Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTA


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Ti sei confuso non ho detto che è giusto, ma solo che predicare il fallimento di AZ credendo di risolvere così i problemi della società e della nostra vita quotidiana, accusare i fantomatici "soliti fancazzisti" quali causa del fallimento della compagnia di bandiera, pensare di poter distribuire gli investimenti fatti su AZ alle piccole imprese, credere che le PPTT aumentino i costi dei servizi per finanziare Alitalia e così via, significa battere i pugni nel vuoto più totale non avendo idea alcuna di come NOI abbiamo deciso di far girare il mondo.
Io ho solo detto che i dipendenti di AZ sono paraculati e ho aggiunto che ci sono grandissime differenze all'interno dell'azienda.
Sul primo punto, sfido chiunque a dimostrarmi che a parità di mansione, il dipendente di AZ (nonchè quello di pochissime altre realtà privilegiate), ha le stesse tutele del collega che non ha la fortuna di poter lavorare in queste aziende.
Non penso affatto che siano tutti fancaxxisti, ma credo che ci sia una corposa minoranza a ben rappresentare la categoria.
Poi io non predico nessun fallimento. Ma deve essere la qualità della gestione di un'azienda ad evitarlo, non una serie di furti perpetuati in danno al prossimo. Altrimenti il fallimento è una conseguenza logica ed inevitabile. E certo non una mia gufata...
Ma fino a quando qualcuno confonderà AZ con il sole, intorno al quale tutto deve ruotare, non si arriverà da nessuna parte.
Quanto a come far girare il mondo, ho paura che noi abbiamo potuto decidere ben poco...
 
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che é successo?
 
Io ho solo detto che i dipendenti di AZ sono paraculati e ho aggiunto che ci sono grandissime differenze all'interno dell'azienda.
Sul primo punto, sfido chiunque a dimostrarmi che a parità di mansione, il dipendente di AZ (nonchè quello di pochissime altre realtà privilegiate), ha le stesse tutele del collega che non ha la fortuna di poter lavorare in queste aziende.
Non penso affatto che siano tutti fancaxxisti, ma credo che ci sia una corposa minoranza a ben rappresentare la categoria.
Poi io non predico nessun fallimento. Ma deve essere la qualità della gestione di un'azienda ad evitarlo, non una serie di furti perpetuati in danno al prossimo. Altrimenti il fallimento è una conseguenza logica ed inevitabile. E certo non una mia gufata...
Ma fino a quando qualcuno confonderà AZ con il sole, intorno al quale tutto deve ruotare, non si arriverà da nessuna parte.
Quanto a come far girare il mondo, ho paura che noi abbiamo potuto decidere ben poco...

quotone.
 
Falso. Le banche hanno ricevuto nello scorso autunno da Letta un'offerta che non si poteva rifiutare, per sottoscrivere un nuovo aumento di capitale, aprire nuove linee di credito e rinviare a fine 2015 i crediti in scadenza.

Non penserai che qualche banchiere credesse di fare l'affare del secolo.

Se rileggi l'ultima dichiarazione di Ghizzoni: "Abbiamo fatto tutto quello che ci è stato CHIESTO di fare..." non ci possono essere dubbi.
Ghizzoni mi sa che intendeva richiesti da EY. Che poi le banche siano parte di un sistema è probabilmente un altro discorso e possiamo teorizzare certi scenari.
Comunque il problema delle banche di non concedere credito non è certo questione di AZ, che seppur spiacevole è una briciola di ben altre operazioni che ne hanno minato i bilanci. È poi una questione di sistema che fa si che le banche prendano a prestito i soldi dalla BCE a interessi ridicoli e poi realizzino utili re-investendo in titoli di Stato ingessando l'economia. Ma sarebbe un discorso lungo e complesso.
 
Ultima modifica:
una volta che AZ sarà nelle mani di EY, l'attende un roseo futuro. Peccato che gli arabi finora si siano dimostrati del tutto incapaci di rendere profittevoli le compagnie partecipate. Anzi, si sono dimostrati incapaci di ottenere buoni risultati anche con EY, che dopo anni di perdite ..

Anche la mia impressione era che EY fosse generalmente considerata un carrozzone statale, e da non poche fonti mi è parso di notare un bel po' di sarcasmo sulle potenzialità di riuscire a ottenere un vettore competitivo dalla sua fusione con AZ.
 
