Secondo Skytrax, il mix di voli con Qatar Airways e Cathay Pacific come quello che su cui mi appresto a viaggiare (NBO-DOH-DXB con QR e DXB-HKG-DPS con CX) dovrebbe essere il top dell’aviazione di oggi, essendo CX e QR entrambe insignite del prestigioso rating di “5-star” (scrivo in inglese per non confondere con uno pseudo-movimento nostrano), riservato a sole 7 compagnie in tutto il mondo.
Vediamo se il viaggio conferma la mia impressione, e cioe’ che Skytrax e’ un po’ tutta una bufala.
Nairobi-Doha (HIA)
Flight: QR1340
Aircraft: A320-232
Reg: A7-AHA
ETD: 12.55 (ATD 12.49)
ETA: 18.05 (ATA 17.29)
In the air: 13.03-17.20 (4h17)
Seat: 01K
Load (J): 4/12
NBO triste as ever.
Con il traffico leggero di sabato mattina sono in aeroporto oltre 3 ore prima della partenza, quindi trovo i banchi ancora chiusi.
Effettuato il check-in, mi informano che non c’e’ lounge a NBO, quindi superati i controlli mi sistemo nel Java House. C’e’ il wifi a pagamento ad una velocita’ accettabile.
La miscela keniota sara’ pure pregiata ma personalmente lo trovo ai limiti del bevibile.
Quando mi scade il pacchetto internet me ne vado al gate ad aspettare l’imbarco.
Al controllo l’addetta chiede quanto tempo rimango a Dubai, e quando le rispondo 1 giorno, mi chiede dove sono diretto dopo. Le dico garbatamente che non sono caxxi suoi e non batte ciglio.
Il bolidino per Doha di oggi.
Tutto quello che lo spotting a NBO ci regala oggi e’ un 747 Cargolux in atterraggio.
Imbarchiamo oltre l’orario indicato sulla carta d’imbarco ma in 20 minuti e’ tutto finito e siamo pronti per partire.
In J oggi siamo in 4 piu’ due piloti. Ciascuno ha un posto al finestino con il posto a fianco libero.
Fila 1. La J consiste di 3 file di 2-2.
La poltrona per le prossime 5 ore.
Legroom buono.
Viene subito distribuita la salviettina, a scelta se calda o fredda, su un piattino. Anche Swiss in prima classe offre le salviette su un piattino.
Le AV servono bevande prima del decollo ma devo attendere un po’ per lo champagne perche’ mi viene spiegato che devono aprire il bar con la chiave e lo faranno ad imbarco ultimato.
Lo Champagne e’ Lanson Gold Label Vintage Brut, not bad. Viene versato al posto, ancora una volta come in una prima classe (e neppure su tutte le compagnie). Le prime impressioni di QR sono quindi buone.
L’amenity kit contiene prodotti di Ferragamo.
Separatamente viene distribuita una sacca con calzini, mascherina e tappi. Dentifricio, spazzolino, rasoio e altri prodotti sono disponibili in bagno.
I calzini hanno una suola antiscivolo. Ottima idea.
Stacchiamo con lieve anticipo. Tre code africane.
Il pilota fa il suo annuncio di benvenuto, dall’accento direi che e’ spagnolo. Il resto dell’equipaggio e’ asiatico, meno un AV arabo, che poi fara’ gli annunci in lingua.
L’Airshow e’ prevalentemente in arabo, con qualche rara apparizione dell’inglese.
Schermo pull-out di buone dimensioni.
Dopo il decollo vengono serviti gli aperitivi con noccioline calde, mentre sorvoliamo l’ex colonia italiana. Scelgo un Sauvignon Blanc neozelandese.
Il menu viene distribuito in una elegante copertina rigida e contiene tre libretti (cibo, bevande e vini).
Intanto siamo qui.
Si inizia con un antipasto di gamberoni al sesamo, formaggio e quiche ai funghi (l’altra scelta era mezze arabo). Abbinamento insolito ma buono.
A lato una insalata con feta e rapa. OK.
Il piatto principale e’ pesce (non meglio specificato) con riso e verdure.
La presentazione non e’ delle migliori ma anche questo piatto era cucinato bene e sufficientemente saporito.
E per finire i formaggi di Brown’s, accettabili (l’altra scelta era una torta alla fragola).
Per essere catering caricato a NBO, direi che tutto sommato non era male. Il servizio e’ stato cortese, preciso e attento fino al formaggio, quando poi l’AV prima di dimentica di offrirmi il caffe’, e poi di sparecchiare il tavolo. Strano.
L’espresso e’ buono; anche qui c redo che poche compagnie sono attrezzate con la macchina per l’espresso sul 320 di medio raggio.
Altra hot towel, sempre nel piattino.
Durante il pranzo mi attacco all’IFE, per essere un A320 vi e’ una eccellente selezione on-demand. Scelgo “A Long way down” che ha il dubbing in italiano. Una volta tanto un film divertente invece delle solite boiate che passano in aereo.
La poltrona in posizione recline non e’ proprio delle piu’ comode. Va bene per un volo diurno come questo ma temo per il volo notturno al ritorno.
Dopo una breve pausa quando manca circa 1 ora e 30 all’arrivo a Doha l’AV passa per la cabina offrendo altre bevande. Scelgo il Rooibos che l’AV inizialmente confonde con Grey Goose
Il te’ viene servito con tre tipi di biscotti Walker’s.
Tra cui quelli in cima alle mie preferenze, subito dopo il shortbread scozzese.
Ci avviciniamo a Doha (o HIA, come piace chiamare il nuovo aeroporto) con larghissimo anticipo, l’atterraggio e’ morbido ed il taxi e’ relativamente breve.
