Thread Alitalia - Ottobre 2016


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Che figata! Così già non riesce a decollare un Lin-Mosca dalla 36, figuriamoci dei voli di lungo raggio. A meno che non tiri fuori almeno un km di pista in più da qualche parte. E visto quanto è facile fare un ponte o una fermata della metro in Italia non mi illuderei proprio.
Ma ancora convinti che il problema di Az siano i due aeroporti milanesi? Sul serio?
Non saranno forse i 30 milioni scarsi di passeggeri che porta Ryanair (in continuo aumento), gli X milioni di Easyjet e gli Y di Vueling? Alitalia o molla il medio raggio e si concentra sull'intercontinentale o ha i giorni contati.
Altro che Linate e Malpensa.

Il lungo raggio generato da nord Italia è strettamente connesso al problema low cost. Per avere più voli devi fare feederaggio e per avere feederaggio economicamente sostenibile devi limitare le low cost nel bacino milanese obbligandole ad alzare i prezzi. Ma per obbligarle ad alzare i prezzi lo stato deve imporre nuove regole ai gestori aeroportuali.
 
Scusa, ma secondo te cosa avrebbero dovuto fare di diverso in questi ultimi due anni?
Tante cose. E con i circa 2 MLD€ di liquidità a disposizione di SAI non avrebbero dovuto esserci nemmeno problemi di soldi.
Premesso che sono conscio del fatto che parte di ciò che sto per scrivere è pura utopia, io avrei fatto nascere SAI con queste caratteristiche:

-nessuna assunzione automatica del personale ex CAI, ma reperimento sul mercato delle migliori risorse umane disponibili. Che imho, sarebbero state molte meno di 10.000 dopo una bella sfoltita, soprattutto a terra. Personale assunto a condizioni di mercato (che non vuole significare da ultima spiaggia) e formate nei migliore dei modi. Bannato chi non parla un inglese decente.

-assunzione di un top management di provata capacità, non italiano e non legato da alcun interesse a qualsivoglia attore nel comparto dell'aviazione civile. Totale libertà nel riorganizzare la struttura aziendale per renderla competitiva.

-qualora i dati dovessero confermare che gli yield a Milano sono migliori di quelli di Roma (e questi dati lo lasciano fortemente supporre),
trasferimento TOTALE della compagnia a MXP con chiusura di quasi tutto a FCO. LIN chiuso al traffico agli aerei sopra 19 posti.

-sostituzione di 40 NB classe 32x con 20WB da reperire in 3-4 anni (prendendo quello che c'è sul mercato subito e ordinando macchine nuove per il medio periodo), 10 NB più piccoli (ERJ e/o ATR) per federare dalle località minori e per qualche ptp "sottile" e 10 A320 neo configurati con J full flat, per coprire gran parte di Africa, MO, Asia centrale e India.
Sistemazione di DIP e DIR, nuovo ife per i tripli e connettività per il LR (da valutare sul SR).

-espansione del LR quanto più rapida possibile e in ogni direzione. Anche ottimizzata, una compagnia full carrier non potrà mai avere i costi di produzione di una LC pura, quindi sul breve/medio raggio è imperativo caricare anche parecchi pax in connessione sul lungo per spalmare i costi. Per quanto riguarda la JV non posso esprimermi più di tanto non conoscendone i dettagli. Tuttavia credo che una credibile minaccia di uscire (pur pagando una salata penale) per lanciare in tempi brevi 4-6 nuove destinazioni nord-americane in un contesto competitivo, sarebbe stata foriera di più miti consigli per AFKL e DL. Che probabilmente avrebbero preferito un alleato più ingombrante in casa, piuttosto che un nuovo concorrente a tutto tondo fuori, magari alleato con altri.

- Al netto di quanto sopra e supponendo ottimisticamente che la compagnia si riveli profittevole, valutazione di possibili modifiche nelle alleanze e possibili acquisizioni o fusioni con altri attori sani e complementari.

Sicuramente sto dimenticando altri aspetti importanti, ma a grandi linee questa sarebbe stata la mia ricetta se la vera priorità fosse stata il rilancio di AZ.
 
