Thread Alitalia Etihad III : l'accordo


Stato
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Etihad Airways (EY, Abu Dhabi Int'l) should consider its relationship with other carriers ahead of a planned tie up with Italy's Alitalia (AZ, Rome Fiumicino) the CEO of Air France (AF, Paris CDG), Alexandre de Juniac, has said. Air France-KLM, which currently hold a 7% stake in Alitalia, are also in the process of enhancing their current cooperation with Etihad from a simple codeshare deal to a revenue sharing joint venture.

Speaking at the recently concluded IATA AGM in Doha last week, de Juniac said Air France and partner KLM Royal Dutch Airlines (KL, Amsterdam) would support Etihad's reported EUR600million (USD847million) investment in Alitalia with consultative talks to go ahead once Abu Dhabi's investment in the Italian carrier was signed and sealed.

"We support the investment," de Juniac told the Gulf News. "We are just waiting for the decision of Etihad to be confirmed and then we will discuss with them their plan for Alitalia."

On reception of Etihad's offer last week, Alitalia's board mandated CEO Gabriele Del Torchio to proceed with negotiations in the hopes of securing a deal, seen as a panacea to the airline's perennial funding woes.

Concerning the two biggest sticking points to the deal, that of Alitalia's EUR700million debt as well as the required laying off of 2'000+ employees, insiders told Reuters newswire that negotiations with the carrier's two largest creditors - Intesa San Paolo and Unicredit - are still ongoing while talks with trade unions are scheduled for late next week.

Analysts expect the Emiratis to leverage their proposal and force the Italian government and the carrier's trade unions to concede to their demands given that Alitalia currently has only enough cash to remain afloat until August.

Ch-aviation
 
Per una volta sono d'accordo con Farfallina. DT sta facendo il suo mestiere di portare a fondo questo deal (tralaltro in maniera silenziosa visto che le sue uscite sono molto rare). Non capisco il tuo astio nei suoi confronti. Che cosa avrebbe dovuto fare diversamente? Magari spiegacelo.

non c'e' nulla da spiegare; trovo curioso non si possa dire che si, DT fa il suo mestiere e nel farlo, dice anche delle sonore castronerie, buone per gli allocchi, meno per chi capisce (un minimo) come stiano realmente le cose. Cosa c'e' di tanto strano?
 
La conversione di debiti in capitale semplificando è come se chi detiene il credito faccia un aumento di capitale dedicato apportando quella quota come capitale. Quello su cui discutono in questi giorni è quanto valorizzare le varie voci per stabilire i valori da usare negli scambi.
Perdona se ragiono alla contadina, ma se stralcio un credito, contribuirò a migliorare la SP, ma non quella della cassa. Oppure mi sbaglio e basta la quota EY?
Non so a cosa si riferisca Riggio quando parla di ricapitalizzazione.
 
Alitalia, domani sindacati convocati da Lupi e Poletti - fonte
lunedì 9 giugno 2014 17:51


ROMA, 9 giugno (Reuters) - Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha convocato per domani alle 12 al ministero i sindacati dei lavoratori di Alitalia per discutere del piano di ingresso di Etihad.

All'incontro sarà presente anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Lo riferiscono fonti sindacali.

Per venerdì è convocato un nuovo cda di Alitalia per esaminare il piano di Etihad.

(Alberto Sisto)
 
Chissà come sono "atapirati" i sindacati che vengono a sapere le cifre degli esuberi dalla stampa prima della loro convocazione....

Bisogna anche vedere se gli accordi degli ultimi interventi tipo cigs volontaria e altro prevedano la trasformazione in cigs espulsiva. In caso contrario potrebbe essere dubbia e impugnabile una trasformazione della cigs, anche se estesa nel tempo.

Ma se uno due anni fa ha aderito alla cigs volontaria (ma temporanea), per sua necessità, il trovarsi fuori per sempre dall'azienda, non mi pare coerente con lo spirito del patto iniziale e spero non sia così.

