Thread Alitalia - Giugno 2017


Stato
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Per quello c'e' la magistratura, non i soldi a fondo perduto dello Stato.
Il mantra che a causa della cattiva gestione allora bisogna far pagare i contribuenti per salvare i posti di lavoro e' nauseante.
Se la mia azienda fallisce perche' gestita male, non vado a pretendere che tu mi garantisca lo stipendio perche' io ho perso ingiustamente il posto di lavoro.



Verissimo e condivisibile.

Se però la tua azienda fallisce per colpa dello stato che facciamo??
Sei privato quando devi chiudere e pubblico quando devi decidere??

Alitalia se fosse stata lasciata libera alle scelte di mercato oggi insieme a KLM sarebbe tra le società leader del mercato europeo con una flotta stimata in più di 500 aerei.

Lo stato ci mise lo zampino tranciando il progetto di merger tra le due società ed impedendo lo sviluppo di Malpensa.

Progetto Malpensa, vale la pena ricordare, attribuibile allo stato e non ad Alitalia.

Hai un ristorante ed il tuo menù va alla grande. Arriva uno e ti cambia tutti gli ingredienti rovinandoti cucina e clientela per sempre. Chiedi i danni a lui o licenzi lo chef?

Oggi molti richiedono che AZ vada lasciata libera di seguire le regole di mercato e quindi debba fallire.

Magari fossero stati ascoltati 20 anni fa... Le stesse regole di mercato forse ci avrebbero regalato oggi scenari molto diversi.

In una partita di calcio se la mia squadra fa un regolarissimo gol dopo pochi minuti e viene annullato non per disattenzione o errore arbitrale ma per evidente malafede dei giudici di gara che intendono indirizzare il match verso un risultato a loro congeniale, i restanti minuti che si giocano sono solo inutili.

Prendono luogo ma non hanno alcun senso.

L'ultimo prestito erogato dallo stato ad AZ è costato ai contribuenti 600 milioni. E qui siamo tutti moralisti ed indignati.

Ma il dietrofront dello stato sulla questione aeroportuale milanese che ha seppellito l' accordo italo-olandese firmato Cempella ad Alitalia quanto è costato???????

Qui tacciono tutti.

Mediobanca ci ricorda sempre i 7 miliardi di euro che AZ è costata alla comunità.

Ma non ha mai fatto il conto della decisione opposta.

Ed ovviamente senza quel vergognoso atto denunciato da Cempella stesso, alla iperbolica cifra di 7 miliardi non ci si arrivava.

Provate a pensarci: niente CAI con 10.000 esuberi e bad company, niente fondo speciale trasporto aereo, niente legge ad hoc sulle navette Roma Milano, niente cassa integrazione, niente AS di Fantozzi, niente SAI con ulteriori 2000 esuberi, niente nuova cassa integrazione, niente ricapitalizzazione bancaria, niente svendita di asset, niente prestito di 600 milioni, niente intervento di Poste Italiane, niente prestito di 300 milioni alla vigilia dell'ingresso di Colaninno e soci (prestito mai restituito).

Eccetera, eccetera, eccetera.
 
La debolezza del tuo ragionamento è tutta concentrata in questa frase: in un'economia di mercato, l'imposizione di modelli virtuosi può avvenire solo e solamente facendo fare al mercato il suo corso, che significa anche lasciare fallire chi non è in grado di stare in piedi da solo. Salvando ancora una volta Alitalia si è invece affermato che, in Italia, puoi anche non essere virtuoso perchè tanto non perdi mai.

Insomma hai affermato una cosa e, assieme, il suo esatto contrario. Alla Flaiano, insomma.


Non mi sembra affatto. Uno stato forte che abitua e "imponga" comportamenti virtuosi non ha necessità ad intervenire perché tutto è andato ok.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Non mi sembra affatto. Uno stato forte che abitua e "imponga" comportamenti virtuosi non ha necessità ad intervenire perché tutto è andato ok.

Di grazia, e se io azienda privata me ne frego delle imposizioni fatte con le virgolette, alla fine tu Stato che fai?

Fai pippa, ecco che fai, lo fai in silenzio, e soprattutto cacciando fuori i soldi.

Questo è l'unico vero Made in Italy conosciuto e riconosciuto nel mondo.
 

Ecco, nel caso di un comune però il discorso cambia, perchè svolge funzioni insostituibili al cittadino. Semmai, in caso di dissesto vai poi a punire gli amministratori (attraverso l'incandidabilità, di cui però non ricordo bene il dettaglio).

Nel caso di AZ, che non è il principale carrier né sul nazionale né sull'internazionale, di che funzioni insostituibili parliamo?
 
Ecco, nel caso di un comune però il discorso cambia, perchè svolge funzioni insostituibili al cittadino. Semmai, in caso di dissesto vai poi a punire gli amministratori (attraverso l'incandidabilità, di cui però non ricordo bene il dettaglio).

Nel caso di AZ, che non è il principale carrier né sul nazionale né sull'internazionale, di che funzioni insostituibili parliamo?

https://www.youtube.com/watch?v=Run9Eh9IKl4
 
Di grazia, e se io azienda privata me ne frego delle imposizioni fatte con le virgolette, alla fine tu Stato che fai?

Fai pippa, ecco che fai, lo fai in silenzio, e soprattutto cacciando fuori i soldi.

