[TR] California con Virgin Atlantic


Jeter

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7 Novembre 2005
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Ciao a tutti. Eccomi qua a condividere con voi il mio viaggio fatto tra luglio e agosto negli Stati Uniti, precisamente tra California, Nevada, Arizona e Utah. Vi dico già da subito che non sono riuscito a completare il TR per mancanza di tempo ma appena riesco, prometto che vado avanti.
Ecco che cosa vi aspetta (aeronauticamente parlando):

LIN-LHR 757-200 British Airways
LHR-SFO 747-400 Virgin Atlantic
LAS-JFK 757-200 Delta Airlines
EWR-LHR 747-400 Virgin Atlantic
LHR-LIN 320-200 British Airways

Ma veniamo al racconto…
Al momento della prenotazione, mi si presentano diverse opzioni di volo.
Per il segmento MIL-SFO-NYC-MIL, vedo che i prezzi proposti dalle diverse compagnie sono più o meno equivalenti. Così posso scegliere fra US Airways, DL/AZ e VS/BA. Non ci penso un nanosecondo e opto per quest’ultima. Ho sentito parlare sempre molto bene di Virgin Atlantic e del suo IFE e poi, ad essere sincero, l’idea di star 11 ore sul 747 mi piace molto



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Tratta: LIN-LHR
Volo: BA 561
Aereo: Boeing 757-200
Reg: G-CPEL
Sched dep: 8.15
Sched boarding: 7.50
Block-off: 8.30
Sched arr: 9.25

Arrivo a Linate che sono le 6. L’aeroporto a quell’ora inizia a riempirsi per la prima ondata di partenze mattutine. Il check-in British è ancora chiuso ma c’è già presente una discreta coda. C’è chi va a Londra e chi prosegue verso altri lidi. Svolte tutte le procedure e registrati i bagagli, l’hostess mi consegna le carte d’imbarco e con molto anticipo sulla partenza del volo, passo i controlli di sicurezza e mi dirigo verso il mio gate.
Devo aspettare quasi un’ora, la sala imbarchi è desolatamente vuota e riuscire a fotografare gli aerei… manco a parlarne! Le vetrate sono tutte annerite e un bus è parcheggiato in modo tale da non far vedere niente a nessuno.
Così a “ravvivare” la mattina ci pensa, poco dopo, un mega-gruppo di studenti pronti a prendere il volo AZ 226, diretti a Londra per una vacanza studio.
Verso le 8 finalmente chiamano il nostro volo e raggiungiamo il nostro B757 col bus.

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Sotto al nostro aereo mi prende un’incontenibile voglia di scattare foto e ancora foto ad uno degli aerei esteticamente più belli in assoluto. Peccato che di Boeing 757-200 ce ne siano in giro sempre di meno e la maggior parte di quelli rimasti, verranno poco a poco convertiti in frighters…

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G-CPEL non dimostra assolutamente i suoi 18 anni. L’aereo sembra appena riverniciato mentre gli interni sono ben tenuti e puliti.


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Quando tutti i pax sono seduti al loro posto, inizia finalmente il push-back con qualche minuto di ritardo.
Ci muoviamo quando ormai il piazzale si è svuotato e la gran parte dei voli è già partita. Percorriamo in breve tempo la taxy way e siamo già in aria.
Appena spento il segnale “allacciare le cinture” inizia il servizio catering.
 
Rispetto all’ultima volta che ho preso BA (2 anni fa) ho notato che non c’è più l’ “All Day Delì” che è stato sostituito da un semplice panino (prosciutto con formaggio).

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Il volo procede uneventful fino a Heathrow.
Soliti 3/4 giri sopra la città e finalmente riusciamo ad atterrare.

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Inutile dirvi la marea di livree e di aerei che ci sono a Londra…
Riesco anche a intravedere il nuovo T5 che aprirà l’anno prossimo. Davvero enorme!

