Quotando all' inverso dell' ordine cronologico è più chiaro:
Appunto.
- Stato
«Monopolio Alitalia sulla Milano Roma» Matteoli: «È la legge»
di Paolo Stefanato
Il ministero dei Trasporti invia la sua relazione semestrale al Parlamento e accusa: il monopolio di cui gode la nuova Alitalia sulla rotta Milano-Roma incide sulle scelte degli utenti e sulla concorrenza degli altri vettori. Poche ore dopo il ministro, Altiero Matteoli, prende le distanze, spiega che i contenuti della relazione («redatta dalla direzione generale competente») sono «meramente descrittivi e di natura prettamente tecnica» e sottolinea che il monopolio è perfettamente in regola con la legge. Nessun dubbio: la posizione dominante c’è, ed è stata ammessa nel momento in cui si è deciso il salvataggio dell’Alitalia, accordando una sospensione di tre anni dalle normative Antitrust.
Ma che cosa constata la relazione ministeriale? Che «la nuova Alitalia ha il 98% degli slot tra Linate e Fiumicino e si è prospettato da più parti un problema reale di concorrenza che non permette l’entrata di nuovi operatori su tale rotta». Nemmeno la variabile ferroviaria è in grado di bilanciare la situazione: «La concorrenza aereo-treno - rileva il ministero - è per ora limitata al 10% del traffico aereo domestico e a poco più del 10% del traffico ferroviario ad alta velocità». Secondo le Ferrovie la quota del Frecciarossa sarebbe invece del 50%. «Per il restante 90% del mercato nel trasporto aereo la gran parte delle rotte oggi operate all’interno del territorio italiano e comunitario in generale, vede la posizione dominante della nuova Alitalia». Viene richiamata anche la norma europea che congela per un anno gli slot nei portafogli delle compagnie anche se questi non li utilizzano.
Nessun commento da parte di Alitalia. Matteoli, che è intervenuto dopo alcuni commenti critici dell’opposizione, è stato categorico: «Desidero ancora una volta ricordare che la vendita della vecchia Alitalia è avvenuta nel pieno rispetto delle norme di legge che il Parlamento, su proposta governativa, ha voluto adottare per fronteggiare un’emergenza che stava per determinare il fallimento della compagnia. Con la legge si è provveduto a introdurre in via eccezionale una moratoria, almeno triennale, per le situazioni di monopolio che derivavano da una fusione come nel caso di Alitalia».
Va ricordato che qualche mese fa il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, ha segnalato al Parlamento che gli spazi a Linate, secondo uno studio della Commissione europea, sarebbero molto più capienti rispetto agli slot oggi assegnati: sarebbero possibili 30 movimenti all’ora contro i 18 oggi operati. L’Enac ha istituito una commissione di studio.
IlGiornale.it
di Paolo Stefanato
Il ministero dei Trasporti invia la sua relazione semestrale al Parlamento e accusa: il monopolio di cui gode la nuova Alitalia sulla rotta Milano-Roma incide sulle scelte degli utenti e sulla concorrenza degli altri vettori. Poche ore dopo il ministro, Altiero Matteoli, prende le distanze, spiega che i contenuti della relazione («redatta dalla direzione generale competente») sono «meramente descrittivi e di natura prettamente tecnica» e sottolinea che il monopolio è perfettamente in regola con la legge. Nessun dubbio: la posizione dominante c’è, ed è stata ammessa nel momento in cui si è deciso il salvataggio dell’Alitalia, accordando una sospensione di tre anni dalle normative Antitrust.
Ma che cosa constata la relazione ministeriale? Che «la nuova Alitalia ha il 98% degli slot tra Linate e Fiumicino e si è prospettato da più parti un problema reale di concorrenza che non permette l’entrata di nuovi operatori su tale rotta». Nemmeno la variabile ferroviaria è in grado di bilanciare la situazione: «La concorrenza aereo-treno - rileva il ministero - è per ora limitata al 10% del traffico aereo domestico e a poco più del 10% del traffico ferroviario ad alta velocità». Secondo le Ferrovie la quota del Frecciarossa sarebbe invece del 50%. «Per il restante 90% del mercato nel trasporto aereo la gran parte delle rotte oggi operate all’interno del territorio italiano e comunitario in generale, vede la posizione dominante della nuova Alitalia». Viene richiamata anche la norma europea che congela per un anno gli slot nei portafogli delle compagnie anche se questi non li utilizzano.
