[TR] Around six of the United States of America
- Autore Discussione FabioLIPX
- Data d'inizio
SESTA PARTE
Il far west
Dopo due notti al Grand Canyon ( ne vale la pena; mentre la maggior parte dei turisti si ferma al primo View Point, io me li sono girati tutti ) si parte per quello che è il vero Far West dei film: la Monument Valley. Dal grand Canyon dista circa 150 miglia, e dato il tipo di strada ci si mette almeno tre ore. Lungo la strada, passando dai boschi della zona del Grand Canyon, ci si rende conto del cambiamento del paesaggio. Veramente impressionante. L'unica cosa che non sono riuscito a vedere è stato un bel teschio bianco di qualche antilope.
Poco dopo il Grand Canyon si trova un altro Canyon, di cui al momento mi sfugge il nome. Non spettacolare come il suo fratello maggiore, ma pur sempre un canyon.
Mitiche strade statunitensi
Il paesaggio via via cambia, e qui mi ricorda qualche film... Dov'è la grotta con l'orso?
E ti pareva che non mi ribeccavo un bel trenino? Quattro locomotori, e "solo" 89 carri...
Poco prima di Kayenta, un cartello indica "Navajo National Monument"... Andiamoci! Nessun monumento, ma una splendida vista sulla pre-monument valley
Arrivati a Kayenta è presto, e siccome la Monument Valley merita di essere vista al tramonto, decidiamo di fare ulteriori 300 Km e andare a Four Corners, New Mexico. In questo "monumento" in mezzo al deserto ( in tutti i sensi ) si incrociano i confini di 4 stati uniti: Utah, Arizona, New Mexico, Colorado. La tipica foto con il proprio corpo diviso in quattro parti non può mancare:
Se becco quello che ha avuto l'idea di fare un monumento di metallo sotto il sole, ce lo lego sopra!!
Ritornati a Kayenta imbocchiamo la US163, la famosa strada che attraversa la Monument Valley:
Appena superato il confine e entrati nello Utah, si svolta a destra e ci si inoltra in un deserto di sabbia rossa incredibile. Talmente fine che risulta impalpabile. Arrivati al centro visitatori si può scattare la classica foto con i tre monoliti, ma io mi diverto a zoomare i due al sole:
E quando tutti e tre sono al sole, la classica foto. Non la dimenticherò mai...
Si torna indietro e man mano che il sole scende lo spettacolo aumenta. Non vorrei mai andarmene, ma mi tocca:
Azz! Mi ero dimenticato di fotografare il cartello:
La mattina seguente, prima di partire per il Bryce Canyon, fotografo le tipiche abitazioni dei nativi americani presenti di fronte al nostro albergo. Per chi non lo sapesse la Monument Valley è riserva indiana e non fa parte dei parchi nazionali statunitensi.
FINE SESTA PARTE
Il far west
Dopo due notti al Grand Canyon ( ne vale la pena; mentre la maggior parte dei turisti si ferma al primo View Point, io me li sono girati tutti ) si parte per quello che è il vero Far West dei film: la Monument Valley. Dal grand Canyon dista circa 150 miglia, e dato il tipo di strada ci si mette almeno tre ore. Lungo la strada, passando dai boschi della zona del Grand Canyon, ci si rende conto del cambiamento del paesaggio. Veramente impressionante. L'unica cosa che non sono riuscito a vedere è stato un bel teschio bianco di qualche antilope.
Poco dopo il Grand Canyon si trova un altro Canyon, di cui al momento mi sfugge il nome. Non spettacolare come il suo fratello maggiore, ma pur sempre un canyon.
Mitiche strade statunitensi
Il paesaggio via via cambia, e qui mi ricorda qualche film... Dov'è la grotta con l'orso?
E ti pareva che non mi ribeccavo un bel trenino? Quattro locomotori, e "solo" 89 carri...
