Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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Re: Thread Alitalia / Etihad

Sottraendo ulteriore traffico ad AZ sul lungo da FCO...
Insomma se prima era solo LIN ad aspirare ora ci sarebbe pure MXP.
Secondo me non è un problema di scali, ma di compagnie. AZ può interessare ad EY nella misura in cui è funzionale alla crescita di quest'ultima. E non a quella di AZ (che eventualmente potrebbe esserci come "sottoprodotto" della gestione complessiva).
Del resto basta guardare come EY si sta comportando in AB e in Darwin: da padrone assoluto. Per quanto possibile anche visivamente, attraverso le livree e con il marchio EY regional.
EY non sta sviluppando le controllate, ma le sta solo usando nel proprio interesse. Come è logico che sia.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Secondo me non è un problema di scali, ma di compagnie. AZ può interessare ad EY nella misura in cui è funzionale alla crescita di quest'ultima. E non a quella di AZ (che eventualmente potrebbe esserci come "sottoprodotto" della gestione complessiva).
Del resto basta guardare come EY si sta comportando in AB e in Darwin: da padrone assoluto. Per quanto possibile anche visivamente, attraverso le livree e con il marchio EY regional.
EY non sta sviluppando le controllate, ma le sta solo usando nel proprio interesse. Come è logico che sia.

Vero, ma in un bel mercato come quello italiano già AF si è scottata con AZ tentando di assorbirle traffico, col risultato che AZ perde sempre più e AF non gode. Svuotare AZ in ITA non sembra così vantaggioso con AZ in vita. Se muore, chissà...
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Vero, ma in un bel mercato come quello italiano già AF si è scottata con AZ tentando di assorbirle traffico, col risultato che AZ perde sempre più e AF non gode. Svuotare AZ in ITA non sembra così vantaggioso con AZ in vita. Se muore, chissà...
Bisognerebbe sapere quanto ha guadagnato AFKL attraverso la miriade di CS AZ sui propri LR, grazie anche alla navetta da LIN permessa dall'investimento in AZ.
Ovviamente non ho cifre, ma secondo me devono essere davvero tanti soldi, visto che si tratta di una buona fetta del traffico più pregiato.
Se ogni anno ci fossero 500.000 pax che volano su metallo franco-olandese con codice AZ, ad un prezzo medio di 500€, saremmo di fronte ad un fatturato annuo di 250M€, che nei cinque anni di CAI porterebbe alla bella cifra di 1,25 MLD€. Anche mettendo nel conto una parte restituita ad AZ e le spese extra necessarie a far viaggiare quel mezzo milione di pax in più, mi sembra probabile che AF abbia guadagnato di più rispetto ai 400M€ scarsi investiti.

Per quanto riguarda AZ è senz'altro vero che serve da viva: se fallisse AF sarebbe ricondotta al rango di una normale major, mentre EY tornerebbe ad essere solo una compagnia del Golfo che effettua un modesto 14w e tutt'al più potrebbe chiedere di volare oltre MXP o FCO in 5a libertà. Un bel cambiamento rispetto a quanto prospettato in questi giorni...
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

da Malpensa ci volerà EY con proprio crew e macchine....

Immagino sia un rumors, ma è qualche cosa di abbastanza concreto o una mera ipotesi campata per aria?

Penso che se si avverasse EY chiederebbe e presumo otterrebbe con l'appoggio del governo la revoca della 5a libertà e magari anche la riduzione delle frequenze su DXB da parte della scomoda cugina concorrente EK.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

..invece di coglierle dovremmo regalarle ad EY.


Regalare e' una parola piuttosto fuori luogo.

Il tema era lo sceicco babbo che paga i 2 mln al giorno che perde AZ per consentirle di continuare a fare quello che fa e ad AF di lucrarci sopra (a loro si che regaliamo).

Ora che si scopre che nessuno ti regala niente e che vogliono qualcosa in cambio saremmo noi a regalare qualcosa allo sceicco? Vogliono vedere il cammello, no?

Il motivo per cui AZ non opera quelle rotte e' perche' non ne ha la forza e/o perche' non le voleva operare... Ma magari di fronte a una situazione di vita o di morte...