Alitalia-Etihad, la Uil detta le sue condizioni

Spalmare i tagli su 12 mesi invece che su 5: è questa la condizione posta da Uil trasporti per dare il via libera all’accordo sulle riduzioni retributive pretese da Alitalia. Gli altri sindacati hanno già accettato i sacrifici (31 milioni di minori salari nel periodo luglio-novembre) e l’azienda, che intende presentarsi al rush finale con Etihad con un fronte sindacale compatto alle spalle, spinge per un’intesa a tutti i costi. Che però appare piuttosto complicata, al momento. La Uilt, che non riconosce la validità dell’accordo («violate tutte le regole» viene ribadito ), punta a riaprire il negoziato. E, appunto, sarebbe disposta a dare l’ok se il taglio si consumasse in un periodo più lungo in modo da attenuare l’effetto sulle buste paga. Sono i piloti, in particolare, a spingere per questa soluzione. I circa 1.600 a libro paga (tra comandanti e primi piloti ) percepiscono un salario compreso tra i 45 e i 100 mila euro e si parla di tagli che oscillano tra 400 e 1.100 euro. In media la riduzione sarebbe tra l’8 e il 10% e, nella peggiore delle ipotesi, entro fine anno la perdita in busta paga sarebbe di 5.500 euro. Per la Uilt la spalmatura è un punto dirimente ma si tratta di una ipotesi che Alitalia fatica a digerire. Nei piani, i risparmi vanno realizzati interamente nel corso del 2014 e allungare il periodo di efficacia dei tagli sconfinando nel bilancio dell’anno prossimo vorrebbe dire far saltare lo schema messo a punto dagli uomini guidati dall’ad Del Torchio.

GLI ALTRI NODI
Il sindacato, che si sente sotto pressione («chi si assume oggi la responsabilità di far fallire l'operazione sappia che poi si troverà a gestire una crisi occupazionale che sarebbe da brividi», ha avvertito ancora il premier Matteo Renzi), respinge l’accusa di chi lo considera un potenziale sabotatore dell’affare con Etihad. «Siamo favorevolissimi invece» trapela dal quartier generale. Dal quale si fa anche notare che «quel che ci era stato chiesto per far decollare la trattativa con gli arabi lo abbiamo fatto, al contrario della Cgil, firmando il piano sugli esuberi». Il ragionamento che si fa in queste ore è che l’accordo sui tagli al costo del lavoro «non fa parte del perimetro del piano industriale». Ragion per cui «è pretestuoso chiederci di accettare l’accordo prefigurando il fallimento dell’intesa con gli arabi». I problemi, casomai «sono tutti interni alla compagine azionaria». A mettere ulteriore benzina sul fuoco, ieri, ha provveduto il sindacato Avia. «Protestiamo – ha tuonato il presidente Antonio Divietri – perché solo a piloti ed assistenti di volo è stata scippata anche la tredicesima mensilità, questo in aggiunta alle riduzioni mensili percentualmente uguali per tutti i dipendenti Alitalia. Che sia iniquo lo capirebbe anche un marziano». In questo clima, la trattativa con Etihad imbocca la settimana decisiva. La data finale potrebbe essere quella del primo agosto, quando è convocato il Cda di Poste. Certo la riunione del consiglio della società guidata da Francesco Caio, che si terrà venerdì prossimo, potrebbe segnare l'ultimo passaggio prima della firma tra Alitalia ed Etihad. Prima del Cda delle Poste potrebbe tenersi anche un altro Cda di Alitalia. Sul fronte degli azionisti il nodo è rappresentato dalla partecipazione di Poste, che sul piatto potrebbe mettere più dei 50 milioni dovuti per l'aumento di capitale. In cambio la società chiede che il proprio investimento abbia un senso industriale. In che modo? Partecipando attivamente alla nuova Alitalia. E per evitare che Etihad abbia la maggioranza relativa con il 49%, il rimanente 51% dovrà finire in mano ad un solo soggetto. Questo soggetto unico potrebbe essere - a questo si starebbe lavorando - una società che unisca Poste (con il 5%) e Cai. Tra una new-co e una old-co nascerebbe una med-co tricolore da sottoporre all’ok della Commissione europea.

http://economia.ilmessaggero.it/eco...-sindacati-referendum-condizioni/820136.shtml
 
