Thread Alitalia - Ottobre 2017


Stato
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Sì ma i soldi, il miliardo di cui sopra chi ce li mette?
Babbo Natale?
 
MF


Più tempo e più soldi: Alitalia incassa altri 300 milioni di prestito ponte, che sale a 900 milioni di euro, e ben 10 mesi in più per rimborsarlo. Il nuovo contesto di mercato, con i fallimenti air berlin e Monarch, il ritiro di Ryanair, le esitazioni di EasyJet hanno congiurato per allungare i tempi per la cessione di Alitalia, obbligando anche il governo a prenderne atto per non lasciare la compagnia spalle al muro. «Il termine per l’espletamento delle procedure di cessione» è spostato dal 5 novembre al 30 aprile, hanno deciso a Palazzo Chigi. Ma il vero termine sarà fine settembre, e lo si capisce dal tempo in più che il governo ha concesso alla compagnia riscadenzando il prestito.

Se dunque, come tutto sembra indicare, alla fine sarà Lufthansa a vincere la partita dei cieli italiani, ci vorranno ancora parecchi mesi prima di poter concludere l’operazione. Da queste parti, i tempi rapidissimi del salvataggio air berlin sono un miraggio. In Germania Lufthansa non ha trovato ostacoli perché il governo le ha spianato la strada, concedendole di rilevare 81 dei 144 aerei della flotta e appena 3.000 degli 8.400 dipendenti del vettore ormai fallito. Nel caso italiano, invece, l’attuale procedura della gara consente di presentare offerte per l’attività di volo tutta intera, manutenzione compresa, e per il blocco handling, ma non per lotti più piccoli. Il commissario straordinario Luigi Gubitosi, si è convinto che il matrimonio con i tedeschi potrebbe avvenire solo alle condizioni di Lufthansa , che chiede carta bianca per «una nuova struttura» e vuole restringere l’offerta a parte del perimetro volo di Alitalia, proprio come ha fatto per air berlin e secondo uno schema molto simile a quello ipotizzato da Ryanair prima del ritiro forzato (i 90 aerei di lungo raggio e la manutenzione). Per questo ha chiesto e ottenuto più tempo, per provare almeno a spuntare condizioni meno capestro e provare a tenere dentro altri potenziali acquirenti, come EasyJet.

L’allungamento al 30 settembre 2018 concesso per il rimborso del prestito ponte è già una stampella importante in un percorso che sta andando ben oltre la tabella di marcia iniziale di governo e commissari straordinari. I 600 milioni di euro entrati in cassa a maggio scorso, infatti, avevano una scadenza fissata al 2 novembre. Alitalia era riuscita a non intaccare se non per pochi spiccioli quella liquidità grazie agli incassi dei mesi estivi, ma ora quella dotazione extra serve. I tempi del rimborso andranno anche oltre quelli della cig, prolungata di sei mesi, al 30 aprile 2018. La motivazione è la stessa: contenimento dei costi e garanzia della piena operatività.

La compagnia è impegnata a dimostrare al mercato e ai potenziali compratori di avere un futuro, e lo sta facendo anche a colpi di slot, soprattutto sull’intercontinentale. Anche il ripristino da parte dell’Enac, l’ente per l’aviazione civile, della licenza definitiva di trasporto aereo, ha ridato slancio al rafforzamento del network, Dal 29 ottobre prossimo, con l’orario invernale, diventeranno operativi i nuovi voli per Delhi e , dal 31 ottobre, quelli per Malè. Le Maldive in particolare dimostrano anche la scelta di Alitalia di rafforzare i rapporti con la rete dei tur operator, visto che l’arcipelago asiatico è tra le mete più richieste per le vacanze invernali. Sull’India, invece, si punta sia per il turismo che per i viaggi d’affari. La scelta di tornare su questa rotta dopo 9 anni, infatti, è stata presa basandosi su due considerazioni : l’Italia è la seconda nazione europea, dopo la Gran Bretagna, per numero di visitatori dall’India, e quanto ai rapporti commerciali l’interscambio viaggia ormai sui 7,5 miliardi.







