Thread Brescia vs. Verona


Me lo sto richiedendo...scusate...

Pur abitando a metà strada tra Montichiari e Verona, credo che alla domanda non si possa rispondere senza riflettere sullo stato della politica Veronese, in mano a persone che si credono grandi leaders al centro della politica universale e invece sono solo dei banalissimi arruffapopoli.

Io speravo che i Bresciani comperassero sia Montichiari che il Catullo. Solo così i due aeroporti sarebbero diventati efficienti.
 
Ma io mi chiedo: cosa pensano gli amici forumisti veronesi di questa fantozziana vicenda?
Sicuramente, non usero MAI più il Catullo di Verona.
E spero che, magari arrabbiati x lo sperpero a questo punto insensato e premeditato di soldi pubblici, nessun bresciano metta il sedere su di un aereo a Verona.


Ti ricordo che viviamo in Italia, le cose sfuggono all'umana comprensione per cui il nostro pensiero è veramente poco importante.

Di fantozziano mi pare che questa vicenda abbia ben poco, mi pare tutto abbastanza chiaro. La Catullo non vuole concorrenti, soprattutto non vuole crearsene. Ti pare cosi strano? A me no. Che poi non siano gentili è probabile.

Come sai Montichiari è nato, o meglio rinato, solamente per la paura dei veronesi di cedere voli in altri aeroporti in un momento di grande espansione soprattutto charter di Vrn. Se lo avessero usato solo per il tempo necessario per i lavori, come era nei programmi, tutto sto bordello non sarebbe accaduto.

In ogni caso le altre tue banali affermazioni la dicono lunga sul tuo modo di ragionare. Probabilmente gli amministratori dei due Apt sono simili a te ma con più mezzi.
 
La peggior strategia industriale è il protezionismo, Venezia e Trieste insieme sono cresciuti, Verona ha voluto tenere alla corda VBS autocondannandosi a morte!
VBS cargo o Low Cost o etnico di per se non ridurrebbe i voli su VRN ma il Garda veronese ne risentirebbe di gran lunga!
a.

Venezia e Treviso insieme sono cresciuti. Nell'alleanza era prevista anche Trieste, ma la dirigenza di Ronchi si è tirata indietro.
Le conseguenze si vedono molto bene...
 
Dai non si possono paragonare i due casi... Treviso vive per Venezia, è sempre stato così! Venezia è sempre stata strapiena di voli, e quando non ne aveva i ministri di allora bloccavano ogni iniziativa degli aeroporti minori come Verona che si teneva pochi charter per il lago e qualche linea per pietà, ricordo come era la situazione vent'anni fa.
 
Io speravo che i Bresciani comperassero sia Montichiari che il Catullo. Solo così i due aeroporti sarebbero diventati efficienti.

Ad esempio: la fusione tra la bresciana Asm (piena di soldi) con la milanese Aem (ricca di clienti) nella famosa A2A, ha mostrato come i bresciani uscendo dal proprio campanile si comportano.
Creando una governance duale, a conti fatti i fondatori dell'azienda bresciana ci hanno pure rimesso; non era un'opera di colonizzazione verso Milano nè una fusione nata con l'intento di ostacolare un'espansione della società milanese...in definitiva si sono comportati fin troppo da signori, rimettendoci pure qualche società e denaro.
Hai ragione ermide, sono convinto che al contrario Brescia e Verona lavorerebbero bene entrambe (magari di meno) sul concetto poco italico di pariteticità, anche se non ho la controprova.
 
Se lo avessero usato solo per il tempo necessario per i lavori, come era nei programmi, tutto sto bordello non sarebbe accaduto.

In ogni caso le altre tue banali affermazioni la dicono lunga sul tuo modo di ragionare. Probabilmente gli amministratori dei due Apt sono simili a te ma con più mezzi.

