[TR] A spasso per l'Asia

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Mi incuriosisce molto la Mongolia, attendo il resto.

Seoul è una città dal punto di vista turistico povera, ma per uno stopover di qualche giorno è comunque piacevole.
 
Mentre Nicolap preferiva andare a New York da Kenadams (qui credo di averci imbroccato), insieme a Falkux e Dancrane (qui invece è solo un’ipotesi, troppo difficile azzeccare…), rinunciando ad un improbabile viaggio in Mongolia, eccoci all’OT.
A ULN esiste un unico monastero buddista, che visitiamo. E’ sostanzialmente l’unico sopravvissuto, poiché i russi nel ‘900 li hanno fatti chiudere quasi tutti appena si sono insediati nel territorio.


Nelle adiacenze c’è la scuola per i monaci…..


…la stupa…..


….ed i piedi di Buddha.


Ci sono anche le ruote di preghiera per i fedeli.


Il giro che abbiamo scelto è circolare ed ha come meta principale il deserto del Gobi.
Si dorme sempre in gher, che corrispondono in tutto e per tutto alle case dei nomadi. Questa è la prima.


All’interno, posizionata al centro, c’è la stufa, che di norma viene utilizzata anche per cucinare. Noi la useremo per scaldarci.


Per fortuna i campi gher sono dotati di coperte pesanti. A fine agosto alla sera c’era freddo.


La prima tappa è al Parco Nazionale di Khustai, dove è possibile vedere una razza autoctona e rara di cavalli selvatici.




Tra una tappa e l’atra si passano piccoli villaggi, dove oltre alle gher c’è qualche costruzione in mattoni e le scuole primarie.




Ci dirigiamo verso Kharkhorin, antica capitale del Paese, oggi poco più di un villaggio, dove l’antico monastero è stato trasformato in museo.


Dall’esterno sembra una fortezza murata.


All’interno ci sono diversi edifici bel conservati.




Belli anche gli interni, anche se molto meno maestosi rispetto al Tibet.




Anche qui, immancabili, le ruote per la preghiera.




Stupa.


Il monastero invece è ancora in funzione.


Entriamo a dare un’occhiata.


Arriviamo poi al monastero di Shank, dove dormiremo un notte. E’ un piccolo monastero sperduto, molto povero, ed i monaci affittano le gher per sopravvivere.


Arriviamo al pomeriggio. Le lezioni sono finite e i banchi sono vuoti.


Ma i ragazzi si esercitano tra loro. Ognuno discute un argomento con la persona che ha di fronte a sé.


Il monastero al mattino.


Arcobaleno mattutino sulla stupa.


Alle 9 iniziano le attività. I due più piccoli lo annunciano alla valle soffiando in due grandi conchiglie.


Viene aperta simbolicamente la porta….


….ed iniziano le attività di studio.


Arriviamo alle cascate di Khujirt.


Il parco naturale è molto bello ed è pieno di nomadi con pascoli.


La cascata.




Qui è frequente trovare i rapaci.


Fortuna vuole che ci fosse un cavallo morto nelle vicinanze.






Ecco gli yak.


Facciamo una passeggiata nel bosco.






Splendidi paesaggi.




Capretta buffissima.


Il sole tramonta….


…ed il pastore posta via i suoi animali.


Vediamo chi scopre l’intruso:


Qui potete apprezzare la magnificenza del WC a disposizione, essendone le gher prive.


Questo invece è un esempio delle piste che si attraversavano. Le strade non esistono (solo ora stanno iniziando le prime costruzioni), e gli spostamenti sono molto faticosi.


Esempio di gher di nomadi con il proprio gregge.


I pastori oramai usano più la moto che il cavallo.


Altro piccolo villaggetto.


Altro esempio di campo gher per turisti, con la sala ristorante ed i bagni in legno.


Monastero di Onghiin. Fino ai primi del ‘900 qui c’era un complesso molto grande con oltre 1.000 monaci. E’ stato raso al suolo, ed ora riaperto simbolicamente.


Vedete i ruderi.


Ci accompagna nella visita un piccolo monaco che poi è tornato con noi al campo e mi ha letteralmente stracciato a ping pong.


Tramonto.


Entriamo nel Gobi e finalmente c’è caldo. Cambiano paesaggio e animali.




La mungitura del cammello.


Il figlio del nomade. Che brutta maglia!!!!


Cambiano i paesaggi.


Sembra di entrare nei deserti californiani.






I turisti sono davvero pochissimi.




Tramonto. Sullo sfondo le gher dei nomadi. I cammelli sono gli animali più redditizi in assoluto.


Visitiamo i graffiti rupestri a Khavtsgait.


Sono datati intorno al 3.000 a.C.


La cosa incredibile è che sono INCUSTODITI!!!!


Chiunque potrebbe salire sulla collina e portarseli via.


Sono davvero splendidi!








Passiamo alle dune di sabbia.


Alte fino a 800m, fanno parte del Parco nazionale Khongoryn Els.






Ci arrampichiamo fino alla cima.






Anche in questo caso paesaggio stupendo.


Tramonto alle dune.


Fareste mai acquisti qui?


Arriviamo al Parco Nazionale di Gurvan Saikhan, infestato da piccoli roditori.


Si percorre a piedi una valle molto stretta.




Per arrivare ad una piccola cascata.


Torniamo indietro.


Fotografo al volo e scappo via.


Nel campo gher la proprietaria mostra questo splendido pezzo d’antiquariato ancora funzionante.


Altro tramonto.


Arriviamo al Parco Tsagaan Suvraga.


