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La lettera. Messaggio al ministro dello Sviluppo Calenda: «Alitalia deve essere ristrutturata da cima a fondo»
Lufthansa frena: un’offerta solo dopo i tagli
Giorgio Pogliotti
ROMA
Da Lufthansa arriva una frenata sul percorso tracciato dal governo che puntava ad accelerare i tempi, per avviare una trattativa in esclusiva con l’acquirente di Alitalia - ed eventualmente raggiungere un accordo - prima delle elezioni. Il messaggio per il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, è che serve più tempo. Lo stop è contenuto in una lettera inviata dal ceo della compagnia tedesca, Carsten Spohr, allo stesso Calenda: «Prima che Lufthansa compri Alitalia, Alitalia deve essere ristrutturata da cima a fondo. Pur riconoscendo le preziose misure adottate fino ad oggi sotto la guida dei commissari crediamo fermamente che resti una considerevole mole di lavoro da fare prima che Lufthansa sia nella posizione per entrare interamente nella successiva fase del processo». Alitalia suscita l’interesse dei tedeschi, ma deve essere più piccola, con meno personale e una flotta ridotta; l’acquisto è condizionato alla ristrutturazione da parte dei tre commissari. Il timing tracciato dal governo sembra destinato ad allungarsi, non solo per i “paletti” fissati da Francoforte, ma soprattutto alla luce della nuova offerta della cordata costituita intorno ad easyJet con AirFrance-Klm e Delta, che richiede tempi tecnici di verifica. I rumors che arrivano da Francoforte sono di una indisponibilità di Lufthansa a partecipare ad una trattativa in esclusiva. Per avere un quadro del clima di freddezza che arriva dalla Germania, in un articolo il Frankfurter Allgemeine scrive che allo stato attuale Alitalia rappresenta un «altissimo rischio», citando tra i motivi la conflittualità del personale, l’influenza della politica troppo forte, per arrivare alla conclusione che l’azienda è insanabile, spingendosi fino a ventilare un disimpegno di Lufthansa, secondo cui il risanamento dovrebbe durare almeno un anno e mezzo. «Alitalia ha tanti cantieri aperti e poco spazio di manovra per una ristrutturazione radicale indispensabile, comprare Alitalia rappresenta un rischio non calcolabile» aggiunge Gerd Pontius, esperto di Prologis, azienda di consulenza di Amburgo citato nello stesso articolo. Lufthansa, però, non è più la sola in partita, dopo la discesa in campo della nuova alleanza costituita intorno ad Easyjet, in attesa che Cerberus scopra le carte, senza trascurare che alla scadenza del 10 gennaio altri soggetti hanno ribadito interesse per presentare un’offerta per l’acquisizione dell’Aviation di Alitalia. I commissari di Alitalia tornati da Francoforte, ieri erano ad Atlanta ad incontrare i vertici di Delta, prima di recarsi a New York per vedere i manager di Cerberus. Lunedì è atteso un incontro tra i commissari e il ministro Calenda per valutare le novità e fare il punto sulle trattative in corso. Sul piano procedurale, la ristrutturazione di Alitalia ha come condizione preliminare un pre-accordo con l’acquirente che vincoli ambedue le parti impegnate nel negoziato per arrivare alla firma della cessione. Ma solo una volta ottenute le autorizzazioni dell’Antitrust, dopo diversi mesi,si potrà arrivare al closing con il passaggio di consegne definitivo.