All’uscita la Capo Cabina ringrazia e saluta per nome, prima (e ovviamente ultima) volta in tutto il volo. Anche questo un po’ strano.
Per raggiungere la zona transiti si percorre un lungo corridoio. Il piazzale di HIA e’ vuoto da fare invidia a MXP.
Vi e’ un numero spropositato di varchi per la sicurezza, molti dei quali aperti, e l’attesa e’ di nemmeno 1 minuto. Subito dopo i controlli ci si imbatte in questo enorme pannello decorativo prima di scendere di un livello al piano delle partenze.
Il terminal confluisce in questo enorme piazzale centrale da dove si diramano le varie estensioni con i gates e attorno al quale vi sono decine di negozi (molti dei quali ancora sfitti o in allestimento).
Personalmente trovo il pupazzo gigante con il lampadario sulla testa un po’ pacchiano.
Qui c’e’ una zona dove i bambini possono giocare sullo scivolo mentre i meno piccini possono surfare su internet.
Il terminal e’, manco a dirlo, moderno e sa di nuovo. Pero’ personalmente lo trovo assai buio e un po’ opprimente. Ma e’ la mia personale impressione.
C’e’ molta India nelle destinazioni di QR.
Nonostante l’enorme ritardo nell’apertura di HIA, Qatar ancora non ha ultimato le lounges per i passeggeri di J e F che sono temporaneamente sistemati nelle future lounges per i frequent flyers, che non sono niente di che.
Sulla tratta DOH-DXB non viene venduta la Business ma solo la First, quindi accedo al lato di F. Si riempira’ a tappo in pochi minuti.
C’e’ una zona ristorante con un modesto buffet (solo zuppa, insalate e formaggi). Altrimenti c’e’ un menu a’ la carte con qualche piatto caldo. Un po’ deludente, anche se capisco che la sistemazione e’ solo provvisoria.
La zona ristorante ha il soffitto in vetro con sopra una enorme insegna pubblicitaria che riverbera il cambio di colore nella lounge. Non proprio il massimo dell’eleganza.
La zuppa di zucca e’ sorprendentemente buona, cosi’ come l’insalata di manzo.
Non vi e’ nessun tipo di bar e per bere qualsiasi cosa bisogna chiedere ad uno dei camerieri che ovviamente fanno un po’ fatica a stare dietro ad una lounge piena. Lo Champagne che viene servito nella lounge e’ il Krug. Ah pero’.
Vado a curiosare un po’ tra i molti duty free e vedo questo food court potrebbe tranquillamente essere a Heathrow. Anche la campanella che precede gli annunci e’ la stessa di Heathrow!
Il lungo corridoio dei Gates C.
Una specie di zona relax/dormitorio.
Il gate e’ il C10, mi piace il design della segnaletica.
Il banco all’ingresso del gate sembra lo lobby di un hotel di lusso.
Non riesco a fare foto all’aereo che mi portera’ a DXB quindi fotografo il gemello del gate adiacente.
E saliamo su sto benedetto Dreamliner.
Doha (HIA)-Dubai (DXB)
Flight QR1010
Aircraft: B787-800
Reg: A7-BCA
ETD: 20.45 (ATD 20.44)
ETA: 22.55 (ATA 23.02)
In the air: 20.57-22.55 (58’)
Seat: 03K
Load (J): 90%
Anche se venduta come first in realta’ e’ una business. La configurazione e’ identica alla J di Cathay ma ovviamente essendo la fusoliera del Dreamliner molto piu’ larga la seduta e’ nettamente piu’ ampia. Nonche’ elegante.
Non ci sono cappelliere centrali quindi la cabina e’ ampia e spaziosa.
Il mio posto 02K.
La coppia di poltrone centrali.
Lo schermo e’ enorme, ed altrettanto enorme e’ il finestrino. C’e’ tantissimo spazio a lato.
Comandi. L’AV insiste che per il decollo e l’atterraggio il bracciolo sinistro deve essere completamente abbassato.
Fotografo il vicino di destra, fresco di paintjob con i colori Oneworld.
Viene servito lo Champagne, la scelta e’ tra Taittinger Rose’ o Lanson Gold Label.
Il volo e’ poco piu’ di un Roma-Milano.
Hot towel.
Essendo una First (anche se la cabina e’ di J), vi e’ anche il classico servizio di caffe’ arabo e dattero.
Stacchiamo spaccando il minuto. La salita del Dreamliner e’ potente, ma vista la distanza abbiamo probabilmente poco carburante a bordo.
Una signora canadese seduta al 3K usa il cellulare fino a quando stiamo per accelerare sulla pista. Proprio una testa di caxxo.
Dopo il decollo faccio qualche altra foto alla cabina. Tra le porte centrali vi e’ un ampio bar con banco cromato nero. Il design e’ molto ‘cool’.
Questa coppia di poltrone in compenso, dietro al bar e separata dal resto della cabina, e’ abbastanza sfigata.
Poco dopo il decollo inizia il servizio, la capo cabina viene a salutare e ringraziare per aver scelto Qatar. Anche su questo volo, come sul precedente, il servizio e’ ottimo da parte della capo cabina ma indifferente e incolore da parte del resto delle AV. Nonostante siano anch’esse di varie nazionalita’ asiatiche, lo standard e’ molto inferiore a quello di Cathay.
Il tavolino scorre orizzontalmente invece di essere incassato, ed e’ enorme, tanto che la tovaglietta ne copre solo una parte.
Impressionante il fatto che QR riesca a servire su un volo di 50 minuti un pasto caldo completo e a scelta.