I lavori a Verona durarono 3 mesi circa, da marzo a maggio del 99, secondo me dovevano dirottare i voli; in fondo erano solo 90 giorni.
Sul mio pensiero lo ammetto, sono di parte, ma penso che si possa governare e dirigere senza mortificare.
Almeno in questo il D'Annunzio e il Catullo sono diversi.
 
da larena.it
Verona. Come previsto, a Brescia si sta dividendo il fronte di falchi e colombe. E si sta affermando l'ala favorevole alla trattativa con Verona per trovare un accordo tra Catullo e D'Annunzio per rafforzare e non dividere il sistema aeroporti del Garda.
Dopo che 15 giorni fa sembrava quasi perso l'aeroporto di Brescia per un pre-accordo che di fatto avrebbe sancito la rottura con Verona, ora il presidente della Provincia di Brescia, Daniele Molgora (vedi articolo sotto), rilancia la volontà di trattare dopo i vari incontri i soci veronesi e il presidente della provincia di Verona Giovanni Miozzi.
«Giusto che la politica faccia la sua parte e il presidente della Provincia, Miozzi sta operando bene. ma non si perda di vista il tema principale della questione - afferma il presidente della Camera di commercio, Alessandro Bianchi, - e cioè che le scelte vanno fatte dal punto di vista economico e per lo sviluppo del territorio». Un forte invito, insomma affinché restino centrali i contenuti: «In ogni caso il controllo del Catullo e le scelte operative di gestione», afferma il presidente della Camera di commercio, Alessandro Bianchi, «devono restare a Verona».
Un sistema Verona che sta marciando compatto: se da una parte i bresciani continuano a sostenere che non parteciperanno all'aumento di capitale (scadenza il 31 ottobre), i soci veronesi rispondono sottoscrivendo tutti la loro quota per la prima tranche: la Provincia ha avuto l'ok del Consiglio per 1 milione 162 mila euro; il Comune ieri sera ha approvato l'aumento per 465 mila euro e la Camera di commercio, che ha il 20 per cento del Catullo, «non solo ha approvato di stanziare 1 milione 300 mila euro come previsto», rivela Bianchi, «ma abbiamo anche accantonato un altro milione di euro per sottoscrivere l'eventuale inoptato».
Un messaggio chiaro, quindi. «Sì, un messaggio forte che vogliamo dare a tutta quella parte bresciana che non intende sottoscrivere: noi crediamo nel Catullo e nel suo futuro. Riteniamo che lo scalo di Montichiari debba essere tenuto e rilanciato perché questo rientra nella logica di sistema territoriale che noi sosteniamo, perché non piacciono le lotte di campanile».
Tenere il controllo del Catullo è la parola d'ordine: ma fino a che punto ci si può spingere per riequilibrare la situazione con Brescia che sostiene di essere stata sacrificata per anni?
«Lo scalo di Montichiari va implementato e va rilanciata l'attività cargo. Trovo prematuro parlare di holding, come dice anche Molgora nella sua lettera aperta. Prima dobbiamo chiarire gli equilibri: noi abbiamo dato decine di milioni in questi anni per il sistema degli aeroporti del Garda; abbiamo il 20% e abbiamo fiducia nel ruolo centrale che questo sistema aeroportuale può svolgere: ci sono potenzialità enormi. Inoltre il presidente Bortolazzi sta portando avanti un buon lavoro di efficientamento aziendale e dal punto di vista commerciale si aprono nuovi voli. Chiediamo quindi che questo patrimonio sia ben tutelato».
Che, tradotto, significa questo: «Dobbiamo tenere la concessione e una posizione di controllo. Riteniamo giusto dare più peso a Brescia nella società che gestisce il D'Annunzio, ma nessuno ha mai parlato di scendere sotto la maggioranza assoluta. Così pure è chiaro il concetto che nella società Catullo il sistema Verona deve mantenere il 51%».
E Brescia? «Brescia va coinvolta di più, non c'è dubbio, soprattutto nelle responsabilità di gestione oltre che per le presenze nel consiglio di amministrazione.
E se entro il 31 ottobre Brescia non sottoscriverà l'aumento di capitale? «Lo faremo noi, Brescia deve decidere se vuole la politica delle alleanze e trovare quindi soluzioni condivise. Di certo non può fare fughe in avanti o continuare a criticare i soci».M.B.
 
da larena.it

«Lo scalo di Montichiari va implementato e va rilanciata l'attività cargo. Trovo prematuro parlare di holding, come dice anche Molgora nella sua lettera aperta. Prima dobbiamo chiarire gli equilibri: noi abbiamo dato decine di milioni in questi anni per il sistema degli aeroporti del Garda; abbiamo il 20% e abbiamo fiducia nel ruolo centrale che questo sistema aeroportuale può svolgere: ci sono potenzialità enormi. Inoltre il presidente Bortolazzi sta portando avanti un buon lavoro di efficientamento aziendale e dal punto di vista commerciale si aprono nuovi voli. Chiediamo quindi che questo patrimonio sia ben tutelato».
Che, tradotto, significa questo: «Dobbiamo tenere la concessione e una posizione di controllo. Riteniamo giusto dare più peso a Brescia nella società che gestisce il D'Annunzio, ma nessuno ha mai parlato di scendere sotto la maggioranza assoluta. Così pure è chiaro il concetto che nella società Catullo il sistema Verona deve mantenere il 51%».