La stagione invernale dell’Alitalia stand-alone vedrà anche il prolungamento del Roma-Los Angeles e l’incremento dei collegamenti per San Paolo del Brasile, oltre alla conferma dei voli di lungo raggio lanciati negli ultimi due anni (Seul, Santiago del Cile, Città del Messico, Pechino e L’Avana). Ma la notizia è che al quartier generale di Fiumicino si lavora già alla stagione estiva in piena continuità col piano di sviluppo del lungo raggio. Spiega il nuovo direttore commerciale Fabio Lazzerini. «Siamo pronti ad affrontare la nuova stagione invernale con nuove rotte e servizi, e stiamo anche lavorando alla stagione estiva 2018, col lancio di altri voli intercontinentali». (riproduzione riservata)


https://www.milanofinanza.it/news/alitalien-a-rilento-201710131952322811
 
(WAPA) - Riportiamo così com'è un rumor che ci è giunto in queste ore: gira voce che la scadenza del 16 ottobre per la presentazione delle offerte di acquisto vincolanti per Alitalia, potrebbe essere rinviata al fine di consentire ad una cordata cinese di presentare una proposta per una parte della compagnia.
Così come è già avvenuto in molti altri settori -dall'industria allo sport- la Cina compete ormai con le grandi aziende occidentali: a maggio c'è stato il volo inaugurale dell'aereo C-919 con cui la società di Stato cinese Comac (Commercial Aircraft Corporation of China) mira a conquistare fette di mercato oggi di Airbus e Boeing (vedi notizie AVIONEWS 1 e 2), e non ci sarebbe da meravigliarsi quindi se il Paese asiatico volesse entrare attraverso una porta di grande valore storico nel settore del trasporto aereo civile europeo.

Intanto nel decreto fiscale approvato oggi in Consiglio dei ministri è stato previsto -tra le altre cose- il rinvio della scadenza di inizio novembre per altri sei mesi, ed in più il prestito di altri 300 milioni per consentire l'operatività del vettore aereo.
Ma la Comunità europea approverà questo slittamento ed ulteriore prestito?

Su Alitalia vedi anche notizie AVIONEWS 3 e 4 (Avionews)
(2017)
 
L' ultima notizia è inesatta. Non è stata spostata nessuna scadenza per la presentazione delle offerte che rimane lunedi. E stata spostata la fase di "miglioramento" dell' offerta e chiusura definitiva del 5 Novembre. La decisione dello spostamento di questa data non deve sorprendere più di tanto. Lunedi arriveranno delle offerte che dovranno essere riviste nei prossimi mesi dove inizieranno delle lunghe trattativa: come ha detto CS LH è interessata ad un "Nuova Alitalia" e in questi 6 mesi ci sarà modo di migliorarla e di renderla molto più snella e sostenibile avendo già in mano le offerte vincolanti; e non parlo solo di LH ma anche di altre ipotesi sul tavolo già emerse qui sul forum. Vediamo cosa succederà. Nel frattempo il prestito è stato allungato per altri 6 mesi con altri 300 mln previsti per i prossimi mesi: questo vuol dire che si andrà ben oltre il 30 Aprile per la chiusura definitiva della trattativa, e il Governo si assicura già da ora una cassa importante in caso che il Q4 e Q1 andassero molto male e di non trovarsi senza soldi nei mesi caldi delle trattative con i vari gruppi. Non è assurda la possibilità di una compagnia exta-UE (cinese) che possa presentare un' offerta ma è sempre da capire chi metterà l' altro 51%.
Nel frattempo Gubitosi continuerà ad agire come un vero e proprio AD in attesa che avanzino le trattative e si capisca dove tagliare, quali contratti sciogliere e dove investire (se questo gli sarà permesso ma credo di si). E concordo con chi dice che quei 900 mln molto difficilmente rientreranno nelle casse dello stato ma saranno convertiti in equity nella nuova proprietà che guiderà Az qualunque saranno i soci di maggioranza.
Sono curioso di vedere quali offerte arriveranno lunedi (o che sono già arrivate).
 