Tante cose. E con i circa 2 MLD€ di liquidità a disposizione di SAI non avrebbero dovuto esserci nemmeno problemi di soldi.
Premesso che sono conscio del fatto che parte di ciò che sto per scrivere è pura utopia, io avrei fatto nascere SAI con queste caratteristiche:

-nessuna assunzione automatica del personale ex CAI, ma reperimento sul mercato delle migliori risorse umane disponibili. Che imho, sarebbero state molte meno di 10.000 dopo una bella sfoltita, soprattutto a terra. Personale assunto a condizioni di mercato (che non vuole significare da ultima spiaggia) e formate nei migliore dei modi. Bannato chi non parla un inglese decente.

-assunzione di un top management di provata capacità, non italiano e non legato da alcun interesse a qualsivoglia attore nel comparto dell'aviazione civile. Totale libertà nel riorganizzare la struttura aziendale per renderla competitiva.

-qualora i dati dovessero confermare che gli yield a Milano sono migliori di quelli di Roma (e questi dati lo lasciano fortemente supporre),
trasferimento TOTALE della compagnia a MXP con chiusura di quasi tutto a FCO. LIN chiuso al traffico agli aerei sopra 19 posti.

-sostituzione di 40 NB classe 32x con 20WB da reperire in 3-4 anni (prendendo quello che c'è sul mercato subito e ordinando macchine nuove per il medio periodo), 10 NB più piccoli (ERJ e/o ATR) per federare dalle località minori e per qualche ptp "sottile" e 10 A320 neo configurati con J full flat, per coprire gran parte di Africa, MO, Asia centrale e India.
Sistemazione di DIP e DIR, nuovo ife per i tripli e connettività per il LR (da valutare sul SR).

-espansione del LR quanto più rapida possibile e in ogni direzione. Anche ottimizzata, una compagnia full carrier non potrà mai avere i costi di produzione di una LC pura, quindi sul breve/medio raggio è imperativo caricare anche parecchi pax in connessione sul lungo per spalmare i costi. Per quanto riguarda la JV non posso esprimermi più di tanto non conoscendone i dettagli. Tuttavia credo che una credibile minaccia di uscire (pur pagando una salata penale) per lanciare in tempi brevi 4-6 nuove destinazioni nord-americane in un contesto competitivo, sarebbe stata foriera di più miti consigli per AFKL e DL. Che probabilmente avrebbero preferito un alleato più ingombrante in casa, piuttosto che un nuovo concorrente a tutto tondo fuori, magari alleato con altri.

- Al netto di quanto sopra e supponendo ottimisticamente che la compagnia si riveli profittevole, valutazione di possibili modifiche nelle alleanze e possibili acquisizioni o fusioni con altri attori sani e complementari.

Sicuramente sto dimenticando altri aspetti importanti, ma a grandi linee questa sarebbe stata la mia ricetta se la vera priorità fosse stata il rilancio di AZ.
Già il primo punto è irrealizzabile ed è il motivo per cui tutte le varie major hanno passato o stanno passando piani di ristrutturazione e riduzione dei costi. Piano fortemente osteggiato in AZ, così sia in AF o la stessa LH e passato dopo una durata battaglia in IAG, specialmente per IB. La discussione sta tutta in questo primo punto, ristrutturati i costi allora sì che si può accelerare l'espansione, altrimenti aumenti solo le perdite se ti espandi con i costi non a posto.
 
Il lungo raggio generato da nord Italia è strettamente connesso al problema low cost. Per avere più voli devi fare feederaggio e per avere feederaggio economicamente sostenibile devi limitare le low cost nel bacino milanese obbligandole ad alzare i prezzi. Ma per obbligarle ad alzare i prezzi lo stato deve imporre nuove regole ai gestori aeroportuali.

+1

Infatti il problema sono le low cost dove, guardacaso, Ryanair ed Easyjet sono presenti su MIL con le loro maggiori basi continentali, andando a colmare il buco lasciato dalle(a) compagnie(a) nostrane(a). Vueling non ho idea se su Roma stia facendo scintille, ma mi pare che la sua minaccia sia di ben altro spessore rispetto alle prime 2.
Se il problema di AZ è la redditività, questo è - a mio modesto avviso - PRINCIPALMENTE dovuto ai due aeroporti milanesi, ma più in genere al nord Italia, che da Roma NON intercetti. Fino a che non si vuole ammettere questo, si potrà solo cercare nuovi granelli di polvere sugli specchi per potersi arrampicare.
 
