Thread Alitalia - Gennaio 2018


Stato
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“Pensiamo si possa fare molto meglio di Lufthansa”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, riferendosi all’offerta della compagnia tedesca per Alitalia. Riguardo alla cessione della compagnia aerea italiana, Del Rio, intervenendo alla trasmissione Kronos di Rai2, ha detto che “bisogna venderla, non svenderla”.

La compagnia tedesca è scesa in pista fin dalla prima ora ma l’offerta presentata per la parte aviation non è risultata soddisfacente e ora si tratta di capire se ci sono i margini per un rilancio; il vettore franco-olandese Air France-Klm è, invece, è tornato alla ribalta solo negli ultimi giorni e ora va sondato il suo reale interesse e cosa è disposto a mettere sul piatto.
La scorsa settimana la terna commissariale ha incontrato negli Usa i rappresentanti di Delta Air Lines e del fondo di private equity Cerberus. Se quest’ultimo è già da mesi in pista, avendo manifestato il proprio interesse per l’acquisizione dell’intera compagnia dopo la scadenza dei termini di metà ottobre per la presentazione delle offerte vincolanti, Delta è, invece, spuntata, come Air France Klm, in quest’ultima fase, nella rosa dei potenziali acquirenti.

P.S. ho seguito il programma televisivo e Delrio ha esattamente detto quanto riportato nell'articolo a seguito di una specifica domanda della conduttrice. In collegamento da FCO anche Giuricin che ha ribadito come AZ vada venduta anche in fretta poiché da sola non puo' stare sul mercato.

In studio e' stato anche rimarcato che l'Europa che bacchetta l'Italia per il prestito ponte dato ad AZ aprendo una procedura di infrazione non e' la stessa Europa che lascia l'Italia da sola ad affrontare il problema dell'immigrazione. Delrio ha ribadito come l'azienda vada venduta ad un grande player internazionale ma senza mortificare o penalizzare la mobilita' degli italiani.
 
Quoto.
Probabilmente stiamo guardando la cosa dalla prospettiva sbagliata, ostinandoci a credere che AZ sia un'azienda, per quanto particolare.
Osservando le cose con gli occhi di un politico, la faccenda si fa più chiara.
AZ ha in mano 900 M€ da distribuire a dipendenti, fornitori e parassiti associati, buona parte dei quali sono amici, parenti o intrallazzati con il gotha dell'establishment politico-sindacale della capitale. E se AZ venisse venduta ora, gran parte di quei soldi non finirebbero nelle tasche di cui sopra.
Questo sarebbe vero in ogni momento, figuriamoci a 50 giorni dalle elezioni.
Probabilmente ci sono visioni molto diverse all'interno del governo e forse a Dicembre non si è andati lontani dal chiudere con LH. Lo deduco dal silenzio dell'argomento AZ su tutti i giornali, che ho interpretato come la cessata necessità di far credere che la compagnia fosse corteggiata a destra e a manca.
Ora la macchina del fumo sembra essere ripartita a pieno regime e questo probabilmente significa che la vendita di AZ è nuovamente una chimera. Sempre ammesso che ci sia mai stata davvero l'intenzione di venderla.
La prossima volta che mi dite che non servivano tagli e che il CASK è già ottimo permettimi di ricordarti questo post. Cavolo hai apostrofato gran parte dei dipendenti come nemmeno il peggior sindacalaro in sciopero per futili motivi.
Non è che all'interno del governo sono divisi, al massimo è fra i commissari che ci sono visioni diverse su come ristrutturare, il punto è che LH non ha voluto chiudere trincerandosi dietro una richiesta irricevibile e cioè di effettuare la ristrutturazione secondo i propri desiderata con soldi pubblici (e dovrebbero girarti le scatole per la richiesta di LH opposta a quanto fatto per AB) e perfino senza una firma in mano. Alle condizioni concordate il governo firmava di corsa nonostante gli esuberi che ti ricordo voci di forumisti vicini a LH (e non solo) affermavano essere meno di quelli usciti sulla stampa (cito: fatti uscire ad arte per far fare bella figura al governo). Il punto è che la rottura l'ha voluta LH.
 
