Breve resoconto di un weekend a New York, con BA in Club World provando (al ritorno) il famoso “Sleeper Service”.
Bagaglio a mano molto originale!
Al check-in mi fanno problemi con l’ESTA. Non e’ autorizzato, dicono. Insisto che era autorizzato gia’ l’anno scorso, lo ha gia’ usato, ho reinserito i nuovi dati ed e’ valido fino al 2013. L’addetta mi dice molto garbatamente “I’m afraid you won’t be able to travel today, all our flights to JFK today are full. Maybe tomorrow by which time it might be authorized”. Poiche’ vado via per soli due giorni, sarebbe stato equivalente a perdere il viaggio, quindi ripeto che ho fatto tutto quello che dovevo fare. Lei smanetta per un po’ con il computer e poi dice che l’autorizzazione e’ appena arrivata, e quindi mi stampa la carta d’imbarco. Non so se crederle o meno.
Via verso la lounge, per raggiungere la quale l’associazione a delinquere BA-BAA ha studiato un itinerario forzato: negozi, scendi le scale, altri negozi, risali le scale, entri nella lounge.
Ho prenotato il viaggio qualche mese fa, ignaro che il weekend sarebbe finito nel mezzo di un mese di allenamento intensivo con regime alimentare rigido. Prima vittima naturalmente qualsiasi bevanda alcolica, e seconda il cibo. Pazienza, sara’ un viaggio diverso.
Ho prenotato un pasto speciale in anticipo, ma non sapendo bene cosa mi aspetta a bordo cerco di mangiucchiare qualcosa nella lounge.
Vediamo cosa offre la casa oggi.
Menu
e dolci, tanto per sognare un po’
Diamo un’occhiata al buffet.
Oggi c’e’ niente poco di meno che fish and chips!! Vade retro.
Qui gia’ va un po’ meglio
Ripieghiamo su insalata.
Nascosti in un angolo, ma vanno a ruba lo stesso: macaroons e cup cakes. Guardare ma non toccare.
La qualita’ del caffe’ e’ quella che e’, pero’ complimenti a BA per fornire anche quanto occorre per chi vuole farsi un caffe’-bibitone stile Starbucks e portarselo via.
Qualche foto alla lounge, qui siamo nella gradevolissima Terrace. Sullo sfondo un Iberia, ormai si vedono parecchio al T5.
E infatti volti l’angolo e ne spunta un altro!
Ma ora che sono finite le Olimpiadi questo orrore per quanto lo dobbiamo ancora sopportare??
Estremita’ opposta della lounge. E’ piuttosto affollata ma molto spaziosa.
Il Champagne Bar e’ alla fine di un corridoio e sempre vuoto, credo molti non si accorgano neppure che esista.
Gli Champagne di BA sono generalmente di buon livello.
E per finire, non posso non rifotografare questa pacchianata
Una sorta di esposizione storica dei voli BA per il Medio Oriente… all’epoca nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe nata una certa Emirates…
Il Gate e’ al Satellite B, raggiunto con il treno. The Queen of the Skies che oggi vola a JFK.
Imbarco.
Durante l’imbarco soliti servizi: bevande (Champagne/OJ/acqua), giacche, amenity kits e hot towels. L’equipaggio di oggi nell’Upper Deck e’ molto robotico, con una AV di origine indiana al limite dello sgradevole, l’altra di origine latina (credo spagnola) un po’ piu’ spontanea e cordiale.
La Capo Cabina (CSD) ha un fortissimo accento scozzese e non si capisce quasi niente quando parla.
Acqua e hot towel.
Il posto e’ il 64A, il piu’ ambito di tutto l’Upper Deck. Avendo prenotato con abbastanza anticipo il volo riesco a bloccarlo sia all’andata che al ritorno. Essendo al finestrino e’ un posto “rear-facing” ma ha il vantaggio, rispetto agli altri, di avere accesso diretto al corridoio senza dover fare acrobazie per scavalcare il vicino quando si vuole raggiungere il corridoio e la poltrona adiacente e’ completamente reclinata. Il 64A ha invece un gap abbastanza ampio, e molto piu’ spazio per le gambe del normale.
Passaggio “libero” per il corridoio.
Legroom ampissimo.
Lampada regolabile e dimmer.
Comandi
Parete divisoria. Quando e’ abbassata praticamente fissi il vicino negli occhi. Quando imbarchi la trovi abbassata, e non c’e’ una prassi su quando e’ “educato” alzarla. Per motivi di sicurezza deve essere aperta solo durante il video di sicurezza. Ho fatto voli quando ne’ io ne’ tantomeno il vicino abbiamo osato alzarla finche’ non e’ intervenuta l’AV dicendo “let me give you both some privacy”. In questa occasione comunque taglia corto il mio vicino, prima del decollo, e la alza lui.
Cassettino molto comodo (specie per chi ha il posto al corridoio e non ha le cappelliere laterali) per laptop, scarpe ecc…
Partiamo puntualissimi spaccando il minuto alle 14.50.
Solita coda per il decollo.
Baby Lufthansa
La concorrenza
Aperitivo
Menu normale.
Pappa speciale. Insalata 2x1.
Burro “light”, ma tanto il pane e’ nella lista nera.
Main di pollo e verdure. Tolte le patate, e’ la fotocopia della mia cena a casa il giorno prima.
Per dolce mi sarei aspettato come altre volte un piatto di frutta, invece servono una sorta di mango pudding con mirtilli e pure’ di mirtilli, niente male affatto e sicuramente diverso.
Ma che e’ sta mania di far viaggiare per migliaia di km le bottigliette d’acqua?
L’IFE e’ un po’ un punto debole di BA. Il sistema e’ AVOD ma eccetto le nuove macchine che hanno il Thales, la definizione e’ mediocre e la scelta non ai livelli delle altre.
BBC News
Guardo Safe House con Denzel Washington, lavoro un po’ al computer e siamo quasi arrivati. Il volo passa veramente subito.
Iniziano a servire l’Afternoon Tea. L’AV mi dice che hanno caricato per me un non meglio definito “special sandwich” ma non potendo mangiare pane vado a fare un raid al piano sotto alla Club Kitchen che come sempre e’ fornita di ogni ben di Dio.