Perdonami ma questa e' demagogia allo stato più puro; siamo in una società in cui il dio denaro segue chi denaro ha o può farne avere. Non credere che in Francia, Spagna, o negli USA le povere PMI trovino sostegno economico nei momenti di crisi in un modo molto più facile. In ogni caso qui per salvare quel che si poteva di LAI si sono fatti entrare dall'ingresso aziendale una serie di soggetti potenti a livello economico italiano ed internazionale; e' chiaro che venderanno cara la pelle prima di chiudere la baracca a saldo negativo. Stupirsi e scandalizzarci di questo non rende giustizia alla tua saggezza (un po' popolare ;)) e a chi pretende di vivere nella società moderna senza stupirsi di come funzioni. Se no si torna ad arrabbiarsi perché lo zio che produceva uova ha chiuso perché gli ha aperto affianco il supermercato. Non è più epoca, nel bene e nel male.
Ma hai mai provato a comprare qualche azione, a fare un po' di trading? Il mercato lo fanno i grossi, non le piccole aziende e noi o cogliamo l'onda o guadagno minus valenze.
Marciano, schiacciano e stritolano sfruttando l'AZ di turno e succhiando ogni linfa. E' la società nella quale viviamo e che ci siamo NOI voluti e costruiti. Famiglie che si indebitano a rate per andare in vacanza, comprare l'iPhone, avere il 50 pollici curvo, sono lo specchio di intesa, unicredit, Telecom, Colaninno, tronchetti e co.
E' ridicolo far finta di non saperlo e condannare per questo i dirigenti e gli AAVV AZ buoni o cattivi che siano. Il piano a cui citofonare e' un po' più in alto ed è lo stesso che comunque pittura i nostri giorni, le nostre case e la nostra vita. O si fa la rivoluzione o si cavalca l'onda, o si sbattono i pugni. L'ultima soluzione è' chiaramente la più inutile e la più triste.
Speriamo solo che le grandi manovre portino ad una AZ in utile.

Mauro, trovo che demagogia sia piuttosto asserire che il la pagliuzza AZ non sia la trave del problema. Sarebbe come dire, infatti, che il problema non sono io che rubo una mela ma il broker che ruba i miliardi; invece il reato e' lo stesso, furto; e la ricaduta sul tessuto di una nazione e' parimenti deleteria.
Il modello di societa' che descrivi (aberrante, concordo) e' frutto infatti di tante AZ, di molteplici e simili dinamiche. Ma NON PER QUESTO possiamo lasciare che ora, solo perche' ci fa comodo, le cose debbano necessariamente andare come le stesse parti "piu' in alto" che tu citi (politica-finanza-affaristica varia) ne abbiano un beneficio, non credi?

Se EY riesce a chiudere il business bene, ma se non succedesse forse sarebbe una lavanda gastrica lenitiva e necessaria a questa merda di sistema...

Infine non posso non ribadire che nei paesi che tu citi, le cose sono ben diverse da come le descrivi; dire che altrove le cose vanno allo stesso modo non corrisponde al vero. Sono appena andato a trovare una coppia di amici italiani che risiedono in Francia, entrambi camerieri da 20 anni; terzo appartamento di proprieta', in uno ci risiedono e negli altri due hanno avviato attivita' di B&B; minore incidenza della tassazione, servizi migliori e linee di credito attente al supporto delle PMI...
 
Alitalia: pressing delle banche su Immsi e Pirelli (Stampa)
08:37 ROMA (MF-DJ)--Alitalia bussa alla porta di Immsi e Pirelli. Le banche azioniste della compagnia che sta cercando in tutti i modi di portare a casa l'accordo con Etihad - si legge sulla Stampa - starebbero esercitando pressing in particolare sulle aziende rispettivamente guidate da Roberto Colaninno e Marco Tronchetti Provera, affinche' sottoscrivano l'aumento di capitale approvato nell'assemblea di venerdi'. Da ieri - spiega il quotidiano - gli istituti avrebbero iniziato a sondare i soci della compagnia per capire chi di loro e' disposto a proseguire l'avventura Alitalia. Atlantia, controllata dalla famiglia Benetton, sarebbe per esempio pronta alla ricapitalizzazione. In attesa di capire la risposta dei soci, sul fronte sindacale la Uil, che non ha partecipato al referendum sul contratto nazionale, sarebbe disposta a discutere un accordo sui tagli agli stipendi previsti dal piano di salvataggio della compagnia.

