspettato fin qui per commentare. Bello e appassionante, e il tuo stile ti permetterebbe di sfruttarlo come futuro lavoro se volessi. Già il Giappone era nei miei piani, ora ha scalato la classifica. Non ho altro da dire, nonostante tu ti ostini ad usare uno degli oggetti più pericolosi mai inventati dall'uomo per spostarti.

Grazie mille!
Sulla bici, guarda che ne crepano (molti) di più in auto. E, va detto, in Giappone m'è capitato solo un sorpasso ruspante da parte di un'auto. Quando li ho raggiunti al semaforo, perchè li raggiungi sempre quegli imbecilli, ovviamente erano turisti americani. Ma, nel frattempo, la soddisfazione, il benessere psico-fisico, la gioia che ti dà valgono tutti i rischi.

Per la cultura corporate cui accenni...è il peggior tumore che infesta il mondo del lavoro. TUTTI lo sanno, nessuno lo dice finchè la festa non finisce.

@Scarab
Non commento sul viaggio perché mi ripeterei. Per la cronaca, non sei il solo a pensarla così su Linkedin e sui riti corporate. Penso che oramai sia una cosa talmente usata e abusata da essere meno rilevante della piattaforma, formerly known as Twitter.
Vi rispondo entrambi sulla cultura corporate: sono totalmente d'accordo.

Quando l'ho letto, mi sono cappottato ed il collega accanto mi ha guardato come si guarda uno che non sta molto bene di testa (d'altronde, nella vita Corporate bisogna essere sempre seri.....).
Hai anche fatto riaffiorare ricordi, ormai lontani, di quando anche io programmavo (in Cobol e TurboPascal) e pensavo di farlo diventare il lavoro della mia vita. Ovviamente ciò non è accaduto, ma va bene così.

Tanta stima per la tua capacità di fare in maniera semplice quel che ti piace.
Grazie davvero per il tuo racconto e ti rinnovo l' "in bocca al lupo" per la ricerca lavorativa.

Beh, contento di averti fatto ridere! Sinceramente io ho capito subito, in quei mesi al liceo, che programmare non faceva per me. Ma almeno quell'esperienza m'è servita a capirlo.

Viva il lupo!

Sottoscrivo il consiglio al 100%. Prendetevi del tempo in giro per il mondo, quasi senza avere piani, al prossimo cambio di lavoro. Ne vale la pena.

Bravo!

Uff... io avrei un piccolo TR ma mi vergogno ora di apparire su queste pagine con mezz'etto di mortadella in mano!

Ma figurati! Qualsiasi TR è, anzi, deve, essere il benvenuto. E la destinazione non importa; ciò che fa la differenza, secondo me, è come lo scrivi. Se è coinvolgente, interessante, e se fa capire cosa pensavi - o provavi - tu nel viaggiare, anche un TR sulla Tangenziale Est di Milano è interessante. Tu postalo, io di sicuro lo leggerò!

Vai tranquillo, tutti abbiamo cominciato dalla mortadella!

O dalla coppa.

92 minuti di applausi, stendin ovescion , statua di bronzo a Piccadilly e, visto che lo hai citato, venerazione in chiesa tipo "I see the light! " (cit. Blues Brothers) 👏 👏 👏

The band! Grazie mille.

Grande Scarab!
TR a tratti letterario, Jack Kerouac sarebbe fiero di te, novello adepto della Beat Generation 2.0!

Apprezzo moltissimo l'idea di decomprimere la tensione derivante dalla perdita di lavoro con un viaggio senza orari, senza mèta, senza pretese se non quelle di sentirsi libero di esplorare luoghi, atmosfere, silenzi e caos. Un lusso che non tutti possono permettersi.

Posso tranquillamente affermare che hai vissuto più vita tu da under 40 che il 95% della popolazione mondiale.
Sono anche sicuro che questo viaggio ti metterà nelle migliori condizioni psicologiche per ricominciare una nuova avventura professionale, forte di un bagaglio personale davvero oversize.

Il bagaglio, al ritorno, era veramente oversize.
Troiate a parte, grazie mille. Ho di sicuro fortuna, e sono "privilegiato", me ne rendo conto.

Io faccio parte della tua stessa parrocchia pero' mi accorgo intorno a me (famiglia, amici, conoscenti) che non tutti possono.
Non sono un biciclettaro ma questo TR mi ha fatto venir voglia di riaprire quella vecchia idea che avevo tempo fa sullo Shikoku trail.

In bocca al lupo per la ricerca di un nuovo impiego, in UK non penso sia difficile vista la qualita' dei lavoratori autoctoni.

