Un po’ di OT di Bali. Stavolta un mix di mare e regioni all’interno.
Il famoso (e carissimo) Kopi Luwak, il caffe’ cagato dai gatti selvatici.
Fa un po’ senso e soprattutto non mi piace.
Le risaie sono molto belle.
L’affollata spiaggia di Jimbran. Party-waves a tutto spiano.
Il tempio di Uluwatu.
Che movimento d’acqua…
Sempre nelle vicinanze di Uluwatu, da questo belvedere si ammira l’esecuzione dei temerari che sfidano onde oggi alte fino a 5 metri e piu’.
Nusa Lembongan, isoletta molto rilassata non lontana da Bali. Il mare qui e’ molto meno inquinato rispetto a Bali.
I breaks qui hanno nomi molto invitanti. Questo si chiama “lacerations”.
E questo “razors”.
Qui siamo a Padang Padang dove sono in corso le prove di qualificazione per il Rip Curl Pro che si svolge tra luglio e agosto.
La vista classica dalla spiaggia.
Essendo con un gruppo molto club level ci invitano nella zona alta dove c’e’ la giuria.
La visuale da qui consente di ammirare la tecnica.
Denpasar (DPS)-Hong Kong (HKG)
Flight CX784
Aircaft: 777-367 (Regional)
Reg: B-HNJ
ETD: 16.10 (ATD 16.55)
ETA: 20.55 (ATA 22.02)
In the air: 17.13-21.50 (4h37)
Seat:
Load (J): 90%
Solito messaggio di Cathay che annuncia 10 minuti di ritardo, che poi diventeranno un’ora.
Il nuovo terminal di DPS e’ gradevole anche se superati i controlli prevede un passaggio obbligato nel duty free, che trovo sempre fastidioso oltre che controproducente (non mi invoglia affatto a comprare).
Al check-in ricevo un invito per la Premier Lounge, che in realta’ e’ una lounge temporanea in attesa che venga ristrutturata quella ufficiale. Consiste nell’area della meta’ di un gate con perimetro delimitato da partizioni ad altezza d’uomo e allestita con poltrone e tavoli. Lo scarso buffet viene preso d’assalto dagli ospiti, i tavoli sono sporchi dei resti dei precedenti visitatori e il wifi non funziona. Tutti buoni motivi per uscire dopo 5 minuti.
Al Gate si forma gia’ una bella calca.
L’imbarco e’ ordinato, stavolta la J e’ piena al 90% ed ho il posto a fianco libero.
La nuova J regional di Cathay non e’ malvagia tutto sommato (foto scattata all’arrivo a HKG).
Succo pre-partenza, anche questo fresco.
Stacchiamo alle 16.55 con 45 minuti di ritardo ma poi dobbiamo attendere a fondo pista un paio di atterraggi tra cui questo di Hong Kong Airlines.
Bella vista del vulcano di Lombok.
Subito dopo aver raggiunto quota l’equipaggio si mette all’opera.
In J si e’ sempre circondati dal jet set internazionale.
Il pranzo (o cena, a seconda) inizia con l’antipasto di capesante grigliate e maionese al chili. Nel frattempo mi vedo 3 Days to kill.
Yum.
Si continua con spalla di agnello arrosto, pure’ di piselli e carote.
Il cielo assume una colorazione particolare.
Poi il carrello dei dolci con formaggi e tagliata di frutta.
Infine, una bomba calorica nota come marbled cheesecake con salsa alla fragola.
Per finire, te’ e cioccolatini.
Non mi ripeto con gli aggettivi sul catering e servizio Cathay.
Finito il servizio restano due orette da riempire.
Abbiamo circumnavigato il Monte Kinabalu, per un qualche motivo.
Una piccola siesta dopo e siamo in holding su Hong Kong, che peggiora il nostro ritardo.
Atterriamo con circa un’ora di ritardo, e parcheggiamo vicino al 380 Qantas, che viaggia anch’esso con qualche ora di ritardo.
Avendo CX tagliato la frequenza notturna della domenica su DXB la coincidenza e’ il giorno dopo nel primo pomeriggio, quindi trascorro la notte al Regal Hotel dell’aeroporto. Non sono un grande fan degli alberghi in aeroporto ma questo e’ sicuramente tra i migliori.