Anche avere un governo che quando deve far penetrare le compagnie straniere apre le cosce come una porno attrice e quando invece deve appoggiare una azienda nazionale è timido come un bambino impaurito è imbarazzante...

I bilaterali italiani sono tragicomici: AZ ha ottenuto 3 slot settimanali a Pechino.

A Roma atterrano tutte le compagnie cinesi.

Questo senza voler giustificare nessuno sia ben chiaro.

Gubitosi aveva detto chiaramente che la tratta non era sostenibile poiché nettamente sbilanciata a favore dei vettori orientali.
In realtà da parte italiana c'è un 14xw ma nonostante in AZ avessero fatto presente in ogni modo che dovevano essere inseriti nella trattativa anche gli slot in orari sensati a PEK e PVG e favorito accordi di code share tale attività non è stata fatta ed invece hanno aperto al massimo il bilaterale alle compagnie cinesi facendo si che l'Italia sia diventata il paese con la maggiore penetrazione di compagnie cinesi. La differenza con tedeschi e francesi è proprio qui, loro bravissimi a farsi i loro interessi mentre teorizzano l'esatto contrario, gli italiani bravi a frignare su quanto facciamo schifo e intanto si fanno gli interessi degli altri.
 
La differenza con tedeschi e francesi è proprio qui, loro bravissimi a farsi i loro interessi mentre teorizzano l'esatto contrario, gli italiani bravi a frignare su quanto facciamo schifo e intanto si fanno gli interessi degli altri.

Tra le più belle e intelligenti parole lette in questo forum! Sacrosanta verità.


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In realtà da parte italiana c'è un 14xw ma nonostante in AZ avessero fatto presente in ogni modo che dovevano essere inseriti nella trattativa anche gli slot in orari sensati a PEK e PVG e favorito accordi di code share tale attività non è stata fatta ed invece hanno aperto al massimo il bilaterale alle compagnie cinesi facendo si che l'Italia sia diventata il paese con la maggiore penetrazione di compagnie cinesi. La differenza con tedeschi e francesi è proprio qui, loro bravissimi a farsi i loro interessi mentre teorizzano l'esatto contrario, gli italiani bravi a frignare su quanto facciamo schifo e intanto si fanno gli interessi degli altri.

Dimentichi una cosa. L'obiettivo di uno stato è quello di garantire la massima apertura al traffico aereo, non la massima apertura al traffico aereo da parte di Alitalia. Massima apertura e concorrenza per i consumatori, non protezionismo.

In questo, ed è probabilmente una delle tre cose che gli invidio, i britannici sono maestri. Cercano sempre Open Skies, e credo che siano la nazione europea - in senso geografico, vabbé - con più Open Skies e meno monodesignazioni. E pazienza se ci, nel senso di compagnia aerea, rende la vita più difficile. Se non sai stare sul mercato devi andartene.
 
Articolo di "La Repubblica" riguardo Alitalia. Pare che la posizione nei confronti di Lufthansa si sia ancora piú raffreddata ed ora l´interesse é tutto per Air France, che, sono personalmente convinto, ha un interesse improvviso nei confronti di AZ unicamente per evitare che vada nelle mani di LH.

Delrio: "Offerta Lufthansa per Alitalia? Si può fare molto meglio"
Il Ministro dei Trasporti alla trasmissione Kronos di Rai Due: "La compagnia bisogna venderla, non svenderla"

Delrio: Offerta Lufthansa per Alitalia? Si può fare molto meglio
(ansa)

Un freno ai piani tedeschi su Alitalia. E' Graziano Delrio a intervenire in modo netto sulla trattativa per la vendita della compagnia di bandiera italiana: "Pensiamo si possa fare molto meglio di Lufthansa per salvare posti di lavoro e fare più investimenti - dice il ministro dei Trasporti intervenendo alla trasmissione Kronos di Rai2 -. Alitalia bisogna venderla, non svenderla. Ci sono già stati una serie di fallimenti e quindi ci sono delle procedure che andranno avanti. Non conosciamo le carte nel dettaglio per sapere quali sono i creditori privilegiati, e gli altri, però certamente dobbiamo fare in modi di evitare un altro problema. Nel 2014 era giusto fare l'alleanza con Etihad, loro hanno messo soldi, hanno fatto investimenti, hanno sbagliato a gestire Air Berlin e altre aziende. Ma l'idea di Alitalia che trova un grande partner per fare più investimenti, più voli e più servizi, dobbiamo continuare a perseguirla".