Scelgo il paneer tikka con chutney. Mi piace assai, ma sono un po’ un patito della cucina indiana. Qatar ha affidato il suo catering a quattro chefs di fama mondiale (tra cui l’inglese Tom Aikens, che ho avuto modo di conoscere a Londra).
Il dolce invece e’ una mezza ciofeca, lo lascio li’ dopo la prima cucchiaiata.
Non mi piace neppure troppo il condimento dell’insalata che pur essendo prodotto in Italia mi sembra confezionato su misura per i gusti anglosassoni.
L’holding su DXB e’ breve a quest’ora e accumuleremo solo pochi minuti di ritardo. Durante il volo la sciura canadese protesta con l’equipaggio perche’ nel bagno non vi era carta igienica. “Totally unacceptable”. Ben ti sta.
Non sono riuscito a fare di meglio durante l’avvicinamento a DXB. Un giorno, forse, riusciro’ a capire come funziona questa macchina fotografica.
L’attesa per i bagagli a Dubai dura pochi minuti, mi sembra che al Terminal 1 vi siano lavori in corso un po’ dappertutto. In effetti il Terminal e’ bruttino e un po’ il cugino povero dello scintillante Terminal 3.
Arrivo giusto in tempo per una doccia e per andarmi a gustare Italia-Inghilterra al Lounge Cafe’ Italiano a Media City dove converge il tifo azzurro di Dubai. E’ molto interessante osservare i nuovi emigrati italiani di ultima generazione, tutti giovani e professionisti.
(continua)
Dubai (DXB)-Hong Kong
Flight CX746
Aircraft: A330-300
Reg: B-HLR
ETD: 18.05 (ETD 17.52)
ETA: 05.55 (ETA 05.54)
In the air: 18.15-05.45 (7h30)
Seat: 14A
Load (J): 90%
Neanche 24 ore dopo sono di nuovo al Terminal 1 con destinazione Hong Kong e Denpasar.
Al check-in si vede subito l’impronta Cathay. L’addetta Dnata e’ gentilissima, spiega dove si trova la lounge BA e quanto dista dal gate, e anche il Capo scalo cinese viene a salutare.
Lo Sheikh Rashid Terminal e’ abbastanza triste a meta’ pomeriggio.
I controlli di sicurezza sono ridicoli, l’addetto davanti allo schermo segnala alle sue colleghe dietro, che stanno giocando al cellulare, di controllare il bagaglio del passeggero prima di me. La prima volta lo ignorano, alla seconda volta non capiscono e vogliono controllare il mio, al che lui gli indica il passeggero che sta gia’ allegramente sulle scale mobili. Speriamo non sia di Al Qaeda e soprattutto che non viaggi a Hong Kong.
La lounge BA.
Ci sono i giornali inglesi del giorno prima e mi gusto i commenti della vigilia del Times. Peccato che poi si rivelera’ la nostra unica vittoria di tutto il mondiale.
Il Times comunque gufava non poco.
Snack time. Stessi panini insipidi dell’anno scorso.
Imbarchiamo puntuali e in maniera abbastanza ordinata, Cathay ha sezionato una parte del gate per i passeggeri di business che quindi saliranno per primi.
Non c’e’ molta differenza tra questo volo e quello dell’anno scorso: servizio al top, poltrona al top, transito a HKG al top, cibo ottimo e abbondante.
Poco prima della partenza ricevo un sms da Cathay che annuncia un ritardo di 1 ora e 40 minuti al volo per Bali. Eccheccaxxo… ora il transito di 4 ore diventa quasi di 6 ore! Non mi capacito del fatto che con 12 ore di anticipo, e con la flotta che ha a disposizione, Cathay non riesca a trovare una macchina in sostituzione. Bah.
Beviamo alla faccia degli inglesi che e’ meglio.
Vicino United.
Code Emirates.
I lavori di rifacimento della pista hanno comportato una notevole riduzione del traffico da e per DXB (anche Cathay ha dovuto tagliare qualche frequenza settimanale). Viene usata una sola pista per decolli e atterraggi, e quindi c’e’ un po’ di attesa.
Mentre aspettiamo il nostro turno mi gusto gli atterraggi di alcune mediorientali che non si vedono molto in giro.
Lavori in corso.
Per ogni balena Emirates che atterra…
… ce ne e’ una che decolla.
Queste foto di Dubai sono un po’ meglio.
Amenity kits e auricolari.
Pacific sunrise e anacardi caldi.
Un po’ di musica in sottofondo.
Il sole tramonta rapidamente.
Il servizio della cena inizia alle 6.45, ad un’ora un po’ nordica, mentre siamo qui.
Sul vassoio c’e’ un antipasto di hamour (un pesce del Golfo), una insalata con condimento, e l’AV passa con il cestino del pane offrendo olio d’oliva in alternativa al burro.
Ottima sia la qualita’ che la presentazione.
Viene ritirato l’antipasto e poco dopo gli AV passano con il carrello dei piatti principali, in modo che si possano vedere prima di scegliere. Seleziono l’agnello in crosta con gratin di patate e ratatouille (in alternativa ci sono i gamberoni cinesi, un kebab di pollo con mezze arabo, e una lasagna).
Superbo, sapori decisi ma che si complementano a vicenda. Peccato solo per la presentazione nella vaschetta rettangolare che ormai credo non usi quasi piu’ nessuno in business, tantomeno sul lungo raggio.
Golfo di che?
Poco dopo il vassoio viene ritirato e passano con il carrello del formaggio e della frutta. L’AV ordina le nuove posate con precisione quasi maniacale.
A seguire, il dolce, una torta con mousse al caffe’, noci e salsa di cioccolato. Ottima anche questa.