E gia’ che ci sono, ripetero’ fino alla noia che HKG e’ secondo me l’aeroporto meglio progettato, piu’ funzionale e comodo al mondo. Basti pensare che da quando sono sceso dal mio volo Cathay fino alla lobby dell’hotel non vi era neanche un gradino da salire o scendere.
Hong Kong (HKG)-Dubai (DXB)
Flight CX731
Aircraft: 330-343
Reg: B-LAX
ETD: 16.30 (ATD 16.33)
ETA: 20.55 (ATA 20.38)
In the air: 16.55-20.30 (7h35)
Seat: 12A
Load (J): 100%
Il giorno dopo mi presento al check-in con un bel po’ di anticipo perche’ vorrei provare a spedire bagaglio e tavola direttamente fino a NBO, anche se i voli con QR sono su un PNR diverso. La connessione a DXB e’ di 3 ore ma ritirare il bagaglio e rifare il check-in e’ una menata che mi risparmierei volentieri.
CX ha una zona check-in separata per First/Gold dotata di postazioni sparse mentre c’e’ un addetto che porta via il bagaglio in attesa che venga etichettato. C’e’ uno schermo rivolto al passeggero dove vi sono tutte le informazioni del volo per il quale ci si sta registrando nonche’ il meteo a destinazione.
L’addetta CX smanetta non poco con la sua tastiera ma poi quando sul monitor leggo final destination Nairobi capisco che e’ fatta. Ricevo l’intero set di 3 carte d’imbarco. Grande Cathay!
Subito a The Wing a pranzare, visto che sono quasi le due.
Inizio con uno Champagne per chiudere in bellezza la vacanza. E’ un Delamotte.
Confesso che dopo due settimane di mie goreng, nasi goreng e stamminchia goreng a colazione, pranzo e cena, non mi pare vero di essere seduto a The Haven. Ed esagero un po’.
Dal menu, zuppa di peperoni con crostino alle olive.
Sempre dal menu, pappardelle ai funghi porcini e tartufo.
Dal buffet, insalate varie.
Non mi faccio mancare niente, dolci compresi.
Terminato l’ottimo pranzo, mi gusto un Hong Kong milk tea nella lounge. E’ simile al te’ inglese, ma anziche’ il latte, viene usato latte evaporato.
Primo incontro ravvicinato con un 380 di BA. Bruttino.
Incuriosito dal design, l’ultima oretta a HKG la trascorro esplorando il nuovo di zecca Qantas Hong Kong Lounge. Le indicazioni per raggiungerlo potrebbero essere piu’ chiare soprattutto per chi e’ in transito.
La lounge e’ enorme e praticamente deserta visto che i voli per l’Australia partono tutti in serata. Il design e’ moderno e contemporaneo, promosso subito.
Il design di queste poltrone/panchine mi piace molto.
Il bar.
Con il BBQ pork cinese.
Il buffet offre piatti caldi e insalate.
Nonostante sia pieno come un uovo, trovo spazio per il famoso Rockpool Apple crumble. 10+
Ci sono tantissimi tavolini dove potersi sedere e mangiare. In prossimita’ della partenza dei voli QF c’e’ un servizio dal carrello, in aggiunta al buffet.
E’ ora di andare al gate. Quanto mi piace questo aeroporto!
L’autobus dell’aria per Dubai.
Oggi upgrades a manetta. Sul banco del gate ci sono almeno una ventina di carte d’imbarco ristampate per altrettanti fortunati. Il personale di terra ha comunque la delicatezza di tenerle capovolte in modo da rendere il processo piu’ discreto possibile.
Riesco ad imbarcare per primo in modo da rubare uno scatto alla cabina vuota in santa pace. Cosa non si fa per AC
Prima della partenza vengono servite le bevande, questo e’ il Cathay Delight: analcolico a base di latte di cocco, succo di kiwi e menta.
Air Canada.
Toh, chi si rivede.
Muso contro muso.
Gemello 330.
Il bestione che spinge il 777 per 15 ore e piu’.
Mi gusto il decollo dell’MD11, una rarita’ ormai.
Subito dopo tocca anche a noi.
Poco dopo il decollo la Capo Cabina passa a salutare e consegnare i menu. Vista l’abbuffata a The Wing, chiedo se posso mangiare tra qualche ora. Lei si precipita nel galley per controllare che non abbiano iniziato a scaldare la portata principale, in modo che possano tenermi da parte quella che preferisco. Torna e mi dice che e’ tutto ok, devo solo indicare all’AV la mia preferenza.
