[TR] Agli Antipodi : VCE-CDG-LAX-PPT-BOB-MOZ-PPT-LAX-CDG-VCE (AF - TN - VT)

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Niger

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2 Marzo 2007
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TRN, VCE
www.safetycard.it
Vi propongo un mio recentissimo trip report "alla buona", con fotografie aeree da cellulare e montaggio "casereccio", anche se di cose da raccontare ce ne sarebbero; la meta è conosciuta da molti e già proposta in passato, ovvero la Polinesia Francese via California. Di fatto sono riuscito a realizzare uno dei miei sogni reconditi, ovvero andare fisicamente agli antipodi dell'Europa: mi immaginavo da sempre di essere in un puntino sulla carta geografica all'estremo opposto del mondo e circondato per migliaia di chilometri solo dall'immenso blu oceanico; se consideriamo inoltre la mia passione per l'immersione, ho preso due piccioni con una fava.
Purtroppo la meta è molto costosa, relegata dai tour operator italioti soprattutto ai viaggi di nozze, e il tempo a disposizione per via del mio lavoro è ben poco, appena 15 giorni dove al minimo ne sono richiesti almeno una ventina. Organizzo il viaggio autonomamente, ma col passare dei giorni mi rendo conto che per la complessità del tutto un appoggio esterno via agenzia risulta quasi obbligatorio. Debbo scartare nell'ordine: 1) il transito via Cile ed Isola di Pasqua, che presenta ricarichi di costi esagerati 2) il giro completo del mondo con ritorno via Asia, economicamente fattibile ma che nel complesso mi avrebbe fatto "bruciare" ancora piu' dei pochi giorni disponibili in volo/transiti 3) Il CDG-LAX con A380 AF, per motivi di coincidenze (..ma questo non è stato un dramma vista la mia nota antipatia per l'obesoplano airbus ;-). Vettore quasi obbligato in termini di costi è la compagnia di bandiera polinesiana Air Tahiti Nui, che pure non mi entusiasmava in partenza (sarà per lo scalo a CDG, o sarà per la monoflotta di marcioni A340?!). Una volta scelta la compagnia, l'ultima rinuncia è la..4) business class, che in Air Tahiti Nui non è entusiasmante e presenta un rapporto costi/benefici totalmente sopra la media.



(Parte I)

Ci troviamo quindi a metà luglio a VCE, alle 5 del mattino pronti per prendere "l'obbligato" transfer AF per CDG, volo AF 2527 delle 7:00. L'aeroporto di Venezia è conosciutissimo qui nel forum, ritenuto secondo me con correttezza una delle aerostazioni piu' riuscite d'Italia. Di primo mattino di metà luglio è già affolato:


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Comodo auto check-in AF (anche se con molte macchine fuori servizio e conseguente fila); lasciamo i bagagli che ritroveremo direttamente a Papeete (alcuni italiani conosciuti nel volo successivo mi racconteranno che con AZ non erano riusciti a farsi accettare i bagagli, caricati quindi a CDG, mentre al ritorno sono venuto a sapere essere stato possibile trasferire le valigie direttamente a LIN o FCO da PPT nonostante l'ultimo collegamento con AZ).


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Ecco il nostro A321, F-GTAN, uno dei piu' recenti 321 AF (consegnato nel 2007), aggiornato alla nuova livrea


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Imbarco:la pubblicità Volotea a VCE è in ogni dove


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Finger verso il "gitano"


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Erano secoli che non volavo AF: sinceramente mi aspettavo di piu', aereo sporco, allestimento "anni 80" che da l'aria di una cabina molto piu' vecchia degli effettivi 5 anni di vita, nessun monitor o airshow che dir si voglia, personale freddo e frettoloso. Seat pitch tremendamente "ryanairico" (io sono quasi 1.90)
Sigh.


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Ciao Venezia


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Solito servizio minimal dei tempi moderni: succo di mela e briochina (buona)


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1h e 45 di volo sostanzialmente uneventful, e siamo a CDG. Taxi lunghissimo, si intravede il Concorde in statica


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"Bienvenuti" in Francia


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Ora, non per apparire il solito polemico, ma da 1/4 francese posso permettermi l'ennesimo "non mi piace"; ebbene si, io CDG non riesco proprio a mandarmelo giu', tutto quel desiderio di manifestare la grandeur in puro curvo cemento armato...Bah
L'arrivo del mio continentale è al terminal 2F, per andare al lontano 2A dell'Air Tahiti Nui (35 min a piedi) opto per il panoramicissimo bus navetta che gira continuamente intorno al terminal. Un po' di fauna locale


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Non mi hai avuto, ciccione!


