Thread Alitalia giugno 2012


Stato
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Che la CAI metta in cigs centinaia di suoi dipendenti e poi dia lavoro al personale Carpatair fa riflettere.

questo dovrebbe, quasi, essere la prova provata che è solo un'alzata di voce propedeutica a qualcos'altro.
se poi dovesse essere proprio vero ci sono merzzi per scaldare la creatività dei sindacati compresa la via di non sentirsi sufficientemente rappresentati
 
Su questo ti do pienamente ragione, io credo che in generale un manager debba avare una conoscenza specifica del settore che andrà ad amministrare, oltre che ovviamente riuscire a far quadrare i numeri.

e questo è il mio unico fine. Mangio pane ed aerei da 40 anni e si riuscirebbe a percepire una minima positività. NON NE VEDO
 
Se 2 anni fà ci fossimo accordati per regalare 50 Mld alla Grecia..
Invece abbiamo fatto fare ai bravi coi numeri....
Se qualche decina di anni fa gli europei (più o meno tutti) NON avessero smesso di guardare i numeri, promettendo a loro stessi spese che mai e poi mai sarebbero state sostenibili nel tempo, non ci saremmo ridotti così. Ma in Europa si fanno le cose GIUSTE (specie in campo sociale), poi non importa se constano 10 e i soldi in cassa sono solo 8. Ci penseranno in futuro i nostri figli.
Se avessimo fatto i conti 30-40 anni fa, oggi potremmo ridere in faccia a Moody's &c. perchè non potrebbero tenerci per le palle come stanno facendo ora.
In fin dei conti lo stato italiano DEVE vendere i suoi titoli di stato. A qualunque prezzo. Perchè in alternativa mancherebbero i soldi per stipendi pubblici, pensioni, scuole ed ospedali.
E tutto questo perchè per decenni abbiamo rifiutato di guardare i numeri.
Tornando ad AZ, è scontato che servano competenze specialistiche, ma chiunque sia al timone, non potrà fare scelte che eccedono le possibilità economiche aziendali.
Sono 2 aspetti entrambi fondamentali per una corretta gestione.
Detto questo, anch'io mi associo ai complimenti per i "ritratti" degli ex AD di AZ, focalizzati soprattutto sul loro lato umano.
Ricorda comunque che tutti hanno avuto il comando di AZ ai tempi nei quali per ripianare i costanti debiti, era sufficiente una telefonata. Tanti dei bei ricordi dell'AZ "storica" che sicuramente conservi, esistono solo perchè tutti i cittadini italiani hanno versato cifre enormi attraverso le loro tasse. Quando in teoria sarebbero dovuti bastare ed avanzare i proventi della vendita dei (costosi) biglietti.
Oggi questo non è più possibile. Almeno spero...
 
Ricorda comunque che tutti hanno avuto il comando di AZ ai tempi nei quali per ripianare i costanti debiti, era sufficiente una telefonata. Tanti dei bei ricordi dell'AZ "storica" che sicuramente conservi, esistono solo perchè tutti i cittadini italiani hanno versato cifre enormi attraverso le loro tasse. Quando in teoria sarebbero dovuti bastare ed avanzare i proventi della vendita dei (costosi) biglietti.
Oggi questo non è più possibile. Almeno spero...
Quoto, comparare l'operato di un manager AZ del 2012 con quello dell'epoca in cui a fine anno ci pensava Pantalone (uno dei mille motivi per cui siamo dove siamo) è veramente difficile.
 
Bisogna però essere consapevoli che "festeggiando" la decisione sulla LIN-FCO si festeggia la CIGS per tot dipedenti, è triste ma funziona così, è il libero mercato.

