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Aeroporto, 1,5 milioni di bagagli al mese: istruzioni per l'uso

Quanti bagagli vengono gestiti per le partenze degli aerei di un grande scalo come Fiumicino? In media ventimila al giorno. Prendendo come riferimento l'estate, periodo di intenso traffico aereo, nel mese di giugno se fa il totale tra transiti, arrivi e partenze i bagagli gestiti sono stati 1.250.000, a luglio 1.487.000, ad agosto 1.553.000. E se cinque anni fa il Leonardo da Vinci ha dovuto affrontare cicliche situazioni di sofferenza nella restituzione delle valigie, con il nuovo sistema attivato un paio di anni fa il servizio è oggettivamente migliorato, rendendo Fiumicino più celere di altri aeroporti europei nella restituzione della valigia. Avere anche ridotto da cinque a tre le società di handling, con obiettivi di performance più stringenti e controlli più efficaci, sembra avere dato buoni risultati.

Cosa è cambiato? Ad Adr ricostruiscono i tempi della rivoluzione dei bagagli: «E’ entrato in funzione nel 2016 il nuovo sistema di smistamento bagagli dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Composto da due sistemi di controllo e gestione, il Bhs (Baggage Handling System) e l’Hbs (Hold Baggage Screening): si tratta di uno degli impianti più estesi e complessi in Europa, in grado di trattare in modo del tutto automatizzato sia i bagagli in partenza, sia quelli in transito (operazioni che, di norma, vengono compiute distintamente)». Altri numeri: il nastro dell'impianto è lungo 7.500 metri (praticamente quanto il percorso dallo Stadio Olimpico alle Terme di Caracalla), la superficie totale impegnata è di 25mila metri quadrati.

E come si garantiscono i controlli sulla sicurezza dei bagagli imbarcati in stiva? «La tecnologia dei controlli di sicurezza, basata su livelli di verifica successivi, è in grado di combinare l’analisi automatica a raggi X del bagaglio con l’analisi visiva dell’operatore, al quale la macchina rende disponibile un’immagine 3D ad alta risoluzione. Le nuove apparecchiature, e la procedura di controllo incrociato, consentono un esame approfondito del bagaglio, senza rallentare le tempistiche di smistamento. Una volta terminato il percorso automatizzato, i bagagli giungono direttamente agli handler delle compagnie aeree, in corrispondenza di 32 stalli, a ciascuno dei quali è collegato un volo aereo in partenza, e dove i bagagli vengono caricati dall’handler competente a bordo delle stive».

Dal 2015, con una nuova gara, gli operatori di handling dentro l'aeroporto sono passati da cinque a tre e questo, a quanto pare, ha reso più affidabile il servizio, anche perché sono stati fissati obiettivi di performance più stringenti e controlli più accurati.

E poi c'è il punto di vista del passeggero che, dopo ogni atterraggio, si affaccia inevitabilmente ansioso sul nastro in attesa che magicamente spunti la propria valigia. Alcuni consigli banali, ma utili: osate sul colore quando acquistate un trolley per riconoscerlo in modo più rapido, in alternativa rendetelo molto inusuale con nastri o adesivi: se la vostra valigia è semplicemente nera, non sarà semplice riconoscerla quando scorrerà il fiume di bagagli, spesso tutti uguali, magari di un Airbus 380. Un valigia molto originale eviterà anche che un altro passeggero, anche in buona fede, la prenda scambiandola per la propria. Sempre meglio chiudere con un lucchetto il trolley imbarcato e comunque mettere l'etichetta con i propri dati, in modo da rendere più semplice la ricerca se magari durante un transito prima di atterrare a Fiumicino si blocca in un altro scalo. E soprattutto: mai, ma proprio mai, lasciare nella valigia imbarcata al check-in la chiave della macchina o la chiave di casa, perché se vi perdono il bagaglio, o semplicemente la compagnia aerea ve la restituisce con qualche giorno di ritardo, rischiate di non potere né recuperare l'auto al parchggio, né rientrare nel vostro appartamento. Sarebbe seccante.

http://ilmessaggero.it/rubriche/easy_fiumicino/fiumicino_aeroporto_bagagli-3224888.html
 
Un disastro è la VCE/FCO che portava un rene per un trampianto a PMO che è stata dirottata a BLQ e solo ora è in volo per Roma... non che la LAX sia atterrata a Malpensa...

Un aereo che va da Venezia a Fiumicino per portare un organo da trapiantare a Palermo?

Non fanno piu' i voli charter/privati per queste eventualita'?
 