In mattinata sull'argomento era intervenuto anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: "Credo che ormai la trattativa sia arrivata all'ultimo miglio. "Sarebbe meglio se la compagnia restasse in Italia. Dobbiamo usare gli aeroporti italiani per attrarre i turisti e fare in modo che si parta dall'Italia".

Quella tedesca non è comunque la sola offerta sul tavolo del commissario Gubitosi.

"Clima molto cordiale": questa l'atmosfera di un primo incontro Alitalia-Air France, svoltosi a Parigi hanno riferito all'ANSA fonti francesi. Nell'incontro, propiziato dall'Ambasciatore d'Italia Giandomenico Magliano, Air France è stato deciso che entrerà nella data room di Alitalia, "avendo così accesso a informazioni che prima non aveva" sulla compagnia italiana. Sulla base dell'acquisizione di nuovi dati, equipe tecniche dei due gruppi si incontreranno prossimamente per discutere su vari aspetti della trattativa.

Lunedì scorso i commissari hanno confermato che la società nel primo trimestre presenterà ricavi in crescita rispetto all'anno precedente e che il prestito dello Stato non è stato sostanzialmente intaccato. Aggiungendo che per quanto concerne la procedura di vendita, le manifestazioni di interesse pervenute devono essere ulteriormente approfondite prima di poter procedere ad una negoziazione in esclusiva. La strada resta quella tracciata dal ministro Calenda intervistato a Circo Massimo "Io non ho preferenze, per me la questione è molto oggettiva e la valutazione sarà fatta sui numeri".
 
Anche avere un governo che quando deve far penetrare le compagnie straniere apre le cosce come una porno attrice e quando invece deve appoggiare una azienda nazionale è timido come un bambino impaurito è imbarazzante...

La timidezza si supera con il giusto incentivo... vedi la prossima.

“Pensiamo si possa fare molto meglio di Lufthansa”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, riferendosi all’offerta della compagnia tedesca per Alitalia. Riguardo alla cessione della compagnia aerea italiana, Del Rio, intervenendo alla trasmissione Kronos di Rai2, ha detto che “bisogna venderla, non svenderla”

Ecco appunto: venderla, non svenderla, anche se del vero valore nelle condizioni attuali non ne parla nessuno (e quelle possibili future sono, appunto, solo possibili e comunque future).

Dimentichi una cosa. L'obiettivo di uno stato è quello di garantire la massima apertura al traffico aereo, non la massima apertura al traffico aereo da parte di Alitalia. Massima apertura e concorrenza per i consumatori, non protezionismo. ... Se non sai stare sul mercato devi andartene.

Raramente ho letto parole più indigeste per i sindacalisti e per i politici che li sostengono.
 
Dimentichi una cosa. L'obiettivo di uno stato è quello di garantire la massima apertura al traffico aereo, non la massima apertura al traffico aereo da parte di Alitalia. Massima apertura e concorrenza per i consumatori, non protezionismo.

In questo, ed è probabilmente una delle tre cose che gli invidio, i britannici sono maestri. Cercano sempre Open Skies, e credo che siano la nazione europea - in senso geografico, vabbé - con più Open Skies e meno monodesignazioni. E pazienza se ci, nel senso di compagnia aerea, rende la vita più difficile. Se non sai stare sul mercato devi andartene.
Come non condividere... ma credo che questo non sia esattamente l'esempio calzante... non è che in casa mia ti permetto di fare quello che vuoi.. e poi a me metti paletti che mi rendono impossibile operare a casa tua....
 
E oggi leggiamo che i commissari nel periodo estivo chiuderanno almeno due rotte lungo raggio in perdita, il tutto con prevedibile messa in cig del personale correlato.
Tutti ad applaudire i commissari ma possiamo immaginarci cosa sarebbe successo se analoga iniziativa la avessero assunta gli acquirenti stranieri.
 
