Thread Alitalia Etihad III : l'accordo


Stato
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Sono personalmente convinto che AZ sul Giappone abbia una significativa sovraccapacità

può essere ma a mio avviso meglio qualche frequenza in più con macchine più piccole che in meno con macchine più grandi, in modo da garantire più flessibilità.

Comunque può darsi che ci saranno ulteriori aggiustamenti, la MXP-NRT è al momento ferma a 4xw quando adesso è 5xw.
 
A me non sembra da buttar via... a parte il fatto che gli è appena arrivato un WB nuovo, almeno adesso OS è un problema di LH, mentre AZ resta un problema dello Stato italiano, cioè delle tasche di tutti.

Credo che AZ con forse 10 milioni di utile, 11 WB e separazione effettiva dalla mammella pubblica scatenerebbe scene di gioia incontenibile. Ma mi sembra che siamo un po' lontani da questo, anche a prescindere dal fatto che il mercato austriaco dei voli nazionali è inesistente mentre quello italiano esisterebbe anche se è in mano allo straniero, che l'Austria ha un quinto della popolazione italiana, ecc.
In realtà il problema non è diverso per lo stato austriaco o per quello italiano.
Per entrambi il problema è che chiudendo ci sono gli ammortizzatori sociali da fornire a 5 volte tanti i dipendenti solo nel diretto senza guardare all'indotto ed in secondo luogo ci sarebbe una perdita secca di PIL considerevole di cui non hai la garanzia di un recupero con altri player sul mercato. Sembra assistenzialismo fine a se stesso, ma a guardare i conti da parte dello Stato il principale problema è che non fallisca perché in quel caso il peso economico sullo Stato è notevole, non zero come pare leggendo alcuni.
 
Sono personalmente convinto che AZ sul Giappone abbia una significativa sovraccapacità

Concordo. Piuttosto che un VCE-NRT credo che, in mia onestissima opinione, AZ avrebbe potuto aprire una nuova rotta verso America o Africa.
 
Concordo. Piuttosto che un VCE-NRT credo che, in mia onestissima opinione, AZ avrebbe potuto aprire una nuova rotta verso America o Africa.

più che altro anche sul p2p non so chi sia così contento di fare un volo che impiega 2h in più del normale per via dei giri in mezza Asia.

Tuttora la rotta non passa dalla più corta Siberia
 
più che altro anche sul p2p non so chi sia così contento di fare un volo che impiega 2h in più del normale per via dei giri in mezza Asia.

Tuttora la rotta non passa dalla più corta Siberia

Questo azzera il senso dell'operazione.

Credevo che questo problema fosse risolto O.o

Piuttosto le numerosissime rotte che potenzialmente potrebbero attivarsi nel piano 2013-2016 andranno in fumo con EY?
 
In realtà il problema non è diverso per lo stato austriaco o per quello italiano.
Per entrambi il problema è che chiudendo ci sono gli ammortizzatori sociali da fornire a 5 volte tanti i dipendenti solo nel diretto senza guardare all'indotto ed in secondo luogo ci sarebbe una perdita secca di PIL considerevole di cui non hai la garanzia di un recupero con altri player sul mercato.
Se Alitalia chiude, la maggior parte dei voli di medio raggio viene sostituita da altri vettori in brevissimo tempo. Preparando le cose con una certa attenzione, puoi far partire una newco che reimpiegherebbe i dipendenti e gli aerei Alitalia che servono, sulle rotte che servono e hanno mercato. Dipendenti e aerei che non servono, così come i voli marginali, quelli che nessuno potrebbe operare con profitto, sparirebbero e sarebbe un bene.

Per quanto riguarda i voli intercontinentali sarebbe più complicato, ma comunque simile. Che con la chiusura di questa Alitalia si perderebbero 14.000 posti di lavoro è una visione veramente miope, in buona parte potrebbero essere recuperati e il salvataggio a tutti i costi, spacciato per inevitabile, serve invece ad evitare l'indispensabile selezione darwiniana, il tutto a spese del contribuente, dell'azionista delle banche, di quello di ENI eccetera.
 
Sono personalmente convinto che AZ sul Giappone abbia una significativa sovraccapacità
In aggiunta a ciò io mi chiedo come mai non abbiano mai provato a siglare un accordo duraturo di code sharing con qualche compagnia giapponese per fare feederaggio anche lì. Forse un tempo c'era un CS con la JAL, non ricordo bene...

Tokyo, Osaka e dintorni hanno una densità di popolazione mostruosa, ma il Giappone nel suo complesso ha un'estensione geografica non indifferente e quei 20-30 circa pax giornalieri in più per ogni volo garantiti da un feeder avrebbero potuto fare la differenza. NRT e KIX sarebbero stati perfetti anche per portare in Italia tantissimi pax in transito da Russia, Cina, Corea e, perché no, anche Australia.