Il servizio finisce con l’offerta di te’, caffe’ e cioccolatini.
Sola pecca del servizio e’ l’unico giro del cestino del pane ma per il resto, che cibo e che servizio… i passeggeri vengono chiamati costantemente per nome, le bevande sono offerte continuamente e nonostante le molte portate e la cabina piena al 90%, il tutto si conclude in un’ora e mezza.
Complice l’avere tirato quasi l’alba per vedere la nazionale, dopo la cena, nonostante siano appena le 9pm ora di Dubai, mi faccio 4 ore di dormita. La poltrona Cirrus di Cathay secondo me e’ tra le migliori (se non la migliore) di business, tanto che e’ stata copiata da parecchie altre.
Mi sveglio qui, ad un’ora e qualcosa da Hong Kong.
L’AV si manifesta in pochi secondi e mi chiede se gradisco la colazione. Incredibile che su un volo relativamente breve (neanche 8 ore) eseguano due servizi completi (cena e prima colazione).
Opto per una leggera versione continentale (c’era anche la scelta tra omelette e congee), non ho molta fame visto che sono trascorse appena 4 ore dal pasto precedente. Prima pero’ vado a cambiarmi in bagno. Non appena mi risiedo l’AV mi porta alla velocita’ della luce il vassoio con una scelta di cornetti e dolci.
Manca pochissimo.
Connessioni.
Triplo Delta.
Airbus Thai.
Attacchiamo al Gate 4 con 1 minuto di anticipo. Il varco E1 pero’ ha una coda lunghissima quindi vado all’E2 dove c’e’ molta meno gente. Poi faccio un po’ di backtracking verso The Wing dove mi fiondo in una Cabana per un paio d’ore di sana dormita su questo divano.
Nelle Cabanas si puo’ spegnere completamente la luce ma non la musica di sottofondo e inoltre si sentono forti e chiari tutti gli annunci che vengono fatti nella lounge (quelli del tipo “Would Mr. X flying to Y on Cathay Pacific flight 123 please proceed immediately to Gate Y where the flight is now closing”, che per un qualche motivo sono sempre piu’ rumososi di tutti gli altri). Essendo piu’ una spa individuale che non una stanza, inoltre, non ci sono coperte. Ma sono venuto preparato con maglioncino e tappi per le orecchie.
Al risveglio due ore dopo verso le 8 ora di Hong Kong mi do una bella rinfrescata (a proposito, nella Cabana c’e’ un cartello nel quale si suggerisce di limitare la propria permanenza a 90 minuti).
Ci sono amenities di ogni tipo.
Quindi vado a The Haven a fare colazione. C’e’ di tutto, e il servizio e’ come sempre impeccabile.
Solite Eggs benedict al salmone. Very boring, very good.
Muesli con frutta fresca.
Espresso in tazzina di vetro.
Il design di The Wing mi piace da morire.
Neanche a dirlo mi riaddormento su una poltrona per un’ora circa svegliandomi appena in tempo per correre al Gate dove il volo per Bali sta chiudendo.
Hong Kong-Bali/Denpasar
Flight CX785
Aircraft: B777-300 Regional
Reg: B-HNP
ETD: 10.20 (ATD 11.54)
ETA: 15.00 (ATA 16.36)
In the air: 12.15-16.31
Seat: 03K
Load (J): 100%
Su questo volo ho piu’ sonno che fame o altro, e dormiro’ per un altro paio d’ore dopo il pranzo, per cui non ho molte foto.
E andiamo su.
Succo prima del decollo. E’ una spremuta fresca.
Tutte new entries.
HKG si allarga ancora?
Il Triplo Cathay in tutto il suo splendore.
Su questo aereo e’ montata la belly camera che trovo abbastanza inutile, molto meglio la tailfin.
La poltrona e’ dotata di un portacellulare.
Salto l’aperitivo. Il pranzo offre un delizioso antipasto di salmone, capesante e asparagi grigliati.
Anche questo, oltre ad essere eccellente, e’ presentato con molta cura.
Come piatto principale scelgo il pollo rendang con riso. Purtroppo la stanchezza non me lo fa gustare e ne lascero’ meta’, ma era squisito, speziato al punto giusto.
Salto tutto il resto del servizio e mi faccio altre due ore di sonno. La J regional di Cathay non e’ malvagia anche se il poggiapiedi potrebbe avere un po’ piu’ di angolo. Comunque anni luce rispetto al vecchio prodotto.
Il servizio e’ una fotocopia del volo precedente, nonostante la cabina piena a tappo, ma sono geneticamente modificati gli AV di Cathay? Ce ne fosse uno mediocre!
In business oggi ci sono tantissimi russi, tra cui il mio vicino che pasteggia a whiskey.
Costa di Bali.
Virgin scarica a Bali turisti australiani a migliaia e di tutte le eta’.
Nuovo aeroporto.
Rispetto all’esperienza disgraziata dell’anno scorso, a questo giro la musica e’ completamente diversa, non so se merito del nuovo aeroporto o del fatto che essendo cosi’ in ritardo siamo l’unico volo in arrivo. Comunque, nessuna fila al visa on arrival, nessuna al controllo passaporti, i bagagli prioritari escono subito, e la tavola viene consegnata poco dopo.
(continua)
Vediamo se il viaggio conferma la mia impressione, e cioe’ che Skytrax e’ un po’ tutta una bufala.
Nairobi-Doha (HIA)
Flight: QR1340
Aircraft: A320-232
Reg: A7-AHA
ETD: 12.55 (ATD 12.49)
ETA: 18.05 (ATA 17.29)
In the air: 13.03-17.20 (4h17)
Seat: 01K
Load (J): 4/12
NBO triste as ever.

