Buongiorno a tutti. Decidiamo con alcuni amici di passare il capodanno a NY. Per me è la quarta visita, ma dopo qualche dubbio accetto e stacco il biglietto, imponendo loro però una condizione ben precisa.
Quale? Lo vedrete
Arriviamo in treno a Malpensa in una mattinata con il cielo cupo. All’uscita della stazione hanno messo questo:
Per entrare in aerostazione si passa attraverso la Soglia Magica.
Cito da Repubblica di aprile 2011: “Una lama di luce che si materializza in mezzo a folate di nebbia artificiale, con led blu sul pavimento ad accompagnare i passeggeri dalla biglietteria della stazione del Malpensa Express verso l'aeroporto lombardo di Malpensa. E' stata inaugurata dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, e dal presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, la 'Soglia magica', una struttura creata dall'architetto Pierluigi Nicolin e selezionata fra 80 progetti che hanno partecipato al concorso 'La porta di Milano'. Si tratta di un tunnel con un tetto-giardino inclinato come copertura esterna, fiancheggiato da due macchie di betulle. Sul pavimento è stata installata un'opera dell'artista Alberto Garutti: una lastra con incisa la scritta 'Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora'.
A due anni dall’inaugurazione (per inciso è costata 1,7 milioni di euro frutto di un finanziamento UE), eccola nel suo….. splendore. Ogni commento è superfluo, soprattutto per chi ricorda il bellissimo e luminoso passaggio originario, con tapis roulant, talmente ben fatto che è stato oggetto di set di diversi spot, prima di essere sostituito da ‘sta robba.
Su un lato è stato da qualche mese installato un gruppo scultoreo di Fausto Melotti, che almeno riempie un po’ l’enorme spazio vuoto e cupo.
E veniamo alla nuova ala check-in, di cui si discuteva anche nell’altro TR. Sono stati cambiati i pavimenti, di marmo chiaro, ed i colori del soffitto (da color tipo panna ad argentato). Il risultato è molto bello.
Questa è l’isola dedicata a Emirates.
Dall’altro lato, ovvero di fronte ai banchi EK, c’è tantissimo spazio con lo Sky Lounge Bar. Vi prego di tenere a mente questa foto, perché è utile per farsi un’idea dell’area dedicata ai voli sensibili, posta sul retro dello Sky Lounge Bar e dove si stanno dirigendo i tre passeggeri che vedete.
Spostandosi nel retro, c’è un corridoio stretto ed angusto che porta alla sala chech-in dei voli sensibili (Usa e Israele). Ha senso aver progettato uno spazio siffatto?
Per evidenti ragioni non ho potuto fare altre foto. Ma, come scriveva Malboroli ( http://www.aviazionecivile.org/vb/s...ensa-New-York-che-la-sfida-abbia-inizio/page9 ), arrivati all’ingresso ti ritrovi 3 poliziotti che non sanno bene neppure loro dove stare. Non gli hanno dato neppure un banchetto. Ti chiedono dove vai e guardano il passaporto.
Un controllo di questo tipo non sarebbe opportuno farlo fare alla security, liberando preziose risorse per altre attività?
C’è anche un metal detector. Ma a che serve? Perché in ogni caso fatto il check-in si deve fare il percorso all’indietro e si ritorna nell’area check-in per scendere di un piano ai controlli. Pertanto se proprio voglio portare sostanze improprie, me le faccio passare dopo. Insomma il primo controllo è assolutamente inutile. Fa solo innervosire i passeggeri in coda che non capiscono un’inutile verifica, e che sono costretti a cammirare avanti e ‘ndre tra i due estremi dell’aeroporto. La scala per scendere ai controlli infatti al momento sta nell’altro lato dell’aerostazione. Con i futuri lavori verrà spostata in posizione un pò più vicina.
Passato il controllo si arriva nella sala check-in vera e propria, formata da due isole. In foto vedete la prima. E’ angusta e assolutamente inadatta per gestire i flussi nelle ore di picco. Paragonate questi spazi a quelli della foto dello Sky Lounge Bar. Il volo Delta e United erano già imbarcati, e per quello Alitalia mancavano 3,5 ore, e pertanto vedete gli spazi vuoti. Nell’isola successiva c’era il Miami di American Airlines e il Tel Aviv di El Al, e vi assicuro che regnava il casino più totale.
Un po’ di spotting del nuovo molo: Air China…
…e Emirates.
