[TR] Assalto agli antipodi


straniero

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18 Settembre 2012
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Ciao a tutti, eccomi qui con un nuovo TR. Non è recentissimo, a dire il vero; ci ho solo messo un po’ a scriverlo. Tra l’altro giusto poco fa indaco1 ha postato un TR sulla stessa destinazione, e mi sono dovuto fermare a riflettere un attimo sull’opportunità se postarlo o meno. Alla fine ha vinto il sì, non foss’altro che perché credo possa essere divertente se non addirittura istruttivo (!) vedere gli stessi posti da due punti di vista differenti. Comunque! Let’s go.

Nel lontano 201x mi ritrovo con 150k miglia AZ e con un discreto bisogno di schiodare per una decina di giorni. Al che, pragmatico, freddo e razionale, unisco le due cose e punto il mappamondo sul profondo Pacifico.

Chiamo dunque il solito call center Alitalia e chiedo: buongiorno, ho 150k miglia e vorrei andare nel Pacifico. Halp!

So di avere due possibilità: Polinesia con AF via LAX, oppure Fiji con Korean via ICN. A dire il vero c’è anche la Nuova Caledonia che a occhio mi pare la più bella di tutte, ma ci vanno solo aerei ‘normali’, mentre per LAX c’è il 380 e per Seoul il 747.

Comunque, conscio della scarsa disponibilità di posti award, e anche del fatto che KE ha dei periodi di blackout, lascio fare alla (peraltro competente) operatrice il suo lavoro. Fortunatamente, spostando la partenza e l’arrivo di un paio di giorni posso prendere il 747 per Seoul e poi andare alle Fiji. Non mi lascio sfuggire l’occaZione e prenoto. Andata passando per Londra, itinerario finale:

LIN-LHR (AP J) – LHR-ICN (KE J) – ICN-NAN (KE J)
NAN-ICN (KE J) – ICN-MXP (KE J)



Insomma KE J a manetta.

Olé!

Con l’OLCI non disponibile per viaggi premio prenotati con miglia non KE (almeno così mi è stato detto), chiamo un paio di giorni prima della partenza il call center KE e mi assicuro il posto nell’upper deck dei 747 da/per ICN, che è poi forse il motivo principale per cui ho scelto questo viaggio /angelface.

Qualcuno ha notato che AC non ha smileyni da angioletto? A me servirebbero spesso.

LIN-LHR
AZ 230
Seat 2A (J)

Passo dalla solita lounge a LIN, che è tanto caruccia quanto penosa, e al momento giusto procedo a rapide falcate verso l’imbarco. Ne approfitto per qualche foto di rito all’airone:







In lontananza vedo ciò. Insomma dai meglio che niente:



Poco da dire su questo volo: v’è spazio per le gambe, tempo per precipitare nel coma più profondo, come mostra il mio dirimpettaio, e mi porta a Londra passando per un vassoio repleto di mozzarelle e tomati, pancaldi e focacce, spumantini e caffé. Non male tutto sommato per un volo di due ore:







Plano sereno a LHR e mi tuffo nella lounge ST, dove ci sono muri viventi (li chiamano così), poltrone varie e loghi in bella vista:











Ricordo peraltro con piacere gran bicchieri di Bailey’s. Comunque all’avvicinarsi della partenza, vado verso il gate e lo vedo, inimitabile e magnifico in tutto il suo splendore:









Come sei bello aaaaa

LHR-ICN
KE 908
Seat 21B UD (Prestige)

Salgo a bordo, mi tuffo al piano superiore, e scatto delle foto orripilanti con la compattina. Una doverosa anticipazione volta a ingenerare suspense negli astanti: tanto per cambiare, l’ho fregata alla fidanza per il viaggio. Si rivelerà una vera life saver. Bene, ora che la tensione è alle stelle, possiamo procedere.

L’upper deck in tutta la sua magnificenza:





Nello splendore della foto più brutta del secolo, il mio posto. Il quale ovviamente è il più defilato di tutti:



Ho la fortuna di avere accanto a me una ragazzina coreana che ha due lati positivi:

  • dormirà quasi tutto il tempo
  • ha una minigonna da salto delle coronarie
Insomma la compagna di viaggio migliore, più per il primo punto – ho una certa età oramai e devo stare attento alla pressione, io.