La prossima volta che mi dite che non servivano tagli e che il CASK è già ottimo permettimi di ricordarti questo post.
Che c'entra il CASK nel discorso? Qui ho affrontato la questione sotto l'aspetto politico.
Cavolo hai apostrofato gran parte dei dipendenti come nemmeno il peggior sindacalaro in sciopero per futili motivi.
I paracuxi non hanno motivo di offendersi, gli altri non entrano nel conto. Quindi?
Non è che all'interno del governo sono divisi, al massimo è fra i commissari che ci sono visioni diverse su come ristrutturare,
I commissari, come in passato banche e capitani, sono solo proxy della politica. Sarà quest'ultima a decidere se e a chi verrà venduta AZ.
il punto è che LH non ha voluto chiudere trincerandosi dietro una richiesta irricevibile e cioè di effettuare la ristrutturazione secondo i propri desiderata con soldi pubblici (e dovrebbero girarti le scatole per la richiesta di LH opposta a quanto fatto per AB) e perfino senza una firma in mano. Alle condizioni concordate il governo firmava di corsa nonostante gli esuberi che ti ricordo voci di forumisti vicini a LH (e non solo) affermavano essere meno di quelli usciti sulla stampa (cito: fatti uscire ad arte per far fare bella figura al governo). Il punto è che la rottura l'ha voluta LH.
Facciamo un po' di chiarezza. LH non ha rilevato AB, ma solo alcuni asset. In pratica ha acquistato il diritto ad avere un quasi-monopolio nel mercato interno, ha portato in casa aerei e personale funzionali alla già programmata crescita di EW, ha tolto alla concorrenza gran parte dello spazio disponibile nei vari scali dopo la dipartita di AB, ed ha avuto l'appoggio incondizionato di politica e sindacati tedeschi. Mi sembra ci possa stare la restituzione dei 150 M€ alla collettività (che li renderà obtorto collo a LH grazie alle tariffe incrementate nel mercato interno). E ovviamente non esistendo più AB, LH non ha rilevato una compagnia da ristrutturare e rilanciare che nel frattempo avrebbe perso soldi.
Per non vedere le differenze con la situazione di AZ, bisogna essere ciechi o in malafede.
Quanto ai rapporti tra LH e il governo italiano, non saprei cosa risponderti, data la mancanza di fonti affidabili dirette e l'assoluta sfiducia nelle veline propinate dai giornali.
A breve è ormai chiaro che non si farà nulla a causa delle elezioni. Ma anche dopo secondo me ci sarà molta flemma, con i soldi del prestito che migreranno lentamente nelle tasche del mondo che ruota intorno ad AZ. La quale, come ormai sanno anche i sassi, deve essere venduta e non svenduta. E se per fare questo dovesse servire del tempo, pazienza. Tanto i soldi (nostri) non mancano.
A proposito del prestito, un'ultima considerazione. Se ho ben capito, hai scritto che il governo sarebbe stato pronto a firmare la proposta di LH a condizione che i 900 M€ venissero restituiti. Se è vero che solo una minima parte di quei soldi sono stati utilizzati, è evidente che saremmo di fronte ad un pretesto. E per rispondere alla tua domanda, la risposta è assolutamente si: sarei felice come una Pasqua di regalare 100 o 200 M€ di soldi pubblici a LH (come ad altri), purchè rilevi il 100% di AZ assicurando che con grande probabilità sarebbero gli ultimi.
L'esatto contrario di chi, silenziosamente, mira alla nazionalizzazione schifando i pretendenti papabili e mirando a quelli irrealistici.
Dimentichi una cosa. L'obiettivo di uno stato è quello di garantire la massima apertura al traffico aereo, non la massima apertura al traffico aereo da parte di Alitalia. Massima apertura e concorrenza per i consumatori, non protezionismo.

