Toilets or pilots? Un caso che fa davvero riflettere


Ho già ascoltato 3 volte questo scambio radio tra un aereo passeggeri portoghese e l'ATC francese e, oltre alle grasse risate per quanto accaduto, ho avuto modo di riflettere su quanto le parole siano importanti nella fraseologia in uso nelle comunicazioni radio.

Non aggiungo altro, godetevi il video perché è davvero divertente ed alla fine si risolve tutto per il meglio.


Evento gestito in modo terrificante dal crew TAP.

  1. Se sono partiti senza lavatories operativi (il termine da usare in linguaggio tecnico aeronautico è lavatory) si sono presi un rischio enorme, anche se la MEL e/o Ops Control glielo hanno consentito.
  2. Se sono partiti con almeno 1 lavatory operativo e poi è andato u/s durante il volo ed alcuni passeggeri hanno bisogno di utilizzarlo allora diventa un problema medico con annessa richiesta di assistenza e priorità PAN - Medical.
  3. Se io Pax me la faccio sotto davanti a tutti poi ti denuncio. Tu compagnia mi rispondi che il crew ha fatto tutto il possibile per atterrare il prima possibile, i.e. almeno dichiarazione di PAN - Medical.
La (presumibilmente) FO ha più volte insistito sul fatto del voler atterrare il prima possibile "ma non dichiariamo nulla" perché poi magari ci chiamano in ufficio a spiegare.

Ecco l'evento sopra è un altro tassello a quanto spesso discusso su queste pagine riguardo alle race to the bottom: paura di ripercussioni, partiamo senza bagni operativi perché "non è proibito quindi...", abbiamo pax che stanno male perché devono andare in bagno ma "vogliamo essere primi in sequenza ma non abbiamo problemi..."

Ragazzi manca poco allo sketch dell'aereo di Banfi e Villaggio eh...
 
Evento gestito in modo terrificante dal crew TAP.

  1. Se sono partiti senza lavatories operativi (il termine da usare in linguaggio tecnico aeronautico è lavatory) si sono presi un rischio enorme, anche se la MEL e/o Ops Control glielo hanno consentito.
  2. Se sono partiti con almeno 1 lavatory operativo e poi è andato u/s durante il volo ed alcuni passeggeri hanno bisogno di utilizzarlo allora diventa un problema medico con annessa richiesta di assistenza e priorità PAN - Medical.
  3. Se io Pax me la faccio sotto davanti a tutti poi ti denuncio. Tu compagnia mi rispondi che il crew ha fatto tutto il possibile per atterrare il prima possibile, i.e. almeno dichiarazione di PAN - Medical.
La (presumibilmente) FO ha più volte insistito sul fatto del voler atterrare il prima possibile "ma non dichiariamo nulla" perché poi magari ci chiamano in ufficio a spiegare.

Ecco l'evento sopra è un altro tassello a quanto spesso discusso su queste pagine riguardo alle race to the bottom: paura di ripercussioni, partiamo senza bagni operativi perché "non è proibito quindi...", abbiamo pax che stanno male perché devono andare in bagno ma "vogliamo essere primi in sequenza ma non abbiamo problemi..."

Ragazzi manca poco allo sketch dell'aereo di Banfi e Villaggio eh...
Se parliamo della gestione si, sono d'accordo, un pan pan lo avrei dichiarato.
Però anche l'ATC francese ci ha messo del suo secondo me.
(Sul resto del discorso nulla da dire, hai ragione)

@Paolì onestamente non ho avuto mai problemi di comprensione con l'ATC italiano, ma probabilmente non fa testo visto che l'accento lo capiamo meglio essendo il nostro...
Mi sembra di base più comprensibile in generale
 
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Sugli smartphone c'è la possibilità di avere la trascrizione della chiamata o di una registrazione. Non mi sembrerebbe fantascienza, se sullo schermo del pilot monitoring comparisse il testo trascritto di quello che ha appena detto e se non ci sono errori, inviarlo; la stessa cosa dovrebbe farla l'ATC ed entrambi avranno una chat con tutti i messaggi (casomai servisse rileggere qualcosa).
Si tratta di poche righe di testo, nulla di troppo impegnativo.