Passano delle FA degne di nota a distribuire gli amenity (ovviamente non ho fatto foto, grazie di avermelo chiesto) e lasciano anche il menu, che studio attentamente sperando di impressionare la suddetta ragazzina con la mia nulla conoscenza del coreano:





A dispetto del mio fascino italico, la ragazzina in questione passerà il tempo lumando al di fuori della finestra e dormendo: un duro colpo per il mio ego, dal quale tuttavia mi riprenderò lestamente, giusto in tempo per la cena.
Intanto con mirabile puntualità l’aereo stacca e decolla rombando, furente ma sereno.

Dopo poco le FA (che, giova ricordare, sono mirabili per professionalità, eleganza e cortesia, e più non dimandate) passano a ritirare le ordinazioni. Insomma per farla breve è da mesi che aspetto di provare sto benedetto bibimbap e ne approfitto subito, dopo aver gustato l’antipastino di prosciutto. Scusate: di prochuitto, a voler dare retta al menu. Poveri noi. Vi invito a notare la presenza di non uno, bensì due bicchieri di vino, ovviamente svuotati a più riprese:





Spazzolato il ‘bap, molto piacevole anche se un po’ tepido per i miei gusti, mi alzo e trotto giulivo per l’aereo, fotografando scale (a quanto pare ho un debole per le scale) e Prestige class lower deck:





La scala: il nuovo status symbol.



Fotografo anche questa cosa qui perché fa scena. Ritengo del tutto secondario il fatto che sia riuscito a sfocare pure questa:



Nel mentre siamo qui sopra. Non è la foto che balla, è l’aereo (ehm...). Tre punti a chi ci capisce qualcosa. Comunque siamo da qualche parte sopra la Russia:



Mi concedo una foto a muzzo:



Poi vado a ronfare. Ogni tanto si incontra una lievissima turbolenza, e la si riconosce non tanto dal turbolenzare in sé, quanto dal fatto che i motori cambiano suono, si inca...volano, rombano di brutto e si passa oltre senza scossoni. Nel dormiveglia mi pare di sentire una voce metallica: Zitti tutti sono il settequattrosette, m’importa ‘na sega degli eventi naturali, qui passo io. Perché io so’ io, e voi nun siete un c... (©MarcheseDelGrillo).

Mi sveglio per la colazione e sarebbe stato meglio continuare a dormire, visto che arriva ciò:



Tra le poche cose che mi danno il voltastomaco, ciò che rientra nella categoria ‘broda’ è in pole position. Con scoramento guardo il piatto e lo mollo lì, preparandomi all’atterraggio.

Atterraggio che avviene con puntualità molto asiatica. Un’ultima fotina a questa meraviglia del creato e mi appresto ad una lunga attesa per il volo che mi porterà agli antipodi:



Prima di svenire nalla làunj, faccio un giro per l’aeroporto:







Lolwut?



Nel mentre che son lì, spotto l’A380 KE. Ora magari è cosa da tutti i giorni, ma allora erano ancora abbastanza rari. Non rende bene l’idea di quanto è enormous finché non si comparano le code con l’aereo vicino in ultima foto:









Imbolsito dall’attesa, procedo a tastoni verso la lounge KE, seminascosta al piano superiore. Dall’alto scruto codesti, che stanno inscenando un teatrino sul folklore locale:





Poi vado, non prima di aver visto questo:











Chiedo di fare una doccia. Siccome le docce sono in rifacimento, la ragazza alla reception chiama la lounge di prima classe e comunica che andrò lì. Molto bene! Mi ci reco in fretta non mancando di fare la consueta foto sfocata. Anche se dalle foto non si direbbe, sto bagno è più grosso di quello di casa:







Intimorito dalla rigidità asiatica, esco alla chetichella dalla lounge e torno al posto che mi spetta, gozzovigliando e leggendo riviste di dubbio interesse fino al momento dell’imbarco.
 