Ice-cream Union sono difficilissimi da trovare a Londra, e secondo me i migliori in commercio in UK (ditta fondata da argentini di origine italiana).
Gia’ che ci sono faccio un paio di foto al Galley deserto
Forno?
Qualche problema…
Torno al posto con il bottino. Si direbbe che qualcuno per allestire la Club Kitchen sia passato da Waitrose
La cabina dell’Upper Deck
Questo 747 e’ generalmente in buone condizioni tenuto conto dell’eta’ ma con evidenti segni di usura. Documentiamo tanto per dare un po’ di lavoro a 13900
Cappelliere scheggiate
Tappeti smagliati
Arriviamo al JFK con il comandante mortificato perche’ causa cambio pista all’ultimo minuto arriveremo un po’ in ritardo.
Attracchiamo in mezzo ad un mare di 747 di BA tanto che sembra di stare a Londra. Nessuna coda ai controlli, e senza bagaglio sono fuori dall’aeroporto in tempi da record.
Un po’ di foto di NY.
Meatpacking, dove si trova l’hotel
Il Gansevoort ha una spettacolare piscina panoramica (scaldata) a rooftop, a fianco ad un bar molto frequentato.
Il Met
Central Park
Tappa obbligata da Hollister
Cazzeggio di lunedi’ pomeriggio a Bryant Park
Tempo di ripartire. Sono sul volo delle 19.30 che appunto e’ uno degli Sleeper Service, il servizio studiato appositamente per chi viaggia per affari con servizi prevalentemente a terra sia a JFK che a LHR anziche’ a bordo. E’ prevista una cena-buffet nella lounge in una sala apposita, e la possibilita’ di fare colazione a LHR all’arrivo nella Arrivals Lounge oltre che di potersi fare una doccia. Inoltre, c’e’ una Elemis Spa cui si puo’ accedere sia prima dell’imbarco al JFK che all’arrivo a LHR. Il servizio a bordo e’ invece ridotto al minimo in volo e su richiesta.
Il T7 di JFK e’ una colonia di BA, con pochi altri presenti (Cathay, Qantas, Iberia e se non ricordo male Continental/United).
Check-in, in uscita non fanno storie, basta che ti togli dai piedi!
La zona check-in di First ha questo salottino un po’ discutibile (soprattutto i divani con le rispettive bandiere di UK e US), e non proprio privato visto che e’ nel bel mezzo della hall.
Il pre-flight dining e’ in una zona separata della lounge Galleries.
Chiedo se c’e’ un pasto speciale per me qui e mi rispondono che fanno solo pasti kosher. Ma c’e’ una buona scelta dal buffet quindi va bene comunque.
Insalata, un po’ di frutti di mare e tacchino
Salmone con salsa al pomodoro, brown rice, biete. Il salmone era ottimo con la salsa leggermente piccante.
Frutta e frutta secca
La dining room ha un buffet con una buona scelta e volendo una “wok station” con uno chef che prepara piatti a richiesta una volta scelti gli ingredienti.
Breve sosta nella Galleries First.
Chi non ha accesso al Pre-flight dining (cioe’ chi non viaggia in J), nella lounge non trova granche’.
Riesco a prendere un appuntamento alla spa subito dopo cena e prima dell’imbarco per un neck & back massage, ottimo.
Relax zone
Due minuti dopo e’ ora di andare al gate per l’imbarco. Il T7 non offre granche’ per lo shopping, un po’ come tutti gli aeroporti americani (per fortuna).
Stranamente l’imbarco inizia poco dopo le 19 senza un motivo particolare. Riusciamo comunque a partire con soli 5 minuti di ritardo alle 19.35, e dopo un taxi relativamente breve decolliamo alle 19.49, con un tempo di volo stimato di 6 ore esatte.
A terra l’equipaggio distribuisce i menu e chiede se si vuole mangiare. Declino cosi’ come (mi sembra) quasi tutti i pax dell’Upper Deck. L’equipaggio sembra migliore rispetto all’andata, ma l’interazione su questo volo e’ veramente minima.
Questo il menu comunque.
Dopo il decollo le luci vengono spente, mi addormento quasi subito. Dormo benissimo per quasi tutto il volo, non vi sono per niente turbobolenze e mi risveglio a pochi kilometri dalla costa del Galles quando manca poco piu’ di mezz’ora dall’arrivo.
Stiamo andando veloci
La poltrona comodissima, completamente piatta e sufficientemente larga.
La cabina al mattino
Chiedo solo uno smoothie e yoghurt greco, in attesa di fare colazione nella lounge.
Ultima foto al 64A, un posto che raccomando vivamente a chi viaggia in J sui 747 di British.
Un po’ di sano holding ci fa perdere un po’ dell’anticipo
Stadio di Twickenham (perche’ le luci sono accese alle 7am??)
Atterriamo alle 6.54am nonostante la holding, in netto anticipo. Pero' dobbiamo aspettare 10 minuti che si liberi il gate e attracchiamo alle 7.15, nonostante tutto con 5 minuti di anticipo.
Brevissimi controlli al T5, niente bagaglio e direttamente alla lounge per una doccia. Vi sono una marea di cabine per la doccia, ma non proprio enormi.
Lounge molto tranquilla
Il buffet offre tutto quello che si puo’ volere, cibi freddi.
Marmellate e yoghurt
Carboidrati di qualsiasi genere
E i piatti caldi.
Assisto divertito alla scena di un francese che chiede cosa sia il black pudding (in alto a destra), e al cambio di espressione quando un inglese glielo spiega!
Un carico di energia per la giornata.
Quindi via verso l’ufficio.
BA ha investito molto nei servizi dello Sleeper Service e il risultato e’ eccellente. La poltrona anche e’ un grosso plus di BA, specie se si riesce a prenotare un posto al finestrino per maggiore privacy o meglio ancora il 64A o 64K nell’Upper Deck del 747. Peccato solo che alcuni equipaggi non sono all’altezza del prodotto, e BA proprio non riesce ad offrire un servizio standard, ne’ sul lungo ne’ sul breve raggio, in nessuna classe. Questo e’ un grosso difetto.
Alla prossima!
BGW
Bagaglio a mano molto originale!

