Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTA


Stato
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Per le banche.

Le stesse banche italiane che hanno in carico il 50% del debito pubblico italiano? Quelle stesse ormai talmente sistemiche a favore delle quali il governo italiano si è recentemente sentito costretto a compiere operazioni da saltimbanco contabile, vedi Bankitalia, per rimpinguarne una tantum il capitale?

L'errore viene da lontano, la strategia di Bankitalia negli anni '90 che portò al consolidamento artificiale del settore ed alla creazione di fragilissimi mostri dai piedi d'argilla, ma purtroppo la situazione odierna è questa, è interesse vitale per il governo, probabilmente per il paese, e potenzialmente per l'esistenza stessa del paese, che queste banche continuino ad operare con continuità e che continuino a caricarsi di titoli di debito pubblico (e soprattutto che i mercati finanziari possano assumere che possano continuare a farlo ad libidum), e quindi il governo fa e farà di tutto per evitare loro potenziali perdite.
 

"Per avere la nullità degli accordi è necessario: che il referendum raggiunga il quorum del 50%+1 degli aventi diritto e che tra questi vinca il no agli accordi. Ogni altra casistica conferma gli accordi”.


parole del sindacalista dell'altro gg
 

E quindi stai a vedere che mò l'avversato referendum UIL diventa necessario, come pure il doversi rimangiare quanto affermato in proposito.

Bene precisare che a fronte di questi numeri, i naviganti non c'entrano del tutto. Forse c'entrano gli esuberi?
 
ALITALIA
Del Torchio: "Nessun ultimatum da Etihad".
La Uilt: "Non c'è il quorum su referendum"

L'ad della compagnia della Magliana smentisce le indiscrezioni secondo cui lunedì prossimo sarebbe l'ultimo giorno utile per l'ingresso del vettore di Abu Dhabi nel capitale della società

MILANO - Slitta ancora la decisione finale per il futuro di Alitalia, mentre si fa più complicata la via per l'accordo sindacale sulla riduzione del costo del personale, valutata dalla compagnia nell'ordine di una trentina di milioni per il 2014.


Nell'assemblea dei soci iniziata questa mattina, da una parte, non si discuterà dell'ingresso nel capitale - fino al 49% - di Etihad, ma solo dell'approvazione del bilancio, con un rosso record di 569 milioni di euro, e dell'aumento di capitale che dovrebbe aggirarsi tra 200 e 250 milioni di euro.


Tuttavia, l'amministratore delegato della compagnia della Magliana, Gabriele Del Torchio, ha voluto smentire possibili tensioni e difficoltà sulla chiusura dell'operazione con il vettore di Abu Dhabi: "Non mi risulta ci sia un ultimatum di Etihad", come invece riportano indiscrezioni di stampa secondo cui l'ad James Hogan avrebbe posto una deadline a lunedì 28 luglio per raggiungere un'intesa, altrimenti sarebbe pronto ad abbandonare l'affare. Anche fonti vicine alla compagnia emiratina smentiscono che sia quella la posizione.


Novità importanti si registrano invece sul fronte interno: non è stato raggiunto il quorum al referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia. Lo ha annunciato il segretario generale aggiunto della Uilt, Marco Veneziani, precisando che hanno votato in 3.500 su
13.200 lavoratori. La Uilt ha sempre osteggiato la consultazione e l'accordo sui tagli.


Intanto dalla relazione semestrale sui conti Air France-Klm emerge tra gli accantonamenti "una perdita di valore di 21 milioni di euro sui titoli Alitalia, quale risultato della conversione delle obbligazioni sottoscritte nel dicembre 2013 nell'ambito della ristrutturazione finanziaria di alitalia, al fine di portare questa partecipazione al 'fair value'". Dopo essere stato il primo azionista di Alitalia con il 25%, il gruppo franco-olandese si è diluito al 7% a fine 2013, non avendo partecipato alla ricapitalizzazione della compagnia tricolore. Per questo motivo - rileva il documento - il gruppo non detiene più i titoli Alitalia a patrimonio netto, ma li contabilizza tra gli 'altri attivi finanziari', senza dare ulteriori dettagli.

http://www.repubblica.it/economia/2014/07/25/news/alitalia_ethiad_assemblea-92356911/?ref=HREA-1
 
"Per avere la nullità degli accordi è necessario: che il referendum raggiunga il quorum del 50%+1 degli aventi diritto e che tra questi vinca il no agli accordi. Ogni altra casistica conferma gli accordi”.


parole del sindacalista dell'altro gg

Come l'hai scritta è antitetica perchè significa che il referendum non serve a nulla. In ogni caso, il famoso "Testo Unico", dice cose diverse:

"Per la validità della consultazione è necessaria la partecipazione del
50% più uno degli aventi diritto al voto. L’intesa è respinta con il voto espresso dalla
maggioranza semplice dei votanti."