Non e' fantascienza, non lo e' neanche che l'AI dell'aereo parla direttamente all'AI del controllo di volo, sono cose fattibili anche adesso, ma come mi hanno spiegato in altre occasioni su queste pagine prima di certificare nuovi dispositivi e funzioni passano gli anni. Giustamente perche' se qualcosa malfunziona puo' produrre disastri. Anche gli umani possono sbagliare ma e' messo in conto. Ma il settore e' diventato troppo troppo conservatore, come suggerisce questo episodio. Ci sarebbero mille modi tecnici e procedurali per aggirare il disaccordo su come si pronuncia toilet tra due persone di madrelingua diversa. Poi il pudore che ha impedito di essere piu' espliciti o usare piu' sinonimi alcuni dei quali percepiti come sconvenienti ha fatto il resto. Soprattutto tra lingue romanze ripetendo il concetto con piu' sinonimi e radici diverse prima o poi trovi quella che l'altro capisce.
 
Se parliamo della gestione si, sono d'accordo, un pan pan lo avrei dichiarato.
Però anche l'ATC francese ci ha messo del suo secondo me.
(Sul resto del discorso nulla da dire, hai ragione)

@Paolì onestamente non ho avuto mai problemi di comprensione con l'ATC italiano, ma probabilmente non fa testo visto che l'accento lo capiamo meglio essendo il nostro...
Mi sembra di base più comprensibile in generale

Poi il crew avrebbe anche potuto mandare un ACARS alla compagnia dicendo brevemente:

ALL LAVATORIES INOP / PAX NEED TO USE LAV URGENTLY / PLZ REQ PRIO WITH ATC.

Al massimo la compagnia ti risponde “Unable - plz coordinate with ATC”.

Altra opzione è un messaggio Datalink a LFMM con il quale saranno sicuramente stati già loggati. L’ATC li avrebbe chiamati in voice chiedendo “scusate non abbiamo capito avete problemi con i bagni?!” A quel punto la situazione è già più chiara.

Insomma tocca trovare qualche soluzione per non trovarsi nella… melma 🫣
 
Non e' fantascienza, non lo e' neanche che l'AI dell'aereo parla direttamente all'AI del controllo di volo, sono cose fattibili anche adesso, ma come mi hanno spiegato in altre occasioni su queste pagine prima di certificare nuovi dispositivi e funzioni passano gli anni. Giustamente perche' se qualcosa malfunziona puo' produrre disastri. Anche gli umani possono sbagliare ma e' messo in conto. Ma il settore e' diventato troppo troppo conservatore, come suggerisce questo episodio. Ci sarebbero mille modi tecnici e procedurali per aggirare il disaccordo su come si pronuncia toilet tra due persone di madrelingua diversa. Poi il pudore che ha impedito di essere piu' espliciti o usare piu' sinonimi alcuni dei quali percepiti come sconvenienti ha fatto il resto. Soprattutto tra lingue romanze ripetendo il concetto con piu' sinonimi e radici diverse prima o poi trovi quella che l'altro capisce.
E' fantascenza e anche selvaggia, ti spiego il perchè. I sistemi di bordo degli aerei usano piattaforme estremamente semplici ed estremamente limitate. Il 787 ad esempio (uso quello perchè ho qui le carte relative all'altro thread, ma vale per tutti) ha diversi "computer" collegati con il CCS (Common Core System). Questo è l'oggetto più sofisticato ma non è un sistema general purpose, ma basato su processori NXP dedicati alle comunicazioni. La cosa più simile ad un "computer" è il Flight Control Computer che è basato su una piattaforma costruita attorno al PowerPC 750C, un processore del 1998 a 32 bit e 300/500 Mhz di clock. Questo ha qualche *decina* di *Megabyte* di memoria e fa girare sistema operativo particolare (Integrity).
Siamo a 1000 volte di meno di quello che serve oggi per far girare un modello di IA qualsiasi, anche quelli dedicati e minizzati. Inoltre non potrebbero mai essere adattati a Integrity.
Quelli che usi tu nel 99,9% dei casi sono sistemi di IA che sono remoti, girano in datacenter grandi come campi da calcio e hanno una centrale elettrica dedicata. Si possono condensare su qualcosa che assomiglia ad un PC? Si, più o meno. Saremmo comunque a migliaia di volte le caratteristiche che abbiamo oggi in volo, ma poi c'è il vero problema. Sul velivolo tutti i sistemi essenziali, e quello che descrivi lo sarebbe avendo autorità sopra al pilota, devono essere il più possibile deterministici. Per quello ci sono Integrity e VxWorks su FCC e CCS, e software scritto in maniera specifica.
Ora, prendi il tuo telefonino e fai la stessa domanda, 3 volte in 3 momenti diversi, al modello che preferisci, o fagli trascrivere un audio disturbato. Otterrai 3 risposte diverse e in tempi diversi. Sempre che non si sia inchiodata la app, il sistema operativo, la connettività o tutti e 3, esperienza che avrai sperimentato molte volte.
Quindi anche dicendo "prendo un processore AMD, 96 gb di RAM e una NVIDIA 5090 e li caccio in una scatola", e buona fortuna visto che nulla di questo è certificato per il volo, avresti il problema del modello.
Si possono creare un computer simile ed addestrare un modello sterzabile opportunamente? Si, ma occorrono anni e anni di studi, i relativi fiumi di soldi e percorsi di certificazione di ogni pezzettino, come scrivevi anche tu. Poi moltiplica x 2 per il lato terra del tutto e aggiungi ancora un quarto per studiare l'integrazione tra i due.
Molta della ricerca attuale sulla AI è indirizzata a capire come funzionano i modelli, visto che fanno cose ma non sappiamo come.
Quindi no, nella maniera più assoluta, non è fattibile anche adesso. Un conto è sguinzagliare l'AI per ordinarti la pizza, un'altra decidere la sorte di 300 persone per volta. Non si tratta di essere eccessivamente conservatori, quando ti stacchi dalla tua ombra devi sapere esattamente cosa succede, nel limite del possibile.
 
