F
flyboy
Guest
Questa è la storia di…..… no, no, no! Sembra un incipit da trasmissione di Maria De Filippi (ed io sono meglio di un tronista).
C’era una volta: no, non va bene neppure questo: questa non è una storia a lieto fine.
Evabbé, allora inizio col dirvi che a seguito di quanto è occorso, e che forse racconterò, è possibile che questo TR non veda la fine (AZ1774 docet).
Aggiungo inoltre che l’OT sarà un po’ lungo, ma spero piacevole da leggere.
Le mie vacanze estive iniziano all’alba di una calda giornata dell’ultima decade di agosto. Partiamo, come sempre, da Linate, in una Milano ancora deserta.
Check in veloce e grazie a Sky Priority siamo in area sterile in un lampo.
Questo è il bar subito dopo i controlli.
Zona duty free.

Gate del piano superiore con finger ancora deserti (sono le 5.30 a.m.).

Uno dei due Iberia sta per svegliarsi.

KL, una delle prime a partire al mattino, è già in piena attività.

Andiamo alla solita Manzoni.

Dentro è quasi vuota.

Mi indispone sempre il fatto che il servizio bar apre alle 6. Se uno parte con i primissimi voli salta la colazione. Si noti inoltre che alle 6 apre: ciò non significa che sia possibile avere subito un cappuccino o un caffè. La macchina deve andare in pressione, e ci mette tempo.

Le brioche sono già state consegnate e languono nella parte interna del bancone, attendendo anch’esse di essere sistemate sui vassoi.

L’imbarco del volo per Parigi avviene con cobus al piano inferiore.

Ecco chi ci porterà nella terra della grandeur: I-BIKD.


Intanto albeggia.

Salgo per ultimo per fare qualche foto.


Vicino di parcheggio.

Lui ci precede al decollo.

Ed ora tocca a noi, dalla solita pista 36.
LIN-CDG
Volo: AZ300
Classe: J
Posto: 01A
Tipo di aereo: A320-214
Reg: I-BIKD
Schedulato: 06.55-08.25
In volo: 07.00-08.15
Durata: 1 h e 15 min.

Salutiamo Linate per 3 settimane.

Sono l’unico in Business, e mi sposto qua e là.

L’AV, gentilissima, mi serve la colazione. Per fortuna, come vedrete, madame AF avrà modo di saziarmi.

Eccoci in un lampo sopra CDG.

La capitale ancora dorme.

Passiamo ovviamente sopra Le Bourget.

Atterriamo dalla 08R che percorreremo fino in fondo per poi girare a sinistra in direzione del T2F. Lasciamo alla nostra destra il Terminal G con questi due moscerini.

Eccoci in arrivo. Da quando è stato aperto il secondo ‘braccio’ del T2F per fortuna anche AZ viene ammessa ai finger. Prima capitava molto di rado.

Adios AZ!

Usciamo e percorriamo il corridoio verso i transiti no shengen.

Oggi partiamo dal terminal M, il più recente, che infatti è aperto solo al mattino fino alle 14 circa. Da quando abbiamo messo piede fuori dall’aereo a quando siamo arrivati al terminal sono passati appena 20 minuti. E’ vero che conoscevamo la strada, che abbiamo utilizzato i varchi prioritari al controllo passaporti e che abbiamo preso al volo il bus di collegamento, ma in ogni caso devo dire che tutto scorre agevolmente grazie anche a indicazioni molto chiare e scritte a caratteri ben leggibili.

Duty free al Terminal T2M

Andiamo in lounge AF, che ho proprio bisogno di fare una colazione decente.

Dico subito che il Salon ai gate M è spaziale! Le sedute sono comodissime.

L’ambiente è curato e ha uno stile piacevole.

Zona PC.

Zona relax per chi vuol dormicchiare un po’.

Mi prenoto subito un bel massaggio.

Zona eating.

Banconi ristorazione. C’è davvero una scelta molto ampia di piatti caldi e freddi.

Verdure, pomodori e salsicce calde.

Bacon e diversi tipi di salsicce.

Uova con erbette e formaggio fuso all’interno, davvero buone.

Frutta fresca.

Patatine.

Immancabili le brioche tutto burro.

Vini. Notare che anche i superalcolici vengono posti al fresco.

Vabbè, basta con le foto, che ho fame!!!!

Sistemato lo stomaco, mi prendo uno dei tanti ipad a disposizione e navigo un po’.

Dalla lounge si vede bene il capolinea del trenino automatico.

Alle 11 inizia il pranzo. Metto prima di tutto la foto dei dolci, perché oltre ad esserci porzioni più che generose, erano davvero squi-si-ti! La crema catalana in particolare era notevole (neppure in Spagna l’ho mangiata così buona qualche settimana prima).

Orecchiette (3 sughi a disposizione, per condirle come meglio ognuno preferisce).

Insalate varie, roastbeef e gazpacho sulla sinistra.

Risotto non male.

Formaggi misti.

Lui se ne va.

Vabbè. E’ ora di andare ai gate.