+1

Infatti il problema sono le low cost dove, guardacaso, Ryanair ed Easyjet sono presenti su MIL con le loro maggiori basi continentali, andando a colmare il buco lasciato dalle(a) compagnie(a) nostrane(a). Vueling non ho idea se su Roma stia facendo scintille, ma mi pare che la sua minaccia sia di ben altro spessore rispetto alle prime 2.
Se il problema di AZ è la redditività, questo è - a mio modesto avviso - PRINCIPALMENTE dovuto ai due aeroporti milanesi, ma più in genere al nord Italia, che da Roma NON intercetti. Fino a che non si vuole ammettere questo, si potrà solo cercare nuovi granelli di polvere sugli specchi per potersi arrampicare.

Quando ci si concentra solo sui costi e' perche' non si ha la piu' pallida idea di come aumentare i ricavi,sono d'accordo con quanto scrivi.Il mercato milanese lo hanno perso da tempo,hai ragione possono solo arrampicarsi sugli specchi.
 
Quando ci si concentra solo sui costi e' perche' non si ha la piu' pallida idea di come aumentare i ricavi,sono d'accordo con quanto scrivi.Il mercato milanese lo hanno perso da tempo,hai ragione possono solo arrampicarsi sugli specchi.

Anche perchè, nonostante una struttura chiaramente (e "giustamente") non da low cost, potenza dei sindacati, sacche di mentalità parasatale persistenti, etc., tutti elementi che contribuiscono ad appesantire i costi strutturali, ciononostante mi pare di aver letto (e mi scuso per l'ignoranza, sperando di dire castronerie) che nè il numero di dipendenti, nè gli stipendi medi del personale siano totalmente fuori misura rispetto alle compagnie c.d. "legacy". Se ciò corrisponde al vero, mi pare chiaro a questo punto quali siano le voci che fanno sprofondare (ammesso che lo sia, mancando totalmente di dati) il conto economico.
 
Se il problema di AZ è la redditività, questo è - a mio modesto avviso - PRINCIPALMENTE dovuto ai due aeroporti milanesi, ma più in genere al nord Italia, che da Roma NON intercetti. Fino a che non si vuole ammettere questo, si potrà solo cercare nuovi granelli di polvere sugli specchi per potersi arrampicare.

Parole sacrosante. La maggior parte del traffico premium italiano (pax altospendenti) non viaggia via FCO. Fino a quando non riusciranno ad intercettarlo non potrà esserci una vera prospettiva di rilancio.

Per i milanesi MXP è troppo lontano

Perchè c'è LIN. Chiudi LIN e poi vediamo dove vanno. O vanno a MXP o restano a casa.
 
Per i milanesi MXP è troppo lontano

Non sono qui a sostenere il contrario, i km sono quelli e non ci si scappa, ma:

- Da Milano sud (Assago/Rozzano) ci metto in auto 40 minuti netti, e non posso dire di essere in posizione favorita. Certo, traffico permettendo, ma il traffico lo trovi nelle tangenziali, quindi incide a prescindere dalla distanza.
- Il "troppo", invece, quello sì che è soggettivo. Certo che se il termine di paragone sono i 5 km dal centro di Linate, allora non si discute nemmeno. E questo è un confronto che non solo è stato colpevolmente (o dolosamente?) concesso, ma pure strumentalizzato. Alla programmata apertura di MXP2000, Linate avrebbe dovuto sostanzialmente sparire dall'immaginari collettivo, ed oggi probabilmente: 1) Non se ne parlerebbe nemmeno; 2) Sarebbero già pronte opere infrastrutturali come la Pedemontana o non accantonate altre; 3) Il taxi non costerebbe uno sproposito perchè la tariffa non terrebbe conto del ritorno vuoto o di lunghi tornei di briscola una volta giunti in aeroporto.