Al check-in mi fanno problemi con l’ESTA. Non e’ autorizzato, dicono. Insisto che era autorizzato gia’ l’anno scorso, lo ha gia’ usato, ho reinserito i nuovi dati ed e’ valido fino al 2013. L’addetta mi dice molto garbatamente “I’m afraid you won’t be able to travel today, all our flights to JFK today are full. Maybe tomorrow by which time it might be authorized”. Poiche’ vado via per soli due giorni, sarebbe stato equivalente a perdere il viaggio, quindi ripeto che ho fatto tutto quello che dovevo fare. Lei smanetta per un po’ con il computer e poi dice che l’autorizzazione e’ appena arrivata, e quindi mi stampa la carta d’imbarco. Non so se crederle o meno.
Via verso la lounge, per raggiungere la quale l’associazione a delinquere BA-BAA ha studiato un itinerario forzato: negozi, scendi le scale, altri negozi, risali le scale, entri nella lounge.

Ho prenotato il viaggio qualche mese fa, ignaro che il weekend sarebbe finito nel mezzo di un mese di allenamento intensivo con regime alimentare rigido. Prima vittima naturalmente qualsiasi bevanda alcolica, e seconda il cibo. Pazienza, sara’ un viaggio diverso.
Ho prenotato un pasto speciale in anticipo, ma non sapendo bene cosa mi aspetta a bordo cerco di mangiucchiare qualcosa nella lounge.
Vediamo cosa offre la casa oggi.
Menu