Poi nessuno ha commentato che AF vuole, non si capisce in cambio di cosa, il diritto di impedire ad altri di portare da bere ad AZ in cambio delle rotte che non opera.

Forse perche' e' incommentabile.
 
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Immagino sia un rumors, ma è qualche cosa di abbastanza concreto o una mera ipotesi campata per aria?

Penso che se si avverasse EY chiederebbe e presumo otterrebbe con l'appoggio del governo la revoca della 5a libertà e magari anche la riduzione delle frequenze su DXB da parte della scomoda cugina concorrente EK.

a memoria, non mi sembra che EY abbia mai fatto guerra a EK o viceversa
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Se anche fosse e' una battaglia secondaria.

Quello che vogliono le arabe, e che terrorizza le europee, e' una o piu' basi nell'europa continentale con una buona catchment nei dintorni, da utilizzare il piu' liberamente possibile. La concorrenza tra loro e' questione secondaria, i pax li tolgono da altrove, non dagli altri che operano nello stesso aeroporto.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Regalare e' una parola piuttosto fuori luogo.
Secondo me non del tutto. Il primo dei problemi di AZ, sono i costi. Non mi stupirei se operati i dolorosi ma necessari tagli, improvvisamente i conti tornassero in ordine o quasi. EY lo ha fatto con AB, mentre tra le major Walsh ha appena "raddrizzato" IB.
Va notato che nemmeno tedeschi e spagnoli hanno trovato qualche compatriota disposto a giocarsi il futuro facendo scelte impopolari, evidentemente la "coniglite" è una malattia molto diffusa in Occidente...
Una cosa è certa: se gli arabi ci mettono 350 M€, intendono ricavarne molti di più. Il rumor postato da Kenya ci fornisce anche un indizio su come intendono farlo.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Infatti, come sostengo da tempo wet leasing con COA AZ e macchine EY (AB docet). La scelta più ovvia, e più fastidiosa per AF.

Se è Wet Lease il COA è EY,macchina e crew EY se è Dry Lease allora il COA è AZ,macchina e crew.
Crew di altri operatori ad esempio EY non possono volare macchine del COA AZ.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

...e Carpatair?

Carpatair era un Wet Lease,macchina e crew Carpatair,COA Carpatair.

Stando a quanto scrive Kenyaprince EY potrebbe operare voli da MXP in Wet Lease per AZ,per fare,come ha scritto qualcuno,quei voli che attualmente come EY non possono fare non possedendone i diritti.Ritengo ad ogni modo molto poco probabile che negli interessi di Etihad ci sia Malpensa.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Da Repubblica di oggi, pag. 24, qualche news interessante:
- ieri Lupi ha incontrato per la prima volta Hogan nella sede di Alitalia;
- Montezemolo è sempre più vicino alla Presidenza (l'articolo dà per certa la cosa);
- Hogan ha poi fatto il punto con i suoi sulla due diligence: nelle stanze di AZ ci sono ben 40 uomini di EY.

http://www.ecostampa.com/Servizi/Ra...&isjpg=S&small=N&usekey=B1SCMHB9QENLX&video=0

PS: per leggere l'articolo fare copia&incolla del link
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Da Repubblica di oggi, pag. 24, qualche news interessante:
- ieri Lupi ha incontrato per la prima volta Hogan nella sede di Alitalia;
- Montezemolo è sempre più vicino alla Presidenza (l'articolo dà per certa la cosa);
- Hogan ha poi fatto il punto con i suoi sulla due diligence: nelle stanze di AZ ci sono ben 40 uomini di EY.

http://www.ecostampa.com/Servizi/Ra...&isjpg=S&small=N&usekey=B1SCMHB9QENLX&video=0

PS: per leggere l'articolo fare copia&incolla del link

Cioe' 40 EY + Montezemolo, right? :)

Lupi (Governo) incontra Hogan; ma non era una trattativa tra privati?
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Carpatair era un Wet Lease,macchina e crew Carpatair,COA Carpatair.

Stando a quanto scrive Kenyaprince EY potrebbe operare voli da MXP in Wet Lease per AZ,per fare,come ha scritto qualcuno,quei voli che attualmente come EY non possono fare non possedendone i diritti.Ritengo ad ogni modo molto poco probabile che negli interessi di Etihad ci sia Malpensa.