Non mi pare possibile una trasformazione coattiva in tal senso, in quanto non so quale criterio equo sia richiamabile, dato che uno era già fuori, ma per altri motivi, a meno che i patti fossero questi sin dall'inizio.
 
non c'e' nulla da spiegare; trovo curioso non si possa dire che si, DT fa il suo mestiere e nel farlo, dice anche delle sonore castronerie, buone per gli allocchi, meno per chi capisce (un minimo) come stiano realmente le cose. Cosa c'e' di tanto strano?

Tu volevi il piano industriale snocciolato paragrafo per paragrafo, punto per punto? Ma da che pianeta sei atterrato?
Basta, su!
 
Alitalia, domani sindacati convocati da Lupi e Poletti - fonte
lunedì 9 giugno 2014 17:51


ROMA, 9 giugno (Reuters) - Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha convocato per domani alle 12 al ministero i sindacati dei lavoratori di Alitalia per discutere del piano di ingresso di Etihad.

All'incontro sarà presente anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Lo riferiscono fonti sindacali.

Per venerdì è convocato un nuovo cda di Alitalia per esaminare il piano di Etihad.

(Alberto Sisto)

Boh.....mi risulta che i sindacati sono stati convocati dall'azienda per il 12....domani vengono convocati dal governo. E' "normale" che il piano venga a loro presentato prima dal governo e poi dall'azienda ???
 
Magari la UE farebbe solo il proprio mestiere, applicando le norme se è il caso di applicarle.
Allora non c'è da aspettarsi interventi viste le precedenti esperienze di EY con AB e vedendo poi la JV fra DL e VS. In che cosa AZ - EY violerebbe i regolamenti UE addirittura in maniera preventiva?
 
concordo anche io pienamente. mi chiedo però come mai, se il valore negli USA è dato (anche) dalla storicità, nessuno è mai riuscito a resuscitare o utilizzare i vecchi brand.

A mio parere, molto dipende dalla discontinuita', ovvero il fatto che se qualcuno chiude (per sempre) dopo se si riapre una nuova realta' faranno apparire il nuovo come una realta' differente dal brand originale. Mi spiego meglio: molti di noi amano magari un brand di auto, ne sono affezionati e ne stimano tecnologia e tradizione. Ma se un brand scompare, e dopo 10 anni qualcuno ne compra i diritti ed apre una nuova societa' con quel nome, non ci puzzerebbe di fregatura e non vedremmo continuita' con la vecchia realta'? In mercati molto diversi, potevano piacerci (o no) le Rover o le Bugatti, ma dopo che hanno chiuso se qualcuno ora inizia a vendere una di queste due, non ci sembra una cosa diversa della originale? Ecco per esempio la grande differenza tra una Maserati (che ha mantenuto continuita') e altri marchi magari illustri, ma defunti. Analogamente, Pan Am, TWA, Eastern non esistono piu': qualcuno potrebbe pensare di comprare il brand e rilanciarlo, ma almeno per me non potrei mai vedere una connessione con la vecchia societa': non ci sono piu' le stesse persone, il patrimonio culturale, la rete commerciale, etc. originale. E' solo un surrogato. Puo' piacere o no, ma e' un prodotto nuovo che non e' percepito come niente a che fare con l'originale defunto.

Per tutto il resto, concordo con l'analisi di FlyKing.
 
Io non ho le competenze né conoscenze profonde e storicizzate del mercato americano, e pertanto non so rispondere. Però se dovessi contestualizzare la tua domanda nel mercato europeo, ti direi che nel momento in cui uccidi un brand puoi fare una sola cosa: acquistarne i diritti affinché nessun altro li utilizzi.
Ma poi show must go on. Ovvero, guardi al futuro e valorizzi ciò che stai costruendo rispetto a quanto ti sei lasciato alle spalle.
Non foss'altro per gli investimenti che devi supportare.
NB: estraendoci per un attimo dal mercato aereo, in generale un cambio di brand per un'azienda leader del suo mercato comporta un lavoro di comunicazione di circa due anni. Con investimenti, appunto, rilevanti.