Dopo un minuto arriva l’AV che prende l’ordine e mi informa che la preparazione dura 20 minuti, quindi di farle sapere quando gradisco mangiare con altrettanto anticipo. Il tutto ovviamente con sorrisi a tutto spiano, senza l’ombra di avere scocciato nessuno per l’aggravio di lavoro.
Fatto cio’ reclino completamente la poltrona e dormo per circa due ore, fino a qui.
Non appena riapro gli occhi, mentre stanno quasi per finire il servizio principale, l’AV mi chiede subito se desidero qualcosa.
Inizio a vedere The Great Gatsby, bel film anche se un po’ lungo (2 ore e 20).
Solo io trovo inquietante la musica della sigla di StudioCX?
Questa:
https://www.youtube.com/watch?v=YoZRpoyPafk
A proposito di cose inquietanti… finito il film siamo sopra Bhopal.
A circa 5 ore dalla partenza di HKG decido di cenare. Praticamente si tratta del servizio completo, ma svolto individualmente. Non solo, ma l’AV chiede di volta in volta se gradisco la portata successiva, ecc…
Mentre aspetto i 20 minuti di preparazione ascolto un po’ di musica. Con StudioCX siamo molto amici.
Salmone marinato.
Halibut cinese con riso e salsa piccante. Se la presentazione della cucina continentale nel piatto rettangolare mi piace poco, quella della cucina cinese, nel piatto a mezzaluna con ciotolina separata per il riso, invece e’ molto particolare.
Peccato che la cucina cinese non mi sia mai piaciuta granche’.
Tra i formaggi oggi c’e’ anche il taleggio. Brava Cathay!
Per finire, un secondo apple crumble…
Mentre sto finendo la cena inizia il secondo servizio, una sorta di rinfresco con a scelta un pie vegetariano o noodles in brodo con manzo brasato. Ovviamente passo anche se l’AV mi chiede se intendo continuare a magiare!
Non mi piacciono particolarmente i voli diurni, ma questo e’ praticamente volato. Certo la possibilita’ di poter mangiare, dormire e guardare la TV quando mi era comodo e’ stato un vantaggio non da poco, e piu’ da F che da J.
In prossimita’ di DXB facciamo il classico avvicinamento ad S ma essendo le manovre molto strette non vengono captate dall’Airshow.
Il nostro 330 perlatro non sembra gradire molto la manovra e ci regala nelle virate un paio di vuoti d’aria da brivido.
Arriviamo a DXB con un po’ di anticipo, saluto calorosamente l’equipaggio Cathay per l’ottimo volo, cosi’ come ottimi sono stati tutti i precedenti.
Dubai-Doha
Flight: QR1015
Aircraft: A330-202
Reg: A7-ACJ
ETD: 00.25 (ATD 00.20)
ETA: 00.30 (ATA 00.33)
In the air: 00.43-00.28 (45’)
Seat: 03A
Load: 9/24
Il transito allo Sheikh Rashid e’ molto semplice, anziche’ scendere la rampa completa verso il lungo corridoio sotterraneo, si supera il controllo di sicurezza e si e’ gia’ in zona transiti.
Qatar Airways usa la Airport Hotel lounge che non e’ niente di che e soprattutto affollata da famiglie saudite in partenza per Riyadh con piccole pesti rincorse dalle filippine che tentano invano di tenerle a bada.
Non appena apre il gate mi fiondo ad aspettare l’imbarco. A sorpresa, questo inizia subito, circa 1 ora prima della partenza.
L’aereo per Doha e’ un 330, anche qui la business viene venduta come First.
La poltrona e’ una lie-flat angolata. Non mi colpisce particolarmente.
L’attesa a bordo e’ ovviamente piu’ lunga del solito visto l’imbarco avvenuto con cosi’ largo anticipo. Le AV offrono bevande e scelgo questo analcolico che e’ una sorta di limonata fresca con menta. Divina.
Vengono distribuiti i giornali a scelta tra arabi, internazionali e del Golfo, hot o cold towels, nonche’ il caffe’ arabo con dattero.
Stacchiamo in anticipo ma nonostante cio’ arriveremo a Doha con qualche minuto di ritardo, sempre per colpa dell’unica pista in uso a DXB.