e dolci, tanto per sognare un po’

Diamo un’occhiata al buffet.

Oggi c’e’ niente poco di meno che fish and chips!! Vade retro.

Qui gia’ va un po’ meglio

Ripieghiamo su insalata.

Nascosti in un angolo, ma vanno a ruba lo stesso: macaroons e cup cakes. Guardare ma non toccare.

La qualita’ del caffe’ e’ quella che e’, pero’ complimenti a BA per fornire anche quanto occorre per chi vuole farsi un caffe’-bibitone stile Starbucks e portarselo via.

Qualche foto alla lounge, qui siamo nella gradevolissima Terrace. Sullo sfondo un Iberia, ormai si vedono parecchio al T5.

E infatti volti l’angolo e ne spunta un altro!

Ma ora che sono finite le Olimpiadi questo orrore per quanto lo dobbiamo ancora sopportare??

Estremita’ opposta della lounge. E’ piuttosto affollata ma molto spaziosa.

Il Champagne Bar e’ alla fine di un corridoio e sempre vuoto, credo molti non si accorgano neppure che esista.

Gli Champagne di BA sono generalmente di buon livello.


E per finire, non posso non rifotografare questa pacchianata

Una sorta di esposizione storica dei voli BA per il Medio Oriente… all’epoca nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe nata una certa Emirates…

Il Gate e’ al Satellite B, raggiunto con il treno. The Queen of the Skies che oggi vola a JFK.


Imbarco.

Durante l’imbarco soliti servizi: bevande (Champagne/OJ/acqua), giacche, amenity kits e hot towels. L’equipaggio di oggi nell’Upper Deck e’ molto robotico, con una AV di origine indiana al limite dello sgradevole, l’altra di origine latina (credo spagnola) un po’ piu’ spontanea e cordiale.
La Capo Cabina (CSD) ha un fortissimo accento scozzese e non si capisce quasi niente quando parla.
Acqua e hot towel.


Il posto e’ il 64A, il piu’ ambito di tutto l’Upper Deck. Avendo prenotato con abbastanza anticipo il volo riesco a bloccarlo sia all’andata che al ritorno. Essendo al finestrino e’ un posto “rear-facing” ma ha il vantaggio, rispetto agli altri, di avere accesso diretto al corridoio senza dover fare acrobazie per scavalcare il vicino quando si vuole raggiungere il corridoio e la poltrona adiacente e’ completamente reclinata. Il 64A ha invece un gap abbastanza ampio, e molto piu’ spazio per le gambe del normale.

Passaggio “libero” per il corridoio.