In questo, ed è probabilmente una delle tre cose che gli invidio, i britannici sono maestri. Cercano sempre Open Skies, e credo che siano la nazione europea - in senso geografico, vabbé - con più Open Skies e meno monodesignazioni. E pazienza se ci, nel senso di compagnia aerea, rende la vita più difficile. Se non sai stare sul mercato devi andartene.
Come non quotare.
 
E oggi leggiamo che i commissari nel periodo estivo chiuderanno almeno due rotte lungo raggio in perdita, il tutto con prevedibile messa in cig del personale correlato.
Tutti ad applaudire i commissari ma possiamo immaginarci cosa sarebbe successo se analoga iniziativa la avessero assunta gli acquirenti stranieri.

Veramente chiude solo PEK ....
 
Pensate le differenti prospettive.
Nel giorno in cui Alitalia chiude il volo su PEK, Air China introduce il 77W (392 posti) con un centinaio di posti in più ogni giorno, per direzione.
E non è qualcosa in risposta alla presunta chiusura del volo di AZ.
A prescindere dai destini del volo AZ erano già da due mesi che era stato previsto questo cambio di aeromobile.
 
Aggiungo un bit rispetto a quanto ha appena scritto Belumosi a Farfallina, quotando in particolare un passaggio: sono convinto anche io che laddove AZ venga venduta a LH i soldi pubblici spesi sarebbero gli ultimi. Al contrario, i sacrifici imposti sono molto alti. Ed il governo italiano non li accetta, in particolare in questo momento di campagna elettorale, ma accadrà lo stesso anche dopo, vista la debolezza della politica italiana in questo momento storico.
Non concordo con l'affermazione di Farfallina secondo la quale sarebbe stata LH ad aver voluto la rottura. La rottura l'ha voluta in parte uguale anche il governo italiano, nel momento in cui si è rifiutato di porre in essere misure DRASTICHE che peraltro i commissari già avrebbero dovuto attuare. AZ invece apre e chiude rotte, rifà le divise, va avanti come nulla fosse. Tutto lecito, SE di mese in mese il conto economico passasse in attivo. Ma miglioramenti strutturali ce ne sono stati pochissimi. Non è stata toccata la rete di medio raggio. Anzi, sono state riaperte rotte chiuse in precedenza.

A fronte di questo scenario, trovo debole puntare il dito contro la cattivona LH. I commissari ed il Governo hanno ritenuto non opportuno procedere, così come contestualmente LH ha ritenuto di non poter andare avanti. Pertanto ritengo non corretta l'affermazione che sia stata LH a voler la rottura.
 
L'esatto contrario di chi, silenziosamente, mira alla nazionalizzazione schifando i pretendenti papabili e mirando a quelli irrealistici.

Quoto il post per intero (complimenti per l’analisi/risposta — chiara, straight to the point) aggiungendo, solo per puro esercizio di memoria, che assistiamo alle stesse dinamiche del 2008, quando si puntò il dito contro Monsieur Spinetta e la compagnia che voleva porre fine alle mire espansionistiche di Alitalia (...). Da nausea.

G
 
Personalmente continuo a non essere convinto di un'alleanza U2/AF per l'acquisto di AZ. Ne nascerebbe un ircocervo in cui i due proprietari avrebbero molti più punti di contarsto che di accordo. Basta pensare a cosa succederebbe sulle rotte ITA/FRA, dove AZ opererebbe in concorrenza diretta con almeno uno dei due "padroni". A mio modestissimo parere, sarebbe molto più naturale un'alleanza U2/DL (ammettendo ovviamente che gli americani siano interessati) perché fra le due compagnie non c'è alcun punto di concorrenza diretta mentre entrambe sarebbero ben liete di utilizzare il LR di AZ per alimentare i rispettivi network di BR/MR.
 
