Ryanair e easyJet sospenderanno i voli da Torino Caselle
Partiranno alla fine di marzo gli ultimi voli di Ryanair ed easyJet da Torino Caselle. Da quel mese, infatti, le due low cost non accetteranno più prenotazioni sui loro collegamenti dal capoluogo piemontese. Entrambe erano ormai ridotte ad operare, a singhiozzo, solo un volo giornaliero su Londra; ora Ryanair sta pensando a Cuneo Levalldigi per far passi in avanti in una trattativa già intrapresa lo scorso autunno. Per lo scalo, secondo quanto riportato da La Stampa di oggi, potrebbe essere questa un'occasione irripetibile per proporsi come l'aeroporto low cost di Torino, unendo i collegamenti su Londra a quelli su Romania e Albania. (TTG Italia)
Levaldigi, nuove prospettive
Perchè Ryanair potrebbe trovare interessante Levaldigi
ANGELO CONTI
Il punto fermo è che le due più importanti compagnie low-cost europee non accettano più prenotazione sui loro voli da Torino a partire dalla fine di marzo. Sia Ryanair che EasyJet erano ormai “ridotte” ad operare, per giunta a signhiozzo, soltanto un volo giornaliero su Londra (aeroporto di Stansted la prima, Luton la seconda) e, con l’arrivo dell’orario primaverile, potrebbero non volarci più. Contemporaneamente, almeno per quanto riguarda Ryanair, cresce l’interesse per lo scalo di Cuneo Levaldigi che potrebbe essere davvero ad un passo da un sorprendente rilancio. Ora Levaldigi (sigla mondiale Cuf) ospita soltanto i voli della compagnia romena Blue Air (due-tre volte la settimana verso Bucarest e Bacau) e dell’albanese Belle Air (da ieri due volte la settimana su Tirana). Ryanair, che ha probabilmente capito che dalla Sagat (la compagnia di gestione di Caselle) non potrà ottenere sconti estremi sui costi di handling, cioè di assistenza a terra all’aeromobile ed ai passeggeri, sta sempre più pensando a Cuneo con l’obiettivo di concretizzare una trattativa che era già cominciata lo scorso autunno, prima di essere stoppata dai contatti fra compagnia irlandese e Regione Piemonte, poi clamorosamente rottisi, in malo modo.
Per Cuneo l’occasione è clamorosa e forse irripetibile perchè, se riuscisse ad affiancare ai voli sulla Romania e sull’Albania, anche un collegamento su Londra (cercando magari di andare a pescare clientela sino in Liguria) si schiuderebbe, per lo scalo di Levaldigi, la possibilità di diventare davvero l’aeroporto low-cost di Torino.
E la Sagat? La compagnia di gestione dello scalo torinese chiuderà il 2007 con un incremento di passeggeri intorno al 10% e con molti soldi per i suoi proprietari, gli enti pubblici piemontesi ed alcuni privati fra cui spicca la famiglia Benetton. Potrebbe inoltre replicare facilmente questo risultato anche il prossimo anno, soprattutto se assisteremo ad un possibile lieve decremento dell’attività di Malpensa (che, in caso di vittoria di Air France nella gara per Alitalia, smetterebbe del tutto di essere un hub). La Sagat non ha quindi interesse a svendere i servizi alle low-cost, inimicandosi le major (cioè le compagnie di bandiera), che a Caselle hanno sempre avuto ruolo centrale. Al massimo si tollererà la presenza di WindJet, anche per gli eccezionali risultati messi a segno su Catania. Ma per le low-cost a Cuneo anche la Sagat potrebbe, di fatto, alzare presto la paletta verde. (La Stampa)
CIAO
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