Come vedi è ben diverso da quello che hai scritto: il 50%+1 è necessario per la validità, non per la nullità.
 
Come l'hai scritta è antitetica perchè significa che il referendum non serve a nulla. In ogni caso, il famoso "Testo Unico", dice cose diverse:

"Per la validità della consultazione è necessaria la partecipazione del
50% più uno degli aventi diritto al voto. L’intesa è respinta con il voto espresso dalla
maggioranza semplice dei votanti."

guarda che non sono mica mie parole, se aspetti due secondi prima di scrivere vedi che è un virgolettato
 
Scusa e dove starebbe scritta questa cosa?
Oppure è una tua interpretazione?

vedete di finirla di fare i malfidenti

io ho preso quella frase da un articolo che puoi trovare facilmente in rete.
Se poi non vi piace il contenuto prendetevela con Luciano.


ALITALIA: LUCIANO (FIT CISL) , FARSA? QUI SIAMO ALLA TRAGEDIA ALTRO CHE FARSA
Posted on 23 luglio 2014

(AGENPARL) – Roma, 23 lug – “Siamo veramente alla tragedia e qualcuno continua a giocare col fuoco”, con queste parole Giovanni Luciano, Segretario generale della Fit-Cisl, commenta gli ultimi sviluppi della vicenda Alitalia.
“Gli accordi firmati dalle sigle sindacali sono validi proprio in virtù del Testo Unico sulla rappresentanza e rappresentatività invocato dalla Uiltrasporti appunto perché il limite del 50%+1 degli iscritti è stato abbondantemente superato – spiega Luciano – Il referendum abrogativo degli accordi è un onere di chi lo propone non di chi lo convoca perché richiesto da chi dissente. Lo leggessero il Testo Unico.
Per avere la nullità degli accordi è necessario: che il referendum raggiunga il quorum del 50%+1 degli aventi diritto e che tra questi vinca il no agli accordi. Ogni altra casistica conferma gli accordi”.
“Dire che non si partecipa a un referendum richiesto formalmente – osserva il Segretario generale – descrive chiaramente con chi abbiamo a che fare; altro che farsa siamo alla tragedia. Mentre Alitalia ci certifica l’impossibilità ad uscire viva dalla prossima assemblea del 25 e siamo costretti a lavorare notte e giorno per fare il referendum, richiesto da altri, qualcuno si permette di utilizzare aggettivi che rispediamo al mittente.
Bizzarro sarà il referendum annunciato da Uiltrasporti, fatto in casa e nel week end, dopo il 25 luglio p.v., che rischia seriamente di essere del tutto inutile perché fuori tempo massimo.
Qui non c’è nessuna guerra tra lavoratori del volo e quelli di terra, c’è solo una difesa strenua di rendite di posizione che non ha nulla di nobile o di romanticamente democratico.
Da parte nostra nessuna bizzarria o farsa, perchè c’è una tragedia imminente e gli unici che non vogliono rendersene conto sono loro”.
Conclude Luciano: “Volevano il referendum: eccolo. Lo usino!
Il referendum, nella fattispecie prevista dal Testo Unico, è in corso e se la Uiltrasporti non presenzia i seggi è una sua libera scelta, ma non si azzardi a utilizzare termini offensivi.
Venissero a votare no e dicessero chiaramente ai loro iscritti cosa succede se vincono. Non gli dicano che tanto l’operazione si fa lo stesso senza i 31 milioni, perché non è vero.
Noi ai nostri facciamo leggere le comunicazioni di Alitalia e di Etihad per renderli consapevoli del rischio mortale che si sta correndo”.
 
Il quorum sul referendum per l’accordo integrativo Alitalia che contiene anche il taglio al costo del lavoro, non e’ stato raggiunto, ma l’accordo e’ valido», annuncia in un tweet Giovanni Luciano, segretario generale della Fit Cisl, spiegando che i votanti sono stati il 30% dei lavoratori dell’Alitalia, e di questi, l’80% si e’ espresso a favore dell’accordo. «Circa il 30% di votanti in 25 ore di seggi aperti - afferma Luciano - con oltre 80% di si’. Quorum mancato, accordo salvo».

http://www.lastampa.it/2014/07/25/e...-da-etihad-ecQW6H8n4Y2FhZJFlb3rzI/pagina.html
 
Il quorum sul referendum per l’accordo integrativo Alitalia che contiene anche il taglio al costo del lavoro, non e’ stato raggiunto, ma l’accordo e’ valido», annuncia in un tweet Giovanni Luciano, segretario generale della Fit Cisl, spiegando che i votanti sono stati il 30% dei lavoratori dell’Alitalia, e di questi, l’80% si e’ espresso a favore dell’accordo. «Circa il 30% di votanti in 25 ore di seggi aperti - afferma Luciano - con oltre 80% di si’. Quorum mancato, accordo salvo».

http://www.lastampa.it/2014/07/25/e...-da-etihad-ecQW6H8n4Y2FhZJFlb3rzI/pagina.html

Quindi era abrogativo e senza quorum non si annullano gli accordi; direi che UILT a questo punto e' isolata, a meno che al SUO referendum non si presentino davvero l'altro 70% dei lavoratori AZ....
 
vedete di finirla di fare i malfidenti .........