...E mi scuso per aver rivangato, ancora una volta, un discorso trito e ritrito. Ma se ogni tot tempo si ritorna a parlare di questo, significa che evidentemente i tentativi di "passare oltre" non funzionano...
 
Anche perchè, nonostante una struttura chiaramente (e "giustamente") non da low cost, potenza dei sindacati, sacche di mentalità parasatale persistenti, etc., tutti elementi che contribuiscono ad appesantire i costi strutturali, ciononostante mi pare di aver letto (e mi scuso per l'ignoranza, sperando di dire castronerie) che nè il numero di dipendenti, nè gli stipendi medi del personale siano totalmente fuori misura rispetto alle compagnie c.d. "legacy". Se ciò corrisponde al vero, mi pare chiaro a questo punto quali siano le voci che fanno sprofondare (ammesso che lo sia, mancando totalmente di dati) il conto economico.
Un processo di riduzione dei costi, personale in primis, lo hanno o lo stanno facendo tutti in Europa. Senza questo per non toccare sprechi, sacche di potere e privilegi è solo una panacea temporanea. Anche perchè sul corto medio raggio in competizione con le low cost i miracoli non si fanno e il lungo raggio non è gratis da implementare ed il rischio è trovarsi come la vecchia LAi che volava con altissimi riempimenti ma con costi insostenibili.
Da EY sono stati chiarissimi, o si svolta, si riducono i costi e si fa pulizia e allora arriveranno nuove macchine in quantità, oppure ci sono due possibilità, o tutti a casa oppure svenduti a spezzatino stile AB. Dal canto loro i sindacati hanno messo in piedi il classico "meglio falliti ... ", anche se fossi in loro non conterei su Matteo Renzi.
 
Un processo di riduzione dei costi, personale in primis, lo hanno o lo stanno facendo tutti in Europa. Senza questo per non toccare sprechi, sacche di potere e privilegi è solo una panacea temporanea. Anche perchè sul corto medio raggio in competizione con le low cost i miracoli non si fanno e il lungo raggio non è gratis da implementare ed il rischio è trovarsi come la vecchia LAi che volava con altissimi riempimenti ma con costi insostenibili.
Da EY sono stati chiarissimi, o si svolta, si riducono i costi e si fa pulizia e allora arriveranno nuove macchine in quantità, oppure ci sono due possibilità, o tutti a casa oppure svenduti a spezzatino stile AB. Dal canto loro i sindacati hanno messo in piedi il classico "meglio falliti ... ", anche se fossi in loro non conterei su Matteo Renzi.

Sì continuano a sbandierare questi tagli ma nessuno entra nello specifico. Mi piacerebbe sapere " cosa " è fuori mercato e SUPERIORE alle low cost, quali sono le aree che godono di privilegi insostenibili che fanno perdere 500.000 al giorno.
Perché mi sembra di leggere " dagli al dipendente " ma nulla nel concreto.
Ti scrivo questo perché io guadagno meno del collega arancione e poco più del collega Ryan.
Ovviamente easy è un azienda florida, ma se ha quel livello di remunerazione evidentemente è sostenibile e congruo.
 
Parole sacrosante. La maggior parte del traffico premium italiano (pax altospendenti) non viaggia via FCO. Fino a quando non riusciranno ad intercettarlo non potrà esserci una vera prospettiva di rilancio.



Perchè c'è LIN. Chiudi LIN e poi vediamo dove vanno. O vanno a MXP o restano a casa.
Il problema di MXP è chiaramente LIN, sono le scellerate scelte fatte dalla politica milanese negli anni facendo scappare 3 hub carrier, è il nord Italia che è frammentato e pieno di aeroporti tanto che la famigerata area di riferimenti è molto più ridotta di quello che si ipotizza a Milano, anche perchè le tangenziali milanesi sono molto più scomode di un comodo transito in un altro aeroporto. Dobbiamo anche sfatare il mito del volo diretto e dei tempi di viaggio perchè ormai con le tecnologie ormai di prossima utilizzazione anche in volo, con le business class full flat e con le lounge sempre più comode anche impiegare qualche ora in più nel viaggio non è un fattore fondamentale.
 
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