
... e qui finiscono tutte le mie velleità shakespeariane, lo prometto.
È febbraio, fa freddo e, come spesso accade, abbiamo voglia di andarcene in un posto caldo per qualche giorno. Allo stesso tempo vogliamo approfittarne per toglierci qualche sfizio aeronautico, per esempio provare la Virgin Atlantic e rimettere piede a bordo di un 747-400 dopo diversi anni.
Le destinazioni servite da VS con la regina dei cieli da Gatwick non sono molte: Orlando, Cancún, Las Vegas, Montego Bay, L’Avana, Varadero e Barbados. Sarà sufficiente una cena con il nostro Prez e famiglia a Berlino per convincerci a scegliere quest’ultima destinazione. Si tratta quindi a tutti gli effetti di un report figlio del forum.
Detto, fatto: un venerdì sera di fine marzo è ora di prendere la S-Bahn per Schönefeld, aeroporto la cui bruttezza non finisce mai di stupire. Perlomeno questa volta la fila ai controlli è abbastanza scorrevole.

SXF-LGW
U28216
21:30 LT - 22:40 LT (ATA 22:16)
Airbus A320-214 | MSN: 5236 | First flight: 11/07/2012
G-EZWC
Seat 6A
Non ho immagini di questo volo, dato l’orario notturno e i troppi riflessi nel finestrino. La rotta è questa:

Arriviamo in orario (credo) e cominciamo la lunga camminata verso il controllo passaporti e la riconsegna bagagli, non prima di dare uno sguardo al piazzale dallo Skybridge, che offre prospettive insolite:

In tutto ci vorranno circa 45 minuti prima di uscire e raggiungere la fermata della navetta per il South Terminal. Durante la breve corsa ci intratteniamo brevemente con il cabin manager del nostro volo, un italiano, che dopo aver notato la mia luggage tag di AC si rivela essere un accanito lettore del forum

La navetta, dicevo, ci porta al South Terminal. Dalla stazione raggiungiamo in pochi minuti il nostro alloggio per la notte, ovvero il Bloc Hotel: un albergo essenziale ma confortevole, con il notevole pregio di offrire una bella vista sul piazzale e sulla pista di LGW.

Panorama dal corridoio.

L’indomani vengo svegliato dalla dolce melodia dei decolli dalla 08R. Fare spotting senza nemmeno alzarsi dal letto ha un che di decadente.


Questo dovrebbe essere G-VLIP, battezzato “Hot Lips”. Sarà il nostro?

Ci alziamo con calma e ci avviamo di nuovo al North Terminal. Qualche altro scatto dal corridoio dell’hotel:


Un altro 747 VS in arrivo, questa volta G-VAST “Ladybird” da Montego Bay, e un 777-200 dell’eterna rivale BA.

Sono circa le 10 di mattina e il North Terminal è piacevolmente deserto.


Se non ricordo male, la compagnia ha traslocato da poco al North Terminal, non so se in via temporanea a causa dei lavori al South Terminal. Per i passeggeri di economy pare ci sia l’obbligo di effettuare il check-in autonomamente prima di lasciare eventuali bagagli al drop-off.
Per ora qui regna la calma. Delle dipendenti di terra sfilano accanto a noi sfoggiando la loro divisa disegnata da Vivienne Westwood, che personalmente mi piace molto. Peccato che il look non sia sempre impeccabile: si fa notare in particolare una ragazza con i capelli già fuori posto e un trucco “leggero” che mi dicono chiamarsi terra abbronzante, ma a me sembra proprio terra da giardino. Si sarà sbagliata, può capitare!



Siamo pronti per passare i controlli. C’è molta fila, smaltita in maniera abbastanza scorrevole, eccetto per quanto riguarda la procedura per i bagagli a mano da ricontrollare: gli addetti prendono una vaschetta alla volta urlando “Anyone’s bag? Whose bag is this?”. Basta poco per rendere il tutto piuttosto caotico.

L’area partenze è molto affollata e non particolarmente bella, quindi fotografo solo il tabellone. Il nostro volo, VS29, è in orario in mezzo a una distesa monocolore arancione.

Poco più di un’ora prima del decollo scendiamo le scale verso il gate 563. Fra gli altri voli in partenza da quest’area vedo due Virgin per L’Avana e Cancún nonché un curioso UN7401 (Transaero?) per Friedrichshafen.
Mi fa impazzire questo rosso metallizzato. Ma non sarà G-VBIG a portarci a Bridgetown…

… bensì “Ladybird”, che avevo visto in arrivo dalla Jamaica in mattinata. Ma quanto è bella questa “Virgin Queen”?