Zoom indietro. Da notare che Emirates aveva parcheggiati due aeromobili (uno per JFK ed uno per DXB che non vedete). Devo dire che fa un certo effetto vederli.
Al vecchio terminal B ci stanno gli sfixati: Thai…
…Delta, che se ne va…
…ed Alitalia che sta arrivando da NY or ora. Tiro un sospiro di sollievo vedendo le ultime due lettere delle marche!!!!
Vamos in lounge SEA .
Ingresso.
Sedute.
Area eating.
Zona dolce.
Zona salato. Catering scadente come la lounge, vecchia già da quando è nata.
E’ ora di scendere agli imbarchi. Ma, cosa vedo!?!?!?!
Sudo freddo, chiudo gli occhi e li riapro. Magari ho letto male: IP. Ma che è ‘sta roba???? Questo è EI-DIP, uno dei due scassoplani!!!!!!!!!!!!!
Sudo freddo, mi vengono le palpitazioni, inizio a porconare in tutte le lingue che conosco e che non conosco.
Infine, alzo di nuovo lo sguardo: va a Pointe-à-Pitre. Il mio sta al gate a fianco. Mi riprendo e mi do un certo contegno.
Eccoci nel 330 che ci porterà a NY.
Il mio posto.
Schermo natalizio.
Cheers! La biondina sullo sfondo stava con un noto campione di motociclismo, a fianco a lei.
Amenity kit Ferragamo. Ottimo.
Il comandante annuncia che è possibile vedere il decollo dalla videocamera. Splendido!
Decolliamo dalla 35L.
MXP-JFK
Volo: AZ604
Classe: J
Posto: 02A
Tipo di aereo: A 330-202
Reg: EI-EJP
Schedulato: 13.00-16.15
In volo: 13.24-16.03
Durata: 8.39 min.
Ciao Malpensa.
Appena partiti.
Vengono distribuiti i menù, uno per il pasto, uno per i vini.
Mise en place. Mi sento di fare solo tre appunti in un volo davvero perfetto, con un equipaggio molto attento (in business serviva il purser, che si è presentato di persona a tutti i CFA, con altre 3 persone): il primo è la lentezza con cui viene apparecchiato. Prima portano tovaglia e stoviglie, poi viene distribuito il pane, che nel frattempo si raffredda, e molto dopo passano con il vino.
Ci stava almeno un giro di vino fin da subito, come si fa di solito.
Savarin di pollastra e composta di mele.
Tiballo di riso e maccheroni. Qui la seconda critica: la pasta è scotta. Lo trovo inaccettabile, soprattutto per il catering in partenza dall’Italia.
Intanto lasciamo l’Irlanda.
Per secondo agnello. Squisito!!!!
Terzo appunto sui vini. Il mio parere è che rispetto al passato la qualità sia decisamente migliorata. Il prosecco brut millesimato non era per niente male.
Decido quindi di iniziare con i bianchi: chiedo il grechetto. Non c’è. Chiedo la falanghina. Non c’è. Vabbè, cosa avete? Dei quattro bianchi nella carta dei vini ce n’è disponibile solo uno. Lo provo ma non è di mio gusto, come supponevo.
Passo quindi ad un Primitivo di Manduria che ho gradito assai!
Dolce ottimo accompagnato da un passito sufficiente.
Finito il pranzo siamo qui. Trovo ottimo l’IFE del 330, così come sono rimasto molto soddisfatto dai contenuti: la scelta dei film è ampia, la scelta dei CD idem. Non ho dormito neppure un minuto, e me lo sono goduto fino in fondo.
Andiamo a vedere il galley. Mi scuso per la qualità della foto. Sembrava il carello dei nazionali: biscotti & salatini e succhi. Decisamente da migliorare.
Arriviamo sulla costa USA.
Ed eccoci allo spuntino: salumi, formaggi, torta salata calda e frutta fresca. Tutto molto buono.
Ci avviciniamo al JFK.
Quiz preatterraggio: indovina l’aeroporto 1.
Indovina l’aeroporto 2.
Indovina l’aeroporto 3.
Inizia la discesa.
Ci siamo.
Atterraggio sulla pista 22L (edito, avevo cannato pista...). Davanti a noi ci precede un altro aeromobile.
Lasciamo il raccordo mentre sta per tramontare il sole.
Al solito stallo 10 del T1 c’è già l’altro aeromobile AZ arrivato da FCO.
Attendiamo l’aggancio con il trattorino che ci trainerà al nostro posto di parcheggio.
