Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia
Ah non c'e' dubbio Ivan; ma c'e' qualcuno che ancora pensa di fare il gioco delle 3 carte con gente decisamente più preparata, competente e in gamba del management AZ...e fare questo e' davvero da Tafazzi...incredibile il perseverare nel cercare di mercanteggiare quando si e' in stato agonico perenne...
L'hanno giocata davvero bene la partita a poker i capitani.....eh direi che hanno davvero gabbato AF,pensando di avere a che fare con sprovveduti cammellieri.
Etihad: Hogan, lavoriamo sulle reti di trasporto. Vogliamo essere la terza compagnia in Europa"Una compagnia da 7 miliardi". Intanto il vettore, che punta al 49% di Alitalia, incassa il riconoscimento di Airline Ratings: è tra i carrier più sicuri al mondo Etihad: Hogan, lavoriamo sulle reti di trasporto. Vogliamo essere la terza compagnia in Europa
Milano, 30 giu - “La parola chiave è connessione, la rete ed il network sono la prima cosa. Le reti si devono ampliare facendo sinergia, senza sovrapposizioni. Per realizzarle ci vuole un buon team management”. James Hogan, presidente ed ad di Etihad, si è espresso così all’aeroporto di Zurigo durante l’inaugurazione del primo aereo con livrea Etihad Regional, un Saab 2000 da cinquanta posti, operato dalla svizzera Darwin Airlines, di cui la compagnia degli emirati ha acquistato il 33,3%.
Per il vettore arabo, la compagnia di Lugano, di cui è azionista il numero uno di Ubs Sergio Ermotti, è il settimo partner nell’arco delle alleanze internazionali ed il quarto in Europa. Se tutto filerà liscio, il prossimo accordo potrebbe essere l’acquisto del 49% di Alitalia per una cifra attorno ai 300-350 milioni. ”Il sistema di equity alliance” continua Hogan “è un investimento di minoranza che permette di lavorare sulle reti, condividendo risorse e buone pratiche. Non dobbiamo per forza acquistare più compagnie. A noi interessa incrementare la rete ed il nostro obiettivo è costruire un gruppo forte di trasporto aereo. Vogliamo costruire la terza compagnia in Europa e saremo una compagnia da 7 miliardi”.
Ma le condizioni che Etihad avrebbe imposto al governo italiano sono difficili da accettare. Secondo rumors, il vettore di Adu Dhabi vorrebbe una svalutazione di tutti i debiti verso le banche, un abbassamento del 15% delle tariffe Enav con una revisione della gestione degli slot ed una sforbiciata delle rotte in perdita, che non sono poche. Infine una riduzione del 20% di flotta e personale. “Hanno acquistato 200 aerei, dovranno pur volare” spiega Carmine Prencipe, ad di Trawel Group che controlla la linea aerea Trawel Fly in concordato preventivo da dicembre. I piccoli operatori temono l’ingresso del gigante nei cieli italiani. Anche perché gli obiettivi degli arabi sembrano davvero ambiziosi. “Le destinazioni di Etihad Regional ??" continua Hogan - passeranno da 15 a 34 nell’arco di un anno, e gli aeromobili da 10 a 13”. Per ora, l’unica certezza è che se entro primavera l’accordo si farà, Az decollerà di nuovo. Secondo quanti emerge da un monitoraggio effettuato da Airline Ratings sulla sicurezza delle compagnie aeree di tutto il mondo, Etihad è tra le linee più sicure al mondo. Il rating prende in considerazione 448 vettori. Di questi, 137 sono risultati sicuri, mentre 50 non hanno passato la soglia di affidabilità. Un motivo in più che rassicurerebbe gli italiani in volo.
Barbara Millucci
http://www.ilmondo.it/economia/2014...mo-essere-terza-compagnia-europa_401123.shtml