Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia

Non per niente IAG ha già posto base di un suo vettore a Roma. In questo caso però penso che ci sia da considerare anche la posizione vantaggiosa in vista della crescita del traffico (passeggeri e belly) da e verso l'Africa, che si sta industrializzando.
 
Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia

".... all’embargo del 17-21 aprile 2014 per festività pasquali si sono aggiunti quelli legati ai ponti del 25 aprile e 1° maggio, per cui i VCA 80 non saranno volabili nell’intero arco temporale compreso tra il 17 aprile e il 4 maggio 2014...."
 
Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia

".... all’embargo del 17-21 aprile 2014 per festività pasquali si sono aggiunti quelli legati ai ponti del 25 aprile e 1° maggio, per cui i VCA 80 non saranno volabili nell’intero arco temporale compreso tra il 17 aprile e il 4 maggio 2014...."

già, forse temono di togliere posti alla moltitudine di paganti prezzo intero .... che magari fosse intero....
 
Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia

E' naturale che le banche abbiano temporeggiato o stiano temporeggiando sulle linee di credito, con nua firma di Etihad su un MoU starebbero sicuramente piu' tranquille,ma e' anche vero che sanno che Etihad non vuole il debito e che vuole che tale debito venga cancellato o fortemente rinegoziato.
 
Alitalia, Etihad in pressing sui «contenziosi» e Linate

L'Enav ha annunciato ieri la riduzione delle tariffe di assistenza al volo sulle operazioni di aeroporto. La notizia è stata data dall'ad della società in via di privatizzazione, Massimo Garbini, il quale ha sottolineato che «con questo intervento strutturale sulle tariffe aeroportuali dimostriamo la nostra capacità di supportare il sistema nazionale del trasporto aereo».

Degli sconti beneficeranno tutte le compagnie attive in Italia; ma Alitalia ne beneficerà doppiamente, perché la revisione delle tariffe Enav era una delle richieste rivolte da Etihad al governo italiano per un suo ingresso nella compagnia italiana.
Lo stato dell'arte della trattativa è ancora in una fase preliminare, e anche di questo ha discusso il cda di Alitalia che si è svolto ieri. Una vera due diligence non è ancora cominciata, e gli arabi - secondo fonti vicine al dossier - sono contrariati dal fatto che Alitalia non abbia messo a disposizione la documentazione richiesta, in particolare quella relativa ai contenziosi pendenti (che da soli possono spostare di non poco i rischi dell'operazione). La lista di richieste di Etihad è lunga e riguarda aspetti economici e normativi. Una delle più difficili da soddisfare riguarda la «liberalizzazione» del traffico dell'aeroporto di Linate, oggi contingentato e regolato da un decreto (Bersani) emanato ai tempi del riordino dei voli tra Linate e Malpensa. Etihad, allo scopo di rilanciare Alitalia, vorrebbe mano libera (o quasi) per utilizzare il city airport milanese nei collegamenti europei e contrastare la concorrenza delle low cost. Dovrebbe intervenire il governo con un nuovo decreto, e il momento non è il più propizio.
Etihad chiede la pax sindacale definitiva (i 1.900 esuberi, cioè, vanno risolti subito), ma serba qualche preoccupazione per possibili contenziosi tardivi, così come teme che la politica possa intervenire a piacimento dopo l'operazione. Chiede la revisione dei rapporti con i fornitori. Per esempio, i leasing sugli aerei che vengono pagati a Carlo Toto, l'ex titolare di AirOne, sono considerati troppo onerosi e fuori mercato. Anche con le banche il discorso è aperto: lo scopo è ottenere un taglio, uno sconto o un allungamento dei debiti. Ma su questo punto non è difficile notare una contraddizione: da un lato agli istituti esposti (Intesa, Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio: i primi due anche azionisti) si chiede di rinunciare in tutto o in parte ai propri crediti; dall'altro Alitalia sollecita agli stessi il prestito di 200 milioni a suo tempo concordato. Che senso ha tirar fuori altri soldi nel momento in cui i precedenti sembrano sul punto di sfumare? In ogni caso, di cassa per Alitalia ce n'è fino alla fine di aprile.
Insomma, la trattativa con Etihad sembra in alto mare e lontana da un punto di non ritorno («entreremo solo se saremo convinti»). Alitalia certo arricchirebbe il network che la compagni di Abu Dhabi sta costruendo con Air Belin, Air Serbia e Darwin; ma l'acquisto di una quota fino al 49% non è un'operazione necessaria. Per questo Air France, buona alleata di Etihad, resta alla finestra, pronta a giocare un ruolo o insieme all'alleato arabo o in caso di sua rinuncia. Del resto l'alleanza Parigi-Roma non è mai stata messa in discussione, nemmeno quando i francesi hanno snobbato l'aumento di capitale di Alitalia.
http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-etihad-pressing-sui-contenziosi-e-linate-986827.html
 
Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia

Nel frattempo in AZ gli stipendi sono arrivati.
 
Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia

Intanto procede lo scorporo del MilleMiglia in Alitalia Loyality (il "tu" in una comunicazione ufficiale è aberrante, ma non lo capiranno mai)

INFORMATIVA ALITALIA LOYALTY

Gentile FlyKing,

siamo lieti di informarti che Alitalia S.p.A. ha costituito, nell'ambito del proprio Gruppo, la nuova società Alitalia Loyalty S.p.A. che, insieme ad Alitalia, promuove il Programma MilleMiglia.

Alitalia Loyalty ha come obiettivo di rendere il Programma MilleMiglia sempre più rispondente alle esigenze dei Soci in un contesto di riferimento dinamico e in forte sviluppo. La creazione di una società dedicata permette di rispondere con maggiore efficacia ai bisogni dei Clienti fedeli, anche con l'offerta di ulteriori benefici e servizi e lo sviluppo di nuove partnership.

Per il 2014 abbiamo pensato a grandi novità! Non perderle e tieni sempre aggiornati i dati riportati nella sezione Il tuo profilo: potrai beneficiare di iniziative e servizi su misura per te e ricevere comunicazioni ed offerte in linea con le tue esigenze.

I tuoi dati personali saranno trattati da Alitalia ed Alitalia Loyalty nel rispetto della legge sulla privacy (D.lgs. 196/2003), in regime di contitolarietà in quanto entrambe le società hanno pari interesse in relazione alle finalità del Programma e alle modalità di gestione dello stesso.
Di seguito le rispettive principali responsabilità di Alitalia e Alitalia Loyalty:

• Alitalia ha la responsabilità della gestione delle infrastrutture, dei sistemi e delle relative misure di sicurezza.
• Alitalia Loyalty ha la responsabilità del trattamento dei dati finalizzato alla gestione del Programma e alla relazione con i clienti.

Per l'esercizio dei diritti ai sensi dell'art.7 D.lgs 196/03, puoi rivolgerti alla seguente casella di posta elettronica: privacy@alitalia.it.

Se lo desideri, puoi cancellare in qualsiasi momento la tua iscrizione al Programma MilleMiglia, contattando il Customer Center al numero 892010, rivolgendoti al tuo Servizio Clienti dedicato oppure scrivendo alla casella di posta elettronica privacy@alitalia.it.
 
Re: Alitalia, Etihad in pressing sui «contenziosi» e Linate

L'Enav ha annunciato ieri la riduzione delle tariffe di assistenza al volo sulle operazioni di aeroporto. La notizia è stata data dall'ad della società in via di privatizzazione, Massimo Garbini, il quale ha sottolineato che «con questo intervento strutturale sulle tariffe aeroportuali dimostriamo la nostra capacità di supportare il sistema nazionale del trasporto aereo».