Sarebbero comunque ben poca cosa i voli concretamente apribili come p2p sostanzialmente secco da MXP con il Forlanini aperto.
Forse una LAX e ORD stagionali, GIG, forse ma molto forse una EZE. Il problema sarebbe sempre lo stesso e si trova di fianco all'Idroscalo.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Sarebbero comunque ben poca cosa i voli concretamente apribili come p2p sostanzialmente secco da MXP con il Forlanini aperto.
Forse una LAX e ORD stagionali, GIG, forse ma molto forse una EZE. Il problema sarebbe sempre lo stesso e si trova di fianco all'Idroscalo.
EY Regional potrebbe dare un mano a federare MXP.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Via libera di Lupi a Etihad-Alitalia Montezemolo verso la presidenza
LUCIO CILLIS
ROMA — Maurizio Lupi e James Hogan non si erano mai incontrati fino ad ora. Ma il cambio di governo e l’ascesa di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, hanno portato in cima alle rispettive agende un incontro “chiarificatore” tra il ministro dei Trasporti e il numero uno di Etihad.
Ieri pomeriggio Lupi è andato a Fiumicino nella sede Alitalia, per incontrare l’ad della compagnia del Golfo. Ufficialmente si è trattato solo uno scambio di idee sul dossier aperto da alcune settimane. In realtà Hogan, anche a nome degli emiri che detengono la proprietà del vettore, ha voluto sentire dalla viva voce di Lupi se l’esecutivo Renzi vedesse ancora di buon occhio l’ingresso di Etihad a Fiumicino. Il neo premier, da parte sua, avrebbe dato la benedizione all’operazione confermando tutti gli impegni già presi da Enrico Letta.
L’accordo tra Alitalia e Etihad comincia quindi a delinearsi proprio mentre sullo sfondo si muovono due pedine fondamentali per la chiusura in positivo dell’acquisizione. Luca di Montezemolo - gradito agli emiri - succederà a Roberto Colaninno nella veste di presidente del nuovo gruppo aereo mentre l’ad sarà indicato dai nuovi padroni.
Il secondo nome che si muove sulla scacchiera Alitalia è quello di Fabrizio Pagani, passato dal ruolo di consigliere per gli affari economici e internazionali di Enrico Letta a quello capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia guidato da Pier Carlo Padoan. Pagani è il “sarto” italiano dell’operazione, l’uomo che ha curato la rete di contatti con gli emiri, che non di certo amano cambi repentini nella gestione dei dossier delicati come questo.
Intanto James Hogan, dopo aver incontrato il nostro ministro dei Trasporti, resterà per alcune ore a Roma, secondo alcune fonti, per avere dai suoi 40 dirigenti e advisor di stanza nella Capitale un primo giudizio della due diligence avviata ai primi di febbraio e giunta oggi ad una fase decisiva. Così il sospirato annuncio di una trattativa in esclusiva tra le parti potrebbe arrivare a breve.
Restano però in sospeso le questioni legate al via libera sindacale al piano messo in piedi dall’attuale ad Gabriele Del Torchio. Mancano infatti all’appello 48 milioni di euro di risparmi che secondo Alitalia devono essere messi sul piatto dai lavoratori, soprattutto piloti e assistenti di volo, grazie a tagli fino al 20% degli stipendi e all’abolizione degli scatti di anzianità. Sulla questione le parti sono ancora distanti, in attesa di un’offerta ufficiale di Etihad che potrebbe riaprire la porta alla trattativa.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Montezemolo, addio politica. Il suo futuro è targato Alitalia
Luca Cordero lascia la sua creatura Italia Futura, destinata a finire a Passera. I rapporti con gli Emirati decisivi nella riuscita del matrimonio con Etihad


Pierluigi Bonora - Dom, 02/03/2014 - 08:35
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Luca Cordero di Montezemolo, 67 anni il prossimo 31 agosto, lascia un incarico ma, molto probabilmente, per assumerne un altro: quello di presidente della nuova Alitalia in salsa araba, sempre che i negoziati con Etihad non riservino sorprese nella loro ultima e delicata fase.