Altra vista del A330 proveniente da FCO.
Questo è tutto per la prima parte.
Quale? Lo vedrete
Arriviamo in treno a Malpensa in una mattinata con il cielo cupo. All’uscita della stazione hanno messo questo:
Per entrare in aerostazione si passa attraverso la Soglia Magica.
Cito da Repubblica di aprile 2011: “Una lama di luce che si materializza in mezzo a folate di nebbia artificiale, con led blu sul pavimento ad accompagnare i passeggeri dalla biglietteria della stazione del Malpensa Express verso l'aeroporto lombardo di Malpensa. E' stata inaugurata dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, e dal presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, la 'Soglia magica', una struttura creata dall'architetto Pierluigi Nicolin e selezionata fra 80 progetti che hanno partecipato al concorso 'La porta di Milano'. Si tratta di un tunnel con un tetto-giardino inclinato come copertura esterna, fiancheggiato da due macchie di betulle. Sul pavimento è stata installata un'opera dell'artista Alberto Garutti: una lastra con incisa la scritta 'Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora'.
A due anni dall’inaugurazione (per inciso è costata 1,7 milioni di euro frutto di un finanziamento UE), eccola nel suo….. splendore. Ogni commento è superfluo, soprattutto per chi ricorda il bellissimo e luminoso passaggio originario, con tapis roulant, talmente ben fatto che è stato oggetto di set di diversi spot, prima di essere sostituito da ‘sta robba.
Su un lato è stato da qualche mese installato un gruppo scultoreo di Fausto Melotti, che almeno riempie un po’ l’enorme spazio vuoto e cupo.
E veniamo alla nuova ala check-in, di cui si discuteva anche nell’altro TR. Sono stati cambiati i pavimenti, di marmo chiaro, ed i colori del soffitto (da color tipo panna ad argentato). Il risultato è molto bello.
Questa è l’isola dedicata a Emirates.
Dall’altro lato, ovvero di fronte ai banchi EK, c’è tantissimo spazio con lo Sky Lounge Bar. Vi prego di tenere a mente questa foto, perché è utile per farsi un’idea dell’area dedicata ai voli sensibili, posta sul retro dello Sky Lounge Bar e dove si stanno dirigendo i tre passeggeri che vedete.
Spostandosi nel retro, c’è un corridoio stretto ed angusto che porta alla sala chech-in dei voli sensibili (Usa e Israele). Ha senso aver progettato uno spazio siffatto?
Per evidenti ragioni non ho potuto fare altre foto. Ma, come scriveva Malboroli ( http://www.aviazionecivile.org/vb/s...ensa-New-York-che-la-sfida-abbia-inizio/page9 ), arrivati all’ingresso ti ritrovi 3 poliziotti che non sanno bene neppure loro dove stare. Non gli hanno dato neppure un banchetto. Ti chiedono dove vai e guardano il passaporto.
Un controllo di questo tipo non sarebbe opportuno farlo fare alla security, liberando preziose risorse per altre attività?
C’è anche un metal detector. Ma a che serve? Perché in ogni caso fatto il check-in si deve fare il percorso all’indietro e si ritorna nell’area check-in per scendere di un piano ai controlli. Pertanto se proprio voglio portare sostanze improprie, me le faccio passare dopo. Insomma il primo controllo è assolutamente inutile. Fa solo innervosire i passeggeri in coda che non capiscono un’inutile verifica, e che sono costretti a cammirare avanti e ‘ndre tra i due estremi dell’aeroporto. La scala per scendere ai controlli infatti al momento sta nell’altro lato dell’aerostazione. Con i futuri lavori verrà spostata in posizione un pò più vicina.
Passato il controllo si arriva nella sala check-in vera e propria, formata da due isole. In foto vedete la prima. E’ angusta e assolutamente inadatta per gestire i flussi nelle ore di picco. Paragonate questi spazi a quelli della foto dello Sky Lounge Bar. Il volo Delta e United erano già imbarcati, e per quello Alitalia mancavano 3,5 ore, e pertanto vedete gli spazi vuoti. Nell’isola successiva c’era il Miami di American Airlines e il Tel Aviv di El Al, e vi assicuro che regnava il casino più totale.
Un po’ di spotting del nuovo molo: Air China…
…e Emirates.
Zoom indietro. Da notare che Emirates aveva parcheggiati due aeromobili (uno per JFK ed uno per DXB che non vedete). Devo dire che fa un certo effetto vederli.
