Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa


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Campa cavallo... e questo nell' ipotesi che tutto vada bene ma se consideriamo che in Italia quasi mai vengono rispettati i tempi di costruzione di un opera pubblica, si arriverà anche oltre.
si parla però dell'intero tracciato, da est a ovest passando anche per parte del centro cittadino, è normale.

Sicuramente inaugureranno qualche tratta prima di quella data
 
si parla però dell'intero tracciato, da est a ovest passando anche per parte del centro cittadino, è normale.

Sicuramente inaugureranno qualche tratta prima di quella data

Dalla stazione di Forlanini per il Mondo, maddai. I lavori sono ancora moooooolto più indietro di quanto ammettano.
 
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Ma il tratto aeroporto - stazione fs forlanini, lo apriranno per l'expo' o no?!
 
non mi pare però abbiano neanche iniziato i lavori della stazione FS Forlanini.
Qualcuno ha news?
 
Ma il tratto aeroporto - stazione fs forlanini, lo apriranno per l'expo' o no?!

No, pare sia saltato anche questo obbiettivo minimo. Adesso la discussione è sull' oppurtunità o meno di far proseguire i lavori durante l'Expo. Si rischia di avere una città ridotta come un gruviera con cantieri ovunque, un incubo per il traffico e un bel biglietto da presentazione per i visitatori...
Alcuni sostengono quindi di voler sospendere i lavori visto che comunque per l'Expo non faranno in tempo ad aprire nulla nemmeno una mini tratta. E' evidente che sospendendo i lavori per almeno 6 mesi, i tempi di ultimazione dell' opera slitterebbero in avanti e i costi aumenterebbero. Ma Lupi vorrebbe sospendere e poi recuperare il tempo perso e il tutto senza aumentare i costi, direi cosa impossibile.
 
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Adesso la discussione è sull' oppurtunità o meno di far proseguire i lavori durante l'Expo. Si rischia di avere una città ridotta come un gruviera con cantieri ovunque, un incubo per il traffico e un bel biglietto da presentazione per i visitatori.

ma gli articoli postati li leggi? sei fermo a una diatriba di un mese fa.
I lavori secondo l'ultima delibera ci saranno semplicemente durante l'expo non riguarderanno le aree centrali entro i bastioni (come normale che fosse del resto).
Anche perchè cosa dovrebbero fare i turisti in visita a Lorenteggio (?), quello sì sarebbe un bel biglietto da visita altro che i cantieri della metro.


Una talpa che è quella già posta a LIN ha scavato oltre la metà del percorso fino a Fornalini FS.
L'altra partirà da San Cristoforo nell'ultimo trimestre del 2015, prima ci saranno lavori propedeutici alle stazioni.

In sintesi, i lavori per la realizzazione della nuova linea che dovrà unire l’aeroporto di Linate alla stazione ferroviaria di San Cristoforo proseguiranno anche nel 2015, anche nei mesi dell’Expo. Non ovunque, però. A causa della coincidenza col grande evento, saranno aperti solo i cantieri collocati al di fuori della Cerchia dei Bastioni. Non c’è ancora un vero e proprio cronoprogramma. Ma ci sono le linee guida dell’intervento: nei primi nove mesi del 2015, si provvederà agli scavi in superficie, quelli utili alla costruzione delle stazioni, mentre negli ultimi mesi del 2015 si attiveranno le talpe da San Cristoforo. Quelle già attive a Linate sono nei tempi: già coperta oltre la metà dei 3200 metri che separano l’aeroporto dalla stazione ferroviaria di Forlanini.
 
Inizialmente (tempo fa) gli obiettivi minimi per expo dovevano essere LIN-S Babila, poi Linate-Dateo, poi LIN-ForlaninI FS.
Come si vede anche qui

Milano_M4_Schematizzazione.png


Di fatto oggi è accertato che non ci sarà nessun moncherino di metro per expo, quindi qualsiasi cosa sarà operativa dopo.
 
I lavori secondo l'ultima delibera ci saranno semplicemente durante l'expo non riguarderanno le aree centrali entro i bastioni (come normale che fosse del resto).