Ecco colui che mi farà volare quest’oggi.

Dove vado? Opsss, non ve l’ho detto? Guardate qui.

Vicino di parcheggio.

Dall’altro lato del terminal.

Ecco il ciccione per JFK.


E questo è il mio posto, che mi ospiterà per quasi 10 ore.

Vista della Business ancora vuota.

Amenity kit sempre più essenziale in AF.

Cin cin!

Stacchiamo. Arriva un altro ciccione, stavolta arabo.

Lui ci precede.

Vista del T1.

Ed ora tocca a noi. Decolliamo dalla pista 08R.
CDG-ICN
Volo: AF264
Classe: J
Posto: 03A
Tipo di aereo: B777-300
Reg: F-GZNA
Schedulato: 13.35-07.05+1
In volo: 14.05-06.54+1
Durata: 9 h e 44 min.

Viene distribuito il menù.



IFE non male come dimensioni, ma oramai il software AF è davvero obsoleto.

Stuzzichino di pesce e pomodoro non male.

Tartina di salmone e verdure ed il solito foie gras.

Come piatto principale scelgo riso con calamari e gamberi, non male neppure questo.

Porzione di formaggi davvero essenziale.

Dolce come sempre ottimo.
Il servizio è impeccabile. Le hostess non si impallano, sanno cosa fare e lo fanno bene, con cortesia ed in modo non meccanico. Ognuna di loro ha un suo ruolo e non si sovrappone con quello di chi le sta davanti dall’altra parte del carrello.

A metà volo vado a stuzzicare qualcosa (il piatto dei mini tramezzini è mezzo vuoto per mia colpa…)

Immancabile la foto di rito.

A fine volo viene distribuito il secondo pasto. Io scelgo il salato.
La composta di mele con il crumble è sempre ottima.

Fuori sorge il sole.

E’ tutto coperto, e a terra piove.

Atterriamo sulla pista 16. Tempo orribile, ma per fortuna dopo un paio d’ore uscirà il sole.

United ai remoti.

Ci dirigiamo verso il satellite dove parcheggiano tutti gli aerei che non siano Asiana o Korean; queste ultime si spartiscono a metà l’enorme terminal. Il satellite è collegato con treno automatico.

Ciccione Koreano.

LH arriva prestissimo e prosegue per Busan.

Vicino di parcheggio.

Le procedure doganali sono velocissime, e in breve ci troviamo nella hall che porta alla stazione dei treni. Sembra Natale.

Finisce qui la prima parte.
Seguirà primo OT su Seoul e poi il volo per la destinazione finale. Quale? Lo saprete prossimamente su www.aviazionecivile.org!!!!
C’era una volta: no, non va bene neppure questo: questa non è una storia a lieto fine.
Evabbé, allora inizio col dirvi che a seguito di quanto è occorso, e che forse racconterò, è possibile che questo TR non veda la fine (AZ1774 docet).
Aggiungo inoltre che l’OT sarà un po’ lungo, ma spero piacevole da leggere.
Le mie vacanze estive iniziano all’alba di una calda giornata dell’ultima decade di agosto. Partiamo, come sempre, da Linate, in una Milano ancora deserta.
Check in veloce e grazie a Sky Priority siamo in area sterile in un lampo.
Questo è il bar subito dopo i controlli.
Zona duty free.

Gate del piano superiore con finger ancora deserti (sono le 5.30 a.m.).

Uno dei due Iberia sta per svegliarsi.

KL, una delle prime a partire al mattino, è già in piena attività.

Andiamo alla solita Manzoni.

Dentro è quasi vuota.

Mi indispone sempre il fatto che il servizio bar apre alle 6. Se uno parte con i primissimi voli salta la colazione. Si noti inoltre che alle 6 apre: ciò non significa che sia possibile avere subito un cappuccino o un caffè. La macchina deve andare in pressione, e ci mette tempo.

Le brioche sono già state consegnate e languono nella parte interna del bancone, attendendo anch’esse di essere sistemate sui vassoi.

L’imbarco del volo per Parigi avviene con cobus al piano inferiore.

Ecco chi ci porterà nella terra della grandeur: I-BIKD.


Intanto albeggia.

Salgo per ultimo per fare qualche foto.


Vicino di parcheggio.

Lui ci precede al decollo.

Ed ora tocca a noi, dalla solita pista 36.
LIN-CDG
Volo: AZ300
Classe: J
Posto: 01A
Tipo di aereo: A320-214
Reg: I-BIKD
Schedulato: 06.55-08.25
In volo: 07.00-08.15
Durata: 1 h e 15 min.

Salutiamo Linate per 3 settimane.

Sono l’unico in Business, e mi sposto qua e là.

L’AV, gentilissima, mi serve la colazione. Per fortuna, come vedrete, madame AF avrà modo di saziarmi.

Eccoci in un lampo sopra CDG.

La capitale ancora dorme.

Passiamo ovviamente sopra Le Bourget.

Atterriamo dalla 08R che percorreremo fino in fondo per poi girare a sinistra in direzione del T2F. Lasciamo alla nostra destra il Terminal G con questi due moscerini.