Nessun commento da parte di Alitalia. Matteoli, che è intervenuto dopo alcuni commenti critici dell’opposizione, è stato categorico: «Desidero ancora una volta ricordare che la vendita della vecchia Alitalia è avvenuta nel pieno rispetto delle norme di legge che il Parlamento, su proposta governativa, ha voluto adottare per fronteggiare un’emergenza che stava per determinare il fallimento della compagnia. Con la legge si è provveduto a introdurre in via eccezionale una moratoria, almeno triennale, per le situazioni di monopolio che derivavano da una fusione come nel caso di Alitalia».
Va ricordato che qualche mese fa il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, ha segnalato al Parlamento che gli spazi a Linate, secondo uno studio della Commissione europea, sarebbero molto più capienti rispetto agli slot oggi assegnati: sarebbero possibili 30 movimenti all’ora contro i 18 oggi operati. L’Enac ha istituito una commissione di studio.
IlGiornale.it
Faccio un ragionamento: il problema sarebbe la titolarità Alitalia di tutti gli slot da LIN a FCO? A parte che non è vero, British Airways potrebbe usare i suoi slot per volare a FCO anziché LHR.
Ammettiamo che sia comunque così, quali sono le soluzioni possibili? Costringere Alitalia a cedere slot ad un concorrente, che è a soluzione che SEMPRE la UE adotta in caso di fusioni, vedi da ultimo in quella fra Lufthansa e Austrian oppure "creare" nuovi slot.
Alla vigilia dell' apertura della tratta AV Bologna-Firenze, che determinerà la diminuzione della domanda di voli fra Linate e Fiumicino, la soluzione di aumentare l' offerta è senza dubbio quella sbagliata, stanti i LF già bassi dall' apertura della MIlano-Bologna AV.
Lo capirebbe anche un somaro.
L' assenza di concorrenza è rilevante solo se provoca, come accade quasi sempre, aumenti dei prezzi, ma con la crisi economica e l' alternativa ferroviaria i prezzi dei voli Linate-Fiumicino non sono certo aumentati e i passeggeri non ne hanno sofferto. Chi è più realista del re vuole approfittare di un non-problema per ottenere l' aumento degli slot orari a Linate, prima che a dicembre gli aerei tra LIN e FCO si svuotino e l' argomento appaia chiaramente a tutti per quello che è, un raggiro.
Il monopolio della LIN-FCO va tolto ad Alitalia, naturalmente, ma la strada maestra è quella della cessione di slot ai concorrenti. Aumentare gli slot a Linate serve a ben altro, cioè ad ammazzare definitivamente ogni ipotesi di serio impegno di Lufthansa a Milano. Chiaramente i nuovi slot verrebbero prestissimo riconvertiti verso altre destinazioni, perché i voli da Linate a Fiumicino possono solo diminuire e non aumentare.
Andando oltre la celebre affermazione del Gattopardo per cui deve cambiare tutto affinché non cambi niente, aumentare gli slot a Linate è aumentare la concorrenza sulla Linate-Fiumicino per diminuire la concorrenza di Malpensa nei confronti di Fiumicino, di Lufthansa Italia nei confronti di Alitalia. Questo può succedere facilmente in una Paese dove la prostituzione intellettuale è lo sport preferito. Mi pare che troppi posti di potere siano popolati da escort del cervello, della lingua e della penna. Gente che davvero nimis pecca cogitatione, verbo, opere, et omissione, ma non dice mai mea culpa.
Ammettiamo che sia comunque così, quali sono le soluzioni possibili? Costringere Alitalia a cedere slot ad un concorrente, che è a soluzione che SEMPRE la UE adotta in caso di fusioni, vedi da ultimo in quella fra Lufthansa e Austrian oppure "creare" nuovi slot.
Alla vigilia dell' apertura della tratta AV Bologna-Firenze, che determinerà la diminuzione della domanda di voli fra Linate e Fiumicino, la soluzione di aumentare l' offerta è senza dubbio quella sbagliata, stanti i LF già bassi dall' apertura della MIlano-Bologna AV.
Lo capirebbe anche un somaro.
L' assenza di concorrenza è rilevante solo se provoca, come accade quasi sempre, aumenti dei prezzi, ma con la crisi economica e l' alternativa ferroviaria i prezzi dei voli Linate-Fiumicino non sono certo aumentati e i passeggeri non ne hanno sofferto. Chi è più realista del re vuole approfittare di un non-problema per ottenere l' aumento degli slot orari a Linate, prima che a dicembre gli aerei tra LIN e FCO si svuotino e l' argomento appaia chiaramente a tutti per quello che è, un raggiro.