Grazie degli aggiornamenti. I lavori in zona Linate e Viale Forlanini durante l'Expo sanno solo nel sottosuolo o potrebbero causare disagi anche in superficie alla circolazione diretta da o per l'aeroporto?
 
da un blogger che segue periodicamente e con precisione i lavori nelle metropolitane di Milano
ultimo aggiornamento alla data del 19 settembre

Grandi novità in questo settembre. Dopo una serie di travagliate riunioni la giunta, unitamente ai partiti di maggioranza, ha approvato l’avvio immediato dei cantieri della Metropolitana 4 fuori dalla cerchia dei bastioni. I cantieri in oggetto saranno tutti quelle compresi tra San Cristoforo e Solari e tra Tricolore e Forlanini FS dove i lavori sono già iniziati. Tuttavia un simile annuncio per nuovi cantieri non è una novità: già a ottobre 2013 durante le ormai mitologiche tre riunioni si parlò di un avvio dei lavori, ma poi, a causa di forti proteste da spontanei comitati di zona tutto si fermò. Si apprende dai vari articolo apparsi che è stato lo stesso Sindaco, durante le riunioni di giunta di questi giorni, a richiamare i partiti di maggioranza affinché non si lascino attrarre da queste proteste e ritornino a spingere per un nuovo blocco dei lavori. per questo motivo la PETIZIONE, sebbene risultata vincente, non ha per nulla esaurito il suo compito e la raccolta firme andrà avanti fino a che dalle parole non si sarà passati a fatti sostanziali.

Per i tre cantieri avviati ecco la situazione: a Linate continua la realizzazione del corridoio di collegamento tra la metropolitana e l’aeroporto, a breve inizierà il passaggio sotto la viabilità di accesso ai parcheggi, nodo tutt’altro che semplice da risolvere. Procede anche lo scavo dell’asta di manovra mentre si è fermata la costruzione delle strutture. Le talpe procedono il loro percorso sempre più vicino alla stazione Quartiere Forlanini che verrà, molto probabilmente, passata “a pieno” ovvero senza procedere prima allo scavo. Intanto proprio in questo cantiere è iniziata la seconda fase, con lo spostamento di tutte le corsie del viale Forlanini a sud del manufatto; in questo momento l’area della futura stazione è interamente a disposizione.

Per quanto riguarda il nodo Forlanini FS, in questo mese ho avuto la possibilità di effettuare una visita diretta al cantiere della stazione ferroviaria. I due sottopassi sono ormai completamente posizionati e rifiniti al rustico. Si stanno ora spostando i binari per permettere la realizzazione delle tre banchine (due laterali e una a isola). Entro fine settembre i binari merci saranno spostati, mentre in ottobre verranno spostanti anche gli altri quattro binari. Intanto è iniziata la realizzazione delle prime scale e del vano ascensore più a est nel sottopasso nord. Nel sottopassaggio sud non è ancora in realizzazione alcuna scala interna, mentre procede la realizzazione di quella esterna. Una volta completate le opere, entro il 17 aprile 2015, assicura il diretto dei lavori l’Ing. Paolo Galimberti, l’accesso alla stazione ferroviaria sarà garantito tramite un’apertura nel vano del sottopasso, che tramite una breve rampa, porterà alla stradina provvisoria attualmente utilizzata dai residenti dopo la chiusura di via Ardigò. Una volta completata anche la stazione della metropolitana il sottopasso sarà direttamente connesso al mezzanino che servirà da accesso per entrambe le strutture. La nuova via Ardigò avrà un andamento planimetrico variabile e passerà sopra il vano del sottopasso nord e a raso all’uscita di quello sud. La pista ciclabile seguirà in parte l’andamento della via Ardigò e in parte salirà in senso opposto per collegarsi al tratto presente sul ponte ferroviario di viale Forlanini/Corsica. Per quanto riguarda i cantieri della MM4 è in fase avanzata lo scavo del vano di stazione di cui sono già iniziate le opere di impermeabilizzazione che consentono di vedere bene il punto dove usciranno le due talpe. Nel contempo sta iniziando anche lo scavo del rimanente brano di tunnel sinusoidale che porta alla stazione Argonne.

al link anche delle foto disponibili
http://www.metroricerche.it/blog/2014/09/19/aggiornamenti-mm4-settembre-2014-2/
 
Linate, più voli anche dopo Expo
«Malpensa penalizzata»
Pronto il decreto del governo per il city airport. Maroni: «Pronti a dare battaglia». Lo scalo varesino rischia di perdere un milione di passeggeri

Il decreto Linate è pronto e non durerà, come si era detto, soltanto per i mesi di Expo. «E sarà una tragedia per Malpensa che rischia di perdere un milione di passeggeri. Ma noi non staremo fermi». Il governatore Roberto Maroni è sul piede di guerra: nelle ultime ore le indiscrezioni circolate sul contenuto dell’annunciato provvedimento hanno aumentato a dismisura il livello di preoccupazione. Il decreto, che era stato annunciato come temporaneo e che avrebbe dovuto aprire altri slot europei a Linate soltanto per il periodo di Expo, diventerà invece definitivo nei contenuti che il ministro Maurizio Lupi presenterà la prossima settimana.

