Ciao a tutti, leggendo non ho potuto fare a meno di vedere un piccolo scollamento dalla realtà. Magari è interessante.
Riporto 2 "casi" vicini ad alitalia ed il dato del volume d'affari per avere contezza della dimensione.
Air France: Fattura 25 MLD, e oggi riesce a chiudere in utile, Vale sul mercato poco meno di 5 miliardi.
AirBerlin: Fattura 3,5 MLD è sicuramente molto meno appetibile e forse peggio messa di Alitalia. Vale sul Mercato 25 milioni di Euro. Ed è, per certi versi, la situazione piu simile a quella di Alitalia.
Alitalia: fattura 3 MLD ca ma non chiude bilanci in utile da una vita.
Francamente faccio molta molta fatica a leggere certe stime di valore per Alitalia.
C'è un unico caso in cui Alitalia varrebbe qualche soldo. Consegnarla bella e ripulita dalle Passività che dovrebbe nuovamente accollarsi lo stato.
Ciao e benvenuto.
Lo scollamento dalla realtà c'è ed è grande come una casa.
Non di meno ci sono forumisti che tendono a non accettare che AZ sia un semplice concentrato di interessi particolari nel simulacro di una compagnia aerea.
E facendo un assioma non solo della permanenza in vita della compagnia, ma anche della sua presunta appetibilità, si lanciano regolarmente in viaggi mentali al termine dei quali AZ diventerà sana e profittevole.
E siccome è un po' che frequento il forum, posso dirti che è sempre stato così. Ad ogni caduta di AZ, erano già pronti una miriade di percorsi virtuosi per raggiungere l'ambito risultato.
Vai a leggere i 3d di AZ nel periodo in cui è entrata EY: sembrava fosse arrivato Dio sotto forma di compagnia aerea. Con denari illimitati e competenze appunto "divine".
Non che fosse molto diverso per AF, comunque.
Tutte le leggi violate, i soldi derubati alla collettività, il quantitativo enciclopedico di BALLE che hanno sempre sparato a raffica i protagonisti (viceversa terribilmente avari come nel mostrare i conti), sono solo dettagli.
A questo giro, scopriamo che 6 mesi non sono bastati per una trattativa, ma se Monarch non fosse fallita, non ci sarebbero stati problemi.
E lo ha scritto un ministro, non il primo che passava per strada.