Aggiungo un bit rispetto a quanto ha appena scritto Belumosi a Farfallina, quotando in particolare un passaggio: sono convinto anche io che laddove AZ venga venduta a LH i soldi pubblici spesi sarebbero gli ultimi. Al contrario, i sacrifici imposti sono molto alti. Ed il governo italiano non li accetta, in particolare in questo momento di campagna elettorale, ma accadrà lo stesso anche dopo, vista la debolezza della politica italiana in questo momento storico.
Non concordo con l'affermazione di Farfallina secondo la quale sarebbe stata LH ad aver voluto la rottura. La rottura l'ha voluta in parte uguale anche il governo italiano, nel momento in cui si è rifiutato di porre in essere misure DRASTICHE che peraltro i commissari già avrebbero dovuto attuare. AZ invece apre e chiude rotte, rifà le divise, va avanti come nulla fosse. Tutto lecito, SE di mese in mese il conto economico passasse in attivo. Ma miglioramenti strutturali ce ne sono stati pochissimi. Non è stata toccata la rete di medio raggio. Anzi, sono state riaperte rotte chiuse in precedenza.

A fronte di questo scenario, trovo debole puntare il dito contro la cattivona LH. I commissari ed il Governo hanno ritenuto non opportuno procedere, così come contestualmente LH ha ritenuto di non poter andare avanti. Pertanto ritengo non corretta l'affermazione che sia stata LH a voler la rottura.

Temo che la lettura di "venduta, non svenduta" debba leggersi in modo tradizionale, e quindi politico più che economico. L'obiettivo dei commissari, come più volte detto, non è la trasformazione di AZ in una società efficiente. L'obiettivo è indotto dalla politica, che vuole - soprattutto sotto elezioni - quanto più possibile una cristallizzazione dello status quo. Del futuro non frega niente a nessuno, così come di quali strategie per poterne effettivamente delineare un piano di rilancio. In soldoni, lo scopo è quello di dare AZ a qualcuno con il maggior numero possibile di personale, a dispetto della sua capacità o meno di generare utili. Poi saranno caxxi dell'acquirente nel rapporto cor pomata.
 
Dimentichi una cosa. L'obiettivo di uno stato è quello di garantire la massima apertura al traffico aereo, non la massima apertura al traffico aereo da parte di Alitalia. Massima apertura e concorrenza per i consumatori, non protezionismo.

In questo, ed è probabilmente una delle tre cose che gli invidio, i britannici sono maestri. Cercano sempre Open Skies, e credo che siano la nazione europea - in senso geografico, vabbé - con più Open Skies e meno monodesignazioni. E pazienza se ci, nel senso di compagnia aerea, rende la vita più difficile. Se non sai stare sul mercato devi andartene.


giusto, ma magari tenendo conto anche della reciprocità, non e' che in Italia si possono aprire le porte a tutti (addirittura con voli tipo quello Emirates da mxp a jfk) e poi quando si tenta di operare all'estero ti ritrovi con i bastoni fra le ruote (e non solo nel campo dell'aviazione civile).

Ma miglioramenti strutturali ce ne sono stati pochissimi. Non è stata toccata la rete di medio raggio. Anzi, sono state riaperte rotte chiuse in precedenza.

con un numero minore di macchine, quindi un miglioramento/ottimizzazione dei giri macchina c'e'.
quindi "qualcosa" pare la stiano facendo
 
giusto, ma magari tenendo conto anche della reciprocità, non e' che in Italia si possono aprire le porte a tutti (addirittura con voli tipo quello Emirates da mxp a jfk) e poi quando si tenta di operare all'estero ti ritrovi con i bastoni fra le ruote (e non solo nel campo dell'aviazione civile).

Se fai Open Skies, di bastoni non ce ne sono - se non slot negli aeroporti locali, e lì sta all'abilità di chi cura il tuo network e le tue alleanze. Poi, torno a dire, l'aviazione è un, mi si perdoni l'inglesismo, mean to an end. L'unico valore aggiunto di una compagnia aerea è fare connettività tra il tuo paese e un altro. Basta. In questo senso, proteggere il campione nazionale è una restrizione all'obiettivo dell'aviazione civile, ossia connettere. Quando ha chiuso Malév mi ha pianto il cuore, ma aprendo le porte a tutti BUD s'è ora trovata con un network più grosso di quello che aveva prima, per dirne una. Se Alitalia non riesce a connettere Roma a Pechino in maniera efficiente, ci riuscirà qualcun altro. L'importante è che ci sia la connessione, che i cinesi possano venire a Roma e i romani in Cina. Se AZ riesce, meglio.
 
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