Legroom ampissimo.

Lampada regolabile e dimmer.

Comandi

Parete divisoria. Quando e’ abbassata praticamente fissi il vicino negli occhi. Quando imbarchi la trovi abbassata, e non c’e’ una prassi su quando e’ “educato” alzarla. Per motivi di sicurezza deve essere aperta solo durante il video di sicurezza. Ho fatto voli quando ne’ io ne’ tantomeno il vicino abbiamo osato alzarla finche’ non e’ intervenuta l’AV dicendo “let me give you both some privacy”. In questa occasione comunque taglia corto il mio vicino, prima del decollo, e la alza lui.

Cassettino molto comodo (specie per chi ha il posto al corridoio e non ha le cappelliere laterali) per laptop, scarpe ecc…

Partiamo puntualissimi spaccando il minuto alle 14.50.
Solita coda per il decollo.

Baby Lufthansa

La concorrenza

Aperitivo

Menu normale.

Pappa speciale. Insalata 2x1.

Burro “light”, ma tanto il pane e’ nella lista nera.

Main di pollo e verdure. Tolte le patate, e’ la fotocopia della mia cena a casa il giorno prima.

Per dolce mi sarei aspettato come altre volte un piatto di frutta, invece servono una sorta di mango pudding con mirtilli e pure’ di mirtilli, niente male affatto e sicuramente diverso.


Ma che e’ sta mania di far viaggiare per migliaia di km le bottigliette d’acqua?

L’IFE e’ un po’ un punto debole di BA. Il sistema e’ AVOD ma eccetto le nuove macchine che hanno il Thales, la definizione e’ mediocre e la scelta non ai livelli delle altre.
BBC News

Guardo Safe House con Denzel Washington, lavoro un po’ al computer e siamo quasi arrivati. Il volo passa veramente subito.


Iniziano a servire l’Afternoon Tea. L’AV mi dice che hanno caricato per me un non meglio definito “special sandwich” ma non potendo mangiare pane vado a fare un raid al piano sotto alla Club Kitchen che come sempre e’ fornita di ogni ben di Dio.



Ice-cream Union sono difficilissimi da trovare a Londra, e secondo me i migliori in commercio in UK (ditta fondata da argentini di origine italiana).


Gia’ che ci sono faccio un paio di foto al Galley deserto


Forno?

Qualche problema…

Torno al posto con il bottino. Si direbbe che qualcuno per allestire la Club Kitchen sia passato da Waitrose




La cabina dell’Upper Deck

Questo 747 e’ generalmente in buone condizioni tenuto conto dell’eta’ ma con evidenti segni di usura. Documentiamo tanto per dare un po’ di lavoro a 13900

Cappelliere scheggiate

Tappeti smagliati

Arriviamo al JFK con il comandante mortificato perche’ causa cambio pista all’ultimo minuto arriveremo un po’ in ritardo.
Attracchiamo in mezzo ad un mare di 747 di BA tanto che sembra di stare a Londra. Nessuna coda ai controlli, e senza bagaglio sono fuori dall’aeroporto in tempi da record.
Un po’ di foto di NY.
Meatpacking, dove si trova l’hotel



Il Gansevoort ha una spettacolare piscina panoramica (scaldata) a rooftop, a fianco ad un bar molto frequentato.


Il Met

Central Park

Tappa obbligata da Hollister

Cazzeggio di lunedi’ pomeriggio a Bryant Park


Tempo di ripartire. Sono sul volo delle 19.30 che appunto e’ uno degli Sleeper Service, il servizio studiato appositamente per chi viaggia per affari con servizi prevalentemente a terra sia a JFK che a LHR anziche’ a bordo. E’ prevista una cena-buffet nella lounge in una sala apposita, e la possibilita’ di fare colazione a LHR all’arrivo nella Arrivals Lounge oltre che di potersi fare una doccia. Inoltre, c’e’ una Elemis Spa cui si puo’ accedere sia prima dell’imbarco al JFK che all’arrivo a LHR. Il servizio a bordo e’ invece ridotto al minimo in volo e su richiesta.
Il T7 di JFK e’ una colonia di BA, con pochi altri presenti (Cathay, Qantas, Iberia e se non ricordo male Continental/United).