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Robe jetstreammiche


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E finalmente, in lontananza, si intravede il mio marcione azzurro


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Una caratteristica della navetta interna di CDG è che in alcuni punti taglia letteralmente la pista, e cosi' puo' accadere di doversi fermare a mo' di passaggio a livello per dare la precedenza a un 767 AA..


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Arrivati al terminal 2A, la coincidenza per PPT (TN 007, uno dei voli con scalo tecnico piu' lunghi al mondo, quasi un giorno complessivo) ci attende al gate A38, dove ci vengono prontamente stampati i ticket d'imbarco; posto 23B, lato corridoio dei 2 seats laterali, ma alla fine mi siedo sul finestrino -purtroppo sull'ala- (non censuro i dati, tanto sono l'unico "Umbertopi" d'Italia...). Il segno "T" indica il solo transito per gli USA.


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Qui inizia la mia lunga avventura sui "marcioni" A340-300 Air Tahiti Nui. La compagnia di bandiera polinesiana, che di fatto essendo Territorio d'Oltremare è una compagnia francese (finanziata dallo stato), ha iniziato i voli nei tardi anni '90 con un singolo 342 ex AF per poi consolidarsi da fine 2001 con due coppie di acquisti di A340-313X; i primi sono stati F-OJGF (Mangareva) e F-OJTN (Bora Bora), seguiti dopo un anno dalla coppia F-OSEA (Rangiroa) e F-OSUN (Moorea); nel 2005, infine, per esigenze di completezza network è stato acquisito F-OLOV (Nuku Hiva), che è l'unico piu' moderno A340-313E della flotta (con serbatoio centrale, maggiore MTOW e autonomia). Nonostante siano tutti velivoli acquisiti ex-novo (a parte Bora Bora che ha un minimo trascorso di pochi mesi in Canada 3000) e con la medesima configurazione a 3 classi, gli interni dei vari gruppetti differiscono tra loro per alcuni particolari (disposizione bagni, arredi, IFE -Nuku Hiva è l'unico con la telecamera esterna- ecc..).
Altra differenza: Mangareva, Bora Bora e Nuku Hiva sono A340 con le 2 exit doors retro alari strette, senza canotto d'ammaraggio; Moorea e Rangiroa (non so per quale motivo non siano uniformati) hanno invece la piu' comune terza uscita retroalare larga identica alle altre exit doors, con relativo canotto gonfiabile (si evacuano quindi sulla carta piu' in fretta). La conseguenza è che vi sono due safety card differenti, una per 3 velivoli e l'altra per gli ultimi 2; molti di voi conosceranno il mio collezionismo di safety card "estremo", ero già in possesso della safety card piu' comune, ora obiettivo ottenere quella di Rangiroa e Moorea!
A bordo sono presenti 6 carissimi posti di "Poerava-First", con sedili lie-flat 180, 24 di Poerava-Business, con mediocri sedili reclinabili il cui scarso rapporto confort prezzo (leggendo online) mi hanno indotto alla rinuncia e 264 posti di economy, chiamata Moana, che a dispetto dell'ilarità degli altri italiani a bordo non significa altro che "oceano" in tahitiano. Non sono riuscito a fotografare F e C, ma presentavano lo stesso pesante tessuto a motivetto verde-azzurro dell'economy, potete cercarne le immagini in rete nel caso.
Ora imbarchiamoci:


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Prima sorpresa, l'aereo è Bora Bora, non fa parte dei "lucky two". Damn!!!


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ALl'imbarco veniamo accolti dalle gentili (e non poi cosi' gnocche...) f/a polinesiane che come da tradizione donano ad ogni passeggero un fiore di Tiare, la profumatissima gardenia tahitiana simbolo dell'arcipelago.
Signora dal malo sguardo non ho il tempo di censurarla, sorry


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Benvenuti a bordo degli interni piu' "allegri" del pacifico; vi avviso che a lungo andare tutto quel verde acqua-turchese inizierà a starmi sullo stomaco.
Seat pitch tutto sommato accettabile...perdonatemi gli shorts da scolaretto


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Distibuzione amenity kit: Coperta, cuscino, calzini, cuffie, tappi, copriocchi e salviette


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Imbarco rapido ed ordinato e subito ci si mette in marcia


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Coda al decollo


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L'A340 dell'Armeé de l'Air


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..e via dalla nuvolosità parisienne


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Salatini e Coca di benvenuto


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Ecco la famosa safety card "col cerchietto rosso", che già avevo, scambiata tempo fa. Sgrunt.