Con il traffico leggero di sabato mattina sono in aeroporto oltre 3 ore prima della partenza, quindi trovo i banchi ancora chiusi.

Effettuato il check-in, mi informano che non c’e’ lounge a NBO, quindi superati i controlli mi sistemo nel Java House. C’e’ il wifi a pagamento ad una velocita’ accettabile.
La miscela keniota sara’ pure pregiata ma personalmente lo trovo ai limiti del bevibile.

Quando mi scade il pacchetto internet me ne vado al gate ad aspettare l’imbarco.

Al controllo l’addetta chiede quanto tempo rimango a Dubai, e quando le rispondo 1 giorno, mi chiede dove sono diretto dopo. Le dico garbatamente che non sono caxxi suoi e non batte ciglio.
Il bolidino per Doha di oggi.

Tutto quello che lo spotting a NBO ci regala oggi e’ un 747 Cargolux in atterraggio.

Imbarchiamo oltre l’orario indicato sulla carta d’imbarco ma in 20 minuti e’ tutto finito e siamo pronti per partire.
In J oggi siamo in 4 piu’ due piloti. Ciascuno ha un posto al finestino con il posto a fianco libero.
Fila 1. La J consiste di 3 file di 2-2.

La poltrona per le prossime 5 ore.

Legroom buono.

Viene subito distribuita la salviettina, a scelta se calda o fredda, su un piattino. Anche Swiss in prima classe offre le salviette su un piattino.

Le AV servono bevande prima del decollo ma devo attendere un po’ per lo champagne perche’ mi viene spiegato che devono aprire il bar con la chiave e lo faranno ad imbarco ultimato.
Lo Champagne e’ Lanson Gold Label Vintage Brut, not bad. Viene versato al posto, ancora una volta come in una prima classe (e neppure su tutte le compagnie). Le prime impressioni di QR sono quindi buone.

L’amenity kit contiene prodotti di Ferragamo.

Separatamente viene distribuita una sacca con calzini, mascherina e tappi. Dentifricio, spazzolino, rasoio e altri prodotti sono disponibili in bagno.
I calzini hanno una suola antiscivolo. Ottima idea.

Stacchiamo con lieve anticipo. Tre code africane.

Il pilota fa il suo annuncio di benvenuto, dall’accento direi che e’ spagnolo. Il resto dell’equipaggio e’ asiatico, meno un AV arabo, che poi fara’ gli annunci in lingua.
L’Airshow e’ prevalentemente in arabo, con qualche rara apparizione dell’inglese.

Schermo pull-out di buone dimensioni.

Dopo il decollo vengono serviti gli aperitivi con noccioline calde, mentre sorvoliamo l’ex colonia italiana. Scelgo un Sauvignon Blanc neozelandese.

Il menu viene distribuito in una elegante copertina rigida e contiene tre libretti (cibo, bevande e vini).

Intanto siamo qui.

Si inizia con un antipasto di gamberoni al sesamo, formaggio e quiche ai funghi (l’altra scelta era mezze arabo). Abbinamento insolito ma buono.


A lato una insalata con feta e rapa. OK.

Il piatto principale e’ pesce (non meglio specificato) con riso e verdure.

La presentazione non e’ delle migliori ma anche questo piatto era cucinato bene e sufficientemente saporito.

E per finire i formaggi di Brown’s, accettabili (l’altra scelta era una torta alla fragola).

Per essere catering caricato a NBO, direi che tutto sommato non era male. Il servizio e’ stato cortese, preciso e attento fino al formaggio, quando poi l’AV prima di dimentica di offrirmi il caffe’, e poi di sparecchiare il tavolo. Strano.
L’espresso e’ buono; anche qui c redo che poche compagnie sono attrezzate con la macchina per l’espresso sul 320 di medio raggio.

Altra hot towel, sempre nel piattino.

Durante il pranzo mi attacco all’IFE, per essere un A320 vi e’ una eccellente selezione on-demand. Scelgo “A Long way down” che ha il dubbing in italiano. Una volta tanto un film divertente invece delle solite boiate che passano in aereo.
La poltrona in posizione recline non e’ proprio delle piu’ comode. Va bene per un volo diurno come questo ma temo per il volo notturno al ritorno.

Dopo una breve pausa quando manca circa 1 ora e 30 all’arrivo a Doha l’AV passa per la cabina offrendo altre bevande. Scelgo il Rooibos che l’AV inizialmente confonde con Grey Goose

Il te’ viene servito con tre tipi di biscotti Walker’s.

Tra cui quelli in cima alle mie preferenze, subito dopo il shortbread scozzese.