Il Lazio 'ricolloca' gli ex Alitalia a Fiumicino: "Incentivi alle aziende che assumono"

Fiumicino e Ciampino prendono il volo, dalla Regione Lazio bandi ad hoc per nuove assunzioni dei lavoratori precari. L'iniziativa da 3,3 milioni di euro, che punta a far decollare l'occupazione che ruota intorno all'aeroporto Leonardo da Vinci, è stata presentata ieri dal governatore Nicola Zingaretti con l'assessore al Lavoro Lucia Valente, alla presenza del sindaco di Fiumicino Esterino Montino, del dg di Enac Alessio Quaranta e del dirigente di Adr Stefano Porro.

Il bando prevede l'erogazione di 20 mila euro per ogni contratto a tempo indeterminato che riguarda un lavoratore precario già occupato in un'azienda dell'indotto o un disoccupato con esperienze di lavoro nel settore. In questo modo le singole imprese potranno accedere a un finanziamento per l'acquisto di attrezzature e nuove tecnologie o la ristrutturazione di beni immobili.

A fronte delle spese sostenute, potranno essere concessi contributi a fondo perduto, pari al 100% delle spese ammissibili rendicontate e fino a un massimo di 200 mila euro per ogni azienda. Le domande potranno essere presentate dalle aziende dei servizi aeroportuali di Fiumicino e Ciampino e dalle imprese del settore dell'indotto e che hanno sede operativa nel Lazio.

«Vogliamo reagire e creare nuovo lavoro stabile - il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti - mettiamo 3,3 milioni di euro a fondo perduto per quelle aziende che vogliono investire nell'industria dell'aeromobile tra Roma e Fiumicino, con il patto però che chi investe deve anche assumere lavoratori a tempo indeterminato. I fondi sono fino a 200 mila euro per azienda. Bisogna tornare a rendere questo territorio utile e competitivo». Il progetto, per ora in fase sperimentale, mette comunque sul tavolo 3,3 milioni di euro ed è destinato a crescere: la Regione, pronta a trovare accordi con i sindacati, dal 2018 potrebbe inserire nuove risorse, modificando i bandi in base alle necessità anno per anno.

http://www.leggo.it/economia/il_laz..._incentivi_alle_aziende_assumono-3226611.html
 
Il tempo di trasporto massimo per l'organo da trapiantare varia: per il rene è oltre le 24 ore arrivando anche a 48. In più aggiungi che il ricevente normalmente non è in immediato pericolo di vita, come succede ad esempio per il fegato.
Quindi potrebbe essere eccessivo il volo privato o militare ed essere sufficiente un normale collegamento di linea (le ultime considerazione sono mia interpretazione ;))

Un aereo che va da Venezia a Fiumicino per portare un organo da trapiantare a Palermo?

Non fanno piu' i voli charter/privati per queste eventualita'?
 
Grazie, non sapevo. Ho un caro amico che si occupava di organizzare i voli al tempo dell'internato, e avevano sempre aerei di Stato o privati, ma effettivamente lui si stava specializzando in cardiochirugia per cui, immagino, i tempi fossero ben piu' ristretti.
 
Ultima modifica:
A firenze esisteva un associazione che si occupava di trasporto organi (un giorno ne trovai uno su un volo), praticamente i volontari che devono dare ampia disponibilità di tempo, si parla di almeno 1 settimana al mese di disponibilità alla partenza immediata, viaggiano quasi sempre di liena e in biz classe.

Mi ricordo che da studente li contattai perchè la cosa poteva essere interessante volontariato e passione per i viaggi.. purtroppo la richiesta di disponibilità era veramente elevata, infatti mi dissero che praticamente solo i pensionati riuscivano a fare i volontari.
 
Grazie, non sapevo. Ho un caro amico che si occupava di organizzare i voli al tempo dell'internato, e avevano sempre aerei di Stato o privati, ma effettivamente lui si stava specializzando in cardiochirugia per cui, immagino, i tempi fossero ben piu' ristretti.

Certamente sì ed il paziente cardiochirurgico normalmente è in una situazione assai instabile.

A firenze esisteva un associazione che si occupava di trasporto organi (un giorno ne trovai uno su un volo), praticamente i volontari che devono dare ampia disponibilità di tempo, si parla di almeno 1 settimana al mese di disponibilità alla partenza immediata, viaggiano quasi sempre di liena e in biz classe.

Mi ricordo che da studente li contattai perchè la cosa poteva essere interessante volontariato e passione per i viaggi.. purtroppo la richiesta di disponibilità era veramente elevata, infatti mi dissero che praticamente solo i pensionati riuscivano a fare i volontari.