La prima a lanciare l’allarme è stata l’europarlamentare Lara Comi: «Mettono in ginocchio Malpensa, mettono a rischio posti di lavoro e indotto economico di tutto il territorio». Maroni è andato oltre. Ieri mattina ha incontrato, nel corso di una iniziativa a Lodi, il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, al quale ha espresso tutta la propria contrarietà rispetto a come sta chiudendosi la partita. «Mi pare - spiega Maroni - che anche lui sia consapevole del rischio che si sta correndo e gli manderò la lettera che nelle scorse settimane insieme al sindaco Giuliano Pisapia avevamo indirizzato al ministro Lupi». Sulla vicenda, infatti, sindaco e governatore avevano fatto fronte comune: «Ci auguriamo - avevano scritto - che, oltre alle richieste di un investitore privato importante quale è Etihad si considerino le ancor più rilevanti esigenze dell’assetto complessivo del sistema aeroportuale».

Il ruolo di Etihad, neo partner di Alitalia, è fondamentale e Maroni la vede così: «Etihad voleva garanzie dal nostro governo rispetto al fatto che si sarebbe allargata la potenzialità di Linate e le garanzie sono arrivate, in barba all’altro scalo». Il prossimo passaggio è con il ministro: «Lo inviteremo in Regione così potrà spiegare a me e a Pisapia perché abbia smentito se stesso. Ci aveva parlato di un decreto a tempo, apposito per Expo e invece adesso diventa una situazione definitiva. Ci aveva detto che Malpensa non sarebbe stata danneggiata ma, se il quadro è quello, i problemi saranno inevitabili».

Lara Comi ha già preparato la mobilitazione: «I sindaci del nostro territorio sono decisi a non lasciar passare un’iniziativa di governo che dimentichi Malpensa e se il ministro non smentirà le voci che ci arrivano da Roma, già per il 4 ottobre siamo pronti a scendere in piazza». Qual è la richiesta? «Noi non siamo contro Linate, ma chiediamo almeno parità di trattamento. Si liberalizzano voli nello scalo milanese? Lo si faccia anche in quello varesino».

Corriere.it
 
«Malpensa così muore Il Comune difenda gli aeroporti lombardi»
Tatarella, capogruppo Fi, denuncia il silenzio del sindaco sul decreto del ministro Lupi che rischia di affondare lo scalo



Giannino della Frattina - Lun, 29/09/2014 - 07:00

Nessuna smentita arriva dal governo alla denuncia dell'europarlamentare di Forza Italia Lara Comi che ha anticipato i contenuti del decreto che il ministro a Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi sarebbe pronto a firmare e che prevede una liberalizzazione per i voli di Linate prolungata ben oltre l'Expo. Un'apertura degli slot (i permessi di decollo) per le tratte europee che si potranno utilizzare anche oltre la chiusura dei cancelli fissata per il 31 ottobre del 2015, con soddisfazione delle compagnie aeree, ma contemporaneamente il rischio (anzi la certezza) che lo scalo di Malpensa sarà cannibalizzato dal city airport milanese. E tutto questo nonostante le assicurazioni che il decreto avrebbe avuto una validità limitata e non avrebbe previsto deroghe per i voli extra Ue.

«Noi non siamo contro Linate - aveva subito assicurato la Comi -, ma vogliamo pari dignità per Malpensa». Perché a preoccupare, oltre alla funzionalità e all'efficienza di un aeroporto nato proprio per servire l'area più industrializzata del Paese e dove si produce buona parte del Pil, sono anche i tantissimi posti di lavoro generati dall'indotto in tutto il territorio circostante. «Il Comune di Milano - attacca il capogruppo di Fi Pietro Tatarella - sembra si sia dimenticato di avere la maggioranza in Sea. E al tavolo che discute la riorganizzazione degli scali è praticamente assente benché sia il maggior azionista di Linate e Malpensa». Per questo, aggiunge Tatarella, «è arrivato il momento che Milano batta un colpo. Una soluzione come quella prospettata dal decreto Lupi è destinata a portare Malpensa a morte certa e questo è un rischio troppo alto». Poi le considerazioni che legano il nuovo intervento di liberalizzazione per Linate alle vicende della compagnia di bandiera. «Per salvare i lavoratori Alitalia - accusa Tatarella - non possiamo sacrificare quelli della Sea e di tutto l'indotto legato a Malpensa, compresi gli addetti alla galleria commerciale dello scalo». Chiaro riferimento al fatto che nel piano degli arabi di Etrihad ci sarebbe la richiesta di puntare su Fiumicino e Linate, riservando a Malpensa un futuro legato alle merci e ai voli cargo. «Occorre aprire un tavolo con il governo sul ruolo di Malpensa - chiede adesso Tatarella -, senza la solita rivalità con Linate». Con la proposta di lavorare su di un progetto di «liberalizzazione dello scalo varesino, in grado di attrarre nuove compagnie estere». A cominciare da un provvedimento per «spostare i voli Easyjet dal terminal 2 al terminal 1, perché non ha senso avere 7 milioni di passeggeri concentrati in un solo gate».