Eccoci in arrivo. Da quando è stato aperto il secondo ‘braccio’ del T2F per fortuna anche AZ viene ammessa ai finger. Prima capitava molto di rado.

Adios AZ!

Usciamo e percorriamo il corridoio verso i transiti no shengen.

Oggi partiamo dal terminal M, il più recente, che infatti è aperto solo al mattino fino alle 14 circa. Da quando abbiamo messo piede fuori dall’aereo a quando siamo arrivati al terminal sono passati appena 20 minuti. E’ vero che conoscevamo la strada, che abbiamo utilizzato i varchi prioritari al controllo passaporti e che abbiamo preso al volo il bus di collegamento, ma in ogni caso devo dire che tutto scorre agevolmente grazie anche a indicazioni molto chiare e scritte a caratteri ben leggibili.

Duty free al Terminal T2M

Andiamo in lounge AF, che ho proprio bisogno di fare una colazione decente.

Dico subito che il Salon ai gate M è spaziale! Le sedute sono comodissime.

L’ambiente è curato e ha uno stile piacevole.

Zona PC.

Zona relax per chi vuol dormicchiare un po’.

Mi prenoto subito un bel massaggio.

Zona eating.

Banconi ristorazione. C’è davvero una scelta molto ampia di piatti caldi e freddi.

Verdure, pomodori e salsicce calde.

Bacon e diversi tipi di salsicce.

Uova con erbette e formaggio fuso all’interno, davvero buone.

Frutta fresca.

Patatine.

Immancabili le brioche tutto burro.

Vini. Notare che anche i superalcolici vengono posti al fresco.

Vabbè, basta con le foto, che ho fame!!!!

Sistemato lo stomaco, mi prendo uno dei tanti ipad a disposizione e navigo un po’.

Dalla lounge si vede bene il capolinea del trenino automatico.

Alle 11 inizia il pranzo. Metto prima di tutto la foto dei dolci, perché oltre ad esserci porzioni più che generose, erano davvero squi-si-ti! La crema catalana in particolare era notevole (neppure in Spagna l’ho mangiata così buona qualche settimana prima).

Orecchiette (3 sughi a disposizione, per condirle come meglio ognuno preferisce).

Insalate varie, roastbeef e gazpacho sulla sinistra.

Risotto non male.

Formaggi misti.

Lui se ne va.

Vabbè. E’ ora di andare ai gate.

Ecco colui che mi farà volare quest’oggi.

Dove vado? Opsss, non ve l’ho detto? Guardate qui.

Vicino di parcheggio.

Dall’altro lato del terminal.

Ecco il ciccione per JFK.


E questo è il mio posto, che mi ospiterà per quasi 10 ore.

Vista della Business ancora vuota.

Amenity kit sempre più essenziale in AF.

Cin cin!

Stacchiamo. Arriva un altro ciccione, stavolta arabo.

Lui ci precede.

Vista del T1.

Ed ora tocca a noi. Decolliamo dalla pista 08R.
CDG-ICN
Volo: AF264
Classe: J
Posto: 03A
Tipo di aereo: B777-300
Reg: F-GZNA
Schedulato: 13.35-07.05+1
In volo: 14.05-06.54+1
Durata: 9 h e 44 min.

Viene distribuito il menù.



IFE non male come dimensioni, ma oramai il software AF è davvero obsoleto.

Stuzzichino di pesce e pomodoro non male.

Tartina di salmone e verdure ed il solito foie gras.

Come piatto principale scelgo riso con calamari e gamberi, non male neppure questo.

Porzione di formaggi davvero essenziale.

Dolce come sempre ottimo.
Il servizio è impeccabile. Le hostess non si impallano, sanno cosa fare e lo fanno bene, con cortesia ed in modo non meccanico. Ognuna di loro ha un suo ruolo e non si sovrappone con quello di chi le sta davanti dall’altra parte del carrello.

A metà volo vado a stuzzicare qualcosa (il piatto dei mini tramezzini è mezzo vuoto per mia colpa…)

Immancabile la foto di rito.

A fine volo viene distribuito il secondo pasto. Io scelgo il salato.
La composta di mele con il crumble è sempre ottima.

Fuori sorge il sole.

E’ tutto coperto, e a terra piove.

Atterriamo sulla pista 16. Tempo orribile, ma per fortuna dopo un paio d’ore uscirà il sole.

United ai remoti.

Ci dirigiamo verso il satellite dove parcheggiano tutti gli aerei che non siano Asiana o Korean; queste ultime si spartiscono a metà l’enorme terminal. Il satellite è collegato con treno automatico.

Ciccione Koreano.

LH arriva prestissimo e prosegue per Busan.

Vicino di parcheggio.

Le procedure doganali sono velocissime, e in breve ci troviamo nella hall che porta alla stazione dei treni. Sembra Natale.

Finisce qui la prima parte.
Seguirà primo OT su Seoul e poi il volo per la destinazione finale. Quale? Lo saprete prossimamente su www.aviazionecivile.org!!!!