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Pranzo servito un'oretta e mezza post decollo: catering Servair (scelta pollo o pesce): pollo al curry buono, formaggio francese, insalatina di gamberi discreta, dessert ottimo. Piu' che sufficiente!


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A seguire avrei la tradizionale "foto al cesso" che pero' all'ultimo ho deciso di risparmiarvi, foto venuta scura ed io che sembro un deportato afghano. La scelta di film sull'IFE (in inglese, francese e ..giapponese) è discreta, ma in ogni caso mi addormento, risvegliandomi qui:


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In piena Dreamlinerland (Canada), mentre continuiamo a inseguire il sole viene servita la cena: delle specie di agnolotti salmonati insipidi e un contorno piu' che buono. Anche qui vi era scelta tra due piatti caldi diversi ma io per primo mi trovo la scelta imposta per esaurimento scorte, male


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Iniziamo la discesa verso L.A.


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Ovunque vada un 744 LH non manca mai

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Nota dolentissima il transito a Los Angeles: arrivati in orario verso ora di pranzo, veniamo sbarcati e incanalati verso la lounge dei transiti; delle 2 ore di attesa in attesa di ripartire per PPT, una è trascorsa in fila per i controlli d'immigration (non perchè lenti, ma perchè partiti in ritardo). Risolte le pratiche ci attende una "zona grigia" tristissima, in pratica un corridoione buio (nessuna finestra sull'esterno, si perde la cognizione del tempo), senza bar (solo macchinette) e con un solo micro negozietto messo li' tanto per fare. La lounge è posta esattamente sopra la zona dei veri controlli immigration di LAX


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La scomoda sosta mi rende paradossalmente piu' stanco di prima, tanto da non vedere l'ora di risalire sul Bora Bora, al mio solito posto, per fortuna in orario.
Ripartiamo per le nostre altre 9h di volo per PPT sotto un sole cocente


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Ci vediamo presto LAX


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Passa poco tempo e viene servito l'ennesimo pasto: nella logica del volo si segue il fuso orario europeo di partenza e quindi questo sarebbe un secondo pranzo, seppur ravvicinato; si rivela il peggiore di tutti, con lo spezzatino che mi ha letteralmente "spezzato" (sarà anche il catering americano?)


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Vengono anche distribuiti i moduli d'immigrazione polinesiani (che per gli europei si limitano a semplici domande statistiche)


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Intanto si fa buio, siamo a pezzi e si inizia letteralmente a fare confusione sugli orari


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Le ultime 3 ore sono di agonia tra dormi-veglia e mal di schiena


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Quando siamo a buon punto, in arrivo a PPT per le 10 di sera, arriva l'ennesimo pasto: la "colazione", davvero ottima, che mi divoro con gusto nonostante la trance da jet-lag (compreso il tramezzino -senza aghi dentro, ndr- ;-)


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Finalmente atterriamo in orario e sbarchiamo sotto una tiepida brezza "oceanica"...salutiamo il Bora Bora


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Benvenuti a Papeete Faa'a! Sinceramente me l'aspettavo un po' meglio, visto l'alto afflusso di turismo ad alta spesa, ma tant'è, si tratta di un'aerostazione datata 1960 i cui costi di ammodernamento sono stati concentrati, come mi accorgero' al ritorno, sull'area partenze piu' che sugli arrivi.
L'orchestrina di rito che si riunisce all'arrivo di ogni volo intercontinentale ormai è un must


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Immigrazione "francese", molto blanda e veloce

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Ritiro bagagli: la valigia imbarcata a Venezia arriva sana e salva, pure per prima!!


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Grazie per la lettura e soprattutto la pazienza, continuo nei prossimi giorni con i curiosi voli interni polinesiani ed il ritorno in salsa americana!
 
Ultima modifica:
Nessun problema per gli shorts, qualcuno qui dentro li adora in aereo :)

Ottimo inizio! La piazzola a bora bora sembra un incrocio stradale con quelle strisce pedonali! :)
 
La piazzola a bora bora sembra un incrocio stradale con quelle strisce pedonali! :)

La foto e' scattata a Papeete... A Bora Bora non credo possa atterrare niente piu' di un ATR, figuriamoci un A340!!