A memoria, ci sono precedenti da prendere in esame per il riutilizzo di un brand?

Pan Am è resuscitata quattro volte, l'ultima recentemente, senza molti proseliti, mentre TWA rinascerà a breve, sotto forma di livrea commemorativa, nella più classica delle tradizioni di US; sempre durante quest'anno si dovrebbe assistere anche al rispolvero di brand come Eastern e PeopleExpress, che dovrebbero tornare a volare sotto gestione indipendente.
Purtroppo per quel che riguarda Pan Am, c'è da fare i conti con un passato molto, forse troppo, ingombrante, che, di fatto, ti impedisce di tornare a volare con un paio di macchine appena maggiorenni e configurate a carro bestiame, quando l'immagine che hai lasciato era quella dei Clipper e relative Clipper Class, del Pan Am Building, che ancora sovrasta la Gran Central o la sua immensa flotta di 747.
Discorso diverso per TWA, marchio molto travagliato nei suoi ultimi anni, che ne ha intaccato non poco il prestigio percepito, oltre alla non trascurabile proprietà dello stesso da parte di American Airlines, con cui si è fusa a inizio anni 2000, che impedisce qualsiasi progetto di un revamp in grande stile.

Ecco: hai ben messo in luce due problemi fondamentali nel riutilizzo di un brand:
il primo è il rischio di tradire le aspettative; un brand storico è 'ingombrante' e 'pesante', e deve essere recuperato tenendo conto della sua storicità, ma nel contempo facendo capire al consumatore che esso si è positivamente trasformato (non è banale, anche perché metti insieme concetti antitetici)
il secondo lo accennavo prima: spesso chi acquista il brand lo fa solo perché nessun altro possa utilizzarlo.

Scusate, mi ero perso un paio di pagine di ulteriori discussioni sul tema... Siamo OT, comunque concordo con quello detto da molti qui sulla difficolta' di riesumare un brand di valore ma defunto, e sostituirlo con una piccola realta' posticcia: la PANAM dei tempi d'oro andrebbe confrontata con una British Airways di oggi e non puo' essere rappresentata da un paio di vecchi aerei rimessi in servizio per fare quattro rotte in tutto. Una cosa simile sembra la rinascita di Eastern: non mi sembra che parta per essere un grande player, ma solo un piccolo player di nicchia che cerca di sfruttare una memoria storica alla quale pero' non appartiene.
 
Alitalia: Fit-Cisl, basiti da leggerezza su esuberiè

18:10 ROMA (MF-DJ)--"C'e' da rimanere basiti per i comportamenti e le leggerezze che si registrano in questi giorni sugli esuberi di Alitalia". Con queste parole Giovanni Luciano, segretario generale della Fit-Cisl, commenta gli ultimi sviluppi della vicenda relativa alla compagnia aerea. "Innanzitutto - continua Luciano - occorrerebbe piu' rispetto per le persone interessate e per chi le rappresenta. Queste persone, questi esuberi, oggi fanno un lavoro inutile o sono a spasso? Poi perche' 2.200? Come si arriva a questo numero? Dovrebbe essere tutto correlato al nuovo Piano industriale e non cosi' a prescindere. Viene da chiedersi cosa ci convoca a fare un amministratore delegato che mette le carte sul tavolo. dei giornali? Verrebbe da dire: facesse da solo". "Stiamo veramente vedendo un film squallido - conclude il sindacalista - che rischia di portare a brutte sorprese perche' i sacrifici, chiesti sempre agli altri, possono portare a scontri molto duri se manca il rispetto per le persone. Noi ci batteremo per la tutela delle persone"
 
Perdona se ragiono alla contadina, ma se stralcio un credito, contribuirò a migliorare la SP, ma non quella della cassa. Oppure mi sbaglio e basta la quota EY?
Non so a cosa si riferisca Riggio quando parla di ricapitalizzazione.