Degli sconti beneficeranno tutte le compagnie attive in Italia; ma Alitalia ne beneficerà doppiamente, perché la revisione delle tariffe Enav era una delle richieste rivolte da Etihad al governo italiano per un suo ingresso nella compagnia italiana.
Lo stato dell'arte della trattativa è ancora in una fase preliminare, e anche di questo ha discusso il cda di Alitalia che si è svolto ieri. Una vera due diligence non è ancora cominciata, e gli arabi - secondo fonti vicine al dossier - sono contrariati dal fatto che Alitalia non abbia messo a disposizione la documentazione richiesta, in particolare quella relativa ai contenziosi pendenti (che da soli possono spostare di non poco i rischi dell'operazione). La lista di richieste di Etihad è lunga e riguarda aspetti economici e normativi. Una delle più difficili da soddisfare riguarda la «liberalizzazione» del traffico dell'aeroporto di Linate, oggi contingentato e regolato da un decreto (Bersani) emanato ai tempi del riordino dei voli tra Linate e Malpensa. Etihad, allo scopo di rilanciare Alitalia, vorrebbe mano libera (o quasi) per utilizzare il city airport milanese nei collegamenti europei e contrastare la concorrenza delle low cost. Dovrebbe intervenire il governo con un nuovo decreto, e il momento non è il più propizio.
Etihad chiede la pax sindacale definitiva (i 1.900 esuberi, cioè, vanno risolti subito), ma serba qualche preoccupazione per possibili contenziosi tardivi, così come teme che la politica possa intervenire a piacimento dopo l'operazione. Chiede la revisione dei rapporti con i fornitori. Per esempio, i leasing sugli aerei che vengono pagati a Carlo Toto, l'ex titolare di AirOne, sono considerati troppo onerosi e fuori mercato. Anche con le banche il discorso è aperto: lo scopo è ottenere un taglio, uno sconto o un allungamento dei debiti. Ma su questo punto non è difficile notare una contraddizione: da un lato agli istituti esposti (Intesa, Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio: i primi due anche azionisti) si chiede di rinunciare in tutto o in parte ai propri crediti; dall'altro Alitalia sollecita agli stessi il prestito di 200 milioni a suo tempo concordato. Che senso ha tirar fuori altri soldi nel momento in cui i precedenti sembrano sul punto di sfumare? In ogni caso, di cassa per Alitalia ce n'è fino alla fine di aprile.
Insomma, la trattativa con Etihad sembra in alto mare e lontana da un punto di non ritorno («entreremo solo se saremo convinti»). Alitalia certo arricchirebbe il network che la compagni di Abu Dhabi sta costruendo con Air Belin, Air Serbia e Darwin; ma l'acquisto di una quota fino al 49% non è un'operazione necessaria. Per questo Air France, buona alleata di Etihad, resta alla finestra, pronta a giocare un ruolo o insieme all'alleato arabo o in caso di sua rinuncia. Del resto l'alleanza Parigi-Roma non è mai stata messa in discussione, nemmeno quando i francesi hanno snobbato l'aumento di capitale di Alitalia.
http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-etihad-pressing-sui-contenziosi-e-linate-986827.html


Mi chiedo come un'operazione che pone come precondizione la "liberalizzazione di Linate" possa essere considerata come quasi conclusa così come molti hanno dichiarato in queste ultime settimane.
 
Re: Alitalia, Etihad in pressing sui «contenziosi» e Linate

Una delle più difficili da soddisfare riguarda la «liberalizzazione» del traffico dell'aeroporto di Linate, oggi contingentato e regolato da un decreto (Bersani) emanato ai tempi del riordino dei voli tra Linate e Malpensa. Etihad, allo scopo di rilanciare Alitalia, vorrebbe mano libera (o quasi) per utilizzare il city airport milanese nei collegamenti europei e contrastare la concorrenza delle low cost.
Se quanto scritto fosse vero, ennesima sberla per malpensa, anche da chi si diceva puntava su mxp.
 
Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia

Immagino che la richiesta di liberalizzare Linate sia stata messa in bocca ad Etihad proprio da Air France,non vedo come altrimenti Etihad possa essere interessata a Linate,ricordiamoci che Etihad non puo' salire oltre il 49% per questo,anche,forse ha bisogno di Air France.
 
Re: Etihad : ci stiamo avvicinando ad Alitalia

scusate ma continuo a non capire, ammesso che venga liberalizzata la discarica di viale forlanini, come pensano di fare i soldi
se sul medio raggio LH e AF hanno perso milioni di euro, arriva AZ EY con voli su WAW PRG HEL ecc ecc per contrastare le low cost, e qui c'è una bella contraddizione, perché significa abbassare le tariffe e dove sarebbe il guadagno, qualcuno piu' esperto di me me lo spieghi perché aldilà della eventuale dissoluzione del sistema aeroportuale milanese, scusate non trovo la sottominuscola, quali vantaggi avrebbe EY-az?
 
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