Farfallina, tempo fa scrivevi

"Secondo me la posizione di AZ è tale per far si che la concorrenza non ottenga troppo..."
"E' logico che tutte e tre dovranno ricevere slot e quindi alla fine non avranno tante frequenze per poter operare una navetta anti-AZ, tanto che spero che per tali slot sia previsto di legarli alla LIN-FCO altrimenti mi sa che finiscono dopo poco.."
"Per AZ concedere alcuni slot non sarà un dramma e riuscirà comunque a mantenere una navetta, ma probabilmente vogliono evitare di trovarsi trattati da stranieri a casa propria, perchè se ne dica all'estero sono tutto fuorchè liberisti..."
"Altra mossa collaterale ad una eventuale liberalizzazione della LIN-FCO mi aspetto che AZ sfrutti l'occasione per ridurre i costi fissi a partire dal personale, .."

Tradotto dici questo:L' effetto collaterale della decisione dell'antitrust e' che alitalia sfruttera' l'occasione per ridurre i costi chiedendo la cigs, anche se, in realta' questa decisione non e' poi un dramma cosi grande per le ragioni che hai elencato.
Delle due, l'una, o e' un dramma e si giustifica la richiesta della cigs oppure non e' un dramma e la richiesta della cigs non ha niente a che vedere con l'antitrust. Deciditi.
Secondo me e' la seconda. La richiesta della cigs non ha niente a che vedere con l'antitrust. Il monopolio di tre anni era una delle condizioni cardine sulle quali poggiava il piano industriale ed era impossibile non tenerne conto, a meno che non si pensasse che B e la sua band non durassero ancora a lungo. Anzi in realta' CAI e' stata pure avvantaggiata per la deroga di sei mesi concessa per stabilire se il treno poteva essere considerato concorrente per una compagnia aerea.
Della cig se ne parla gia' da tempo, prima della decisione dell'at. E' il risultato delle ingenti perdite di questi primi quattro anni di CAI, sulle quali cause si e' dibattuto ampiamente.
Quello che non capisco e' come possa una azienda chiedere la cassaintegrazione per i suoi dipendenti, accollandone le il mantenimento ad uno stato gia' in grave difficolta', ed allo stesso tempo comprarne un'altra assumendone i dipendenti.
 
Ultima modifica:
e questo è il mio unico fine. Mangio pane ed aerei da 40 anni e si riuscirebbe a percepire una minima positività. NON NE VEDO

Periodo nero per tutte le compagnie, per tutte le aziende, grandi o piccole, guidate da manager capaci, e incapaci, da piloti o da gregari. Ricordo anche piloti al vertice di compagnie italiane che hanno fatto un casino inenarrabile. O no? non ne farei più una questione di mestieranti, ma di capacità organizzative. Purtroppo l'Italia è carente di dirigenti coraggiosi e (almeno un pochino) onesti.
 
Periodo nero per tutte le compagnie, per tutte le aziende, grandi o piccole, guidate da manager capaci, e incapaci, da piloti o da gregari. Ricordo anche piloti al vertice di compagnie italiane che hanno fatto un casino inenarrabile. O no? non ne farei più una questione di mestieranti, ma di capacità organizzative. Purtroppo l'Italia è carente di dirigenti coraggiosi e (almeno un pochino) onesti.

quei mestieranti pratici badarono unicamente ad altro ed i risultati si videro...non posso andare oltre...
 
Alitalia. L’ad Ragnetti invita a diffidare dei giornali: “Vogliono screditarci”
TAG: alberto brambilla, alitalia, andrea ragnetti

Andrea Ragnetti versione Steve Jobs sul palco dell’Alitalia Day 2012
ROMA – Alla modica cifra di 200 mila euro, Alitalia Day 2012 è stato il giorno dell’orgoglio della compagnia aerea. Il neo amministratore delegato Andrea Ragnetti si è prodotto in una performance in stile Steve Jobs per presentare i progetti e il piano di rilancio: nuove impostazioni commerciali sulla tratta Roma-Milano, guerra totale alle compagnie low cost, rinnovamento della flotta e l’invito a dipendenti ed azionisti, meglio l’ordine, di diffidare dei giornalisti. Tutti. L’ostracismo verso la carta stampata è stato segnalato dal giornalista Alberto Brambilla sul suo blog bluebirdnews.