Poco prima di Kayenta, un cartello indica "Navajo National Monument"... Andiamoci! Nessun monumento, ma una splendida vista sulla pre-monument valley
Arrivati a Kayenta è presto, e siccome la Monument Valley merita di essere vista al tramonto, decidiamo di fare ulteriori 300 Km e andare a Four Corners, New Mexico. In questo "monumento" in mezzo al deserto ( in tutti i sensi ) si incrociano i confini di 4 stati uniti: Utah, Arizona, New Mexico, Colorado. La tipica foto con il proprio corpo diviso in quattro parti non può mancare:
Se becco quello che ha avuto l'idea di fare un monumento di metallo sotto il sole, ce lo lego sopra!!
Ritornati a Kayenta imbocchiamo la US163, la famosa strada che attraversa la Monument Valley:
Appena superato il confine e entrati nello Utah, si svolta a destra e ci si inoltra in un deserto di sabbia rossa incredibile. Talmente fine che risulta impalpabile. Arrivati al centro visitatori si può scattare la classica foto con i tre monoliti, ma io mi diverto a zoomare i due al sole:
E quando tutti e tre sono al sole, la classica foto. Non la dimenticherò mai...
Si torna indietro e man mano che il sole scende lo spettacolo aumenta. Non vorrei mai andarmene, ma mi tocca:
Azz! Mi ero dimenticato di fotografare il cartello:
La mattina seguente, prima di partire per il Bryce Canyon, fotografo le tipiche abitazioni dei nativi americani presenti di fronte al nostro albergo. Per chi non lo sapesse la Monument Valley è riserva indiana e non fa parte dei parchi nazionali statunitensi.
FINE SESTA PARTE
SETTIMA PARTE
Glend Canyon Dam e Bryce Canyon
Dopo solo una notte alla Monument Valley, partiamo per il Bryce Canyon. Altre 5 ore di macchina, sulle tipiche strade americane.
Il lago che si nota in lontananza è il lago Powell, formato dalla diga di Glen Canyon. Su questa diga non si transita come su quella di Hoover, ma c'è uno spettacolare ponte in metallo a pochi metri. Ci fermiamo al centro visitatori a fare qualche foto.
Proseguendo verso il Bryce Canyon ci si inoltra nella Dixie National Forest, e quindi nel Red Canyon. Mai nome fu più appropriato
Gallerie naturali ( comunque sostenute dalla mano dell'uomo )
Arrivati al Best Western Ruby's Inn, l'unico hotel della zona, decidiamo che per quel pomeriggio non si fa niente. Il tempo è schifoso, io sto così così ( 10 giorni di dieta americana cominciano a farsi sentire, e il mio stomaco vorrebbe far le valigie e andarsene ), quindi un bel pomeriggio di sano riposo ci vuole proprio. La mattina dopo si parte per il giro di View Point. Come consigliato dalla Ranger andiamo direttamente all'ultimo View Point, per poi passare gli altri al ritorno. Questo view point è il punto più alto dello Utah. Nonostante l'altitudine non c'è assolutamente freddo
La vista da questo punto è magica. Effettivamente non è imponente come il Grand Canyon, ma sono i colori a renderlo caratteristico.
Il Bryce Canyon, a differenza del Grand Canyon, non è stato scavato da un fiume, ma si è formato a causa delle precipitazioni, e degli inverni rigidi. L'acqua ghiacciava rompendo le roccie e creando questa spettacolare distesa di guglie rosse
Tornando indietro uno dei punti caratteristici è Natural Bridge View Point. In effetti ha un non so chè di ponte:
Che teneri!
Ci dirigiamo verso Bryce View Point, dove si gode della classica vista da cartolina
Che dolce! Come si fa a non fotografarlo?
