OT PARTE 2
Scusate per il ritardo
Eravamo rimasti a Mammoth Lakes, da cui riprendiamo con il
GIORNO 5
Dopo una delle tante abbondanti colazioni, facciamo due passi nella fredda località di mammoth, dove i tecnici degli impianti di risalita stanno già facendo manutenzione, qui la stagione inizia molto presto, dicono addirittura metà ottobre...

Partiamo in direzione Yosemite Park, dove raggiungeremo il punto più alto del nostro tragitto, poco piu di 3000 m.s.l.m.
Passiamo da una profonda spaccatura, che la guida ha indicato come parte della faglia di Sant'Andrea
La vegetazione diventa sempre più rada
Incontriamo una colonna di più di una dozzina di autobotti dei vigili del fuoco che in queste zone avevano un accampamento provvisorio data l'emergenza incendi di quei giorni
Per rimanere in tema incendi, questi sono i lasciti dell'anno scorso
Iniziano ad aprirsi angoli di paradiso, spettacoli naturali che per qualche ora mi hanno fatto sentire (con le dovute differenze) quasi nelle Alpi
Passaggio a pagamento, sul modello dei nostri grandi parchi naturali, con tanto di bollino da esporre nel bus
Rapito dai colori scatterò qualche foto di troppo...
E alla fine arriviamo al fondo valle dove si ammirerebbero le cascate, tra le più alte al mondo, con un salto di 730 m
Ma... purtroppo sono in secca
Un piccolo albergo anche qui e un ristorante-mensa accolgono centinaia di turisti che affollano la valle ogni giorno
Ed ecco l'ultimo balzo della cascata (ve ne sono tre) di circa 90 m; qui si intravede un rigagnolo di acqua
E da qui proseguiamo verso San Francisco, viaggetto non da poco di poco più di 4 ore
Primi scatti di una fredda e nebbiosa San Francisco
Appena terminato il Bay Bridge, che connette Oakland con San Francisco
Si entra nel cuore di San Francisco, con elementi diciamo caratteristici...
Risiederemo all'Hilton Union Square, classico hotel americano stile anni 90, con lavori in corso che renderanno disagiate le procedure di check in
In serata si organizza il night tour, con sosta cena sulcelebre PIER 39.
In realtà è un "format" abbastanza comune quello del Pier 39, visto su tutte le città marittime che abbiamo visitato.
Sono sostanzialmente delle palafitte, piantate su tronconi in legno, che sporgono dalla costa per varie decine di metri; ve ne sono di svariati tipi, da quelli più semplici come a Monterey, fino a quelli più articolati, come il Pier, ma anche il molo di Santa Monica o più paesaggistici come a Santa Barbara
Si inizia con il Cable Car, storico e affascinante mezzo di trasporto, oggi grande attrazione turistica e reliquia quasi venerata dei tempi passati. Capita spesso di vedere passanti che nell'eccezione più verace del verbo "catch" si aggrappano ai pilastrini per risparmiare qualche centinaio di metri di dura salita. Per noi turisti che percorreremo l'intera linea (non più di15 minuti ad una velocità di 20kmh) il costo è di 7$.
Vi sono solo 3 linee ormai, quella più lunga che percorreremo, lungo la California, e due ortogonali.
Prospettive
Loggia massonica
Capolinea
Ora si va a China Town, anche questa un Must per i visitatori di San Francisco
L'emblema di San Francisco, il Transamerican Piramid
E da qui, passando per il quartiere italiano-pieno di night club(uuu...)-si arriva al Pier, dove ceneremo con la tipica zuppa di vongole
Non fate caso all'aspetto, vi posso assicurare che il gusto è assolutamente gradevole
Dopo una passeggiatina e una visita agli olezzanti leoni marini, si riparte per Treasure Island
Un panorama mozzafiato, il ponte di Brooklyn, con tutto rispetto, è nulla in confronto
E così, cullati dalla musica Flowers in Your Hair, torniamo infreddoliti al nostro albergo
GIORNO 6
E qui ci vuole un altro #nonmangiosemprecosì pt.4
Spettacolare vista dal 46esimo piano dell'Hilton, resta il grattacielo più alto in prossimità di Union Square, garantendo emozioni uniche durante la colazione
Sullo sfondo il Golden Gate, principale meta del tour odierno...
... che inizia da qui, la unica Lombard street, lunga quasi 3 km, con il tratto di Russian Hill che è veramente unico
Ora alla city hall
(vi ricorda qualcosa???