Sì lo scenario che hai prospettato è certamente quello più auspicabile. Faccio però fatica a pensare che sia confacente con la mentalità tedesca.
Più facile vedere AF+DL+Stato+EY
Va anche ricordato che AF non ha bisogno di partecipare al bando essendole sufficiente trovare un accordo con le banche italiane. Senza dimenticare che anche Gubitosi è uomo designato dalle banche.
Tutto peraltro dimenticano che anche Delta ha formulato manifestazione di interesse
La compagnia americana potrebbe benissimo formulare una proposta vincolante in questi termini:
Delta versa 900 mln a condizione che lo stato venga convertito al 100% e gli altri creditori finanziari al 30/50%.
I numeri sono ovviamente a casaccio solo per rendere l'idea.

Sei Dan Brown?
 
(WAPA) - A quanto risulta ad AVIONEWS i tre commissari di Alitalia non hanno ricevuto nessuna offerta per un acquisto della compagnia in amministrazione straordinaria che lasci integra l'azienda.

Ma come?
Eppure i nostri super espertoni su queste pagine ci avevano giurato che 12 o 13 soggetti si sarebbero scannati a botte di buste in testa contenenti offerte minimo minimo dall'all-in in su per accaparrarsi il gioiellino.

A proposito, ma la cordata dei dipendenti col Comandante filosofo chimico nucleare che puntava sul Papa dove è sparita?
 
Ultima modifica:
(WAPA) - Riportiamo così com'è un rumor che ci è giunto in queste ore: gira voce che la scadenza del 16 ottobre per la presentazione delle offerte di acquisto vincolanti per Alitalia, potrebbe essere rinviata al fine di consentire ad una cordata cinese di presentare una proposta per una parte della compagnia.
Così come è già avvenuto in molti altri settori -dall'industria allo sport- la Cina compete ormai con le grandi aziende occidentali: a maggio c'è stato il volo inaugurale dell'aereo C-919 con cui la società di Stato cinese Comac (Commercial Aircraft Corporation of China) mira a conquistare fette di mercato oggi di Airbus e Boeing (vedi notizie AVIONEWS 1 e 2), e non ci sarebbe da meravigliarsi quindi se il Paese asiatico volesse entrare attraverso una porta di grande valore storico nel settore del trasporto aereo civile europeo.

Intanto nel decreto fiscale approvato oggi in Consiglio dei ministri è stato previsto -tra le altre cose- il rinvio della scadenza di inizio novembre per altri sei mesi, ed in più il prestito di altri 300 milioni per consentire l'operatività del vettore aereo.
Ma la Comunità europea approverà questo slittamento ed ulteriore prestito?

Su Alitalia vedi anche notizie AVIONEWS 3 e 4 (Avionews)
(2017)

Ohhhhh! Puntuale come un orologio svizzero è arrivata la minchiata dei cinesi. Cinesi che ricordo secondo i giornalisti avrebbero dovuto comprare minimo una ventina di aeroporti falliti in Italia, una dozzina di società di handling, qualche compagnia aerea sgangherata al terzo o quarto fallimento e, last but not least, realizzare un aeroporto da 50 milioni di passeggeri a Montichiari.

Con gli arabi abbiamo già dato.

Restano i russi, tempo un paio di settimane e butteranno in mezzo pure loro.
 