Questo è l'unico vero Made in Italy conosciuto e riconosciuto nel mondo.

. . . . che è comunque quello che ci ha consentito, nel bene e nel male di essere, nonostante tutto ed ancora oggi, una potenza economica.

Per tornare al ragionamento inziale, ribadisco che, secondo me o se avessi avuto io la responsabilità di decidere al 30 aprile sulle sorti di Az, avrei fatto esattamente quello che è stato fatto dal governo, convinto che un fallimento avrebbe creato maggiori danni al bilancio dello stato ed al paese.
E questo al netto delle considerazioni sui manager, sugli er pomata, sui cattivi vizi, sulla gestione allegra, sull'incapacità di stare sul mercato.

Voialtri, ritenete invece che sarebbe stato meglio farla fallire e, una volta per tutte, fuori dalle scatole tanto il mercato avrebbe posto rimedio.

Sono opinioni condivisibili o contestabili. Certo è che nessuna delle due rappresenta una ricetta risolutiva. Diversamente non ne avremmo discusso.
D'altronde se Az continua ancora a creare problemi nonostante l'aiuto ricevuto e se Macron continua, nel solco dei suoi predecessori, a difendere le aziende francesi, forse significa che è il contesto, l'approccio che determina il risultato e non la ricetta.
Col tempo vedremo. Intanto non toglietemi il gusto di poter pensare ad altre soluzioni oltre al fallimento.
 
. . . . che è comunque quello che ci ha consentito, nel bene e nel male di essere, nonostante tutto ed ancora oggi, una potenza economica.

Mi si perdoni il linguaggio colorito, ma se con sto pòpò di mentalità siamo comunque nel G7, con qualche piccolo accorgimento potremmo spaccare il c**o ai più.
Tuttavia ci accontentiamo di una sostanziale mediocrità.
 
Ha fatto bene i governo perché sembra evidente che c'ė interesse non in Alitalia in se ma in certi mercati che presiede. Potrebbe essere un discorso meramente difensivo - p. es. se se la accatta la compagnia X metto comunque a rischio una quota del mio business profittevole sulla rotta atlantica, quindi vedo se mi faccio due conti e eventualmente compro io. Quindi se del valore c'è, e sembra di si, fai bene a provare a ricarvarne qualcosa. Poi bisogna vedere se e come questo qualcosa si concretizzerà
 
. . . . che è comunque quello che ci ha consentito, nel bene e nel male di essere, nonostante tutto ed ancora oggi, una potenza economica.

Per tornare al ragionamento inziale, ribadisco che, secondo me o se avessi avuto io la responsabilità di decidere al 30 aprile sulle sorti di Az, avrei fatto esattamente quello che è stato fatto dal governo, convinto che un fallimento avrebbe creato maggiori danni al bilancio dello stato ed al paese.
E questo al netto delle considerazioni sui manager, sugli er pomata, sui cattivi vizi, sulla gestione allegra, sull'incapacità di stare sul mercato.

Voialtri, ritenete invece che sarebbe stato meglio farla fallire e, una volta per tutte, fuori dalle scatole tanto il mercato avrebbe posto rimedio.

Sono opinioni condivisibili o contestabili. Certo è che nessuna delle due rappresenta una ricetta risolutiva. Diversamente non ne avremmo discusso.
D'altronde se Az continua ancora a creare problemi nonostante l'aiuto ricevuto e se Macron continua, nel solco dei suoi predecessori, a difendere le aziende francesi, forse significa che è il contesto, l'approccio che determina il risultato e non la ricetta.
Col tempo vedremo. Intanto non toglietemi il gusto di poter pensare ad altre soluzioni oltre al fallimento.

Sorvolo sull'affermazione che siamo ancora oggi una potenza economica, altrimenti mi bannano per un misto di flame e parolacce.
E mi permetto di mettere da parte anche Macron. Il mercato aeronautico è altra cosa.

Relativamente al tema fallimento AZ, mi soffermo invece sull'assunto che "un fallimento avrebbe creato maggiori danni al bilancio dello stato ed al paese".
Sabena sospende le operazioni di volo il 7 novembre 2001. Swissair sospende le operazioni di volo il 2 ottobre 2001.

Il caso Swiss è emblematico ed esemplificativo di ciò che molti forumisti scrivono.
Migliaia di biglietti aerei diventano carta straccia. Diversi equipaggi restano bloccati all'estero. Un vero dramma.

La scelta in quel caso non fu erogare una immane somma di danaro per salvare Swissair (e questi manco in UE stanno, e non devono render conto a nessuno).
La scelta fu di traghettare la compagnia verso una nuova società che si chiamerà Swiss.
E che nel gruppo LH è quella che al momento se la passa meglio.

Poi, io non voglio togliere a nessuno il gusto di poter pensare ad altre soluzioni oltre al fallimento, ma lo facessero almeno con i soldi loro.
Perché l'esperienza di EY, a cui molti di noi hanno creduto (io scrissi post entusiasti), si è rivelata fallimentare proprio perché c'è stata continuità aziendale. I manager che sono arrivati sono stati incapaci. Indubbio. Ma una parte (un parte, sottolineo) del problema, che sta emergendo in modo lampante, è legata alla continuità aziendale.
Aeromobili inefficienti; contratti di leasing; fuel; alleanza Skyteam penalizzante; contratti di manutenzione.

Via tutto. Si riparta da zero. Con top e middle management azzerato.
 
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