Il costo dell’operazione orgoglio, la kermesse del 19 giugno organizzata in un hangar dell’aeroporto di Fiumicino, non è stato un problema, ha sostenuto Ragnetti: “200 mila euro: sono dieci pagine di pubblicità sui giornali”. Si impone un cambio di registro. “Dobbiamo rinnovare la comunicazione con la stampa” ha ribattuto Ragnetti. “La compagnia va difesa in ogni modo dai giornalisti che vogliono screditarla”. Non si capisce bene a quale titolo e per conto di chi i giornali dovrebbero organizzare il discredito, fatto sta che sui maggiori quotidiani non v’è traccia di questa idiosincrasia manifestata dal neo amministratore delegato. Forse su Le Monde, o Le Figaro, Ragnetti si sentirà meno incompreso e troverà la giusta cornice ai trionfi di Alitalia.
13 luglio 2012 13:53 | Economia

http://www.blitzquotidiano.it/economia/alitalia-day-andrea-ragnetti-brambilla-1300847/

Roma, 13 lug - “Apprendiamo dalla stampa che i vertici di Alitalia avrebbero pronto un piano per mandare in cassa integrazione per quattro anni circa 650 dipendenti, per non parlare della scure che si potrebbe abbattere sui precari e sugli stagionali. Si tratta di una notizia, ancora non smentita da Alitalia, che allarma non poco e che i vertici della Cai avrebbero potuto riferirci due giorni fa quando li abbiamo auditi in commissione Trasporti alla Camera, dove invece ci hanno rassicurato sulla tenuta dell’azienda e dei conti. Nelle prossime settimane l’Ad di Alitalia tornerà nuovamente in audizione alla Camera per rispondere alle questioni che abbiamo posto sul futuro della compagnia. Poiché non è chiara la situazione in Alitalia, che nei prossimi mesi dovrà risolvere anche il delicato tema della deroga antitrust sulla tratta Roma-Milano, ci aspettiamo che il Parlamento sia messo a conoscenza, in maniera trasparente, di quanto sta avvenendo alla compagnia e se corrispondono al vero le notizie apparse oggi sulla stampa”.

Lo dichiara il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, commentando quanto riportato oggi dal quotidiano La Repubblica secondo il quale Alitalia starebbe per mandare in cassa integrazione 650 lavoratori.

http://www.agenparl.it/articoli/new...ompagnia-in-parlamento-su-nuovi-cassintegrati
 
Farfallina, tempo fa scrivevi



Tradotto dici questo:L' effetto collaterale della decisione dell'antitrust e' che alitalia sfruttera' l'occasione della decisione dell'antitrust per dichiarare che la richiesta della cigs, anche se, in realta' questa decisione non e' poi un dramma cosi grande per le ragioni che hai elencato.
Delle due, l'una, o e' un dramma e si giustifica la richiesta della cigs oppure e' non e' un dramma e la richiesta della cigs non ha niente a che vedere con l'antitrust. Deciditi.
Secondo me e' la seconda. La richiesta della cigs non ha niente a che vedere con l'antitrust. Il monopolio di tre anni era una delle condizioni cardine sulle quali poggiava il piano industriale ed era impossibile non tenerne conto, a meno che non si pensasse che B e la sua band non durassero ancora a lungo. Anzi in realta' CAI e' stata pure avvantaggiata per la deroga di sei mesi concessa per stabilire se il treno poteva essere considerato concorrente per una compagnia aerea.
Della cig se ne parla gia' da tempo, prima della decisione dell'at. E' il risultato delle ingenti perdite di questi primi quattro anni di CAI, sulle quali cause si e' dibattuto ampiamente.
Quello che non capisco e' come possa una azienda chiedere la cassaintegrazione per i suoi dipendenti, accollandone le il mantenimento ad uno stato gia' in grave difficolta', ed allo stesso tempo comprarne un'altra assumendone i dipendenti.

interessante come farfallina ci voleva far credere che il mandare in cigs 1000 persone fosse subordinato alla decisione dell`antitrust e non ai 4 anni di perdite...mi chiedo inoltre su quali basi si possa anche solo tentare di qualificare come non corretta la decisione dell`antitrust...
 