Interessante questa cosa, peccato causa Fornero dovrò aspettare ancora 5 anni :diavoletto:
 
Aeroporto, 1,5 milioni di bagagli al mese: istruzioni per l'uso

Quanti bagagli vengono gestiti per le partenze degli aerei di un grande scalo come Fiumicino? In media ventimila al giorno. Prendendo come riferimento l'estate, periodo di intenso traffico aereo, nel mese di giugno se fa il totale tra transiti, arrivi e partenze i bagagli gestiti sono stati 1.250.000, a luglio 1.487.000, ad agosto 1.553.000. E se cinque anni fa il Leonardo da Vinci ha dovuto affrontare cicliche situazioni di sofferenza nella restituzione delle valigie, con il nuovo sistema attivato un paio di anni fa il servizio è oggettivamente migliorato, rendendo Fiumicino più celere di altri aeroporti europei nella restituzione della valigia. Avere anche ridotto da cinque a tre le società di handling, con obiettivi di performance più stringenti e controlli più efficaci, sembra avere dato buoni risultati.

Cosa è cambiato? Ad Adr ricostruiscono i tempi della rivoluzione dei bagagli: «E’ entrato in funzione nel 2016 il nuovo sistema di smistamento bagagli dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Composto da due sistemi di controllo e gestione, il Bhs (Baggage Handling System) e l’Hbs (Hold Baggage Screening): si tratta di uno degli impianti più estesi e complessi in Europa, in grado di trattare in modo del tutto automatizzato sia i bagagli in partenza, sia quelli in transito (operazioni che, di norma, vengono compiute distintamente)». Altri numeri: il nastro dell'impianto è lungo 7.500 metri (praticamente quanto il percorso dallo Stadio Olimpico alle Terme di Caracalla), la superficie totale impegnata è di 25mila metri quadrati.

E come si garantiscono i controlli sulla sicurezza dei bagagli imbarcati in stiva? «La tecnologia dei controlli di sicurezza, basata su livelli di verifica successivi, è in grado di combinare l’analisi automatica a raggi X del bagaglio con l’analisi visiva dell’operatore, al quale la macchina rende disponibile un’immagine 3D ad alta risoluzione. Le nuove apparecchiature, e la procedura di controllo incrociato, consentono un esame approfondito del bagaglio, senza rallentare le tempistiche di smistamento. Una volta terminato il percorso automatizzato, i bagagli giungono direttamente agli handler delle compagnie aeree, in corrispondenza di 32 stalli, a ciascuno dei quali è collegato un volo aereo in partenza, e dove i bagagli vengono caricati dall’handler competente a bordo delle stive».

Dal 2015, con una nuova gara, gli operatori di handling dentro l'aeroporto sono passati da cinque a tre e questo, a quanto pare, ha reso più affidabile il servizio, anche perché sono stati fissati obiettivi di performance più stringenti e controlli più accurati.

E poi c'è il punto di vista del passeggero che, dopo ogni atterraggio, si affaccia inevitabilmente ansioso sul nastro in attesa che magicamente spunti la propria valigia. Alcuni consigli banali, ma utili: osate sul colore quando acquistate un trolley per riconoscerlo in modo più rapido, in alternativa rendetelo molto inusuale con nastri o adesivi: se la vostra valigia è semplicemente nera, non sarà semplice riconoscerla quando scorrerà il fiume di bagagli, spesso tutti uguali, magari di un Airbus 380. Un valigia molto originale eviterà anche che un altro passeggero, anche in buona fede, la prenda scambiandola per la propria. Sempre meglio chiudere con un lucchetto il trolley imbarcato e comunque mettere l'etichetta con i propri dati, in modo da rendere più semplice la ricerca se magari durante un transito prima di atterrare a Fiumicino si blocca in un altro scalo. E soprattutto: mai, ma proprio mai, lasciare nella valigia imbarcata al check-in la chiave della macchina o la chiave di casa, perché se vi perdono il bagaglio, o semplicemente la compagnia aerea ve la restituisce con qualche giorno di ritardo, rischiate di non potere né recuperare l'auto al parchggio, né rientrare nel vostro appartamento. Sarebbe seccante.

http://ilmessaggero.it/rubriche/easy_fiumicino/fiumicino_aeroporto_bagagli-3224888.html

Tutto questo non rende FCO immune dai furti
Comunque sarebbe il top se sempre a FCO si riuscisse a velocizzare il controllo passaporti, ancora eseguito alla Serpico
 
E sito ADR non funzionante (momentaneamente non disponibile per aggiornamento dei sistemi informativi).
 
de9ce1c8fe467f902e8b4b50a90b9a3c.jpg
 
Se arriva più acqua di quella che la struttura puó fare defluire il livello sale. Non è questione di numero di pozzetti (non solo, per lo meno)
 
impressionante, una piscina (alle spalle si vede il Satellite quello raggiungibile con trenino automatico per intenderci)

fiumicino-3-47.jpg
 
Se arriva più acqua di quella che la struttura puó fare defluire il livello sale. Non è questione di numero di pozzetti (non solo, per lo meno)

E' anche vero che non è la prima volta che accade. Possibile che non potesse essere fatto nulla? Ma proprio nulla nulla?
 
Stato
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