Grazie dell'ottimo post, interessantissimo ma mi hai un po' frainteso.

Io ho citato l'AI come iperbole, nel caso specifico ma e' stato totalmente fuorviante, non lo userei piu' come esempio e vorrei cancellarlo dalla discussione.

Mi chiedevo perche' il personale di bordo non puo' avere a disposizione piu' canali di comunicazione, su cui possono comunicare con piu' persone in lingue diverse, in tono meno formale, o perfino in forma testuale (che risparmia banda e puo' viaggiare su canali con pochissimi requisiti).

La comunicazione ufficiale tra chi e' ai comandi e chi al controllo a terra e' il metodo nominale ed e' soggetto alle limiitazioni che hai descritto.

Ma e' mai possibile che se questi due non si capiscono con frasi che non rientrano negli standard, che gia' costituisce un problema, non c'e' modo per un altro membro dell'equipaggio non ai comandi comunicare a qualcuno a terra "Uè cumpà, s’è rutto ’o cesso!" in modo che quello capisca e riferisca a chi e' in carico? Non voglio far certificare diavolerie, voglio canali informali che in certi casi, come questo, possano bypassare un po' il sistema.
 
Grazie dell'ottimo post, interessantissimo ma mi hai un po' frainteso.

Io ho citato l'AI come iperbole, nel caso specifico ma e' stato totalmente fuorviante, non lo userei piu' come esempio e vorrei cancellarlo dalla discussione.

Mi chiedevo perche' il personale di bordo non puo' avere a disposizione piu' canali di comunicazione, su cui possono comunicare con piu' persone in lingue diverse, in tono meno formale, o perfino in forma testuale (che risparmia banda e puo' viaggiare su canali con pochissimi requisiti).

La comunicazione ufficiale tra chi e' ai comandi e chi al controllo a terra e' il metodo nominale ed e' soggetto alle limiitazioni che hai descritto.

Ma e' mai possibile che se questi due non si capiscono con frasi che non rientrano negli standard, che gia' costituisce un problema, non c'e' modo per un altro membro dell'equipaggio non ai comandi comunicare a qualcuno a terra "Uè cumpà, s’è rutto ’o cesso!" in modo che quello capisca e riferisca a chi e' in carico? Non voglio far certificare diavolerie, voglio canali informali che in certi casi, come questo, possano bypassare un po' il sistema.
Guarda che già esistono i metodi che dici, via datalink sia VHF che SATCOM ed hanno le loro belle limitazioni che spesso li rendono meno efficaci del parlare via radio.
L'ho anche scritto in questo stesso thread qualche post indietro...
 