Ma in tutto questo qualcuno ha spiegato a Gubitosi che i costi di start up di ogni nuova rotta intercontinentale sono pazzeschi e:
A) che magari i pochi potenziali acquirenti che ci sono in giro ad ogni annuncio in pompa magna siano sempre meno interessati all'acquisto?
e
B) che forse invece di aprire ad minchiam sarebbe stato meglio aspettare di capire in che mani sarebbe probabilmente finita AZ e cercare di concordare queste aperture, attualmente fatte tirando freccette su un mappamondo, in un ottica di ampio respiro?
 
La verità è che il fallimento di Air Berlin e di Monarch hanno letteralmente sconquassato la procedura di vendita di AZ (Tratto dal Fatto Quotidiano)

Un comunicato pubblicato sul sito del Mise spiega che “si rende opportuna una proroga tecnica, fino al 30 aprile 2018, del termine per la conclusione della gara, tenuto conto che: a) il procedimento si è svolto in un contesto caratterizzato da una serie di accadimenti straordinari nell’ambito del settore del trasporto aereo, quali il dissesto di Air Berlin, il fallimento di Monarch Airlines e la crisi operativa di Ryan Air, che stanno modificando le dinamiche strategiche del settore; b) è presumibile che si renda necessario un tempo più lungo di trattativa per finalizzare al meglio le proposte degli interessati, in particolare nel caso in cui le offerte non siano corrispondenti al bando di gara; c) l’imminente scadenza del termine indebolisce il potere contrattuale della amministrazione straordinaria che avrebbe meno di un mese per concludere il negoziato”. “Vogliamo vendere, non svendere”, ha chiosato dal canto suo Delrio.
 
Il comunicato del MISE. Che insieme al rinvio del TAR (che evidentemente non deve pronunciarsi su delle incompatibilità che vedrebbe anche un bambino), meriterebbe la faccina che vomita.

Alitalia

La gara è in corso e sta per scadere il termine per la presentazione delle offerte. La legge vigente prevede che l’aggiudicazione avvenga ai primi del mese di novembre. In questo quadro, si rende opportuna una proroga tecnica, fino al 30 aprile 2018, del termine per la conclusione della gara, tenuto conto che: a) il procedimento si è svolto in un contesto caratterizzato da una serie di accadimenti straordinari nell’ambito del settore del trasporto aereo, quali il dissesto di Air Berlin, il fallimento di Monarch Airlines e la crisi operativa di Ryan Air, che stanno modificando le dinamiche strategiche del settore; b) è presumibile che si renda necessario un tempo più lungo di trattativa per finalizzare al meglio le proposte degli interessati, in particolare nel caso in cui le offerte non siano corrispondenti al bando di gara; c) l’imminente scadenza del termine indebolisce il potere contrattuale della amministrazione straordinaria che avrebbe meno di un mese per concludere il negoziato.
E’ indispensabile poi garantire già da oggi la piena tranquillità operativa della Compagnia anche nel periodo transitorio di 4/6 mesi (necessario per le procedure autorizzatorie, prima tra tutte quella antitrust) che intercorrerà tra l’aggiudicazione e la effettiva immissione dell’acquirente nel possesso e nell’esercizio delle attività aziendali e che potrebbe svolgersi in un periodo in cui il Governo è autorizzato ai soli atti di ordinaria amministrazione.
Si rende quindi necessario intervenire anche sul finanziamento statale oneroso già disposto in favore di Alitalia, integrandolo per il tempo (fino al 30 settembre 2018) e nella misura necessaria ( € 300 milioni) a garantire la continuità del servizio di trasporto aereo sino all’effettivo trasferimento dei complessi aziendali.
L’operazione non costituirà un costo a carico della collettività, poiché l’intervento dello Stato è un finanziamento oneroso che sarà rimborsato dalla procedura, con interessi fissati - peraltro - ad un tasso molto elevato.
Rimane ferma intenzione dell’Esecutivo di procedere il più rapidamente possibile alla cessione della compagnia.

http://www.sviluppoeconomico.gov.it...al-consiglio-dei-ministri-del-13-ottobre-2017
 
