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Diamo a Caldi ciò che è di Caldi: di solito, tra prestiti e acquisti, rimedi una coppia di slot (a prezzi non proprio modici). L’ultima redistribuzione di slot significativa è stata quando Aeroflot è stata bannata.
 
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Diamo a Caldi ciò che è di Caldi: di solito, tra prestiti e acquisti, rimedi una coppia di slot (a prezzi non proprio modici). L’ultima redistribuzione di slot significativa è stata quando Aeroflot è stata bannata.
Parzialmente OT.
@Scarab
Eastern aveva slot a LHR? Non ricordo più da dove partivano i voli per Newquay in Cornovaglia
Fine OT
 
Ma se fanno terza pista ci saranno nuovi slot? E come saranno distribuiti? Sia risposta ufficiale che supposizioni ufficiose
 
Ma se fanno terza pista ci saranno nuovi slot? E come saranno distribuiti? Sia risposta ufficiale che supposizioni ufficiose
Così dice l'AD di LHR. Anche se parliamo di un ipotetico 2035!
Low-cost airlines will be welcome at Heathrow once the slot-constrained London airport gains its third runway, according to chief executive Thomas Woldbye.

“There is no reason we should not have low-cost carriers with our third runway,” he told the Airlines 2025 conference in London on 10 November. “Our job is not to tell people how to fly, but to have the widest range of products on the shelf. My job is to create growth, and we will do that by attracting airlines.”

 
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Ma se fanno terza pista ci saranno nuovi slot? E come saranno distribuiti? Sia risposta ufficiale che supposizioni ufficiose
In teoria da regole europee (che non si applicano più a GB ma non si può mai sapere cosa potrebbero pensarne i britannici) la suddivisione è 50% incumbent 50% new entrant.
 
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EasyJet, le basi di Milano Linate e Roma Fiumicino costano alla low cost 60 milioni nel primo anno di attività​

di Leonard Berberi
L’investimento stanziato dal vettore per supportare i collegamenti, compresi quelli obbligati per tre anni dopo l’approvazione delle nozze Ita-Lufthansa

Per gestire le attività nelle due nuove basi a Milano Linate e Roma Fiumicino, aperte alla fine di marzo scorso, easyJet è chiamata a investire circa 60 milioni di euro soltanto per il primo anno di attività: 23 milioni di euro nel periodo aprile-ottobre, mentre altri 34 milioni li deve sborsare durante la stagione invernale (novembre 2025-marzo 2026). È quanto si evince dai documenti depositati dalla compagnia low cost e dalle parole del suo amministratore delegato.

Il via libera Ue​

Un anno fa la Commissione europea ha dato il via libera a easyJet come «remedy taker» delle nozze tra Ita Airways e Lufthansa, cioè il vettore che deve garantire (per tre anni) la concorrenza sulle rotte intraeuropee dove l’unione italo-tedesca avrebbe portato a un monopolio o quasi. In cambio la low cost britannica ha ottenuto una trentina di slot giornalieri a Milano Linate (che si terrà per sempre) e altri diritti di decollo e atterraggio a Roma Fiumicino per operare i voli «concorrenziali» e per aggiungerne altri (a Milano).

Le due basi​

In questi scali italiani easyJet ha anche aperto due basi, posizionando i propri aerei (3 a Roma, 2 a Milano poi saliti a 3) in aggiunta ai 4 messi a disposizione da Ita (poi scesi a 3) con il meccanismo del «wet lease», pagando quindi un canone mensile per l’utilizzo del velivolo e del personale navigante (di Ita). I voli sono iniziati alla fine di marzo scorso, in concomitanza con l’avvio della stagione estiva che nel trasporto aereo termina poi negli ultimi giorni di ottobre di ogni anno.

Il primo bilancio​

Come stanno andando le rotte che easyJet deve operare per tre anni obbligatoriamente? Sono tutte in perdita nel periodo aprile-settembre 2025, stando ai calcoli del Corriere sui numeri forniti dalle piattaforme specializzate. La Linate-Francoforte segna un rosso di 2,6 milioni di euro, la Linate-Bruxelles perde oltre un milione, mentre la Linate-Vienna segna -1 milione.

Le rotte «obbligate»​

In perdita anche le rotte «obbligate» da Fiumicino: il collegamento con Francoforte, secondo le stime, segna -800 mila euro, quello con Zurigo -700 mila; in rosso anche la tratta Roma-Bruxelles (-300 mila) e Roma-Monaco (circa -100 mila). Dati che non sorprendono. Un po’ perché ogni rotta ha tempi di «maturazione» di almeno 18 mesi (e in alcuni casi si arriva anche a tre anni). Un po’ perché le vendite dei biglietti sono iniziate tardi, circa quattro mesi prima dei primi voli, quando di solito sono acquistabili anche un anno prima.

«I ricavi matureranno»​

Il chief financial officer di easyJet, Jan De Raeymaeker, spiega che «la prima stagione invernale in cui operiamo sulle rotte “remedies” da Milano Linate e Roma Fiumicino richiederà un investimento di circa 30 milioni di sterline (34 milioni di euro, ndr) oltre ai 20 milioni di sterline già investiti questa estate (circa 23 milioni di euro, ndr)». «Siamo fiduciosi che i ricavi matureranno negli anni a venire, man mano che questi investimenti si integreranno nella nostra rete di rotte», prosegue.