Alitalia: banche e Poste all'ultima trattativa (CorSera)
08:07 ROMA (MF-DJ)--Ore decisive per il futuro di Alitalia. Dopo l'assemblea dello scorso venerdi' che ha sancito l'aumento di capitale da 250 mln senza pero' affrontare la questione dell'alleanza con Etihad, oggi - secondo il Corriere della Sera - dovrebbe tenersi un incontro tra i vertici delle banche azioniste Intesa e Unicredit e Poste, il socio pubblico che non ha sottoscritto la ricapitalizzazzione. Al vertice, secondo il quotidiano, in cui ci cerchera' di trovare una sintesi, come chiesto dal Governo, e' prevista anche la partecipazione dei rappresentati di Atlantia. Il nodo ruota proprio intorno a Poste, che continua a ritenersi un'azienda pubblica da quotare piuttosto che un socio privato e finanziario. L'amministratore delegato del gruppo, Francesco Caio sarebbe pero' disponibile ad aumentare il proprio impegno finanziario nella compagnia da 40 a 50 milioni.
 
Mauro, trovo che demagogia sia piuttosto asserire che il la pagliuzza AZ non sia la trave del problema. Sarebbe come dire, infatti, che il problema non sono io che rubo una mela ma il broker che ruba i miliardi; invece il reato e' lo stesso, furto; e la ricaduta sul tessuto di una nazione e' parimenti deleteria.
Il modello di societa' che descrivi (aberrante, concordo) e' frutto infatti di tante AZ, di molteplici e simili dinamiche. Ma NON PER QUESTO possiamo lasciare che ora, solo perche' ci fa comodo, le cose debbano necessariamente andare come le stesse parti "piu' in alto" che tu citi (politica-finanza-affaristica varia) ne abbiano un beneficio, non credi?

Se EY riesce a chiudere il business bene, ma se non succedesse forse sarebbe una lavanda gastrica lenitiva e necessaria a questa merda di sistema...

Infine non posso non ribadire che nei paesi che tu citi, le cose sono ben diverse da come le descrivi; dire che altrove le cose vanno allo stesso modo non corrisponde al vero. Sono appena andato a trovare una coppia di amici italiani che risiedono in Francia, entrambi camerieri da 20 anni; terzo appartamento di proprieta', in uno ci risiedono e negli altri due hanno avviato attivita' di B&B; minore incidenza della tassazione, servizi migliori e linee di credito attente al supporto delle PMI...

Purtroppo non è così facile spiegarsi e capirsi tramite post.

Sul sostegno alle Piccole aziende francesi, ti assicuro che la situazione è drammatica quanto in Italia. Le linee di credito arrivano solo se vi è credito e sostenibilità.
La Francia ha la disoccupazione record al 10,2%, i fallimenti crescono con percentuali a doppia cifra e Hollande per ridurre l'emorragia di delocalizzazioni vuol tassare con il 2% del fatturato chi si trasferisce. Direi che la situazione è tutt'altro che confortante.

Per il resto, io trovo veramente inumano e penoso vedere quanta gente sia disposta a scagliarsi giustiziere della notte contro il personale di una azienda che fa il proprio mestiere con benefici e malefici che hanno trovato sul proprio contratto e che non hanno di certo rubato, augurandogli il fallimento, additandolo come feccia del mercato del lavoro, scansafatiche e fancazzisti. Quello dei naviganti in particolare, ma sono loro i ricchi privilegiati oggetto di attacchi continuati, è un mestiere con il quale ci si fa un vero culo fisico e mentale, e nessuno che non l'abbia provato o vissuto da vicino può neppure immaginarlo.
In tali giudizi e con tali giudizi regna e si manifesta la vera ignoranza nel significato più latino del termine.
L'acredine nasce da private e personali insoddisfazioni del nostro piccolo mondo (tu sì e io no bastaxdo), le filippiche di chi la sa lunga ma guarda caso viene da altre realtà insorgono in nome di un non meglio specificato e demagogico tornaconto personale perché si pensa che se non fosse esistita AZ saremmo tutti più ricchi, meno tassati, più sereni e tutti più uguali davanti ad un governo non più fascista ma che risolve i nostri problemi, finanzia le piccole attività e non spreca denari. Eh sì, peccato che la sveglia suoni tutte le mattine ma c'è chi non si stanca di dire che è colpa di AZ. :)
 