Bell'inizio, ho viaggiato sulla stessa rotta diversi anni fa ma con Air France.
Per quello che ricordo, a LAX ci fecero fare i normali controlli di immigrazione in arrivo, come se non fossimo stati in transito.
La tratta LAX-PPT me la ricordo un po' inquietante, 9 ore di sorvolo del Pacifico senza ombra di vita... per fortuna l'orchestrina all'arrivo ti rimette nel mood giusto :) la signorina stava distribuendo un tiare a tutti i pax in arrivo vero?
 
bel TR! Aspettiamo il resto, anche se sarebbero da censurare quegli shorts :D
 
bellissimo il giro.. io per il mio matrimonio feci VCE-MXP-JFK-PPT (fino al JFK con AZ e poi TN quando aveva ancora il diretto da new york) e poi da li Moorea, Raiatea, Tahaa, Maupiti , Bora Bora e Rangiroa zaino in spalla.
23 giorni letteralmente volati!
 
Bell'inizio, aspetto il resto! Gli shorts vanno benissimo ma vanno accompagnati dalle gambe pelose, cribbio!
 
Bravo, bel TR...attendiamo il prosieguo!

Onestamente, vado controcorrente: non mi dispiace CDG. Intendiamoci, la disposizione dei terminal è orrenda; i vari subterminal 2, con le varie reti da pollaio per fermare la caduta degli stucchi sono tristissimi, lo staff è maleducato nel migliore dei casi ma... Ha un certo nonsoche che me lo rende irresistibile. Cemento brutalista incluso. Non so perché.

E anche Air Tahiti Nui sembra buona. Certo, non è Singapore Airlines, ma tutti quelli che l'hanno provata me ne hanno parlato bene, anche il servizio. E' un peccato che non abbia mai fatto un utile che fosse uno, e sarebbe un danno se dovesse sparire.
 
Ringrazio tutti voi per gli apprezzamenti...purtroppo come vi ho già detto ho fatto le foto TR col cellulare (quelle dal finestrino aereo sto provando a bilanciarle di colore), gran parte di quelle OT le ho scattate con la mia fida reflex e debbo ancora svilupparle; senza contare che mi sono dedicato parecchio alle immersioni di cui, ahimè, al momento non ho materiale da mostrarvi (film e ancora reflex subaquea). Di conseguenza, non aspettatevi niente di mozzafiato...

Eravamo rimasti all'arrivo a Papeete, capitale della Polinesia Francese, dopo 23h di volo che han lasciato il segno. Da PPT con una navetta ci siamo recati subito in albergo per riposarci pronti per partire, il mattino presto successivo, per Bora Bora (stavolta l'isola, non l'aeroplano!).


Arrivo di primo mattino a PPT Faa'a

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Come vi dicevo lìaerostazione di Faa'a è piuttosto squallida; è divisa in partenze nazionali e internazionali, e soltanto la zona partenze degli internazionali è stata adeguata a standard moderni. Questo è il "terminal" per i voli interni


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Superati dei (blandi) controlli di sicurezza, accediamo all'airside che altro non è che una stanzetta di attesa pianterreno con 3 gate affiancati; si accede a piedi ai vari velivoli della compagnia storica polinesiana, Air Tahiti (non Nui che significa "grande" e si occupa solo degli intercontinentali, mai capito perchè non siano unite). Air Tahiti codice VT, oggigiorno possiede solo ATR, quasi tutti 72 e una manciata di 42 (ne ho visto solo uno, fermo in hangar). In piu' gestisce un unico Twin Otter di proprietà governativa che vola in isole secondarie. L'imbarco è in orario, rapido e ordinato. I posti sono liberi stile FR. Il personale è misto polinesiano e francese, i piloti quasi tutti d'oltralpe. Al ritorno ci sarà pure un comandante donna.

Ecco il nostro primo ATR-72, F-OIQT "Toa Reva"

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Seat pitch tutto sommato accettabile per un volo di 45 minuti, dopo 23h su un marcione, sembrerà una passeggiata di salute!


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Start-up e pronto decollo verso i lidi dei mari del sud

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C'è pure il servizio di bordo, che sarà sempre identico: a un certo punto servono del succo d'ananas


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Panorami: questa è Moorea


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Raiatea e Ta'haa (condividono la stessa barriera corallina)


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Finalmente atterriamo a BOB, che chiaramente non è uno sport invernale ;-)
L'aeroporto di Bora Bora è uno dei primi costruiti in Polinesia, utilizzato anche dagli americani nella II guerra mondiale. E' ubicato in un motu, ovvero in un'isola pianeggiante formatasi dalla barriera corallina, a circa 700m dall'isola madre


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Salutiamo il Toa Reva


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Questa ce l'avevano anche a Jesolo...