Al vecchio terminal B ci stanno gli sfixati: Thai…
…Delta, che se ne va…
…ed Alitalia che sta arrivando da NY or ora. Tiro un sospiro di sollievo vedendo le ultime due lettere delle marche!!!!
Vamos in lounge SEA .
Ingresso.
Sedute.
Area eating.
Zona dolce.
Zona salato. Catering scadente come la lounge, vecchia già da quando è nata.
E’ ora di scendere agli imbarchi. Ma, cosa vedo!?!?!?!
Sudo freddo, chiudo gli occhi e li riapro. Magari ho letto male: IP. Ma che è ‘sta roba???? Questo è EI-DIP, uno dei due scassoplani!!!!!!!!!!!!!
Sudo freddo, mi vengono le palpitazioni, inizio a porconare in tutte le lingue che conosco e che non conosco.
Infine, alzo di nuovo lo sguardo: va a Pointe-à-Pitre. Il mio sta al gate a fianco. Mi riprendo e mi do un certo contegno.
Eccoci nel 330 che ci porterà a NY.
Il mio posto.
Schermo natalizio.
Cheers! La biondina sullo sfondo stava con un noto campione di motociclismo, a fianco a lei.
Amenity kit Ferragamo. Ottimo.
Il comandante annuncia che è possibile vedere il decollo dalla videocamera. Splendido!
Decolliamo dalla 35L.
MXP-JFK
Volo: AZ604
Classe: J
Posto: 02A
Tipo di aereo: A 330-202
Reg: EI-EJP
Schedulato: 13.00-16.15
In volo: 13.24-16.03
Durata: 8.39 min.
Ciao Malpensa.
Appena partiti.
Vengono distribuiti i menù, uno per il pasto, uno per i vini.
Mise en place. Mi sento di fare solo tre appunti in un volo davvero perfetto, con un equipaggio molto attento (in business serviva il purser, che si è presentato di persona a tutti i CFA, con altre 3 persone): il primo è la lentezza con cui viene apparecchiato. Prima portano tovaglia e stoviglie, poi viene distribuito il pane, che nel frattempo si raffredda, e molto dopo passano con il vino.
Ci stava almeno un giro di vino fin da subito, come si fa di solito.
Savarin di pollastra e composta di mele.
Tiballo di riso e maccheroni. Qui la seconda critica: la pasta è scotta. Lo trovo inaccettabile, soprattutto per il catering in partenza dall’Italia.
Intanto lasciamo l’Irlanda.
Per secondo agnello. Squisito!!!!
Terzo appunto sui vini. Il mio parere è che rispetto al passato la qualità sia decisamente migliorata. Il prosecco brut millesimato non era per niente male.
Decido quindi di iniziare con i bianchi: chiedo il grechetto. Non c’è. Chiedo la falanghina. Non c’è. Vabbè, cosa avete? Dei quattro bianchi nella carta dei vini ce n’è disponibile solo uno. Lo provo ma non è di mio gusto, come supponevo.
Passo quindi ad un Primitivo di Manduria che ho gradito assai!
Dolce ottimo accompagnato da un passito sufficiente.
Finito il pranzo siamo qui. Trovo ottimo l’IFE del 330, così come sono rimasto molto soddisfatto dai contenuti: la scelta dei film è ampia, la scelta dei CD idem. Non ho dormito neppure un minuto, e me lo sono goduto fino in fondo.
Andiamo a vedere il galley. Mi scuso per la qualità della foto. Sembrava il carello dei nazionali: biscotti & salatini e succhi. Decisamente da migliorare.
Arriviamo sulla costa USA.
Ed eccoci allo spuntino: salumi, formaggi, torta salata calda e frutta fresca. Tutto molto buono.
Ci avviciniamo al JFK.
Quiz preatterraggio: indovina l’aeroporto 1.
Indovina l’aeroporto 2.
Indovina l’aeroporto 3.
Inizia la discesa.
Ci siamo.
Atterraggio sulla pista 22L (edito, avevo cannato pista...). Davanti a noi ci precede un altro aeromobile.
Lasciamo il raccordo mentre sta per tramontare il sole.
Al solito stallo 10 del T1 c’è già l’altro aeromobile AZ arrivato da FCO.
Attendiamo l’aggancio con il trattorino che ci trainerà al nostro posto di parcheggio.
Altra vista del A330 proveniente da FCO.
Questo è tutto per la prima parte.
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