L’area di fronte al gate è appena sufficiente a contenere tutti i passeggeri di questo volo, pieno a tappo in tutte le classi. L’imbarco inizia in ritardo, intorno alle 12:45.

LGW-BGI
VS29
12:55 LT (ATD 13:56) - 17:40 LT (ATA 18:02)
Boeing 747-41R | MSN: 28757 LN: 1117 | First flight: 05/06/1997
G-VAST
Seat 44A



Siamo seduti in file diverse e ho fatto cambio di posto, cedendo il mio 28J per un 44A, appena dietro l’ala. La cabina nel complesso si presenta bene, con sedili moderni e la gradevole illuminazione viola tipica del gruppo Virgin. Pulizia migliorabile.

Sebbene il pitch sia di 31 pollici, non lo trovo scomodo.

Safety card.



Per questo volo diurno i passeggeri in barbon class dispongono di una coperta e di un paio di cuffie, di qualità non eccelsa. Userei i miei auricolari, ma il jack continua a cadere fuori dalla presa nel bracciolo. Stranamente, questo problema si presenta anche con le cuffie in dotazione, e sarà così anche al ritorno.

Stacchiamo intorno alle 13:20 e ci avviamo verso la testata 08R.
Cicciobus emiratino.

Mi piace molto il video della safety demonstration (c’è anche su YouTube – LINK).



Alla fine decolliamo con circa un’ora di ritardo (cliccare sulla foto per un video del decollo).
Una bella “inversione a U” e lasciamo alla nostra sinistra lo scalo di Gatwick.

La rotta di oggi ci porta a sorvolare il Devon e la Cornovaglia, per poi proseguire sull’Atlantico direttamente fino a Barbados.


Circa un’ora dopo aver staccato le ruote dal suolo le assistenti di volo (molto curate, a differenza delle colleghe a terra) offrono un aperitivo. Qualcuno mi spieghi come si fa a produrre dei salatini all’erba cipollina e panna acid-… ah, già, è una compagnia inglese.

Do un’occhiata al menù: delle tre scelte di oggi, il pollo mi sembra quella più appetitosa, e in effetti non delude.



Spazzolo tutto e mi metto comodo. L’IFE “Vera Touch” dispone di un’ampia scelta di film, telefilm, documentari e musica, ovvero quanto serve per ammazzare il tempo. Il tasto “Touch me” all’avvio sa molto di Virgin Atlantic, ma la versione “Pam Ann”… ’nuff said. Buona qualità video, un po’ meno soddisfacente la sensibilità al tocco: ho come l’impressione che i comandi siano un po’ sfalsati, sicché risulta difficile capire esattamente dove bisogna toccare per alzare il volume o aumentare la luminosità.

Tra un film e l’altro mi alzo per sgranchirmi le gambe e fare qualche foto.




Oltre al pasto principale viene distribuito un ghiacciolo alla fragola a metà volo, mentre due ore prima dell’arrivo l’equipaggio serve il classico afternoon tea.


Ormai non manca molto. Fuori il cielo si fa già più, come dire… caraibico




L’atterraggio da ovest mi permette di ammirare la costa occidentale di Barbados, compresa la località di Speightstown, dove alloggeremo.

La rotta di avvicinamento.

Mi piace molto questa luce!


In corto finale vediamo Bridgetown e Oistins prima di toccare terra sull’unica pista del Grantley Adams International Airport (video QUI). Abbiamo recuperato gran parte del ritardo accumulato in partenza (sono le 18:02) e fuori c’è un bellissimo tramonto.


Un po’ di fauna locale. La LIAT è la principale compagnia qui a Barbados, sua seconda base dopo quella principale di Antigua e Barbuda.

A318 Avianca in partenza per Bogotá.

Un ultimo sguardo alla cabina prima di lasciare la nostra “Ladybird” e tuffarci nell’afa del tardo pomeriggio barbadiano.


Fa sempre un certo effetto sbarcare da un widebody ai remoti, specialmente se si tratta della Queen of the Skies. Ma quant’è bella?



Mi fermo ad ammirarla per qualche minuto prima di proseguire il percorso verso l’immigration, ovviamente tutto all’aperto.


Welcome to Barbados! Proseguirò il mio report con un po’ di OT prima di parlarvi del ritorno.

Continua…
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