Azz! Fortuna che su questa strada si va piano, altrimenti si rischia una strage:
Lo spettacolo al tramonto è spettacolare ( scusate il gioco di parole ). Qui siamo a Inspiration View Point ( e in effetti l'ispirazione per le foto non manca ):
E per concludere famigliola al completo:
FINE SETTIMA PARTE
Glend Canyon Dam e Bryce Canyon
Dopo solo una notte alla Monument Valley, partiamo per il Bryce Canyon. Altre 5 ore di macchina, sulle tipiche strade americane.
Il lago che si nota in lontananza è il lago Powell, formato dalla diga di Glen Canyon. Su questa diga non si transita come su quella di Hoover, ma c'è uno spettacolare ponte in metallo a pochi metri. Ci fermiamo al centro visitatori a fare qualche foto.
Proseguendo verso il Bryce Canyon ci si inoltra nella Dixie National Forest, e quindi nel Red Canyon. Mai nome fu più appropriato
Gallerie naturali ( comunque sostenute dalla mano dell'uomo )
Arrivati al Best Western Ruby's Inn, l'unico hotel della zona, decidiamo che per quel pomeriggio non si fa niente. Il tempo è schifoso, io sto così così ( 10 giorni di dieta americana cominciano a farsi sentire, e il mio stomaco vorrebbe far le valigie e andarsene ), quindi un bel pomeriggio di sano riposo ci vuole proprio. La mattina dopo si parte per il giro di View Point. Come consigliato dalla Ranger andiamo direttamente all'ultimo View Point, per poi passare gli altri al ritorno. Questo view point è il punto più alto dello Utah. Nonostante l'altitudine non c'è assolutamente freddo
La vista da questo punto è magica. Effettivamente non è imponente come il Grand Canyon, ma sono i colori a renderlo caratteristico.
Il Bryce Canyon, a differenza del Grand Canyon, non è stato scavato da un fiume, ma si è formato a causa delle precipitazioni, e degli inverni rigidi. L'acqua ghiacciava rompendo le roccie e creando questa spettacolare distesa di guglie rosse
Tornando indietro uno dei punti caratteristici è Natural Bridge View Point. In effetti ha un non so chè di ponte:
Che teneri!
Ci dirigiamo verso Bryce View Point, dove si gode della classica vista da cartolina
Che dolce! Come si fa a non fotografarlo?
Azz! Fortuna che su questa strada si va piano, altrimenti si rischia una strage:
Lo spettacolo al tramonto è spettacolare ( scusate il gioco di parole ). Qui siamo a Inspiration View Point ( e in effetti l'ispirazione per le foto non manca ):
E per concludere famigliola al completo:
FINE SETTIMA PARTE
Foto molto belle. Complimenti per il viaggio
Come ho detto al TWA nel suo ultimo TR che era bellissimo ma un po di aerei ci vogliono pero in TR del aviazione civile
Quatro puntate un solo heli.
Vecio facci vedere le belle foto degli aeri
Come ho detto al TWA nel suo ultimo TR che era bellissimo ma un po di aerei ci vogliono pero in TR del aviazione civile
Quatro puntate un solo heli.
Vecio facci vedere le belle foto degli aeri
Ho fatto un post nella sezione SpotIt con lo spotting a KSAN e KLAX
. Poi, il resto le metto, ma mi sono spostato in macchina, quindi pochi voli.
Bellissimo TR! Vedo che il Mirage di Las Vegas resiste! Io sono stato nel 1992 e il mio hotel è stato abbattuto!
Grazie attendo il resto!
Grazie attendo il resto!
MITICOOOOOOO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie delle foto ... che voglia di tornarci ..
Grazie delle foto ... che voglia di tornarci ..
Ottava parte
Lasciamo l'aspetto naturalistico alla volta di altre due tappe cittadine. E finalmente si torna dove c'è campo per i cellulari ( dopo 5 giorni letteralmente isolati ). Il tratto Bryce Canyon - San Diego è ovviamente troppo lungo per farlo in un giorno solo, il che implica una sosta nella città insulsa: Las Vegas. Il percorso prevede un passaggio obbligato nello Zion National Park, caratterizzato da rocce molto evidenti e colori accesi.