Farfallina, tempo fa scrivevi
Tradotto dici questo:L' effetto collaterale della decisione dell'antitrust e' che alitalia sfruttera' l'occasione per ridurre i costi chiedendo la cigs, anche se, in realta' questa decisione non e' poi un dramma cosi grande per le ragioni che hai elencato.
Delle due, l'una, o e' un dramma e si giustifica la richiesta della cigs oppure non e' un dramma e la richiesta della cigs non ha niente a che vedere con l'antitrust. Deciditi.
Secondo me e' la seconda. La richiesta della cigs non ha niente a che vedere con l'antitrust. Il monopolio di tre anni era una delle condizioni cardine sulle quali poggiava il piano industriale ed era impossibile non tenerne conto, a meno che non si pensasse che B e la sua band non durassero ancora a lungo. Anzi in realta' CAI e' stata pure avvantaggiata per la deroga di sei mesi concessa per stabilire se il treno poteva essere considerato concorrente per una compagnia aerea.
Della cig se ne parla gia' da tempo, prima della decisione dell'at. E' il risultato delle ingenti perdite di questi primi quattro anni di CAI, sulle quali cause si e' dibattuto ampiamente.
Quello che non capisco e' come possa una azienda chiedere la cassaintegrazione per i suoi dipendenti, accollandone le il mantenimento ad uno stato gia' in grave difficolta', ed allo stesso tempo comprarne un'altra assumendone i dipendenti.
Hai mai sentito parlare di pretesto?

Vedi, il concetto è chiaro, assumo dove mi serve assumere e sfrutto l'occasione per mettere in CIGS dipendenti di settori in cui ho del surplus. Ed intanto faccio pure un po' di "politica" che torna sempre utile.

Vedi che te l'avevo predetto almeno una parte dello scenario si sarebbe verificato, è una situazione da manuale.
Poi tu devi vederci del marcio in ogni caso per polemizzare ed ecco che ti sfugge la logica.
 
interessante come farfallina ci voleva far credere che il mandare in cigs 1000 persone fosse subordinato alla decisione dell`antitrust e non ai 4 anni di perdite...mi chiedo inoltre su quali basi si possa anche solo tentare di qualificare come non corretta la decisione dell`antitrust...
Attenzione, se vai a leggere l'affermazione nel contesto il senso è chiaro:

"Altra mossa collaterale ad una eventuale liberalizzazione della LIN-FCO mi aspetto che AZ sfrutti l'occasione per ridurre i costi fissi a partire dal personale, .."

Non dico mica che è per forza legato alla LIN-FCO, ma come da manuale occasione sfruttata per riorganizzare il personale.
 
Hai mai sentito parlare di pretesto?.
Se é un pretesto questa tua affermazione non ha senso:
Bisogna però essere consapevoli che "festeggiando" la decisione sulla LIN-FCO si festeggia la CIGS per tot dipedenti, è triste ma funziona così, è il libero mercato
Anzi tutto il contrario. Si dovrebbe festeggiare proprio perche siamo, tu per prima, consapevoli che é un pretesto. Lo hai pure scritto.
Cercare di far sentire in colpa gli altri solo perche sono soddisfatti che una volta tanto un ente che dovrebbe tutelare i cittadini prende una decisione in loro favore, asserendo che questo porterà alla perdita di posti di lavoro, é meschino oltre che non vero.
 
Ultima modifica:
Magari l'outsourcing in wetlease a prezzi più competitivi, sí...

Nemmeno. Non dai l'attività in wet leasing, la voli e provi a pagarci i dipendenti che vorresti accollare allo stato.
Se non ce la fai, allora, chiedi la cig. E pure qui, secondo me, ci sarebbe da discutere vista la facilità con cui le aziende accedono alla cassa integrazione.
 
Stato
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