Ma preoccupazione c'è anche nel centrosinistra, dove il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri ricorda che «Lupi ha sempre giurato che ci sarebbe stato un provvedimento temporaneo, limitato ai sei mesi di Expo. Se così non fosse, sarebbe lui il primo a dover rispondere degli impegni che aveva preso». Per Malpensa Alfieri non chiede «aiuti dal governo, vogliamo solo che possa muoversi con le sue gambe». Perché Malpensa «deve poter stare sul mercato e quindi è importante che ci sia la disponibilità a ridefinire i rapporti bilaterali, in modo che le compagnie aeree possano investire».

http://www.ilgiornale.it/news/milan...omune-difenda-aeroporti-lombardi-1055403.html


Ignorante come pochi questa.

una che parla di aeroporto "milanese" e "varesino", mostrando di non avere un minimo sguardo d'insieme ma guardando solo al particolare (come se fossero due cose completamente a sé stanti), una che vuole pari diginità per i due aeroporti (ma sa che LIN è limitato per legge a differenza di MXP?).....si capisce che non ha la minima idea di quello che dice, solo demagogia e polemica politica che avrà altri obiettivi.
 
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Decreto Linate, la rivolta di Milano Lupi: «Malpensa resta strategica»
Pisapia: sono ancora convinto che il ministro manterrà il suo impegno sugli scali

di Elisabetta Soglio

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Milano alza gli scudi in attesa del decreto per Linate. La notizia che il provvedimento non avrà carattere provvisorio, ma durerà anche oltre i sei mesi di Expo aprendo nuove tratte per lo scalo milanese, ha creato allarme sulle sorti di Malpensa. Il governatore Roberto Maroni ha rapidamente calcolato: «Se le cose andranno così, Malpensa perderà un milione di passeggeri». E mentre il territorio ha già annunciato una mobilitazione il 4 ottobre prossimo, il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi invita alla calma: «Il governo considera Malpensa strategica in sé e per il rilancio del sistema aeroportuale lombardo che è nostro obiettivo dichiarato. Come sempre, saranno i fatti a parlare per noi». Il decreto, a quanto si apprende, verrà firmato a metà settimana a Roma e presentato probabilmente proprio a Milano, dopo che il ministro ne avrà anticipato i contenuti al presidente della Sea, Pietro Modiano, al sindaco Giuliano Pisapia e al governatore Maroni.

Il ministro rassicura
Lupi non vuole anticipare nulla: «Dico solo che in questa fase è inutile, anzi controproducente, continuare a gridare al lupo al lupo». Pisapia cerca di essere prudente: «Solo pochi giorni fa il ministro Lupi mi ha rassicurato sul fatto che la deroga sarebbe stata temporanea. Lupi ci ha anche detto che ci avrebbe informati prima di firmare il decreto e resto fiducioso che lo farà». E se lo scenario fosse diverso? «In quel caso, prenderò ogni iniziativa per contrastare il provvedimento che danneggia Malpensa e tutto il nostro sistema aeroportuale». La partita si gioca non solo sul numero di movimenti/volo, ma anche sulle eventuali destinazioni che potrebbero venire autorizzate. Inoltre, resta aperto il problema della quinta libertà, la “liberatoria” che solo il ministro può concedere a una compagnia aerea extraeuropea per avere tratte con destinazioni extra Europa. Proprio su questo tema interviene il capogruppo in Comune di Forza Italia, Pietro Tatarella: «A Lupi chiediamo di non mettere a rischio la quinta libertà che ha dato alla compagnia Emirates di fare voli senza reciprocità da oriente a occidente, con scalo a Dubai e New York». Tatarella propone di «spostare Easy jet dal terminal 2 al terminal 1, perché altrimenti da una parte si sposteranno 7 milioni di passeggeri all’anno, mentre l’altro, che ha anche una galleria commerciale importante, resta sottodimensionato».

La posizione del Pd
E se Tatarella invita Pisapia «a far pesare, cosa che finora non ha fatto, il suo ruolo di azionista di maggioranza in Sea», dalla Regione interviene il leader lombardo del Pd Alessandro Alfieri: «Lupi ha sempre giurato che ci sarebbe stato un provvedimento temporaneo, limitato ai sei mesi di Expo. Se così non fosse sarebbe lui il primo a dover rispondere degli impegni che aveva preso. Per Malpensa - prosegue - non chiediamo aiuti dal governo, vogliamo solo che possa muoversi con le sue gambe. Malpensa deve poter stare sul mercato e quindi è importante che ci sia la disponibilità a ridefinire i rapporti bilaterali, in modo che le compagnie aeree possano investire sullo scalo».
29 settembre 2014 | 10:40
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http://milano.corriere.it/notizie/c...ca-67546364-47b3-11e4-85be-0ddddac1a56f.shtml
 
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