Con Korean è sempre un bel viaggiare! Anch'io sono curioso della tratta per Nadi!
La foto di AP è importante perché è una delle ultime estimonianze che avremo sull'ormai ex vettore.
 
grazie a tutti per il fìdbeck!

Bello e ben scritto! Aspettiamo il resto:)
Bell'inizio, avanti col resto che sono curioso!
fa strano vedere airone ora :) grazie e aspetto il resto!!
Bello!!! Aspettiamo con ansia il resto!!!:D
bellissimo| sbrigati con il resto per favore

in arrivo fresca di stampa! oggi poi sono in buona e mi sento di infilare sia la prossima tratta sia il giro delle isole.

Bello. Il 747 e' e sara' sempre la regina!
concordo pienamente. nemmeno l'A380 è così bello.

Molto interessante e ben scritto, grazie!
ty! concordo :D

Con Korean è sempre un bel viaggiare! Anch'io sono curioso della tratta per Nadi!
La foto di AP è importante perché è una delle ultime estimonianze che avremo sull'ormai ex vettore.
AP ci mancherà un po'... credo.

La Tratta per Nadi lo fa un pilota terrun che fa selfie sotto sopra
Che si faccia i selfie non lo so, sicuramente però c'è un momento del volo che mi ha lasciato perplesso.
 
ICN-NAN
KE 137
08G (Prestige)

Mi avvicino alla corsia per la biz e il rigido asiatico (sopra vedasi) ai controlli senza nemmeno guardare il mio biglietto mi spedisce dall’altra parte. Ora, ok che sono vestito in maglietta e pantaloni corti e ho con me uno zainetto da barbùn, ok che nonostante la doccia ho la faccia stralunata con quei tre peli di barba messi in croce che iniziano a crescere sporchi, ma almeno controlla no? Che poi non mi spiego perché uno dovrebbe essere vestito in giacca e cravatta per andare alle Fiji. Comunque, piccato, gli mostro con malcelata alterigia il mio biglietto (premio, che è l’unico modo che ho per permettermi la J), passo oltre e lo intravedo con la coda dell’occhio che se ne va furtivamente a fare harakiri in un angolo buio per la vergogna. Dispiaciuto, lo rincorro per dirgli che non è successo niente e lui sembra rinfrancato. Non so poi come sia andata a finire ma ho la coscienza a posto.

Mi siedo a subito arriva un tale nel posto di fianco al mio. Per fortuna i due posti davanti sono liberi, così si sposta e io posso provare l’ebbrezza di ronfare su due sedili due.

Lì davanti c’è la first class: il sedile è identico, il servizio diverso. Mi spiega una ragazza KE che su questo volo è riservata ai piloti e ai membri dell’equipaggio.



Intanto si decolla in orario e arrivano i menu che riesco a fotografare sfocati e quindi non li posto; in cambio vi beccate sto tramonto nuvoloso:



La foto del menu è venuta troppo male per capirci qualcosa. Comunque, antipasto incomprensibile e carnazza davvero buona:





Intanto si va che è un piacere:



Crollo e mi sveglio per il pranzo, ovviamente. Un mix di riso e carne decisamente buono e dal pizzicorio vagamente orientale. Va da sé che in questo viaggio ho mangiato solo carne e riso:



Qualche foto dall’alto dei cieli. Lo spazio è immenso da queste parti:













In men che non si dica siamo sulle Fiji:









L’atterraggio mi lascia perplesso. Non saprei bene come descrivere la sensazione, ma per circa dieci minuti sembra che l’aereo sia immobile, sospeso nell’aria, o proceda ad una velocità minima. Non sembra esserci vento forte contrario, insomma stiamo lì e il paesaggio esterno non cambia. Una cosa stranissima! (no, non ero ubriaco). Comunque alla fine atterriamo passando vicini a questo simpaticone, ci fanno ciao con la manina e arriviamo al finger:





Iddu ci ha portati qua:

 
L’immigrazione va via in pochi minuti. Esco e raggiungo il posto in cui dormirò la notte. Dormo un po’ perché son desfà e quando mi sveglio inizio a sistemare il bagaglio per il giorno dopo. Qui accade l’irreparabile. Il Michele, che in quanto informatico ha la capacità manuale di una gabina del telefono, è riuscito a mettere nello zainetto una bottiglia d’acqua non chiusa perfettamente. Nel momento in cui inizio a frugare, Murphy interviene e mi rovescia tutta la fo***ta acqua sulla reflex digitale, disintegrandola. Provo un odio fortissimo, ma essendo tutto l’avvenuto imputabile esclusivamente alla mia innata furbizia, tiro oltre, conscio del fatto che la compattina fortunosamente rubata alla fidanzata è integra e pronta all’uso. A conti fatti non c’è vacanza in cui non disintegro qualcosa legato al mondo della fotografia.

Non ho comunque intenzione di rovinarmi la sera per questo: ho prenotato un giretto in nave al tramonto, sicché mi reco lesto al porto. Zompetto serafico sulla nave e conosco questa coppia di ragazze, entrambe delle Fiji anche se una lavora in Australia. Mi raccontano che quella che lavora in Australia è tornata per il loro fidanzamento e contano un giorno di sposarsi. Son simpatiche e trincano birra come un brutale minatore svervegese al concerto dei Children of Bodom:



Fuori impazza il tramonto:







A una cert’ora torniamo al porto e vado a ronfare.

Il giorno dopo ritorno al porto per imbarcarmi su un ameno traghettino che fa il giro delle isole. Destinazione: Matacawa Levu! Ci sono una miriade di isole alle Fiji, e molte hanno strutture ricettive da fare invidia financo a Riccione. Io invece opto per quest’isolotto in base a certe sue caratteristiche:

  • è isolato dal mondo
  • la corrente elettrica la fornisce un generatore che viene acceso solo per cena
  • non c’è acqua calda (acqua corrente per la doccia però sì)
  • si vive tutti insieme in uno stanzone e si mangia con la famiglia che gestisce il posto
  • si mangia solo ed esclusivamente cibo del posto
  • in ultima analisi non c’è assolutamente niente che ricordi la civiltà
Quello che mi ci vuole! Quindi parto per un viaggetto in battello di circa sei ore, che mi porterà qui:



Durante il tragitto c’è chi sbarca e chi sale alle diverse fermate:









That’s Fiji baby!

Alla fine arrivo al mio isolotto e sbarco insieme ad altri ggiUovini. Colpito dalla presenza di tanti ragazzi/e, mi informo e scopro che vengono tutti da UK, Francia, Germania, Paesi nordici etc. In pratica costoro, finita l’università, si imbarcano per un viaggio di durata variabile tra i 6 e i 12 o più mesi, possibilmente agli antipodi, girando dove capita, raggruppandosi per arrivare nelle destinazioni comuni, lasciandosi quando si va in posti diversi, insomma diventano grandi e conoscendo il mondo senza pensare troppo al futuro. Ed è bellissimo! Se penso che qui una persona che fa una cosa del genere è considerato in media un fallito che non combinerà mai nulla nella vita, perché appena finita l’università o il liceo bisogna imbarcarsi in una serie infinita di stage da 3 mesi senza retribuzione... ecco, mi viene una gran tristezza. Comunque sono felice per loro!

L’isola è esattamente come me la aspettavo: deserta, bellissima, staccata dal mondo. Dall’altra parte del monte vive una comunità nativa, e per il resto non c’è nulla.

L’unica parvenza di civiltà sono le cinque strutture del posto, dove dormiamo noi, i gestori, e dove si mangia.

Questo è uno degli sgabiotti degli ospiti. Ci si sta in dieci:











Questo simpatico cagnolone mi ha adottato il primo giorno e non mi ha più lasciato, seguendomi ovunque andassi e proteggendomi dai pericolosi struzzi di mare, però ecco, a voler fare i pignoli, avrei preferito essere adottato da una qualunque tedeschina in trasferta:





Esaurite le facezie, che qui anche i muri hanno orecchie, la spiaggia in alcuni punti ha qualche alga, ma il mare è uno spettacolo. Chiedo scusa per le foto, che non rendono l’idea:





















Il mio asciugamano. Intorno, il nulla:



Il tempo sull’isola viene equanimamente diviso tra: bagni, sole, spiaggia, gran ronfate, cibo, diagoli improbabili con i nativi, e libri del Clive (Cussler – l'autoproclamato fuoriclasse della suspenza avventurosa o qualcosa del genere).