(WAPA) - Riportiamo così com'è un rumor che ci è giunto in queste ore: gira voce che la scadenza del 16 ottobre per la presentazione delle offerte di acquisto vincolanti per Alitalia, potrebbe essere rinviata al fine di consentire ad una cordata cinese di presentare una proposta per una parte della compagnia.
Così come è già avvenuto in molti altri settori -dall'industria allo sport- la Cina compete ormai con le grandi aziende occidentali: a maggio c'è stato il volo inaugurale dell'aereo C-919 con cui la società di Stato cinese Comac (Commercial Aircraft Corporation of China) mira a conquistare fette di mercato oggi di Airbus e Boeing (vedi notizie AVIONEWS 1 e 2), e non ci sarebbe da meravigliarsi quindi se il Paese asiatico volesse entrare attraverso una porta di grande valore storico nel settore del trasporto aereo civile europeo.

Intanto nel decreto fiscale approvato oggi in Consiglio dei ministri è stato previsto -tra le altre cose- il rinvio della scadenza di inizio novembre per altri sei mesi, ed in più il prestito di altri 300 milioni per consentire l'operatività del vettore aereo.
Ma la Comunità europea approverà questo slittamento ed ulteriore prestito?

Su Alitalia vedi anche notizie AVIONEWS 3 e 4 (Avionews)
(2017)

A quando l'avvistamento di qualche drago o unicorno?
 
Ricorda molto i comunicati stampa Alitalia che andavano puntualmente ad integrare la pubblicazione di numeri di bilancio catastrofici.
Tipo "eravamo lì lì per fare utili a manetta ma la guerra in libia, il venezuela, la sars, la dengue, il vulcano islandese, il maltempo, la crisi in corea, il prezzo del petrolio, l'incendio a fiumicino, la ferrari che non ha vinto il mondiale, il rigore sbagliato di Zaza, il no della Raggi alle olimpiadi a Roma, le zanzare, i pomodori che non sanno più di niente, il dirottamento dell'Achille Lauro e tanti altri ci hanno tarpato le ali. Ora, nulla è perduto, se ci date altri milioni ci riproviamo l'anno prossimo".
 
Oltre il ridicolo.
I motivi sub a) e b) sono una barzelletta di cui il mondo ride a crepapelle. Sarebbe stato più serio citare l'uragano Irma e la Corea del Sud.
E il fatto di appellarsi al motivo sub c) dimostra che commissari e ministri non sarebbero in grado neanche di andare a zappare la terra perchè se la darebbero sui piedi.
 
Insomma, una supercazzola per dire che sta zavorra di compagnia non la vuole nessuno.
 
Ma non era che, dei famosi 600 milioni, non ne avevano usati manco mezzo? E ora non li hanno talmente usati che ne servono altri 300?
 
La cosa raggiunge livelli tragicomici....
Strano che non hanno invocato anche lo scontro Trump-Kim Jong Un come fattore nelle negoziazioni
Se le cose si vogliono fare bene si può, vedi Air Berlin in Germania, mentre qui non solo non vedremo gli ennesimi 600Milioni, ma anche questi 300 "con tassi d'interesse pesantissimi" si volatilizzeranno (per il semplice fatto che prendere una compagnia che così com'è non funziona, con 1 Miliardo di debiti è un suicidio)
Tristezza
 
Purtroppo perché questa operazione sia praticabile, ci dovrebbero essere 5k esuberi circa ..... e questo il ministro "Delirio " e colleghi non lo vogliono nemmeno sentire!!!
 
In pratica il mise dice che non intendono farsi tirare il collo dai tedeschi.

O forse non vogliono capire che, così com'è, Alitalia non la vuole nessuno. Nemmeno ripulita dai debiti, nemmeno col monopolio di Linate, nemmeno coi voli papali in esclusiva.
 
Stato
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