Alitalia-Etihad, la Uil detta le sue condizioni

Spalmare i tagli su 12 mesi invece che su 5: è questa la condizione posta da Uil trasporti per dare il via libera all’accordo sulle riduzioni retributive pretese da Alitalia. Gli altri sindacati hanno già accettato i sacrifici (31 milioni di minori salari nel periodo luglio-novembre) e l’azienda, che intende presentarsi al rush finale con Etihad con un fronte sindacale compatto alle spalle, spinge per un’intesa a tutti i costi. Che però appare piuttosto complicata, al momento. La Uilt, che non riconosce la validità dell’accordo («violate tutte le regole» viene ribadito ), punta a riaprire il negoziato. E, appunto, sarebbe disposta a dare l’ok se il taglio si consumasse in un periodo più lungo in modo da attenuare l’effetto sulle buste paga. Sono i piloti, in particolare, a spingere per questa soluzione. I circa 1.600 a libro paga (tra comandanti e primi piloti ) percepiscono un salario compreso tra i 45 e i 100 mila euro e si parla di tagli che oscillano tra 400 e 1.100 euro. In media la riduzione sarebbe tra l’8 e il 10% e, nella peggiore delle ipotesi, entro fine anno la perdita in busta paga sarebbe di 5.500 euro. Per la Uilt la spalmatura è un punto dirimente ma si tratta di una ipotesi che Alitalia fatica a digerire. Nei piani, i risparmi vanno realizzati interamente nel corso del 2014 e allungare il periodo di efficacia dei tagli sconfinando nel bilancio dell’anno prossimo vorrebbe dire far saltare lo schema messo a punto dagli uomini guidati dall’ad Del Torchio.

GLI ALTRI NODI
Il sindacato, che si sente sotto pressione («chi si assume oggi la responsabilità di far fallire l'operazione sappia che poi si troverà a gestire una crisi occupazionale che sarebbe da brividi», ha avvertito ancora il premier Matteo Renzi), respinge l’accusa di chi lo considera un potenziale sabotatore dell’affare con Etihad. «Siamo favorevolissimi invece» trapela dal quartier generale. Dal quale si fa anche notare che «quel che ci era stato chiesto per far decollare la trattativa con gli arabi lo abbiamo fatto, al contrario della Cgil, firmando il piano sugli esuberi». Il ragionamento che si fa in queste ore è che l’accordo sui tagli al costo del lavoro «non fa parte del perimetro del piano industriale». Ragion per cui «è pretestuoso chiederci di accettare l’accordo prefigurando il fallimento dell’intesa con gli arabi». I problemi, casomai «sono tutti interni alla compagine azionaria». A mettere ulteriore benzina sul fuoco, ieri, ha provveduto il sindacato Avia. «Protestiamo – ha tuonato il presidente Antonio Divietri – perché solo a piloti ed assistenti di volo è stata scippata anche la tredicesima mensilità, questo in aggiunta alle riduzioni mensili percentualmente uguali per tutti i dipendenti Alitalia. Che sia iniquo lo capirebbe anche un marziano». In questo clima, la trattativa con Etihad imbocca la settimana decisiva. La data finale potrebbe essere quella del primo agosto, quando è convocato il Cda di Poste. Certo la riunione del consiglio della società guidata da Francesco Caio, che si terrà venerdì prossimo, potrebbe segnare l'ultimo passaggio prima della firma tra Alitalia ed Etihad. Prima del Cda delle Poste potrebbe tenersi anche un altro Cda di Alitalia. Sul fronte degli azionisti il nodo è rappresentato dalla partecipazione di Poste, che sul piatto potrebbe mettere più dei 50 milioni dovuti per l'aumento di capitale. In cambio la società chiede che il proprio investimento abbia un senso industriale. In che modo? Partecipando attivamente alla nuova Alitalia. E per evitare che Etihad abbia la maggioranza relativa con il 49%, il rimanente 51% dovrà finire in mano ad un solo soggetto. Questo soggetto unico potrebbe essere - a questo si starebbe lavorando - una società che unisca Poste (con il 5%) e Cai. Tra una new-co e una old-co nascerebbe una med-co tricolore da sottoporre all’ok della Commissione europea.

http://economia.ilmessaggero.it/eco...-sindacati-referendum-condizioni/820136.shtml

Il teatrino continua: è già previsto nell'accordo che su richiesta del lavoratore e senza onere alcuno si possa dilazionare il prelievo! Che pena
 
Secondo Lupi si chiude in settimana (credo sia la 40esima settimana consecutiva che lo ripete :D)

[h=1]Lupi: sono positivo su Alitalia, credo ad accordo in settimana[/h]
Milano, 28 lug. (TMNews) - Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, è ottimista sulla partita Alitalia-Etihad e confida in una conclusione della trattativa per l'ingresso del vettore emiratino nel capitale dell'ex compagnia di bandiera in settimana. "Sono positivo, credo arriveremo questa settimana a una conclusione", ha detto a margine di un incontro organizzato dall'Ncd.
 
