Solite raccomandazioni di non slacciare le cinture fino allo spegnimento del segnale, din-don della chiamata aa/vv che inizia prima ancora di staccare le ruote da terra, le classiche discussioni sul cade/non cade e amenità assortite da parte dei passeggeri. Intanto l'aereo continua con l'assetto cabrato, buchiamo lo spesso stratto di smog della fascia prealpina lombarda e saltiamo oltre le Alpi, faccio in tempo a fare una foto delle cime innevate, quasi controluce, e poi una cortina bianca ricopre l'Europa (e continuerà a ricoprirla, per quel che mi riguarda, fino alla fine del viaggio).
Lo stato interno del 737 old-style non è entusiasmante, il tessuto inizia a sfilacciarsi e le parti meccaniche dei sedili hanno sicuramente visto tempi migliori, in compenso sulla vecchia configurazione c'è ancora il recline. Per lo meno non siamo ancora ai livelli penosi del 737-500 SkyEurope che ho preso a luglio l'anno scorso.
Inizia il "servizio" di bordo, mi sento spendaccione e compro una confezione di Pringles, chiedo le "salt & vinegar" ma sono finite, ripiego sulle paprika, dopo una breve discussione tra i due gruppi di aa/vv risultano finite anche quelle e allora mi rassegno alle normali, salvo che dopo due secondi spuntano fuori, come per magia, le paprika. Sono ancora in dubbio se qualcuno del crew parlasse italiano, credo di sì, ma nel dubbio mi sono sempre rivolto loro in inglese.
Le vendite riscuotono un certo successo, soprattutto le bevande calde e fredde. A metà volo passano con i "gratta & vinci", conto cinque acquirenti su tutto il volo, credo che abbiano preso un biglietto a testa. Non ho sentito urla di giubilo, per cui presumo che nessuno abbia vinto. Il volo prosegue senza eventi, anzi quasi noioso, fino alla discesa su CRL, ci infiliamo in uno spesso strato di nuvole cariche di pioggia, l'aereo reagisce bene, nel senso che inizia un po' di divertimento, la mia amica si fa verdognola in volto ma resiste (per fortuna, perché gli air sickness bag sembra che siano diventati un optional, neppure a pagamento

), continue correzioni con gli spoiler e un sacco di movimento per l'ala. Appena sbuchiamo sotto il ceiling viene dato flap. Una volta allineati si forma una bella scia di condensazione continua dal bordo di uscita del flap più esterno.
Toccata dura, biancheria fuori, reverse a manetta e freni senza esagerare per un taxi veloce veloce fino all'aerostazione, parcheggio in diagonale mentre gli omini di terra, in smanicato arancione, piazzano i birilli intorno all'ala e al motore.
Sbarco abbastanza veloce, ritiro bagagli in tempi contenuti e di corsa verso il ticket-counter FR per prendere il biglietto C61 bus+treno della NMBS/SNCB (Ferrovie Belghe). Salto la visita all'aeroporto di Charleroi/Brusseles Sud perché non c'è assolutamente nulla da vedere (nonostante non sia malissimo come spazi e strutture) e perché tanto mi rifarò con gli interessi al ritorno...
[continua, credo domani, con un po' di OT]