Ci avviciniamo a Doha (o HIA, come piace chiamare il nuovo aeroporto) con larghissimo anticipo, l’atterraggio e’ morbido ed il taxi e’ relativamente breve.
All’uscita la Capo Cabina ringrazia e saluta per nome, prima (e ovviamente ultima) volta in tutto il volo. Anche questo un po’ strano.
Per raggiungere la zona transiti si percorre un lungo corridoio. Il piazzale di HIA e’ vuoto da fare invidia a MXP.

Vi e’ un numero spropositato di varchi per la sicurezza, molti dei quali aperti, e l’attesa e’ di nemmeno 1 minuto. Subito dopo i controlli ci si imbatte in questo enorme pannello decorativo prima di scendere di un livello al piano delle partenze.

Il terminal confluisce in questo enorme piazzale centrale da dove si diramano le varie estensioni con i gates e attorno al quale vi sono decine di negozi (molti dei quali ancora sfitti o in allestimento).
Personalmente trovo il pupazzo gigante con il lampadario sulla testa un po’ pacchiano.



Qui c’e’ una zona dove i bambini possono giocare sullo scivolo mentre i meno piccini possono surfare su internet.

Il terminal e’, manco a dirlo, moderno e sa di nuovo. Pero’ personalmente lo trovo assai buio e un po’ opprimente. Ma e’ la mia personale impressione.
C’e’ molta India nelle destinazioni di QR.

Nonostante l’enorme ritardo nell’apertura di HIA, Qatar ancora non ha ultimato le lounges per i passeggeri di J e F che sono temporaneamente sistemati nelle future lounges per i frequent flyers, che non sono niente di che.
Sulla tratta DOH-DXB non viene venduta la Business ma solo la First, quindi accedo al lato di F. Si riempira’ a tappo in pochi minuti.

C’e’ una zona ristorante con un modesto buffet (solo zuppa, insalate e formaggi). Altrimenti c’e’ un menu a’ la carte con qualche piatto caldo. Un po’ deludente, anche se capisco che la sistemazione e’ solo provvisoria.
La zona ristorante ha il soffitto in vetro con sopra una enorme insegna pubblicitaria che riverbera il cambio di colore nella lounge. Non proprio il massimo dell’eleganza.

La zuppa di zucca e’ sorprendentemente buona, cosi’ come l’insalata di manzo.


Non vi e’ nessun tipo di bar e per bere qualsiasi cosa bisogna chiedere ad uno dei camerieri che ovviamente fanno un po’ fatica a stare dietro ad una lounge piena. Lo Champagne che viene servito nella lounge e’ il Krug. Ah pero’.
Vado a curiosare un po’ tra i molti duty free e vedo questo food court potrebbe tranquillamente essere a Heathrow. Anche la campanella che precede gli annunci e’ la stessa di Heathrow!

Il lungo corridoio dei Gates C.

Una specie di zona relax/dormitorio.

Il gate e’ il C10, mi piace il design della segnaletica.

Il banco all’ingresso del gate sembra lo lobby di un hotel di lusso.


Non riesco a fare foto all’aereo che mi portera’ a DXB quindi fotografo il gemello del gate adiacente.

E saliamo su sto benedetto Dreamliner.
Doha (HIA)-Dubai (DXB)
Flight QR1010
Aircraft: B787-800
Reg: A7-BCA
ETD: 20.45 (ATD 20.44)
ETA: 22.55 (ATA 23.02)
In the air: 20.57-22.55 (58’)
Seat: 03K
Load (J): 90%
Anche se venduta come first in realta’ e’ una business. La configurazione e’ identica alla J di Cathay ma ovviamente essendo la fusoliera del Dreamliner molto piu’ larga la seduta e’ nettamente piu’ ampia. Nonche’ elegante.
Non ci sono cappelliere centrali quindi la cabina e’ ampia e spaziosa.

Il mio posto 02K.

La coppia di poltrone centrali.

Lo schermo e’ enorme, ed altrettanto enorme e’ il finestrino. C’e’ tantissimo spazio a lato.



Comandi. L’AV insiste che per il decollo e l’atterraggio il bracciolo sinistro deve essere completamente abbassato.

Fotografo il vicino di destra, fresco di paintjob con i colori Oneworld.

Viene servito lo Champagne, la scelta e’ tra Taittinger Rose’ o Lanson Gold Label.

Il volo e’ poco piu’ di un Roma-Milano.

Hot towel.

Essendo una First (anche se la cabina e’ di J), vi e’ anche il classico servizio di caffe’ arabo e dattero.

Stacchiamo spaccando il minuto. La salita del Dreamliner e’ potente, ma vista la distanza abbiamo probabilmente poco carburante a bordo.
Una signora canadese seduta al 3K usa il cellulare fino a quando stiamo per accelerare sulla pista. Proprio una testa di caxxo.
Dopo il decollo faccio qualche altra foto alla cabina. Tra le porte centrali vi e’ un ampio bar con banco cromato nero. Il design e’ molto ‘cool’.



Questa coppia di poltrone in compenso, dietro al bar e separata dal resto della cabina, e’ abbastanza sfigata.

Poco dopo il decollo inizia il servizio, la capo cabina viene a salutare e ringraziare per aver scelto Qatar. Anche su questo volo, come sul precedente, il servizio e’ ottimo da parte della capo cabina ma indifferente e incolore da parte del resto delle AV. Nonostante siano anch’esse di varie nazionalita’ asiatiche, lo standard e’ molto inferiore a quello di Cathay.
Il tavolino scorre orizzontalmente invece di essere incassato, ed e’ enorme, tanto che la tovaglietta ne copre solo una parte.