Fauna locale:
E poi via verso il caldo torrido di Las Vegas. Tornati in Nevada alcuni cartelli lungo l'autostrada attirano la mia attenzione: "Nellis bombing zone" - "Aircraft patrolled area"... Finchè ad un certo punto un'uscita dell'autostrada indica "Nellis AFB". Io voglia di tornare a Las Vegas non ne ho, il che significa piccola sosta a Nellis, famosa base della USAF. Mentre ci avviciniamo atterra un C17 passandoci giusto sopra, e subito dopo noto una serie di 5 F-15 fare numerosi passaggi sulla base. La mia solita fortuna vuole che nel momento in cui ci fermiamo vicini alla base gli F-15 decidano di andarsene a dormire. Vabbè dai, spariamoci uno scatto schifosissimo:
E poi, tanto da dire "ci sono stato":
Arrivati a LV ci dirigiamo al nostro alloggio che per questa sera sarà l'Excalibur Hotel & Casino, molto meglio dell'imperial Palace.
"Ex.. Excantabus, Esfigitus, ehm.." - "Excalibur, imbecille!!!"
All'interno un ottimo buffet denominato "Round table buffet". Ma di tavole rotonde non se ne vedono!
Altra moto della OCC
MGM Grand
Luxor
New York, New York
Ed infine un'altro bel giretto alle fontane del Bellagio.
La mattina seguente via verso San Diego, ultima tappa del nostro viaggio. Devo dire che è una città fantastica, poco battuta da turisti, e per niente caotica. Il traffico in città è veramente poco.
Interessante sottomarino russo ( a dire di un turista che c'era lì di fianco )
Star of India, uno splendido veliero
Skyline di San Diego
San Diego è la città per eccellenza della marina statunitense. Oltre alla base vera e propria tutt'oggi operativa, si trovano cose interessanti, tra cui questo memoriale della USS San Diego:
Anche qui come a San Francisco c'è il Seaport Village, dove si mangia dell'ottimo pesce. Caratteristica foto ai lampioncini; sullo sfondo il Coronado Bridge che collega la terra ferma con l'isola nella baia di San Diego
C'è da dire che gli americani sono molto patrioti, e su questo c'è da fargli un monumento. Tutti gli edifici commerciali/finanziari hanno la bandiera sul tetto e anche buona parte delle case. Questa è veramente enorme.
GOD BLESS AMERICA
Ostelli della gioventù dedicati agli ufficiali di marina. I famosi YMCA
Come dicevo prima a San Diego c'è tutt'oggi una base militare operativa. Di casa è la USS Nimitz, in porto per manutenzione ( a giorni sarebbe partita per una nuova missione ).
Tappa immancabile di San Diego è la Old Town... Praticamente manca solo zorro...
Simpatico banditore spiega alcuni mezzi del tempo.
Il giorno seguente al "Cruise Terminal" c'è questa piccola imbarcazione...
FINE OTTAVA PARTE
La prossima parte è interamente dedicata alla visita della USS Midway ( 48 foto ).
Lasciamo l'aspetto naturalistico alla volta di altre due tappe cittadine. E finalmente si torna dove c'è campo per i cellulari ( dopo 5 giorni letteralmente isolati ). Il tratto Bryce Canyon - San Diego è ovviamente troppo lungo per farlo in un giorno solo, il che implica una sosta nella città insulsa: Las Vegas. Il percorso prevede un passaggio obbligato nello Zion National Park, caratterizzato da rocce molto evidenti e colori accesi.