ALITALIA: LUPI, POSTE HA GIA' DECISO PER L'AUMENTO DI CAPITALE

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 lug - "Il cda di Poste ha deliberato la partecipazione all'aumento di capitale , ritenendo che l'investimento Etihad-Alitalia sia strategico anche per la sua azienda". Cosi' il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, rispondendo a chi gli chiedeva se ci sono problemi con la societa' guidata da Francesco Caio. Lupi ha quindi spiegato che adesso in Poste "stanno decidendo, come giusto che sia, le modalita' con cui questa partecipazione deve avvenire". Sicuramente, ha di nuovo sottolineato il Ministro, "credo che in questi giorni ormai i nodi sono arrivati al pettine, si arrivera' alla soluzione definitiva".

ALITALIA: LUPI, SOLUZIONE ENTRO QUESTA SETTIMANA -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 lug - Sul terreno della crisi di Alitalia, prima della soluzione prevista entro questa settimana, "rimane - ha ammesso Lupi - il tema della conclusione del lavoro da parte dei soci privati per l'aumento di capitale per l'equity commitment: mi sembra che oggi o domani, spero, si vada verso una posizione positiva da parte dei soci privati". Poi, ha aggiunto parlando a margine di un incontro politico del Ncd, "c'e' il tema della posizione di alcuni sindacati: sulla riduzione del costo del lavoro abbiamo una posizione molto dura da parte della Uil che a tutti noi, in particolare a me, sembra incomprensibile nel senso che, ho detto e ribadisco, forse qualcuno ha spiegato male o non ha fatto capire, che c'e' una prospettiva grande di rilancio o il baratro. Vediamo, con pazienza e responsabilita'', se questa settimana si arrivera' alla conclusione. Il 'se' - ha sottolineato - deve essere tolto, perche' poi ognuno decidera' di andare a parlare a piloti e assistenti e di dire che avranno si' una bellissima rappresentanza ma forse di un'azienda che non c'e' piu'".
 
Purtroppo non è così facile spiegarsi e capirsi tramite post.

Sul sostegno alle Piccole aziende francesi, ti assicuro che la situazione è drammatica quanto in Italia. Le linee di credito arrivano solo se vi è credito e sostenibilità.
La Francia ha la disoccupazione record al 10,2%, i fallimenti crescono con percentuali a doppia cifra e Hollande per ridurre l'emorragia di delocalizzazioni vuol tassare con il 2% del fatturato chi si trasferisce. Direi che la situazione è tutt'altro che confortante.

Per il resto, io trovo veramente inumano e penoso vedere quanta gente sia disposta a scagliarsi giustiziere della notte contro il personale di una azienda che fa il proprio mestiere con benefici e malefici che hanno trovato sul proprio contratto e che non hanno di certo rubato, augurandogli il fallimento, additandolo come feccia del mercato del lavoro, scansafatiche e fancazzisti. Quello dei naviganti in particolare, ma sono loro i ricchi privilegiati oggetto di attacchi continuati, è un mestiere con il quale ci si fa un vero culo fisico e mentale, e nessuno che non l'abbia provato o vissuto da vicino può neppure immaginarlo.
In tali giudizi e con tali giudizi regna e si manifesta la vera ignoranza nel significato più latino del termine.
L'acredine nasce da private e personali insoddisfazioni del nostro piccolo mondo (tu sì e io no bastaxdo), le filippiche di chi la sa lunga ma guarda caso viene da altre realtà insorgono in nome di un non meglio specificato e demagogico tornaconto personale perché si pensa che se non fosse esistita AZ saremmo tutti più ricchi, meno tassati, più sereni e tutti più uguali davanti ad un governo non più fascista ma che risolve i nostri problemi, finanzia le piccole attività e non spreca denari. Eh sì, peccato che la sveglia suoni tutte le mattine ma c'è chi non si stanca di dire che è colpa di AZ. :)