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L'aerostazione di Bora Bora è tra le piu' curate della polinesia, piccola ma ben fatta (a mo' di bungalow). La consegna bagagli avviene “alla buona” attraverso delle rastrelliere dove vengono posate le valigie direttamente dal trattorino porta bagagli. Il retro dell'aerostazione è in pratica un...porto dove sono presenti sia le imbarcazioni private dei vari hotel sia il traghetto pubblico “Bora Bora Express” gestito direttamente dall'Air Tahiti


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Adesso vi propongo un po' di OT boraborico, salve le premesse che vi dicevo sopra. Bora Bora, chiamata la “perla del pacifico”, è da sempre considerata una delle piu' belle dell'arcipelago delle “Isole della Società”, comprendenti anche Tahiti e Moorea; si tratta di isole vulcaniche (non in attività) circondate da splendide barriere coralline in grado di creare zone di acqua calma e cristallina, le lagune. La Polinesia è comunque un territorio esteso nel pacifico quasi come l'Europa, vi sono molti altri arcipelaghi quali le Tuamotu (atolli al 100% in quanto formati da sola barriera) e isole piu' lontane e sperdute, tra le quali...la famosa Mururoa.
Che dirvi della Polinesia Francese in generale? E' un posto da sogno, ma è sicuramente molto meno “esotico” di quanto immaginassi. Come quasi tutte le colonie (chiamiamola per quel che è) d'oltralpe, tutto è estremamente “francesizzato” (vi siete mai chiesti come mai la Francia sia lo stato che riesce a conservare ancora nel 2012 microterritori sparsi in ogni dove -Reunion, Guadalupa ecc..- contenendo ogni desiderio di autonomia?). In giro si parla francese, il tahitiano si usa nei posti piu' sperduti ma di fatto anche i bambini locali vanno all'”ecole” -e tra di loro li ho sentiti parlare francese-, al supermercato si trovano la Perrier e ogni sorta di formaggio transalpino (ma anche Nutella e pasta Voiello...), in giro ci sono solo Panda, Peugeot 206, Clio e i cartelli stradali col famigerato “RAPPEL”, una botteghina su due è gestita da un francese che si è trasferito li' “per cambiare vita” (ma ci sono anche parecchi italiani)..la morale estremizzata è che ho trascorso 23h di volo per avere l'impressione, a tratti, di essere in ...Costa Azzurra.
Di contro la natura, quasi esclusivamente subaquea, è un vero e proprio paradiso terrestre, che ripaga ampiamente di tutta la fatica del viaggio.


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Hotel Intercontinental


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Cena autoctona...


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Non sono “razzista” ma...


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Questo è uno dei siti di immersione...non vi preoccupate, gli squaletti Limone “dovrebbero” essere innocui!!!


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Dopo 4 intensissimi giorni giunge il momento di spostarsi su un'altra isola, completamente differente: Moorea. Piu' grande di Bora Bora, ha una laguna corallina meno estesa ed è un'isola “piu' classica”, con un interno tropicale molto interessante. Riscoperta dal turismo di massa da pochi anni, è stata a lungo la meta di vacanze preferita dai Tahitiani, in quanto sita a soli 20 km dall'isola madre. Il volo per raggiungerla sarà di circa 40 minuti.

Check in (questa volta sono pignoli sui bagagli a mano, che nei voli interni Air Tahiti debbono pesare appena 3 Kg, contro i 10 dell'intercontinentale...di contro, hanno una discreta toleranza sui bagagli d'imbarco)


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Airside


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Ecco il nostro ATR-72, che oggi sarà F-OIQU “Tiairani”


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Salutiamo Bora Bora


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Ed ecco il flare a Moorea (MOZ)


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Sbarco


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Il nostro ATR riparte per PPT con...polli sulla pista!


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C'è da dire che polli e galline sono ovunque in libertà sulle isole, mi è stato spiegato che servono anche per eliminare i terribili millepiedi velenosi che infestano prati e sottoboschi.


Purtroppo mi hanno messo sotto carico forzato (specie weekend) una volta tornato a lavoro, perciò penso che la III e ultima parte (forse la piu' interessante) con Moorea e il ritorno s-tavolta spezzato- via US non riuscirò a completarlo che all'inizio della prossima settimana!