Fauna locale:
E poi via verso il caldo torrido di Las Vegas. Tornati in Nevada alcuni cartelli lungo l'autostrada attirano la mia attenzione: "Nellis bombing zone" - "Aircraft patrolled area"... Finchè ad un certo punto un'uscita dell'autostrada indica "Nellis AFB". Io voglia di tornare a Las Vegas non ne ho, il che significa piccola sosta a Nellis, famosa base della USAF. Mentre ci avviciniamo atterra un C17 passandoci giusto sopra, e subito dopo noto una serie di 5 F-15 fare numerosi passaggi sulla base. La mia solita fortuna vuole che nel momento in cui ci fermiamo vicini alla base gli F-15 decidano di andarsene a dormire. Vabbè dai, spariamoci uno scatto schifosissimo:
E poi, tanto da dire "ci sono stato":
Arrivati a LV ci dirigiamo al nostro alloggio che per questa sera sarà l'Excalibur Hotel & Casino, molto meglio dell'imperial Palace.
"Ex.. Excantabus, Esfigitus, ehm.." - "Excalibur, imbecille!!!"
All'interno un ottimo buffet denominato "Round table buffet". Ma di tavole rotonde non se ne vedono!
Altra moto della OCC
MGM Grand
Luxor
New York, New York
Ed infine un'altro bel giretto alle fontane del Bellagio.
La mattina seguente via verso San Diego, ultima tappa del nostro viaggio. Devo dire che è una città fantastica, poco battuta da turisti, e per niente caotica. Il traffico in città è veramente poco.
Interessante sottomarino russo ( a dire di un turista che c'era lì di fianco )
Star of India, uno splendido veliero
Skyline di San Diego
San Diego è la città per eccellenza della marina statunitense. Oltre alla base vera e propria tutt'oggi operativa, si trovano cose interessanti, tra cui questo memoriale della USS San Diego:
Anche qui come a San Francisco c'è il Seaport Village, dove si mangia dell'ottimo pesce. Caratteristica foto ai lampioncini; sullo sfondo il Coronado Bridge che collega la terra ferma con l'isola nella baia di San Diego
C'è da dire che gli americani sono molto patrioti, e su questo c'è da fargli un monumento. Tutti gli edifici commerciali/finanziari hanno la bandiera sul tetto e anche buona parte delle case. Questa è veramente enorme.
GOD BLESS AMERICA
Ostelli della gioventù dedicati agli ufficiali di marina. I famosi YMCA
Come dicevo prima a San Diego c'è tutt'oggi una base militare operativa. Di casa è la USS Nimitz, in porto per manutenzione ( a giorni sarebbe partita per una nuova missione ).
Tappa immancabile di San Diego è la Old Town... Praticamente manca solo zorro...
Simpatico banditore spiega alcuni mezzi del tempo.
Il giorno seguente al "Cruise Terminal" c'è questa piccola imbarcazione...
FINE OTTAVA PARTE
La prossima parte è interamente dedicata alla visita della USS Midway ( 48 foto ).
NONA PARTE
Visita alla USS Midway
Meta obbligata a San Diego è la visita alla portaerei museata USS Midway ( CV-41 ). L'ingresso costa non poco, ma ne vale la pena. All'interno si può rivivere quella che era la vita dei marinai, e ufficiali di marina del tempo. Un percorso guidato ( ma anche no! ) all'interno della nave percorre le stive, i vari dormitori, gli hangar, e ogni angolo della nave. Certi percorsi, soprattutto quello che porta alla torre di controllo e al ponte di comando, sono vietati a claustrofobici e malati di cuore. A questo punto lascio la parola alle foto, che si commentano da sole:
FINE NONA PARTE
Visita alla USS Midway
Meta obbligata a San Diego è la visita alla portaerei museata USS Midway ( CV-41 ). L'ingresso costa non poco, ma ne vale la pena. All'interno si può rivivere quella che era la vita dei marinai, e ufficiali di marina del tempo. Un percorso guidato ( ma anche no! ) all'interno della nave percorre le stive, i vari dormitori, gli hangar, e ogni angolo della nave. Certi percorsi, soprattutto quello che porta alla torre di controllo e al ponte di comando, sono vietati a claustrofobici e malati di cuore. A questo punto lascio la parola alle foto, che si commentano da sole:
FINE NONA PARTE