Ma sono scandalosi questi veronesi, vogliono i soldi di Brescia per l'aumento di capitale e però pretendono maggioranza assoluta e concessione sia in Catullo che in D'Annunzio. La gara europea è l'unica via, qualche altro mese di agonia per Brescia ormai non cambia di molto le cose.
 
Ma sono scandalosi questi veronesi, vogliono i soldi di Brescia per l'aumento di capitale e però pretendono maggioranza assoluta e concessione sia in Catullo che in D'Annunzio. La gara europea è l'unica via, qualche altro mese di agonia per Brescia ormai non cambia di molto le cose.

Concordo, un articolo veramente scandaloso quello dell'Arena
 
Ma sono scandalosi questi veronesi, vogliono i soldi di Brescia per l'aumento di capitale e però pretendono maggioranza assoluta e concessione sia in Catullo che in D'Annunzio. La gara europea è l'unica via, qualche altro mese di agonia per Brescia ormai non cambia di molto le cose.

Straquoto.
Almeno adesso sappiamo ufficialmente cosa pensa la Catullo dei bresciani.
Ho l'impressione che Bergamo crescerà ancora.
 
Tra l'altro il 31 ottobre è alle porte.... per VBS con il capitale ormai azzerato o si ricapitalizza o libri in tribunale....
 
Non ho capito.... quella che potrebbe fallire e' la Catullo? In questo caso riguarda l'operativita' di entrambi gli scali.
 
Lettera aperta ai presidenti delle Province di Verona e Trento, al sindaco di Verona Flavio Tosi e ai sottosegretari Brancher, Giorgetti e Saglia
Argomento Aeroporto di Montichiari. Mittente Daniele Molgora presidente della Provincia di Brescia e sottosegretario di Stato
Fonte: Segreteria Tesoro
da gardanotizie.it