Convertire un credito nei confronti della societa' X in azioni vuol dire acquistare una quota della societa' X anziche' esigere la restituzione di un debito. La cassa cambia e come, non sei piu' tenuto a restituire quello che ti e' stato prestato. La societa' che era creditrice puo rientrare del capitale prestato vendendo le azioni e si assume il rischio che il valore di queste azioni possa diminuire. In tutto e per tutto la societa' che era debitrice si ritrova con un capitale (il valore totale del patrimonio azionario) maggiorato, e quindi si parla di ricapitalizzazione.
 
Alitalia: Fit-Cisl, basiti da leggerezza su esuberiè

18:10 ROMA (MF-DJ)--"C'e' da rimanere basiti per i comportamenti e le leggerezze che si registrano in questi giorni sugli esuberi di Alitalia". Con queste parole Giovanni Luciano, segretario generale della Fit-Cisl, commenta gli ultimi sviluppi della vicenda relativa alla compagnia aerea. "Innanzitutto - continua Luciano - occorrerebbe piu' rispetto per le persone interessate e per chi le rappresenta. Queste persone, questi esuberi, oggi fanno un lavoro inutile o sono a spasso? Poi perche' 2.200? Come si arriva a questo numero? Dovrebbe essere tutto correlato al nuovo Piano industriale e non cosi' a prescindere. Viene da chiedersi cosa ci convoca a fare un amministratore delegato che mette le carte sul tavolo. dei giornali? Verrebbe da dire: facesse da solo". "Stiamo veramente vedendo un film squallido - conclude il sindacalista - che rischia di portare a brutte sorprese perche' i sacrifici, chiesti sempre agli altri, possono portare a scontri molto duri se manca il rispetto per le persone. Noi ci batteremo per la tutela delle persone"

Quindi da domani sciopero?
 
Alitalia: Fit-Cisl, basiti da leggerezza su esuberiè

18:10 ROMA (MF-DJ)--"C'e' da rimanere basiti per i comportamenti e le leggerezze che si registrano in questi giorni sugli esuberi di Alitalia". Con queste parole Giovanni Luciano, segretario generale della Fit-Cisl, commenta gli ultimi sviluppi della vicenda relativa alla compagnia aerea. "Innanzitutto - continua Luciano - occorrerebbe piu' rispetto per le persone interessate e per chi le rappresenta. Queste persone, questi esuberi, oggi fanno un lavoro inutile o sono a spasso? Poi perche' 2.200? Come si arriva a questo numero? Dovrebbe essere tutto correlato al nuovo Piano industriale e non cosi' a prescindere. Viene da chiedersi cosa ci convoca a fare un amministratore delegato che mette le carte sul tavolo. dei giornali? Verrebbe da dire: facesse da solo". "Stiamo veramente vedendo un film squallido - conclude il sindacalista - che rischia di portare a brutte sorprese perche' i sacrifici, chiesti sempre agli altri, possono portare a scontri molto duri se manca il rispetto per le persone. Noi ci batteremo per la tutela delle persone"

Capisco che la missione dei sindacati è difendere i posti di lavoro ed è altresì chiaro che parlare da fuori e in forum è facile, ma poi se arriva a te la lettera di licenziamento ti incazzi come una belva. Però bisogna anche rimanere lucidi e capire che l'azienda è tecnicamente fallita, non c'era un cristo disposto a prendersela e alla fine hanno trovato il "povero" Al Nahayan che ha "costretto" Hogan a prendere qualcosa che non voleva (puro capriccio secondo me).
 