Nota a margine: il Clive ha scritto credo 150 libri e tuttinessunoescluso seguono sempre lo stesso schema:

  • intro in un passato più o meno remoto dove eventi slegati tra di loro troveranno un filo conduttore nel presente
  • corpo principale con cattivone (esclusivamente coreano, somalo, russo, cinese, o americano deviato ex seal) che sta preparando la conquista e/o la distruzione del mondo, spari, inseguimenti su mezzi aerei, navali e terrestri, immersione in qualche oceano, intervento del capo della cia e del presidente per sbloccare la situazione e i fondi, accoppiamento random del protagonista con la scienzata supertopa di turno, juntina di un evento creato ad hoc per mettere insieme tutti i tasselli e spiegare perché una nave fenicia affondata tre millenni fa è in qualche modo legata al cattivone di cui sopra
  • finale sul filo del rasoio in cui i buoni hanno la meglio sui cattivi e si danno tante pacche sulle spalle intascando il pagamento di cento milioni di euro sbloccato poco prima dal capo della cia e dal presidente
Non ho ancora capito se scrive dei libri belli o meno, ma nel dubbio me li sono letti tutti. Lo zenit l’ha raggiunto quando ha raccontato di una nave in via di affondo ma ferma esattamente 100 metri sotto al livello del mare da circa 10 giorni, raggiunta per salvare l’unica testimone di un eccidio circa 20 secondi prima dell’affondo definitivo. Ri-poveri noi.

Ogni cosa bella però ha un termine (no, non mi riferisco ai libri del Clive), e dopo tre giorni devo riprendere il traghetto e tornare a Nadi. Stavolta piove e mi faccio sei ore al gelo, visto che sottocoperta c’è un marasma atomico e non si riesce ad entrare. Arrivo, torno al posto della prima sera, mi accordo per avere un taxi la mattina dopo, ceno stravolto e ronfo (tanto per cambiare).

Prossima meta: Seoul!
 
Ciao e complimenti......da anni che volo LH, ho trovato anch'io le "tedeschine" in viaggio post-laurea, spettacolari veramente, non oso pensarle in un isola del genere, bravo!! Anche se non dici nulla, ci fidiamo....

Antonio
 
Ciao e complimenti......da anni che volo LH, ho trovato anch'io le "tedeschine" in viaggio post-laurea, spettacolari veramente, non oso pensarle in un isola del genere, bravo!! Anche se non dici nulla, ci fidiamo....

Antonio

naaah, uno dei miei nicknames è tuttofumo
(zitto... che il nemico ci ascolta!)

destinazione fantastica!

yea!! :cool:

Ma la tua morosa, lo sa che sei andato qui??? :)

sì certo! era vagamente invidiosa ma sapeva che mi scadevano le miglia. inoltre, come si scoprirà più avanti, ha avuto il suo tornaconto personale. al lavoro lo chiamerei uno win win scenario.
 
Anche io ho letto Clive Cussler.
UN libro.
Potevo leggerne altri, ma ho pensato "Perché farsi del male?" E parafrasando Goethe, "La vita è troppo breve per leggere libri di merda".
Accetterei di leggerne qualcun altro solo in cambio di un biglietto per le Fiji. Bellissimi posti. Grazie del TR.
 
Anche io ho letto Clive Cussler.
UN libro.
Potevo leggerne altri, ma ho pensato "Perché farsi del male?" E parafrasando Goethe, "La vita è troppo breve per leggere libri di merda".
Accetterei di leggerne qualcun altro solo in cambio di un biglietto per le Fiji. Bellissimi posti. Grazie del TR.

:D povero Clive

L'impiattamento, presentazione e aspetto sul volo ICN - NAN è vergognoso, non da J

sulla presentazione concordo, però va detto che pur essendo solo 'carne e riso', il sapore era decisamente buono.