Invece che andare ai banchi di J, vado ai chioschi del self check-in; il volo è metallo e codice EN, tuttavia riesco lo stesso ad emettere la carta d’imbarco e scegliere il posto direttamente dalla macchinetta (il check-in online, invece, non è possibile). Le postazioni self check-in permettono anche di spedire il bagaglio autonomamente, seguendo le istruzioni e applicando da sé l’etichetta. Ci vuole meno a dirlo che a farlo. Al momento in cui ho depositato il bagaglio, la coda era inesistente, mentre tutti i banchi di J erano occupati (tanto per dire che non sono idiota, eh!).
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Per finire il mio tempo in terra teutonica ho due scelte: lounge o terrazza? Ma ovviamente terrazza
La terrazza si trova al piano +3, oltre i ristoranti, e l’accesso è libero (non c’è neppure il metal detector). Scoprirò in cima che la terrazza è vetrata, l’ambiente è comunque piacevole, con posti a sedere e vele di tela che riparano dal sole (solleone quest’oggi).
Purtroppo è visibile solo la porzione di tarmac compreso tra T2 e T1, quindi gli ospiti sono per forza gli aerei LH e alleati. Rimango più di quel che dovrei, visto il traffico abbastanza tranquillo. Qualcosa da vedere c’è comunque...
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So se che non vedete i bagni di un aeroporto ne fate una malattia... questi erano quelli dedicati alla terrazza, vuoti.
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Visto che mancano poco più di trenta minuti all’imbarco, forse è il caso di scendere e andare ai controlli di sicurezza. C’è tanta gente ma i varchi sono tutti aperti, e posso usare la fast track (che ha la stessa coda dei varchi normali...). Hanno ancora i tabelloni meccanici che a me piacciono tanto:
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Passati i controlli senza suonare, faccio un giro veloce per il terminal airside, carino, affollato ma vivibile. Faccio un salto in lounge Business/Senator per una coca cola e uno snack velocissimo. Purtroppo non hanno il Mezzomix, grave mancanza sul catering

D).
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la selezione di bevande e snack non è che sia proprio entusiasmante, ad essere onesti. Ci sono numerosi piatti e bicchieri vuoti in giro per la lounge, che pure è praticamente vuota; in compenso il wifi è veloce e potente. Visto che mancano meno di venti minuti all’imbarco, faccio giusto un salto in bagno, purtroppo non faccio in tempo per una doccia; non fosse stato per il tempo perso in terrazza...
Vado diretto al gate, poi vedo che l’ANA è ancora parcheggiato, quindi allungo un po’ per fare due foto.
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In giro per i gate G ci sono distributori per te, caffè, gratuiti per tutti gli ospiti. Idea carina.
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Ragazzi che brutto muso.
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L’imbarco è già stato chiamato; torno indietro, mi appropinquo al gate, faccio scivolare la mia carta d’imbarco sul lettore ottico, che fa bip, e scendo giù – imbarco con bus.
Logo EN
Tratta: MUC-BGY
Volo: EN8234
Aereo: Embraer 195LR
MSN: 595
Reg: I-ADJR
Primo volo: 16/01/2013
Consegnato il: 30/01/2013
Posto: 3D
Gate: G33
Dep Sched/Gate/Runway: 18.20/.../...
Arr Sched/Gate/Runway: 19.20/.../19.28
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Salgo tra gli ultimi per rubare due scatti.
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Le aa/vv all’imbarco (belle, decisamente) accolgono i pax offrendo giornali e riviste. Declino e prendo posto al mio 3D; siamo in tre in business, un signore che passerà il tempo leggendo e basta e una ragazza con carta d’imbarco United che si addormenterà appena salita a bordo e si sveglierà direttamente al ritiro bagagli. Un pax tenterà di imbucarsi in J ma una delle assistenti di volo lo farà tornare al suo posto. Prima del decollo vengono offerte le salviettine e ripassano chiedendo nuovamente se gradissimo un giornale o una rivista.
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vicini di stand
Interni. Il pitch è sufficiente per la lunghezza delle tratte che deve operare il jungle jet. In J il posto a fianco è bloccato.
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Ancora lui
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Sblocchiamo in lieve ritardo; il comandante, italiano, se ne scusa. Le aa/vv intanto effettuano la demo di sicurezza manualmente in italiano, inglese e tedesco. Oggi si decolla da 26L; c’è un bel po’ di traffico davanti a noi:
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chicca!
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Decolliamo in breve spazio, con la ordinata campagna bavarese che sfila sotto di noi. Qualche lieve turbolenza in fase di salita, poi un volo tranquillo fino alla discesa verso Bergamo
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Nei poco più che quaranta minuti di volo viene fornito uno sostanzioso snack salato. Stoviglie in porcellana, bicchiere in vetro e posate in metallo.
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non chiedetemi cosa fosse perché non l’ho capito (aveva il sapore della focaccia ma la consistenza di una farinata inciccionita, era comunque buono). Purtroppo ho solo quello scatto laterale, mea culpa. Da bere acqua e poi un te caldo.
Poco prima di iniziare la discesa c’è anche spazio per due biscotti (meringhette al cioccolato). Equipaggio sempre attento e servizievole, anche se un filo freddo.
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L’idea di mettere lo Ju52 in flotta è geniale.
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Presenti, nella tasca del sedile, oltre al Magazin di Lufthansa, anche la rivista SettimoCielo.
Ormai siamo in avvicinamento, splendido il passaggio sul lago di Iseo
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corto finale
Atterriamo toccando in modo abbastanza delicato, reverse e poi stand con jetbridge.
Soliti vicini
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e un po’ meno soliti
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Recupero il mio zainetto, saluto e sbarco; si esce ripassando per il terminal, sicuramente a causa dei lavori che stanno facendo al nuovo molo. Orio Shuttle e sono di nuovo a casa con i consueti rallentamenti che si possono trovare sull’A4 una domenica sera di agosto.
Fin.
DaV