)
Breve passaggio per Twin Peaks, punto panoramico e...
E finalmente qui, il sogno si realizza

Qualcosa di indescrivibile, perlomeno a me è piaciuto tantissimo e ancora oggi ripeto che l'intero viaggio avrebbe avuto senso anche solo per vedere e percorrere il Golden Gate
Penso di non essere stato il primo a chiedermelo, ma il nome Golden deriva non dal colore, tipicamente rosso, ma da fatto che era la porta verso la terra dell'oro, nel periodo della ricerca delle pepite.
Date le dimensioni, un pò come il duomo, i lavori di manutenzione sono continui, e non si fa in tempo a concludere una verniciatura che, dopo poco più di un anno, si riprende con la successiva
Sezione di un CAVO!!!!
Abbiamo 45 minuti per attraversare il ponte, di 2,7 km
Frisco Bay
Amare realtà...
Pranzo e pomeriggio a Sausalito, la Porto Fino d'America (con un pò di immaginazione)
E rientro in battello al porto di San Francisco attraversando la Baia
GIORNO 7
Mattinata di svago e passeggio per il centro di San Francisco, la cui urbanistica è facile ed intuitiva
Partenza per Monterey, percorrendo la splendida costa californiana
Ma prima di partire... altro giro altra corsa
Ultimi scatti
Union square
On the road
Ed ecco Monterey
Con i leoni marini
Pranzeremo sul Pier di monterey, per poi procedere verso Pebble Beach
Anche qui piccola digressione: è un tratto di costa di 17 miglia, venduto dallo stato negli anni 50-60 a privati che poi lottizzando hanno creato immensi campi da golf e ville super lusso per i grandi attori e imprenditori americani. Ora per i visitatori si paga il pedaggio, e, inutile dirlo, ci sono tantissimi bus che transitano ogni giorno
Qui dovrei, ma non posso, dilungarmi sulle ville, architettonicamente e paesaggisticamente ammirevoli...
Senza parole...
E la sera, dopo una ottima cena in un ristorante di una signora italiana, si va in hotel, lo Hyatt Regency, il miglior hotel del tour, moderno e "europeo" (qui ho fatto una riflessione: negli anni 70 80 i europa sono stati costruiti tanti mega alberghi in stile americano, affiliati alle grandi catene alberghiere; ora in america, laddove hanno possibilità e spazio, costruiscono in European style... sarà una mia impressione ma credo che lo stile dei vari style/boutique hotel tipicamente europei stia piacendo anche a loro)
E buon Zinfandel in sala camino
GIORNO 8
E si, siamo alla fine, oggi si ritorna a LAX percorrendo altro tratto della costa
Scendendo ci fermiamo per pranzo a Santa Barbara, ridente cittadina di impostazione e dominazione messicana, con interessanti contaminazioni architettoniche
Tribunale
Impostazione ispanica
Campanile
E spiaggia
Ed ora dritti fino a Los Angeles
Passando per Malibù
E, infine, di nuovo Hilton LAX con stanza d'angolo sulla pista
(credo avessero percepito la mia passione per gli aerei

)
Credo di poter finir qui...
Avrei voluto mettere molte altre foto, ma non voglio tediarvi ulteriormente,anzi vi ringrazio ancora per gli apprezzamenti e i complimenti pervenutemi:
FINE OT
A presto il volo ritorno