Veniamo attaccati al finger quando sono le 9.30. Ho solo 1 ora e 30 minuti per andare dal T1 al T3, fare il check-in ai banchi Virgin e passare tutti i controlli di sicurezza che a Heathrow richiedono sempre molto tempo.

Un gioco da ragazzi insomma…
Fortuna che almeno le valigie arrivano dritte dritte a SFO.
Comunque… Appena sbarcato dall’aereo, corsa veloce tra i corridoi sotterranei che collegano i vari terminal di LHR.
Serie di “Excuse me, excuse me…” per superare quelli che mi stavano davanti e in 30 minuti arrivo alla sala accettazione di Virgin Atlantic, giusto in tempo per registrarmi.
Per la cronaca: i check-in di VS chiudono 1 ora prima del volo.
L’addetta mi dice che il volo è completamente full e trovare 2 posti vicini per me e la mia ragazza è impossibile.

Così a me viene assegnato il 62K mentre a lei il 43D. Un po’ perché esausti e un po’ perché l’imbarco era già iniziamo accettiamo senza problemi
Dopotutto, è già tanto essere riusciti ad imbarcarsi…
Messo il cuore in pace, vado verso il gate assegnatomi e con gran piacere scopro che ad aspettarmi c’è Lady Penelope (o se preferite G-VFAB), l’unico aereo Virgin in livrea speciale.
Il nostro 747 quest’oggi sarà pieno a tappo.
VS è da diversi anni che sta considerando la possibilità di portare a 2 daily il LHR-SFO ma, fino ad ora, non c’è stato nulla di concreto. Se ne riparlerà quando entreranno in flotta nuovi aerei probabilmente…
Nel frattempo le operazioni di imbarco si svolgono con estrema rapidità.
Mentre aspetto noto che ai bambini vengono distribuiti come regalo delle cartelle col logo Virgin (uno spettacolo) all’interno delle quali vi erano diversi gadgets e giocattoli vari, segno che la compagnia ha un occhio di riguardo anche verso i più piccoli.
Per un attimo ho voluto ritornare bambino :D
 
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Tratta: LHR-SFO
Volo: VS 19
Aereo: Boeing 747-400
Reg: G-VFAB “Lady Penelope”
Sched dep: 11.00
Block-off: 11.10
Sched arr: 13.50

Appena entrato in cabina, la cosa che mi ha colpito di più è stata la spaziosità degli interni.
Ho viaggiato varie volte su velivoli Wide-Body di compagnie diverse, ma in Virgin gli spazi sono organizzati in modo tale da far sembrare tutto più ampio rendendo il viaggio più piacevole.
Persino i sedili, pur sembrando un po’ strettini, in realtà risultano essere molto comodi con un pitch (32.0”) di tutto rispetto per un’economy.
Il mio posto è proprio in fondo all’aereo mentre quello della mia ragazza è vicino all’ala.
Lo raggiungo a fatica visto che la gente occupava tutti i corridoi Appena arrivato al 62K chiedo al mio vicino di posto se vuole far scambio di posto con quello della mia compagna.
Fortunatamente viaggiava da solo e non ha avuto molti problemi ad accettare la mia proposta.
Tutti i pax nel frattempo hanno raggiunto il proprio posto.
Il nostro volo può finalmente partire…
In parte a noi noto G-VHOT che, a mio insaputa, avrei ritrovato sul volo del ritorno da Newark.

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Appena ci muoviamo vengono accesi i PTV ma solo per mostrare le procedure di sicurezza.
Solita luuunga coda a Heathrow e dopo aver aspettato non meno di 20 minuti, possiamo finalmente decollare.
Motori al massimo e via… La salita del 747 è quella che ti aspetti: decisa e potente.