Convertire un credito nei confronti della societa' X in azioni vuol dire acquistare una quota della societa' X anziche' esigere la restituzione di un debito. La cassa cambia e come, non sei piu' tenuto a restituire quello che ti e' stato prestato. La societa' che era creditrice puo rientrare del capitale prestato vendendo le azioni e si assume il rischio che il valore di queste azioni possa diminuire.

A quanto ti aspetti che le banche rivenderanno queste azioni in futuro? E a chi?

Se l'acquirente sarà la Cassa Depositi e Prestiti magari recupereranno una bella fetta, se sarà Air France venderanno con un fortissimo sconto, se non saranno queste due probabilmente perderanno tutto, perché certamente Alitalia non smetterà di perdere soldi dalla data di ingresso di Etihad.

La conversione dei crediti in capitale è anche una forma di window dressing dei bilanci delle banche, per non svalutare quei crediti del 100% nel 2014, posto che non c'è dubbio, Alitalia non li potrebbe ripagare mai.
 
Scusate, mi ero perso un paio di pagine di ulteriori discussioni sul tema... Siamo OT, comunque concordo con quello detto da molti qui sulla difficolta' di riesumare un brand di valore ma defunto, e sostituirlo con una piccola realta' posticcia: la PANAM dei tempi d'oro andrebbe confrontata con una British Airways di oggi e non puo' essere rappresentata da un paio di vecchi aerei rimessi in servizio per fare quattro rotte in tutto. Una cosa simile sembra la rinascita di Eastern: non mi sembra che parta per essere un grande player, ma solo un piccolo player di nicchia che cerca di sfruttare una memoria storica alla quale pero' non appartiene.
Concordo, per poter rilanciare un brand ormai defunto da tempo bisognerebbe far le cose in grande e poi potrebbe non essere sufficiente. Vedendo l'esempio di Dr.Gio sulle auto si pensi a quante volte hanno provato e resuscitare il brand Bugatti e non ci sono mai riusciti, poi è arrivata VW e con investimenti pesanti e un prodotto in grado di fare notizia è riuscita a far rivivere il brand, seppur si dice non abbia guadagnato un euro visti i grandissimi investimenti fatti.
Parallelamente, nel trasporto aereo per riportare sul mercato un brand come Pan Am servirebbe un mega investimento per mettere insieme una flotta tale da poter riposizionarsi su tutta una serie di rotte intercontinentali con configurazioni e servizio al top.
 
I sindacati stanno facendo finta di non sapere nulla......ci sono 2000 esuberi circa a loro insaputa......( come la storia di una casa vicino al colosseo)
Secondo me i vertici dei sindacati sanno. Poi devono fare un po' i preziosi, ma pare abbastanza chiaro che se si mettono di traverso e fanno saltare la cosa vanno dritti a casa in 13000 invece che in 2200. Che poi non è un dato molto diverso da quelli che fra CIGS volontaria e Cassa a rotazione sono già non necessari all'attività.
Anche perché non so quanti li seguirebbero se anche proclamassero uno sciopero ad oltranza.
 
A quanto ti aspetti che le banche rivenderanno queste azioni in futuro? E a chi?

Se l'acquirente sarà la Cassa Depositi e Prestiti magari recupereranno una bella fetta, se sarà Air France venderanno con un fortissimo sconto, se non saranno queste due probabilmente perderanno tutto, perché certamente Alitalia non smetterà di perdere soldi dalla data di ingresso di Etihad.

La conversione dei crediti in capitale è anche una forma di window dressing dei bilanci delle banche, per non svalutare quei crediti del 100% nel 2014, posto che non c'è dubbio, Alitalia non li potrebbe ripagare mai.

Personalmente non mi aspetto niente. Stavo solo spiegando a Herzog perche' si parlava di ricapitalizzazione.

La conversione dei crediti in capitale non e' la sola forma di window dressing di bilanci e non solo delle banche. Io non facevo commenti specifici, pensavo solo di chiarire le idee a qualcuno, probabilmente mi sbagliavo.
 
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