In Brasile è stato trovato un accordo con la GOL ed è stata una bellissima mossa, anche e soprattutto in virtù dell'espansione di AZ in quel mercato. Per gli USA c'è la JV e le millemila coincidenze della Delta, ad AUH ci sono gli outbound di Etihad e a Buenos Aires c'è Aerolineas che è in SkyTeam. NRT e KIX invece continuano a rimanere due vicoli ciechi, e con l'arrivo degli emiri non penso che le cose siano destinate a cambiare dato che a loro conviene convogliare il traffico per Asia e Oceania via AUH.

EDIT: Ora che ricordo al check-in mi sono capitati addirittura pax con biglietto con ARNK che arrivavano a EZE con AZ e ripartivano da AEP con AR.

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@tiefpeck
-A me 7 anni di rosso e un + 10 non mi sembra un granché; negli 11 e' già compreso il nuovo arrivato.
-se poi la gioia incontenibile degli italiani si scatenasse se AZ avesse 11 WB...evito di commentare. Come lo evito sulla mammella pubblica, vedi i miei post 1295, 1297.

Temo che sia la reiterazione di un discorso già fatto mille volte. In termini assoluti, la performance aziendale di OS non è soddisfacente. In termini relativi, è preferibile a quella di AZ.

Io rimango dell'opinione che AZ sia attaccata ab immemorabili alla mammella pubblica, da cui suggia a voluttà, e che non ha senso dire che continuare a dare stipendi in un'azienda in perdita perenne sia utile per l'economia. Ma qui credo che ci siano opinioni troppo diverse. Io non ho alcun interesse particolare, solo quello del contribuente.

AZ può avere 150 WB come 1.5, basta che faccia utili. Io naturalmente le auguro tanti utili e 150 WB.
 
Che con la chiusura di questa Alitalia si perderebbero 14.000 posti di lavoro è una visione veramente miope, in buona parte potrebbero essere recuperati e il salvataggio a tutti i costi, spacciato per inevitabile, serve invece ad evitare l'indispensabile selezione darwiniana, il tutto a spese del contribuente, dell'azionista delle banche, di quello di ENI eccetera.

L'azionista delle banche chi?
 
Se Alitalia chiude, la maggior parte dei voli di medio raggio viene sostituita da altri vettori in brevissimo tempo. Preparando le cose con una certa attenzione, puoi far partire una newco che reimpiegherebbe i dipendenti e gli aerei Alitalia che servono, sulle rotte che servono e hanno mercato. Dipendenti e aerei che non servono, così come i voli marginali, quelli che nessuno potrebbe operare con profitto, sparirebbero e sarebbe un bene.

Per quanto riguarda i voli intercontinentali sarebbe più complicato, ma comunque simile. Che con la chiusura di questa Alitalia si perderebbero 14.000 posti di lavoro è una visione veramente miope, in buona parte potrebbero essere recuperati e il salvataggio a tutti i costi, spacciato per inevitabile, serve invece ad evitare l'indispensabile selezione darwiniana, il tutto a spese del contribuente, dell'azionista delle banche, di quello di ENI eccetera.
Ma quale new company? Chi sarebbero gli azionisti pronti ad investire un paio di miliardi di € per ripartire da zero?
In uno scenario di grounding, le rotte profittevoli di corto medio raggio sarebbero coperte dalle low cost straniere, mentre i voli di lungo raggio probabilmente coperte dalle compagnie designate dall'altro lato o con qualche 5' libertà.
Morale della favola, considerati inoltre i tagli che vengono effettuati da un po' tutte le major europee, dei 14000 ne fai rientrare al lavoro un 20-30% e la perdita di PIL la recuperi solo per una parte in base a quanto ci dice bene.

Questo è il motivo per cui le grandi aziende difficilmente vengono fatte fallire e perché in molti paesi sono state predisposte leggi tipo il chapter 11 americano ecc per provare a metterci una pezza fino alla fine.
Nel caso di AZ però è inutile pensare ad un passaggio stile 2008 con bad e good company perché il problema non è tenere in vita CAI e perché l'unico player credibile sulla piazza quale partner industriale è EY e come ben sappiamo necessità di un socio di maggioranza UE.
 
Concordo. Piuttosto che un VCE-NRT credo che, in mia onestissima opinione, AZ avrebbe potuto aprire una nuova rotta verso America o Africa.

Non so come siano i LF dei voli da FCO, MXP e VCE pero` io utilizzerei solo una macchina. Ad esempio facendo solo FCO-NRT e poi da MXP E VCE federaggio su FCO in corrispondenza della partenza/arrivo del volo per/da il Giappone. Da Narita poi con qualche CS con ANA o JAL andrei a coprire Osaka o comunque altre destinazioni in Giappone.