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Il tempo non è dei migliori e durante il decollo si percepiscono alcuni scossoti che comunque sono ben assorbiti dal nostro aereo…
Il tempo rimarrà nuvoloso fino alle coste irlandesi.
Passati 30 minuti viene, distribuito l’aperitivo.
Un semplice pacchetto di pretzels che hanno la capacità di diffondere nell’aria uno sgradito odore di cipolla…
Notare la limonata targata Virgin…

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Di li a poco viene distribuito gli A/V iniziano a consegnare, oltre alle cuffie per l’IFE, anche l’ amenity kit. Non ne ho mai visto uno così ricco e curato in classe economica. Nulla di speciale per carità: ma BA e AF al confronto sono poca cosa…
La busta che contiene il tutto, può essere usata anche come borsa mentre su ogni oggetto risalta in bella mostra il logo di Virgin.
Anche da queste piccole cose si capisce quanto la compagnia dia attenzione alla cura dei particolari.
Inutile dire che risulta essere apprezzato dalla gran parte dei passeggeri…

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Vengono intanto accessi anche i PTV e posso cimentarmi in quello che molti considerano uno dei migliori IFE in economy.
Il V:PORT è installato su tutti gli A340-600 e su alcuni B744 (quelli basati a LHR…)
In breve:
- schermo largo circa 23 centimentri,
- 300 ore di video on demand,
- moltissimi canali musicali e 45 album di artisti catalogati per genere musicale,
- 15 giochi (tra cui “who wants to be a millionaire’”)
- una sezione dedicata ai bambini,
- possibilità di interagire con gli altri pax tramite e-mail e messaggi,
- air show.

Mica male insomma…
 
Quando siamo in prossimità dell’Islanda, viene servito il pranzo.
Ad essere sincero niente di speciale ma di gran lunga superiore a quello delle compagnie americane provate fino ad ora…
Voto 6

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Subito dopo ci viene servito anche del gelato…
Il tempo passa. Siamo oramai in pieno Oceano e a breve raggiungeremo le coste ghiacciate della Groenlandia.
Mi diverto così a fare una foto qua e là.
La mia attenzione si sposta tutta verso la winglet.


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Poi un breve giro in cabina a sgranchirsi un po’ le gambe…


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E al mio ritorno… abbiamo appena iniziato a sorvolare la Groenlandia.


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Gli assistenti di volo ogni tanto passano con le bibite. Scelta libera fra succo d’arancia, caffè, the e acqua…
Cerco di dormire ma non riesco/voglio.
Decido di guardare un po’ di programmi in TV e sentire della musica.
Ecco entrati in Canada…


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Quando mancano 2 ore all’arrivo ci viene distribuito un ultimo spuntino. Anche per questo, vale il giudizio fatto sul pranzo…


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Manca ormai poco all’arrivo. Gli A/V passano a prendere la spazzatura e ormai il San Francisco Int. Airport è dietro l’angolo.
Non vedo l’ora di vedere la città dall’alto ma ben presto mi rendo conto che i miei desideri sono irrealizzabili…
La Baia di San Francisco infatti è soggetta a forti venti che dal Pacifico puntano verso l’entroterra e che, scontrandosi con l’aria calda del litorale californiano, danno come risultato questo:


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una folta coltre di nubi che copre la città per gran parte della giornata (principalmente di mattina…)

Dopo circa 12 ore di volo, finalmente tocchiamo solo e ci dirigiamo verso il nostro gate...

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Arrivati a SFO, via veloce verso la dogana. Devo dire che l’aeroporto mi ha fatto una gran bella impressione. Pulito e ben organizzato!
Le operazioni si svolgono celermente e in poco tempo sono finalmente alla stazione Bart per prendere il treno verso Market Street.

Per ora è tutto! Spero vi sia piaciuto :)

ciao
 
sempre detto io che Virgin è una grandissima compagnia!
Complimenti[:304][:304][:304][:304][:304]:)
 
OT
Noto che nei vs. threads molte compagnie usano crackers Delser. Complimenti all'azienda friulana.

Bellissimo. Vorrei (un giorno) rifare gli stessi tuoi voli.
Sei stato a New York a vedere Jeter ai play off?