Impressionante il fatto che QR riesca a servire su un volo di 50 minuti un pasto caldo completo e a scelta.
Scelgo il paneer tikka con chutney. Mi piace assai, ma sono un po’ un patito della cucina indiana. Qatar ha affidato il suo catering a quattro chefs di fama mondiale (tra cui l’inglese Tom Aikens, che ho avuto modo di conoscere a Londra).


Il dolce invece e’ una mezza ciofeca, lo lascio li’ dopo la prima cucchiaiata.

Non mi piace neppure troppo il condimento dell’insalata che pur essendo prodotto in Italia mi sembra confezionato su misura per i gusti anglosassoni.

L’holding su DXB e’ breve a quest’ora e accumuleremo solo pochi minuti di ritardo. Durante il volo la sciura canadese protesta con l’equipaggio perche’ nel bagno non vi era carta igienica. “Totally unacceptable”. Ben ti sta.

Non sono riuscito a fare di meglio durante l’avvicinamento a DXB. Un giorno, forse, riusciro’ a capire come funziona questa macchina fotografica.


L’attesa per i bagagli a Dubai dura pochi minuti, mi sembra che al Terminal 1 vi siano lavori in corso un po’ dappertutto. In effetti il Terminal e’ bruttino e un po’ il cugino povero dello scintillante Terminal 3.
Arrivo giusto in tempo per una doccia e per andarmi a gustare Italia-Inghilterra al Lounge Cafe’ Italiano a Media City dove converge il tifo azzurro di Dubai. E’ molto interessante osservare i nuovi emigrati italiani di ultima generazione, tutti giovani e professionisti.
(continua)
Dubai (DXB)-Hong Kong
Flight CX746
Aircraft: A330-300
Reg: B-HLR
ETD: 18.05 (ETD 17.52)
ETA: 05.55 (ETA 05.54)
In the air: 18.15-05.45 (7h30)
Seat: 14A
Load (J): 90%
Neanche 24 ore dopo sono di nuovo al Terminal 1 con destinazione Hong Kong e Denpasar.
Al check-in si vede subito l’impronta Cathay. L’addetta Dnata e’ gentilissima, spiega dove si trova la lounge BA e quanto dista dal gate, e anche il Capo scalo cinese viene a salutare.
Lo Sheikh Rashid Terminal e’ abbastanza triste a meta’ pomeriggio.

I controlli di sicurezza sono ridicoli, l’addetto davanti allo schermo segnala alle sue colleghe dietro, che stanno giocando al cellulare, di controllare il bagaglio del passeggero prima di me. La prima volta lo ignorano, alla seconda volta non capiscono e vogliono controllare il mio, al che lui gli indica il passeggero che sta gia’ allegramente sulle scale mobili. Speriamo non sia di Al Qaeda e soprattutto che non viaggi a Hong Kong.
La lounge BA.

Ci sono i giornali inglesi del giorno prima e mi gusto i commenti della vigilia del Times. Peccato che poi si rivelera’ la nostra unica vittoria di tutto il mondiale.

Il Times comunque gufava non poco.

Snack time. Stessi panini insipidi dell’anno scorso.

Imbarchiamo puntuali e in maniera abbastanza ordinata, Cathay ha sezionato una parte del gate per i passeggeri di business che quindi saliranno per primi.
Non c’e’ molta differenza tra questo volo e quello dell’anno scorso: servizio al top, poltrona al top, transito a HKG al top, cibo ottimo e abbondante.
Poco prima della partenza ricevo un sms da Cathay che annuncia un ritardo di 1 ora e 40 minuti al volo per Bali. Eccheccaxxo… ora il transito di 4 ore diventa quasi di 6 ore! Non mi capacito del fatto che con 12 ore di anticipo, e con la flotta che ha a disposizione, Cathay non riesca a trovare una macchina in sostituzione. Bah.
Beviamo alla faccia degli inglesi che e’ meglio.

Vicino United.

Code Emirates.

I lavori di rifacimento della pista hanno comportato una notevole riduzione del traffico da e per DXB (anche Cathay ha dovuto tagliare qualche frequenza settimanale). Viene usata una sola pista per decolli e atterraggi, e quindi c’e’ un po’ di attesa.

Mentre aspettiamo il nostro turno mi gusto gli atterraggi di alcune mediorientali che non si vedono molto in giro.



Lavori in corso.

Per ogni balena Emirates che atterra…

… ce ne e’ una che decolla.

Queste foto di Dubai sono un po’ meglio.


Amenity kits e auricolari.

Pacific sunrise e anacardi caldi.

Un po’ di musica in sottofondo.

Il sole tramonta rapidamente.

Il servizio della cena inizia alle 6.45, ad un’ora un po’ nordica, mentre siamo qui.


Sul vassoio c’e’ un antipasto di hamour (un pesce del Golfo), una insalata con condimento, e l’AV passa con il cestino del pane offrendo olio d’oliva in alternativa al burro.

Ottima sia la qualita’ che la presentazione.

Viene ritirato l’antipasto e poco dopo gli AV passano con il carrello dei piatti principali, in modo che si possano vedere prima di scegliere. Seleziono l’agnello in crosta con gratin di patate e ratatouille (in alternativa ci sono i gamberoni cinesi, un kebab di pollo con mezze arabo, e una lasagna).
Superbo, sapori decisi ma che si complementano a vicenda. Peccato solo per la presentazione nella vaschetta rettangolare che ormai credo non usi quasi piu’ nessuno in business, tantomeno sul lungo raggio.


Golfo di che?