Check-in, in uscita non fanno storie, basta che ti togli dai piedi!

La zona check-in di First ha questo salottino un po’ discutibile (soprattutto i divani con le rispettive bandiere di UK e US), e non proprio privato visto che e’ nel bel mezzo della hall.

Il pre-flight dining e’ in una zona separata della lounge Galleries.

Chiedo se c’e’ un pasto speciale per me qui e mi rispondono che fanno solo pasti kosher. Ma c’e’ una buona scelta dal buffet quindi va bene comunque.
Insalata, un po’ di frutti di mare e tacchino

Salmone con salsa al pomodoro, brown rice, biete. Il salmone era ottimo con la salsa leggermente piccante.

Frutta e frutta secca

La dining room ha un buffet con una buona scelta e volendo una “wok station” con uno chef che prepara piatti a richiesta una volta scelti gli ingredienti.


Breve sosta nella Galleries First.




Chi non ha accesso al Pre-flight dining (cioe’ chi non viaggia in J), nella lounge non trova granche’.

Riesco a prendere un appuntamento alla spa subito dopo cena e prima dell’imbarco per un neck & back massage, ottimo.

Relax zone

Due minuti dopo e’ ora di andare al gate per l’imbarco. Il T7 non offre granche’ per lo shopping, un po’ come tutti gli aeroporti americani (per fortuna).

Stranamente l’imbarco inizia poco dopo le 19 senza un motivo particolare. Riusciamo comunque a partire con soli 5 minuti di ritardo alle 19.35, e dopo un taxi relativamente breve decolliamo alle 19.49, con un tempo di volo stimato di 6 ore esatte.
A terra l’equipaggio distribuisce i menu e chiede se si vuole mangiare. Declino cosi’ come (mi sembra) quasi tutti i pax dell’Upper Deck. L’equipaggio sembra migliore rispetto all’andata, ma l’interazione su questo volo e’ veramente minima.
Questo il menu comunque.

Dopo il decollo le luci vengono spente, mi addormento quasi subito. Dormo benissimo per quasi tutto il volo, non vi sono per niente turbobolenze e mi risveglio a pochi kilometri dalla costa del Galles quando manca poco piu’ di mezz’ora dall’arrivo.


Stiamo andando veloci

La poltrona comodissima, completamente piatta e sufficientemente larga.

La cabina al mattino


Chiedo solo uno smoothie e yoghurt greco, in attesa di fare colazione nella lounge.

Ultima foto al 64A, un posto che raccomando vivamente a chi viaggia in J sui 747 di British.

Un po’ di sano holding ci fa perdere un po’ dell’anticipo

Stadio di Twickenham (perche’ le luci sono accese alle 7am??)

Atterriamo alle 6.54am nonostante la holding, in netto anticipo. Pero' dobbiamo aspettare 10 minuti che si liberi il gate e attracchiamo alle 7.15, nonostante tutto con 5 minuti di anticipo.



Brevissimi controlli al T5, niente bagaglio e direttamente alla lounge per una doccia. Vi sono una marea di cabine per la doccia, ma non proprio enormi.

Lounge molto tranquilla

Il buffet offre tutto quello che si puo’ volere, cibi freddi.

Marmellate e yoghurt

Carboidrati di qualsiasi genere

E i piatti caldi.

Assisto divertito alla scena di un francese che chiede cosa sia il black pudding (in alto a destra), e al cambio di espressione quando un inglese glielo spiega!

Un carico di energia per la giornata.

Quindi via verso l’ufficio.
BA ha investito molto nei servizi dello Sleeper Service e il risultato e’ eccellente. La poltrona anche e’ un grosso plus di BA, specie se si riesce a prenotare un posto al finestrino per maggiore privacy o meglio ancora il 64A o 64K nell’Upper Deck del 747. Peccato solo che alcuni equipaggi non sono all’altezza del prodotto, e BA proprio non riesce ad offrire un servizio standard, ne’ sul lungo ne’ sul breve raggio, in nessuna classe. Questo e’ un grosso difetto.
Alla prossima!
BGW
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