L’AV prima del decollo ha distribuito il menu ed avevo scelto l’opzione vegetariana.
Da questo momento in poi la stanchezza ha la meglio con buona pace per il report.
Non appena ci stacchiamo dal suolo infatti reclino completamente la poltrona e dormo finche’ non siamo in avvicinamento a Doha.
Due AV vengono a scusarsi per non avermi servito la cena ma dicono che erano indecise se svegliarmi o meno. Rispondo loro che hanno fatto benissimo.
Doha-Nairobi
Flight: QR1339
Aircraft: 320-232
Reg: A7-AHE
ETD: 01.45 (ATD 02.08)
ETA: 07.00 (ATA 06.49)
In the air: 02.20-06.44 (4h24)
Seat: 03A
Load: 7/12
Allo sbarco a Doha ci attende una camminata kilometrica fino ai varchi di sicurezza dove la fila e’ inesistente nonostante l’aeroporto sia decisamente piu’ affollato rispetto all’andata.
Ho poco piu’ di un’ora per cambiare aereo quindi vado direttamente al gate, che essendo un bus gate e’ al piano inferiore, dove l’imbarco e’ gia’ iniziato ma un addetto chiama i passeggeri di business per fargli saltare la fila ed imbarcarli su un bus separato. Non solo, ma nonstante siamo solo in 7 in business oggi, vengono addirittura organizzati due autobus in modo da non fare aspettare i passeggeri a bordo.
L’imbarco e’ rapido e l’equipaggio ha gia’ sistemato tutto l’occorrente (amenity kits, menus, auricolari, coperte e cuscini) individualmente su ciascun posto occupato (es. al 3K c’e’ l’amenity kit femminile, e puntualmente poco dopo si sistemera’ una signora).
Una volta seduti vengono offerte le bevande e salviettine, e l’AV passa a prendere gli ordinativi per il pasto, che su questo volo e’ una cena, nonstante sia ormai tardissimo.
Per la cronaca, questo era il menu (che ex post non sembra male affatto!)
Ovviamente salto tutto il servizio e chiedo all’AV se mi fa avere solo un espresso prima dell’atterraggio.
Partiamo con 20 minuti di ritardo alle 2.05am, il taxi e’ abbastanza breve e siamo in volo poco dopo.
Stesso copione del volo precedente, reclino per quanto possibile (cioe’ poco) il sedile e crollo. Mi sveglio che mancano 30 minuti all’arrivo, senz’altro complice la stanchezza, ma ho dormito come un sasso e comodamente, nonostante la poltrona non sia neanche una parente lontana delle lie-flat.
Fuori il sole inizia ad alzarsi.
Puntualmente arriva il mio espresso.
Questo volo non lo ho visto per niente.
Atterriamo nonostante il ritardo con un discreto anticipo. L’orario del volo e’ ampiamente gonfiato.
Parcheggiamo ai remoti. Sbarchiamo per primi ma dobbiamo attendere che l’autobus si riempia quindi vanificando il tutto. A quest’ora vi sono diversi arrivi ma riesco a cavarmela in pochi minuti al controllo passaporti, seguito da circa mezz’ora di attesa per i bagagli.
Mentre aspetto osservo un mare di bagagli scaricati a lato del nastro, tutti ritardati provenienti da LHR con BA.
Nonostante l’incognita dell’interlining a Dubai e la connessione breve a Doha, tutto il bagaglio arriva salvo a destinazione.
A viaggio concluso posso dire che sia QR che CX offrono ottimi prodotti, ma non credo siano sullo stesso livello. Certo la business del Dreamliner di QR e’ eccellente ma e’ disponibile per ora solo su un numero limitatissimo di rotte. E nonostante sia evidente che QR non badi a spese sul prodotto (dalle marche di champagne, all’amenity kit, al catering, ecc…), la qualita’ degli equipaggi resta ben al di sotto di quelli di Cathay.
Molto bella la lounge QF a Hong Kong anche se, vista la situazione finanziaria in cui versa la compagnia, non so quanto senso abbia aprire lounges del genere in giro per il mondo (ne ha appena inaugurata una anche a LAX).
Ho trovato Cathay in ottima forma, e si conferma una garanzia assoluta.
Grazie per la lettura!
BGW