Dai, tranquillo.
L'equivoco è che l'intervistato parlava del referendum UIL, che al pari degli altri deve avere quel quorum. Non parlava di questo referendum.

A mio avviso non è ancora chiaro se si sia appena svolto il referendum chiesto dalla UIL o un referendum confermativo fatto dagli altri.
 
Quindi era abrogativo e senza quorum non si annullano gli accordi; direi che UILT a questo punto e' isolata, a meno che al SUO referendum non si presentino davvero l'altro 70% dei lavoratori AZ....

Sì, ma la UIL può tranquillamente rinunciare a svolgere il suo referendum, dato che mi pare abbia detto sia preceduto da assemblee.
 
View attachment 5491ma scusate, non capisco io o siamo tutti grulli?

Novità importanti si registrano d'altra parte sul fronte interno: non è stato raggiunto il quorum al referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia. Lo ha annunciato il segretario generale aggiunto della Uilt, Marco Veneziani, precisando che hanno votato in 3.500 su 13.200 lavoratori. La Uilt ha sempre osteggiato la consultazione e l'accordo sui tagli. "Ora dovremo fare un nuovo accordo, perché gli altri sindacati devono prendere visione che questo accordo è stato bocciato dalla stragrande maggioranza dei lavoratori. Bisogna tornare al tavolo e fare un nuovo accordo", prosegue la Uilt. La replica delle sigle aderenti è immediata: "Quorum mancato accordo valido", afferma il segretario generale della Fit Cisl, Giovanni Luciano, su Twitter. "Circa 30% votanti in 25 ore di seggio aperto con oltre 80% di sì", prosegue Luciano: "Azienda vive - conclude - lavoro salvo".

che caxxo di paese, uno dice non vale e l'altro che vale... :(
 
Si, e sotto il profilo giuridico avrebbe anche più senso perchè assicurerebbe la famosa discontinuità. Etihad o chi per essa sarebbe un investitore (straniero) che interviene nella fase di riorganizzazione e salvataggio dell'azienda con mani molto più libere dal momento che la dichiarazione di insolvenza congela o scioglie i vari rapporti contrattuali. (Semplifico molto, lo so, e me ne scuso, ma è per rendere l'idea.)

Come l'hai scritta è antitetica perchè significa che il referendum non serve a nulla. In ogni caso, il famoso "Testo Unico", dice cose diverse:

"Per la validità della consultazione è necessaria la partecipazione del
50% più uno degli aventi diritto al voto. L’intesa è respinta con il voto espresso dalla
maggioranza semplice dei votanti."


Come vedi è ben diverso da quello che hai scritto: il 50%+1 è necessario per la validità, non per la nullità.
Perché in italia i referendum sono concetti relativi, se non raggiungi il quorum non vale il si o il no, ergo rimane un valore statistico, chi avrebbe vinto , e tutto rimane come era prima.
 
ma scusate, non capisco io o siamo tutti grulli?

Novità importanti si registrano d'altra parte sul fronte interno: non è stato raggiunto il quorum al referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia. Lo ha annunciato il segretario generale aggiunto della Uilt, Marco Veneziani, precisando che hanno votato in 3.500 su 13.200 lavoratori. La Uilt ha sempre osteggiato la consultazione e l'accordo sui tagli. "Ora dovremo fare un nuovo accordo, perché gli altri sindacati devono prendere visione che questo accordo è stato bocciato dalla stragrande maggioranza dei lavoratori. Bisogna tornare al tavolo e fare un nuovo accordo", prosegue la Uilt. La replica delle sigle aderenti è immediata: "Quorum mancato accordo valido", afferma il segretario generale della Fit Cisl, Giovanni Luciano, su Twitter. "Circa 30% votanti in 25 ore di seggio aperto con oltre 80% di sì", prosegue Luciano: "Azienda vive - conclude - lavoro salvo".

che caxxo di paese, uno dice non vale e l'altro che vale... :(

solo per questi teatrini penosi italiani meriterebbero che EY alzasse subito i tacchi e se ne andasse subito.

Quando poi saranno tutti a spasso i lavoratori di AZ vadano da questi che li "rappresentano" a chiedere spiegazioni del perchè l'azienda ha chiuso i battenti.........vediamo se saranno essere ancora convincenti.
 
Ma qual'era la domanda per la quale si è fatto il referendum? Da quello si può meglio interpretare il risultato.
 
Stato
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