Il monopolio della LIN-FCO va tolto ad Alitalia, naturalmente, ma la strada maestra è quella della cessione di slot ai concorrenti. Aumentare gli slot a Linate serve a ben altro, cioè ad ammazzare definitivamente ogni ipotesi di serio impegno di Lufthansa a Milano. Chiaramente i nuovi slot verrebbero prestissimo riconvertiti verso altre destinazioni, perché i voli da Linate a Fiumicino possono solo diminuire e non aumentare.
Andando oltre la celebre affermazione del Gattopardo per cui deve cambiare tutto affinché non cambi niente, aumentare gli slot a Linate è aumentare la concorrenza sulla Linate-Fiumicino per diminuire la concorrenza di Malpensa nei confronti di Fiumicino, di Lufthansa Italia nei confronti di Alitalia. Questo può succedere facilmente in una Paese dove la prostituzione intellettuale è lo sport preferito. Mi pare che troppi posti di potere siano popolati da escort del cervello, della lingua e della penna. Gente che davvero nimis pecca cogitatione, verbo, opere, et omissione, ma non dice mai mea culpa.
Ultima modifica da un moderatore:
Io credo invece che AZ sia contraria a ogni aumento su Linate. Perchè portarsi in casa concorrenza in più quando già oggi da Linate vola in tutti i posti che contano con frequenze abissalmente migliori rispetto alla concorrenza?
Bisogna avere paura di MXP quando LHI ha un LF del 50%?!
Riprendiamo le parole di Formigoni e Moratti, sono LORO a voler aumentare LIN per dare il contentino a LHI (che da MXP non funziona) e fare un dispetto ad AZ.
Lo sviluppo di Malpensa è fuffa, si sta giocando una battaglia fra alleanze sul principale scalo di Milano in termini di proventi: LH spalleggia i politici lombardi AZ quelli romani.
Comunque se Vito Riggio, uomo che da sempre difende AZ, vuole ancora chiudere Linate qualcosa vuol dire. Comunque dai risultati di questa commissione capiremo cosa ne pensa veramente Riggio.
Sicuro che Alitalia sia ora contraria...Linate ha il vantaggio che ha se puoi operare in quasi monopolio, altrimenti cessa lo scopo.
Se non vuoi/puoi più avere l'hub, hai un vantaggio solo se puoi godere di una condizione di privilegio come quella attuale, altrimenti la situazione torna peggiore di quella pre-1998: il mercato più ricco del tuo paese terra di conquista altrui, con l'aggravante della miniera d'oro LIN-FCO prossima all'esaurimento.
Alitalia da Milano ha oggi la situazione migliore possibile. Un ritorno di Linate ai tempi d'oro non andrebbe certo a vantaggio di Alitalia, anzi...
Concordo con Corloz, a me pare che ad AZ non convenga per nulla un aumento degli slot, perderebbe la posizione di predominio che ha a LIN.
Forse quindi l'aumento degli slot potrebbe essere una buona cosa, a quel punto potrebbe essere AZ stessa chiedere la chiusura di Linate; concorrenza per concorrenza, allora tanto vale concentrare le operazioni a Malpensa. Su pressione di Alitalia si potrebbero svegliare anche Riggio e ENAC. Non so, il ragionamento può avere un senso?
P.S. Ma i comitati di cittadini rompiscatole ci sono ovunque tranne che a Linate? Una volta tanto che potrebbero essere utili a qualcosa..
Forse quindi l'aumento degli slot potrebbe essere una buona cosa, a quel punto potrebbe essere AZ stessa chiedere la chiusura di Linate; concorrenza per concorrenza, allora tanto vale concentrare le operazioni a Malpensa. Su pressione di Alitalia si potrebbero svegliare anche Riggio e ENAC. Non so, il ragionamento può avere un senso?
P.S. Ma i comitati di cittadini rompiscatole ci sono ovunque tranne che a Linate? Una volta tanto che potrebbero essere utili a qualcosa..
la solita impeccabile e lucida analisi.
comunque il livello è basso, da brividi.
per me la baracca va Oltralpe anche prima del tempo.
In un caso o nell'altro (aumento di LIN o ridimensionamento con spostamento delle operazioni a MXP), credo che, mai come oggi, AZ abbia il coltello dalla parte del manico rispetto a istituzioni e concorrenza.
Ma magari mi sbaglio...
secondo te? ha caricato 7 anni di CIGS per migliaia di dipendenti sulle spalle di tutti i cittadini e ha ottenuto una moratoria dall'antitrust che manco Breznev.
Si parla solo di load factor e stica quanto si ricava.
L'operazione Alitalia/Airone è il manifesto del berluscomunismo, verrà studiata nelle università economiche di tutto il mondo.