Vi scrivo per richiamare la Vostra attenzione sulla pericolosa situazione di stallo che si sta creando intorno all’aeroporto di Montichiari. Con estrema sincerità devo premettere che la controproposta presentata informalmente (e soltanto verbalmente) dal sistema Verona la scorsa settimana al sistema Brescia, era difficile da digerire per il mondo bresciano, soprattutto pensando che si trattava di un passo indietro rispetto a quanto si era ipotizzato nel luglio 2008 durante un incontro informale in terra trentina. Da qui l’inevitabile diniego anche da parte di chi, come il sottoscritto, ha sempre cercato di trovare un accordo che potesse soddisfare tutti.
Oggi la possibilità di una gara europea e la necessità di intervenire tempestivamente sulla crisi economica, pongono l’urgenza di un ulteriore strenuo tentativo da parte della politica per porre rimedio ad una situazione che potrebbe comportare gravi danni forse per Brescia, ma sicuramente di più per Verona. Non voglio in alcun modo rivangare il passato, quando i protagonisti e le condizioni generali erano diverse, ma, proprio perché voglio guardare al futuro, annoto che la gestione dei due aeroporti, così com’è, ha il fiato corto, tant’è vero che siete ricorsi ad una corposa riorganizzazione, ma che non sappiamo se basterà. E allora Vi chiedo, abbandonando ogni tentazione di personalismo, se il problema consiste nel detenere due concessioni per evitare una possibile concorrenza da parte bresciana e mantenere alta la propria bandiera, oppure se è più importante cercare sinergie territoriali di grande sviluppo, ottenendo contestualmente reciproche garanzie.
A Brescia siamo ben consapevoli che senza alleanza con Verona e Trento non ci sono possibilità di uscita dal tunnel della crisi per l’aeroporto di Montichiari, ma se all’unanimità riconosciamo che l’obiettivo di tutti è cercare di far crescere i propri territori, allora quale può essere la vera garanzia affinché ognuno raggiunga il suo obiettivo? Brescia ha indicato una strada giudicata impraticabile da Verona e viceversa, allora perché, mi chiedo, non fondere le due proposte? Brescia chiede la garanzia della concessione (pagandola secondo valutazioni di mercato, sia chiaro) sull’aeroporto territorialmente suo, Verona offre una crescita dei Bresciani in Catullo; le due vie non sono incompatibili: la creazione di un gruppo di due società (D’Annunzio e Catullo) ognuna con la propria concessione a partecipazioni incrociate, con Brescia al 20/25% in Catullo e Verona azionista in maggioranza assoluta nella stessa Catullo e, in maniera esattamente speculare, al 20/25% in D’Annunzio, oltre ad una significativa quota di Trento da entrambe le parti, comporterebbe una tale legame e un tale cointeressamento da parte dei due “sistemi” che sarebbe di estrema garanzia per tutti. In sostanza, indipendentemente dalla futura e, probabilmente, opportuna creazione di una holding, si creerebbe un intreccio talmente forte fra le tre realtà provinciali che il sistema aeroportuale del Garda diventerebbe per dimensioni addirittura l’arbitro della futura espansione del traffico aereo a livello nazionale. Brescia, Trento e Verona insieme possono raggiungere traguardi ben più elevati di quanto non abbia fatto Verona da sola: si può guardare a Bergamo e addirittura a Linate e Malpensa senza timori reverenziali, con un autentico progetto industriale se siamo in grado di viaggiare uniti. Ma se Brescia è disponibile a sborsare molte risorse per impegnarsi in investimenti e sviluppo, cosa non da poco, soprattutto in questo periodo di crisi profonda, Verona comprenda l’importanza di una vera alleanza che veda i protagonisti posti su uno stesso piano, anche in termini di concessioni. La Provincia di Brescia è un’istituzione territoriale che deve pensare al pieno sviluppo del proprio territorio e non può certo dedicarsi alle questioni legali; è per questo motivo che lancio un accorato appello a chi ha la responsabilità della politica, a chi, come me, ha responsabilità di governo e deve puntare alla crescita del proprio territorio ed al sostegno delle proprie imprese. E’ meglio avere il tutto di una struttura limitata, oppure una parte significativa di un sistema aeroportuale che può essere tre, quattro, dieci volte più grande?
Porgo a voi queste riflessioni, contando sulla vostra sensibilità politica e sulla considerazione che Brescia e Verona hanno condiviso iniziative storiche, come quella della “Serenissima”. Sarebbe un errore non cercare fino all’ultimo di recuperare quello stesso spirito di collaborazione che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo dei nostri laboriosi territori.
Vi ringrazio per l’attenzione e, in attesa di un riscontro, esprimo gli auspici per una scelta che possa tenere conto di quanto Vi ho espresso.

On.Daniele Molgora
Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia
Presidente della Provincia di Brescia
 
Brescia, Trento e Verona insieme possono raggiungere traguardi ben più elevati di quanto non abbia fatto Verona da sola: si può guardare a Bergamo e addirittura a Linate e Malpensa senza timori reverenziali
Ovvio. E in seconda battuta insidiare FRA, CDG e LHR.
 
Penso che comunque quella dell' On Molgora sia la prima proposta sensata che sento per uscire dall'enpasse, una compaggine sociale incrociata garantirebbe crescita e non concorrenza a tutti.
Se BGY vuole crescere ancora sul Low cost deve cedere il Cargo parcel ad un aeroporto che sia alla stessa sua distanza da Milano ed ecco VBS che con la BreBeMi dal 2012 sarà a 50 Km da Milano, Verona potrà mantenere la sua vocazione Feed, Linea e charter, Brescia crescere sull'etnico, il cargo ed il charter estivo/sky

a.
 
Se BGY vuole crescere ancora sul Low cost deve cedere il Cargo parcel ad un aeroporto che sia alla stessa sua distanza da Milano ed ecco VBS che con la BreBeMi dal 2012 sarà a 50 Km da Milano, Verona potrà mantenere la sua vocazione Feed, Linea e charter, Brescia crescere sull'etnico, il cargo ed il charter estivo/sky

a.

non mi è chiaro una cosa: perchè deve cedere i cargo parcel a VBS?

Il low cost opera di giorno, il cargo parcel di notte, gli spazi per le strutture ci sono per entrambi (pax e cargo), quindi non serve cedere nulla.