Poco dopo il vassoio viene ritirato e passano con il carrello del formaggio e della frutta. L’AV ordina le nuove posate con precisione quasi maniacale.

A seguire, il dolce, una torta con mousse al caffe’, noci e salsa di cioccolato. Ottima anche questa.

Il servizio finisce con l’offerta di te’, caffe’ e cioccolatini.

Sola pecca del servizio e’ l’unico giro del cestino del pane ma per il resto, che cibo e che servizio… i passeggeri vengono chiamati costantemente per nome, le bevande sono offerte continuamente e nonostante le molte portate e la cabina piena al 90%, il tutto si conclude in un’ora e mezza.
Complice l’avere tirato quasi l’alba per vedere la nazionale, dopo la cena, nonostante siano appena le 9pm ora di Dubai, mi faccio 4 ore di dormita. La poltrona Cirrus di Cathay secondo me e’ tra le migliori (se non la migliore) di business, tanto che e’ stata copiata da parecchie altre.

Mi sveglio qui, ad un’ora e qualcosa da Hong Kong.


L’AV si manifesta in pochi secondi e mi chiede se gradisco la colazione. Incredibile che su un volo relativamente breve (neanche 8 ore) eseguano due servizi completi (cena e prima colazione).
Opto per una leggera versione continentale (c’era anche la scelta tra omelette e congee), non ho molta fame visto che sono trascorse appena 4 ore dal pasto precedente. Prima pero’ vado a cambiarmi in bagno. Non appena mi risiedo l’AV mi porta alla velocita’ della luce il vassoio con una scelta di cornetti e dolci.


Manca pochissimo.

Connessioni.

Triplo Delta.

Airbus Thai.

Attacchiamo al Gate 4 con 1 minuto di anticipo. Il varco E1 pero’ ha una coda lunghissima quindi vado all’E2 dove c’e’ molta meno gente. Poi faccio un po’ di backtracking verso The Wing dove mi fiondo in una Cabana per un paio d’ore di sana dormita su questo divano.

Nelle Cabanas si puo’ spegnere completamente la luce ma non la musica di sottofondo e inoltre si sentono forti e chiari tutti gli annunci che vengono fatti nella lounge (quelli del tipo “Would Mr. X flying to Y on Cathay Pacific flight 123 please proceed immediately to Gate Y where the flight is now closing”, che per un qualche motivo sono sempre piu’ rumososi di tutti gli altri). Essendo piu’ una spa individuale che non una stanza, inoltre, non ci sono coperte. Ma sono venuto preparato con maglioncino e tappi per le orecchie.
Al risveglio due ore dopo verso le 8 ora di Hong Kong mi do una bella rinfrescata (a proposito, nella Cabana c’e’ un cartello nel quale si suggerisce di limitare la propria permanenza a 90 minuti).


Ci sono amenities di ogni tipo.



Quindi vado a The Haven a fare colazione. C’e’ di tutto, e il servizio e’ come sempre impeccabile.
Solite Eggs benedict al salmone. Very boring, very good.

Muesli con frutta fresca.

Espresso in tazzina di vetro.

Il design di The Wing mi piace da morire.

Neanche a dirlo mi riaddormento su una poltrona per un’ora circa svegliandomi appena in tempo per correre al Gate dove il volo per Bali sta chiudendo.
Hong Kong-Bali/Denpasar
Flight CX785
Aircraft: B777-300 Regional
Reg: B-HNP
ETD: 10.20 (ATD 11.54)
ETA: 15.00 (ATA 16.36)
In the air: 12.15-16.31
Seat: 03K
Load (J): 100%
Su questo volo ho piu’ sonno che fame o altro, e dormiro’ per un altro paio d’ore dopo il pranzo, per cui non ho molte foto.
E andiamo su.

Succo prima del decollo. E’ una spremuta fresca.

Tutte new entries.



HKG si allarga ancora?

Il Triplo Cathay in tutto il suo splendore.

Su questo aereo e’ montata la belly camera che trovo abbastanza inutile, molto meglio la tailfin.

La poltrona e’ dotata di un portacellulare.

Salto l’aperitivo. Il pranzo offre un delizioso antipasto di salmone, capesante e asparagi grigliati.

Anche questo, oltre ad essere eccellente, e’ presentato con molta cura.

Come piatto principale scelgo il pollo rendang con riso. Purtroppo la stanchezza non me lo fa gustare e ne lascero’ meta’, ma era squisito, speziato al punto giusto.

Salto tutto il resto del servizio e mi faccio altre due ore di sonno. La J regional di Cathay non e’ malvagia anche se il poggiapiedi potrebbe avere un po’ piu’ di angolo. Comunque anni luce rispetto al vecchio prodotto.
Il servizio e’ una fotocopia del volo precedente, nonostante la cabina piena a tappo, ma sono geneticamente modificati gli AV di Cathay? Ce ne fosse uno mediocre!
In business oggi ci sono tantissimi russi, tra cui il mio vicino che pasteggia a whiskey.


Costa di Bali.

Virgin scarica a Bali turisti australiani a migliaia e di tutte le eta’.

Nuovo aeroporto.


Rispetto all’esperienza disgraziata dell’anno scorso, a questo giro la musica e’ completamente diversa, non so se merito del nuovo aeroporto o del fatto che essendo cosi’ in ritardo siamo l’unico volo in arrivo. Comunque, nessuna fila al visa on arrival, nessuna al controllo passaporti, i bagagli prioritari escono subito, e la tavola viene consegnata poco dopo.
(continua)