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E' fantascenza e anche selvaggia, ti spiego il perchè. I sistemi di bordo degli aerei usano piattaforme estremamente semplici ed estremamente limitate. Il 787 ad esempio (uso quello perchè ho qui le carte relative all'altro thread, ma vale per tutti) ha diversi "computer" collegati con il CCS (Common Core System). Questo è l'oggetto più sofisticato ma non è un sistema general purpose, ma basato su processori NXP dedicati alle comunicazioni. La cosa più simile ad un "computer" è il Flight Control Computer che è basato su una piattaforma costruita attorno al PowerPC 750C, un processore del 1998 a 32 bit e 300/500 Mhz di clock. Questo ha qualche *decina* di *Megabyte* di memoria e fa girare sistema operativo particolare (Integrity).
Siamo a 1000 volte di meno di quello che serve oggi per far girare un modello di IA qualsiasi, anche quelli dedicati e minizzati. Inoltre non potrebbero mai essere adattati a Integrity.
Quelli che usi tu nel 99,9% dei casi sono sistemi di IA che sono remoti, girano in datacenter grandi come campi da calcio e hanno una centrale elettrica dedicata. Si possono condensare su qualcosa che assomiglia ad un PC? Si, più o meno. Saremmo comunque a migliaia di volte le caratteristiche che abbiamo oggi in volo, ma poi c'è il vero problema. Sul velivolo tutti i sistemi essenziali, e quello che descrivi lo sarebbe avendo autorità sopra al pilota, devono essere il più possibile deterministici. Per quello ci sono Integrity e VxWorks su FCC e CCS, e software scritto in maniera specifica.
Ora, prendi il tuo telefonino e fai la stessa domanda, 3 volte in 3 momenti diversi, al modello che preferisci, o fagli trascrivere un audio disturbato. Otterrai 3 risposte diverse e in tempi diversi. Sempre che non si sia inchiodata la app, il sistema operativo, la connettività o tutti e 3, esperienza che avrai sperimentato molte volte.
Quindi anche dicendo "prendo un processore AMD, 96 gb di RAM e una NVIDIA 5090 e li caccio in una scatola", e buona fortuna visto che nulla di questo è certificato per il volo, avresti il problema del modello.
Si possono creare un computer simile ed addestrare un modello sterzabile opportunamente? Si, ma occorrono anni e anni di studi, i relativi fiumi di soldi e percorsi di certificazione di ogni pezzettino, come scrivevi anche tu. Poi moltiplica x 2 per il lato terra del tutto e aggiungi ancora un quarto per studiare l'integrazione tra i due.
Molta della ricerca attuale sulla AI è indirizzata a capire come funzionano i modelli, visto che fanno cose ma non sappiamo come.
Quindi no, nella maniera più assoluta, non è fattibile anche adesso. Un conto è sguinzagliare l'AI per ordinarti la pizza, un'altra decidere la sorte di 300 persone per volta. Non si tratta di essere eccessivamente conservatori, quando ti stacchi dalla tua ombra devi sapere esattamente cosa succede, nel limite del possibile.
Grazie per aver riportato alcuni dettagli tecnici sui vari device disponibili e dei limiti.
Forse un modo per rendere più moderni e comprensibili almeno le comunicazioni, potrebbe essere quello di usare i PED (i tablet): creare o usare un'app che possa permettere di inviare messaggi, non rendendola una funzionalità critica, ma un qualcosa da usare in condizioni di sicurezza.
Ad esempio, come i supporti in auto per telefoni o i vari Android Auto o CarPlay, che con i vari navigatori, ti permettono di avere delle informazioni durante la guida: come segnalazioni di incidenti o code, ma non sono fondamentali per guidare. E allo stesso modo, visto che molte compagnie consentono l'uso di tablet in cabina, potrebbero usare un' app per comunicare con gli ATC, ovviamente non sarebbe una funzione critica, visto che rimarrebbe tutta la dotazione attuale, ma un qualcosa in più utile all'occorrenza.
Per paradosso, grazie a Starlink, un passeggero può farsi una videochiamata di buona qualità, mentre un pilota non riesce a comunicare con l'ATC che i bagni non sono utilizzabili.