Ruolo, comunque, che non gli impedirebbe di continuare a guidare la Ferrari ma che, invece, potrebbe risultare incompatibile con quello di azionista (insieme ai suoi amici Diego Della Valle e Gianni Punzo) e consigliere di Ntv, la società che ha messo sui binari il supertreno Italo.

Un segnale concreto, in questo senso, è arrivato ieri con le dimissioni di Montezemolo da presidente di «Italia Futura», associazione che lui stesso aveva fondato nel 2009 come pensatoio e laboratorio che si prefiggeva di sviluppare iniziative capaci di portare a un miglioramento della situazione politica italiana. Il testimone è così passato all'armatore Carlo Pontecorvo, a capo del gruppo Ferrarelle, le cui intenzioni, ora, sono quelle di cambiare rotta e trasformare il think tank montezemoliano in un partito vero, pronto a mettersi al servizio dell'ex banchiere e ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e del suo movimento «Italia Unica».

Ecco allora Montezemolo guardare alla presidenza della futura nuova Alitalia, poltrona di vertice che si aggiungerebbe a quelle di Ferrari, Charme Management, Telethon e Unicredit (di cui è però vicepresidente), oltre a quelle di membro in numerosi consigli di amministrazione, tra cui Fiat, Ntv, Editrice La Stampa, Tod's e Kering, gruppo del lusso francese. Da semplice «facilitatore» - come lo ha descritto l'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, delle trattative con Etihad - Montezemolo, in verità, è l'uomo di fiducia dell'emiro di Abu Dhabi al cui investimento è legato, a questo punto, il destino di Alitalia. Ma oltre a essere garante degli arabi, lo è anche per le banche coinvolte nell'operazione Etihad (Unicredit, di cui è vicepresidente in rappresentanza del fondo di Abu Dhabi, Aabar, e Intesa Sanpaolo) nonché, proprio per questo intreccio di conoscenze e incarichi, del governo di Matteo Renzi che non vede l'ora che la vicenda Alitalia si chiuda positivamente, proseguendo - in questo caso - lungo la linea tracciata dal predecessore Enrico Letta.

Montezemolo presidente non operativo ma con probabili deleghe alle relazioni internazionali (cosa che non confliggerebbe con la guida dell'amata Ferrari) al posto di Roberto Colaninno, il quale resterà comunque azionista del nuovo gruppo aereo, e un ad scelto dai nuovi azionisti, che comunque potrebbe essere ancora Del Torchio, visto che ha firmato un piano industriale che sta dando i suoi frutti: è questo lo schema su cui si starebbe discutendo in questi giorni.

La presenza di Montezemolo al vertice di Alitalia-Etihad, inoltre, investirebbe ancora di più l'imprenditore bolognese (protagonista di primo piano degli ultimi 40 anni, tra Maranello, Italia '90, Confindustria, Fiat e ancora Maranello) del ruolo di ambasciatore del made in Italy, forte dell'importante lavoro svolto in Ferrari, brand dei brand nel mondo secondo Finance Global 500.

Se tutto andrà in questo modo, per Montezemolo si porrebbe, però, il problema di Ntv-Italo. Ci sono, in proposito, due linee di pensiero: quella che vede un'incompatibilità nel ruolo di vertice in due aziende di trasporti che, pur così diverse, potrebbero avere aree di conflitto; alla luce del ruolo di azionista di Ntv, inoltre, Montezemolo avrebbe l'urgenza di dirottare risorse (come i proventi dalle cessioni di Poltrona Frau agli americani e Octo Telematics ai russi) sulla società ferroviaria per sanare i conti in sofferenza.

Ma c'è anche chi sostiene che la presidenza di Alitalia, alla fine, possa essere l'occasione propizia per il numero uno della Ferrari di scendere da Italo.

Un fatto è certo: l'asse tra Abu Dhabi (ex socio di Ferrari con il 5%) e Montezemolo è fortissimo, grazie anche al parco a tema del Cavallino nell'Emirato che assicura royalties di tutto rispetto alla casa di Maranello.

Ilgiornale.it
 
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