Utilizzerei poi la seconda macchina impiegata per mxp/vce su altre tratte. Domanda stupida, forse qualcuno ha gia` risposto da qualche parte, perche` AZ non si trasferisce ad Haneda? LH ed AF hanno gia` aperto rotte per l`aeroporto cittadino.
 
AZ ha un 14xw su NRT garantito dal bilaterale con volo in esclusiva visto che per parte giapponese è designata JAL che ha scelto di chiudere i voli.
Ecco il perché del 2 daily, poi cercano di spalmare le frequenze in base alla richiesta.
Ricordiamo che il Giappone è sempre stata una delle destinazioni buone per AZ, poi dopo lo tsunami i numeri hanno sofferto, ma stiamo parlando di una destinazione che da FCO e MXP funziona, da VCE è un esperimento ma senza i diritti di sorvolo della Russia non può funzionare. Su KIX non ricordo se il bilaterale consente un daily o meno, forse no.

Haneda non è inserito nel bilaterale ed il Giappone non pare disponibile a rivederlo.
 
AZ ha un 14xw su NRT garantito dal bilaterale con volo in esclusiva visto che per parte giapponese è designata JAL che ha scelto di chiudere i voli.
Ecco il perché del 2 daily, poi cercano di spalmare le frequenze in base alla richiesta.
Ricordiamo che il Giappone è sempre stata una delle destinazioni buone per AZ, poi dopo lo tsunami i numeri hanno sofferto, ma stiamo parlando di una destinazione che da FCO e MXP funziona, da VCE è un esperimento ma senza i diritti di sorvolo della Russia non può funzionare. Su KIX non ricordo se il bilaterale consente un daily o meno, forse no.

Haneda non è inserito nel bilaterale ed il Giappone non pare disponibile a rivederlo.

Ma quale conoscenza approfondita! Che tu scriva da lì?
 
Maurizio Lupi ci mette un pizzico di veleno. Ieri il ministro dei Trasporti ha detto, a proposito di Alitalia-Etihad, che «se Air France si agita, vuol dire che si sta facendo una buona operazione». Lupi ha precisato di non sapere se la compagnia francese si sia rivolta all'Unione europea per chiedere il rispetto delle regole comunitarie, come è trapelato; ma «la bontà dell'operazione che stiamo facendo - ha proseguito - è segnalata dal fatto che finalmente il mercato si muove. Ci sono altre compagnie di bandiera internazionali (Lufthansa, British, ndr) che si stanno agitando perché questo accordo è una grande iniziativa sul mercato. Noi stiamo rispettando le regole europee come hanno fatto gli altri: non si usi l'Europa per impedire le liberalizzazioni e la competitività». Lupi ha ribadito che l'intesa con i sindacati sarà chiusa entro metà luglio, per consentire la firma dell'accordo entro il 31 luglio, come richiesto da Etihad. «Sono convinto che i sindacati dimostreranno grande responsabilità, come hanno fatto finora. Approfondiremo il piano industriale, che noi riteniamo molto positivo, e affronteremo il tema degli esuberi».
La posizione di Air France è in realtà un po' imbarazzante. Era il primo azionista di Alitalia con il 25% ma in autunno, non partecipando all'aumento di capitale, si è diluita al 7% quando con un investimento minimo poteva impossessarsene. Un errore di valutazione? Questo non lo ha mai confessato. Oggi vede arrivare come socio forte di Roma una delle compagnie più ricche e più agguerrite del mondo: Etihad. All'Alitalia attuale, dopo l'operazione, apparterrà il 51% della nuova Alitalia; questo significa che Air France avrà il 7% del 51%, con un peso che sarà quasi nullo. Oltretutto Etihad intende svolgere un ruolo importante in Europa, dove già possiede quote in altre quattro compagnie; ma nello stesso tempo con Air France ha anche una collaborazione commerciale che pare di soddisfazione reciproca.
Parigi, oggi, sembra in posizione di vigile attesa. Il richiamo alle autorità Ue perché tengano sotto controllo l'operazione appare un gesto formale (oltretutto sottoscritto dai maggiori player europei): non è (ancora) guerra. Ma è difficile pensare a un braccio di ferro su Alitalia; piuttosto non va escluso che Air France, al momento opportuno, definite le condizioni finanziarie, possa anche assumere un ruolo maggiore. Con Alitalia restano comunque intatti gli accordi commerciali passeggeri e cargo, in scadenza nel 2017 e nel 2018. Poi, si vedrà. L'ad di Etihad, James Hogan, da parte sua è impassibile: «I nostri veri concorrenti - dice - sono solo Emirates e Qatar. Anche in Europa»
 
La Repubblica di ieri riportava le stime delle ripercussioni sui profitti riguardo il petrolio a 115$, in caso dovesse continuare così: LH -4,9%, AF -10,3%, AY -30 (% ??, dato che non era scritto), U2 -2,1 (% ??), FR 1,1 (% ??):
 
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