I ritardi causati dall’approvazione Ue​

«Abbiamo aperto basi a Milano Linate e Roma Fiumicino, che hanno un eccellente potenziale di profitto e crescita, e questo dimostra il nostro focus nel cogliere opportunità strategiche non appena si presentano», aggiunge l’amministratore delegato Kenton Jarvis. Che spiega: «Quest’estate siamo arrivati sul mercato in ritardo a causa dell’approvazione tardiva da parte della Commissione europea, oltre al tempo necessario per far maturare sia le rotte obbligate sia quelle nuove».

Il valore degli slot a Linate​

EasyJet non può più di tanto lamentarsi, secondo gli addetti ai lavori. I trenta slot ottenuti a Milano Linate hanno un valore di mercato annuale di almeno 150 milioni di euro, come ha raccontato questo giornale. Nei primi tre anni in cui è obbligata a servire alcune destinazioni, la low cost britannica dovrebbe perdere nel complesso circa 120 milioni di euro — secondo le proiezioni —, poi potrà utilizzare quel pacchetto come preferisce.

L’anno finanziario​

I numeri sull’investimento nelle due basi italiane arrivano nelle ore in cui easyJet ha annunciato i dati dell’anno finanziario (che si è chiuso il 30 settembre): a fronte di ricavi pari a 10,1 miliardi di sterline (11,5 miliardi di euro, al cambio odierno), in aumento del 9% rispetto ai dodici mesi precedenti, grazie soprattutto al segmento vacanziero «Holidays», che registra +27%.

Il peso maggiore di «Holidays»​

L’utile operativo si è attestato a 703 milioni di sterline (+18%): di questi, 483 milioni dal trasporto passeggeri e 220 milioni da «Holidays». L’utile dopo le tasse (499 milioni) mette in evidenza il peso dei pacchetti vacanzieri, che rappresentano ormai oltre il 37% (a 187 milioni). «Siamo nella posizione ideale per cogliere le importanti opportunità che abbiamo davanti — sottolinea il numero uno — e siamo fiduciosi di raggiungere il nostro obiettivo di oltre un miliardo di sterline di utile ante imposte», commenta in una nota il ceo Jarvis.

 
Alcune considerazioni: i costi da sopportare per le due basi aperte a LIN e FCO sono decisamente ingenti e le rotte obbligatorie su entrambi gli scali sono tutte in rosso con perdite anche significative.

C'è però una distinzione importante da fare: su LIN hanno aperto anche altre 16 nuove rotte in regime di libero mercato e hanno ottenuto molti slot, quindi le perdite generate dalle rotte obbligatorie vengono almeno in parte attenuate delle altre nuove rotte e della prospettiva che terminati i tre anni di disporre di tutti gli slot da poter utilizzare su altre destinazioni piu' redditizie.

La situazione su FCO è invece molto piu' negativa sia nell' immediato e sia senza nessun miglioramento in prospettiva. Nell' ambito dell' accordo antitrust per ottenere il ruolo di remedy taker hanno dovuto aprire anche la base di FCO, ma differenza di LIN gli slot a FCO non hanno un valore rilevante, visto che sono disponibili senza restrizioni. A FCO hanno dovuto aprire una base con tre aerei per operare 5 rotte tutte obbligatorie e tutte in perdita. Credo che appena terminati i tre anni, a LIN chiuderanno le rotte obbligatorie usando gli slot per altre destinazioni, mentre a FCO verrà chiusa la base e continueranno ad operare solo con voli da altre basi.
 
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Alcune considerazioni: i costi da sopportare per le due basi aperte a LIN e FCO sono decisamente ingenti e le rotte obbligatorie su entrambi gli scali sono tutte in rosso con perdite anche significative.

C'è però una distinzione importante da fare: su LIN hanno aperto anche altre 16 nuove rotte in regime di libero mercato e hanno ottenuto molti slot, quindi le perdite generate dalle rotte obbligatorie vengono almeno in parte attenuate delle altre nuove rotte e della prospettiva che terminati i tre anni di disporre di tutti gli slot da poter utilizzare su altre destinazioni piu' redditizie.

La situazione su FCO è invece molto piu' negativa sia nell' immediato e sia senza nessun miglioramento in prospettiva. Nell' ambito dell' accordo antitrust per ottenere il ruolo di remedy taker hanno dovuto aprire anche la base di FCO, ma differenza di LIN gli slot a FCO non hanno un valore rilevante, visto che sono disponibili senza restrizioni. A FCO hanno dovuto aprire una base con tre aerei per operare 5 rotte tutte obbligatorie e tutte in perdita. Credo che appena terminati i tre anni, a LIN chiuderanno le rotte obbligatorie usando gli slot per altre destinazioni, mentre a FCO verrà chiusa la base e continueranno ad operare solo con voli da altre basi.
 
Quando non si hanno argomenti per rispondere nell merito si butta in caciara...

Quando si scrivono banalità che discussione nel merito ti aspetti? Che ti si dica che un milione di euro di rosso è una perdita? Che tre aerei basati per servire rotte che perdono, se va avanti così, verranno rimossi appena possibile?
Suvvìa, cerca di essere realista.