In quelle politiche si studierà il perchè alcuni stanno guardare.. vedo già il titolo del conferenzone "Il peso delle scelte suicide nei governi di coalizione"
Stante le cose così come sono ora, a LIN AZ fa il bello ed il cattivo tempo. Certo la navetta LIN-FCO tenderà a non essere più come una volta, ma nonostante tutto (benchè Moretti affermi il contrario) ancora tanti passeggeri utilizzano l'aereo anzichè il treno. E riesce a fare soldi anche sulle altre destinazioni dove il decreto Bersani è rivisitato a piacimento.
Ridimensionando LIN e spostando tutto l'operativo a MXP, AZ avrebbe una rete di feed imponente irrobustendo quella che ora ha, già soddisfacente.
In date circostanze potrebbe anche pensare di implementare l'operativo dei voli intercontinentali o addirittura aggiungere nuove destinazioni long-haul (magari con l'aiuto del metallo di AF).
Si chiaro che si tratta solo di fantaviazione, però il concetto è chiaro: la situazione per AZ a Milano è in questo momento ideale.
Io mi domando però: quali vantaggi avrebbe la concorrenza ad aumentare su LIN?
BA potrebbe permettersi un 6xd su LHR? O rischierebbe addirittura un volo su FCO?
LH che figura farebbe dopo tutto il bailamme Lufthansa Italia ad aumentare su Linate?
I9 che pare in continua espansione, potrebbe reggere l'urto dell'alto numero di frequenze di AZ, senza nemmeno uno straccio di programma di fidelizzazione?
U2, vale lo stesso discorso per I9
AF non la considero per ovvie ragioni, così come FR...
Cui prodest?
BA potrebbe fare un 9x per LHR e azzerare MXP. I ricavi non cambiano i costi si.
LHI avrebbe finalmente un futuro, cosa che oggi con il 50% dei posti occupati con svendite non ha. Chi usa LH come fantoccio per dire che MXP è stata salvata è la regione e il comune. LH vuole andare a Linate come tutti.
U2 avrebbe finalmente gli slot per Roma e Napoli che aveva richiesto tempo fa.
Cui prodest? a tutti meno che a MXP e chi ci ha investito in questi anni.
Su questo non ho certezze,i LF di Az su LIN non sono esaltanti e una dele nuove rotte appena inaugurate è già stata chiusa:Varsavia.
Arriva il re dell'aria fritta...
Alitalia: Formigoni, "Liberalizzare gli slot"
29 Settembre 2009 13:15 ECONOMIA
MILANO - Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, torna a chiedere la liberalizzazione degli slot, soprattutto per Malpensa. Lo fa dopo che la relazione semestrale del Ministero dei Trasporti al Parlamento vede ''un problema reale di concorrenza'' nel monopolio dei voli fra Linate e Fiumicino. '''Il pratico monopolio di Alitalia/AirOne sulla tratta Milano Roma - ha osservato Formigoni - non costituisce certo un vantaggio per i cittadini''. ''Occorre - ha aggiunto Formigoni - velocizzare il lavoro che il governo sta gia' facendo per liberalizzare gli slot e sottoscrivere nuovi accordi bilaterali per far crescere ulteriormente i nostri aeroporti e dare un servizio all'altezza dei nostri imprenditori e di tutti i cittadini lombardi che hanno bisogno di collegamenti diretti con tante destinazioni nel mondo''. (RCD)
Alitalia: Formigoni, "Liberalizzare gli slot"
29 Settembre 2009 13:15 ECONOMIA
MILANO - Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, torna a chiedere la liberalizzazione degli slot, soprattutto per Malpensa. Lo fa dopo che la relazione semestrale del Ministero dei Trasporti al Parlamento vede ''un problema reale di concorrenza'' nel monopolio dei voli fra Linate e Fiumicino. '''Il pratico monopolio di Alitalia/AirOne sulla tratta Milano Roma - ha osservato Formigoni - non costituisce certo un vantaggio per i cittadini''. ''Occorre - ha aggiunto Formigoni - velocizzare il lavoro che il governo sta gia' facendo per liberalizzare gli slot e sottoscrivere nuovi accordi bilaterali per far crescere ulteriormente i nostri aeroporti e dare un servizio all'altezza dei nostri imprenditori e di tutti i cittadini lombardi che hanno bisogno di collegamenti diretti con tante destinazioni nel mondo''. (RCD)
ma a questo punto non è che la propensione del consumatore a tariffe low fare(il campione statistico mxp è sufficientementegrande) , + la concorrenza av ,stiano lentamente spennando la gallina dalle uova d'oro(leggesi Linate)??? Linate ha senso se ci sono tariffe alte con buoni lf? ma se questo non si verifica ha senso (economicamente )starci? .......magari fosse a disposizione lo spaccato conti az su linate!
- Stato