comprendo Mauro, spero solo tu non mi includa nell'intero secondo paragrafo; ne' io, ne' taluni altri in questo forum, abbiamo mai inteso fare i giustizieri della notte o vomitare insulti fini a se' stessi verso i dipendenti AZ, anzi, penso tu ci debba dare atto che molti dei post sono proprio indirizzati verso una generale solidarieta' a chi lavora e verso la pubblica "lapidazione" verbale di chi ha distrutto l'azienda in questi 20/25 anni. Poi ci sono altri che sparano a zero sull'intero parco umano di AZ e, mi risulta, non abbiano mai goduto di grosse sponde qua dentro, o no? Cosi' come e' innegabile che AZ sia stato allo stesso tempo stipendificio, magazzino di voti e nido di centinaia di imbucati fancazzisti.

Quindi il problema non e' con le persone, ma con un sistema politico e affaristico che sta facendo di tutto, proprio sulla pelle delle persone oneste, per traghettare un cadavere finanziario, ucciso da loro, al nuovo socio, facendolo passare peraltro per un affare a vantaggio dei lavoratori, "altrimenti tutti a casa!".
Capisci che questo fa un pelino di rabbia, tenendo in considerazione che 20 anni di coma trattati con le flebo li hanno pagati i contribuenti?
 
comprendo Mauro, spero solo tu non mi includa nell'intero secondo paragrafo; ne' io, ne' taluni altri in questo forum, abbiamo mai inteso fare i giustizieri della notte o vomitare insulti fini a se' stessi verso i dipendenti AZ, anzi, penso tu ci debba dare atto che molti dei post sono proprio indirizzati verso una generale solidarieta' a chi lavora e verso la pubblica "lapidazione" verbale di chi ha distrutto l'azienda in questi 20/25 anni. Poi ci sono altri che sparano a zero sull'intero parco umano di AZ e, mi risulta, non abbiano mai goduto di grosse sponde qua dentro, o no? Cosi' come e' innegabile che AZ sia stato allo stesso tempo stipendificio, magazzino di voti e nido di centinaia di imbucati fancazzisti.

Quindi il problema non e' con le persone, ma con un sistema politico e affaristico che sta facendo di tutto, proprio sulla pelle delle persone oneste, per traghettare un cadavere finanziario, ucciso da loro, al nuovo socio, facendolo passare peraltro per un affare a vantaggio dei lavoratori, "altrimenti tutti a casa!".
Capisci che questo fa un pelino di rabbia, tenendo in considerazione che 20 anni di coma trattati con le flebo li hanno pagati i contribuenti?

Lo stracapisco, ma non esiste neppure per sbaglio il continuare a praticare quello che è uno degli sport nazionali più gettonati, ovvero il cogliere ogni occasione per dire che sarebbe meglio chiudesse/fallisse. Non esiste per correttezza, dignità umana, principio di giustizia e persino per tornaconto personale (i danni economici allo Stato sarebbero notevoli). Critichiamo aspramente il management, il singolo lavoratore che fa il caxxone, le scelte sindacali, la sporcizia degli aerei, il ritardo su una tratta, l'over booking, ma smettiamo di volere gente per strada.
 
Per il resto, io trovo veramente inumano e penoso vedere quanta gente sia disposta a scagliarsi giustiziere della notte contro il personale di una azienda che fa il proprio mestiere con benefici e malefici che hanno trovato sul proprio contratto e che non hanno di certo rubato, augurandogli il fallimento, additandolo come feccia del mercato del lavoro, scansafatiche e fancazzisti. Quello dei naviganti in particolare, ma sono loro i ricchi privilegiati oggetto di attacchi continuati, è un mestiere con il quale ci si fa un vero culo fisico e mentale, e nessuno che non l'abbia provato o vissuto da vicino può neppure immaginarlo.

Mauro lascia perdere. È una battaglia persa.... Grazie comunque per l'appoggio.
 
Il teatrino continua: è già previsto nell'accordo che su richiesta del lavoratore e senza onere alcuno si possa dilazionare il prelievo! Che pena
Il problema di quello che chiede la UIL sarebbe di carattere contabile visto che da gennaio presumibilmente i dipendenti sarebbe della New Co e non di AZ CAI.
Quello che invece sottolinei giustamente tu otterrebbe la stessa cosa ma poi non permetterebbe alla UIL di cantare vittoria dopo tanto can can e quindi non è accettabile.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.