Anche in questo caso splendidi paesaggi da deserto americano….


….ma con tinte più virate verso il violaceo.








Arriviamo al Parco Nazionale di Ikh Gazryn Chuluu


E’ costituito da formazioni rocciose di granito.




E ci sono diverse caverne visitabili.






Le rocce danno il meglio di sé al tramonto.


Diventano rosso fuoco…


…e lo spettacolo è unico.


Passiamo una miniera di carbone, unica risorsa naturale del paese.




Infine ecco il Parco Nazionale Baga Gazryn Chuluu.


Anche in questo caso vi sono formazioni rocciose di granito.


Non sembra una statua egizia?


Ultimo paesaggio ameno prima di rientrare a ULN, che visitiamo in coda al viaggio.

Sobborghi della città.


Centrale elettrica.


Traffico allucinante.


Nella piazza principale c’è tutto: la borsa.


Il Parlamento unicamerale, che conta 77 deputati, e sede anche del governo.


Il palazzo della cultura.


Il teatro.


La statua di Gengis Khan al centro della piazza, ovviamente.


Tutt’attorno grattacieli.


Biblioteca nazionale.


Andiamo anche noi a teatro. Le tende che vedete erano state appena montate, poiché il girono dopo si giocava in piazza un torneo di calcetto a 5 (presenti alle le squadre di Internazionale e Parma FC).


Le vie sembrano quelle di Mosca.




In piazza è possibile trovare ancora qualcuno che veste con gli abiti tipici, utilizzati oramai solo nei giorni di festa.


Saliamo in collina per vedere la città, che come scrivevo è in pieno boom economico e non ha risentito affatto della crisi (gli edifici in blu sono la nuova scuola americana).


Palazzinari italiani fatevi avanti.


Qui tutti vogliono abitare in grattacieli.


Sullo sfondo in collina vedete invece migliaia di gher, abitate da ci non ha ancora voluto o potuto comprar casa.



Le foto sono tutte fatte dal monumento all’amicizia mongolo-russa, che domina la collina.


That’s all! Mi scuso se ho esagerato con le foto. Inizia qui la mia disavventura del viaggio di ritorno, ma questa è un’altra storia che non so se val la pena raccontare…..
 
Mentre Nicolap preferiva andare a New York da Kenadams (qui credo di averci imbroccato), insieme a Falkux e Dancrane (qui invece è solo un’ipotesi, troppo difficile azzeccare…), rinunciando ad un improbabile viaggio in Mongolia, eccoci all’OT.

That’s all! Mi scuso se ho esagerato con le foto. Inizia qui la mia disavventura del viaggio di ritorno, ma questa è un’altra storia che non so se val la pena raccontare…..

Clamoroso, Flyboy, grazie! Stupenda l'ultima foto con la tipa rossa in basso.
Apprezzerei anche io il racconto del ritorno!
 
che roba!!!!

comunque, dato che conosci bene l'Asia, non mancherò di farti qualche domanda in pvt
 
Bellissimi paesaggi, sopratutto il Gobi. Il Parco Nazionale di Ikh Gazryn Chuluu sembra la Gallura, è assolutamente uguale! :D
Grazie, apettiamo il ritorno.
 
Interessantissimo e spettacolare TR. Grazie, grazie!

Un'unica obiezione:
Passiamo una miniera di carbone, unica risorsa naturale del paese.

Il carbone è importante, anche perché la vicinanza con la Cina lo rende molto concorrenziale, ma in realtà le ricchezze minerarie del paese sono molto più varie
(rame, oro, argento, uranio, molibdeno...)
Ad Oyu Tolgoi si sta sviluppando una miniera di rame e oro che si prevede fornirà un terzo del GDP della Mongolia nel 2020.

Mi associo al desiderio di sentire i dettagli del viaggio di ritorno.
Le disavventure sono tra le letture più godibili, dal punto di vista del lettore... :-)
E poi, se ciò è troppo frivolo, sono anche istruttive :-)
 
grazie e complimenti. Bellissimo TR. Ma UB ha qualche zona "storica", voglio dire pre-XIX secolo? Tutte le volte che ho volato KE da Seoul a FCO ho visto parecchi turisti italiani fra i passeggeri provenienti dalla Mongolia, si capiva dal cappello tipico con le corna che indossavano per tutto il volo. KE e' particolarmente comoda e conveniente per la Mongolia?
 
Paesaggi stupendi. La Mongolia è una delle destinazioni che avevo in mente di farmi a breve.
Splendido TR. Thanks
 
Grazie a tutti!

@iceman85: sono stato in Giappone, Cina, Tibet, Laos, Vietnam Cambogia, India, Thailandia, Myanmar, Singapore, Uzbekistan, Iran, EAU, Hong Kong, Macau, Maldive. Chiedi pure. Stavo programmando il Bhutan per Pasqua 2014, ma alla fine ho scelto tutt'altro. Del resto c'è già un recente TR strepitoso e imbattibile a riguardo :)!

@ Dreamliner: hai ragione, l'Asia vera è ben altro :)!!! Ma geograficamente la Mongolia sta in Asia Centrale.

@kurenai no buta: sorry, ho riportato quanto ci ha raccontato la guida.

@foxtrot bravo: Ulaanbaatar non ha un centro storico, poiché fino alla colonizzazione russa ad inizio '900 tutta la popolazione viveva in gher. Io ho volato volutamente su Seoul per visitarla. Il volo più comodo ed economico è con Aeroflot via Mosca.

Prometto che lunedì posto il ritorno. Magari intanto AZ mi chiude il reclamo (finora è arrivata solo la mail standard di scuse...).