Vero. Non è una cosa che si può fare per tutti, vuoi per tempo o soldi o quant'altro. Ti dirò, mi fosse successo in una stagione diversa avevo considerato anche l'ipotesi di non andare via troppo lontano. Pensavo di prendere la bici, il traghetto, andare nella Champagne e vedere fin dove finivo. Giusto per staccare. Ma anche il solo mese in cui ero "a riposo", messo lì, in ghiacciaia, ad aspettare è stato qualcosa di estremamente interessante. Non sono andato da nessuna parte, anche perchè dovevo essere sempre a disposizione in caso "i Padroni" cambiassero idea, ma già solo girare per Richmond, o passeggiare sul fiume un martedì mattina, m'ha fatto incredibilmente piacere. Per dire una scemenza, un giorno la mia missione è stata quella di trovare dove i Verve avevano girato il video di Lucky Man e, in un paio d'ore ad andare su e giù sul Tamigi, l'ho trovato. Scemenze, certo, ma erano cose che ho sempre voluto fare.

Grazie per averci portato con te, Scarab. Condivido tanti dei tuoi pensieri e saremo in due a finire all'inferno visto che sotto alcuni punti di vista abbiamo un carattere simile. Il tuo viaggio mi ha fatto pensare, a questo punto non so se sia un bene o un male ma, di sicuro, è meglio dell'apatia in cui mi stavo indirizzando.

Beh, contento di saperlo! Se i tuoi pensieri ti portano a fare il botto e a portare casa container di banconote da 500 euri, ricordati di me. In ogni caso, in bocca al lupo e ti riserverò un posto da Lucifero :LOL:

Beh, daje torto...

Mi sa che quelli di ADKronos hanno cannato i numeri, in Akita ne sono morti 4, non 12. Sempre numeri alti, eh. Comunque, trigando su internet ho visto questo video e, dal filmato, ho tratto l'unico elemento di importanza: l'esercito giapponese ha la sua versione del Pinzgauer (letteralmente primo frame del video). Corro ad arruolarmi.


Avevo saltato la prima pagina, non so perché.
Non ti dirò "mi dispiace", tranquillo. E' pieno di opportunità e tu sembri essere sei dannatamente in gamba.

E' che vorrei avere lo stesso spirito (e lo avevo, anche perché pare che io sia capace di trovare solo impieghi in posti tipo vasetti di yogurt),
invece mi accorgo che sogno la pensione ogni giorno di più.

In bocca al lupo per la nuova avventura.

Viva il lupo, e grazie. Ti dirò, la tentazione di fare qualcosa 'easy' ce l'ho. qualche tempo fa, molto prima che subodorassi lo sdoganamento da drio da parte dei miei esimi ex-capi, ho fatto un MXP-ZRH-LHR perchè sul diretto non c'era più posto. Salito sul ZRH-LHR, in una splendida serata di giugno, guardo il rampista sullo stand vicino al nostro. Un tizio circa sulla mia età (però biondo e figo, ma apparte questo, dettagli). In maglietta, pantaloncini corti, appoggiato al culo del trattore del pushback. Abbronzato, con la muscolatura di uno che fa un casino di sport. In quel momento mi sono chiesto se, forse, non sarebbe stato meglio se fossi rimasto anch'io a fare quel lavoro.

TR bellissimo. E Non posso che condividere il pensiero final , Bravissimo

Grazie!

Ancora una volta grazie per aver condiviso questa esperienza e per averla raccontata in modo magistrale.
Ed un grosso in bocca al lupo per la ricerca della nuova attività.

Ciao
Marco

Viva il lupo, e grazie!

Grazie e… in bocca al lupo

Grazie anche a te!

Solo un commento: grazie. Facciamo due: in bocca al lupo!

Grazie esimio!

Grazie davvero, per il racconto, le immagini, i messaggi. Non vedo l’ora di rileggerti (magari un TR sulla Piccadilly…)

Grazie! Se tutto va bene, ed è un se grosso, non dovrò più usare la Piccadilly. RESULT!
 
Ottimo racconto non solo del viaggio, ma di una esperienza di vita. Grazie!

Il passaggio "dai giapponesi" ai "cinesi" è quasi traumatizzante 😂

In bocca al lupo per il prossimo lavoro!
 
I tuoi racconti, perché chiamarli TR è riduttivo, al pari di altre penne illustri che frequentano queste pagine, hanno un solo, grosso problema, e non intendo la presenza di Radler: possono causare un tremendo complesso di inferiorità in questo lettore.

Dico così anche se in realtà si tratta semplicemente di una profonda ammirazione al cospetto di un vero Viaggiatore, con la speranza di poter vivere, nella vita, anche solo un briciolo di quello che ci racconti tu.

Chapeau, e ovviamente in bocca al lupo.